La famiglia è importante

di ONLYKORINE
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La famiglia è importante

Il coltello affonda nella carne con una precisione maniacale. Sorrido soddisfatta: ho fatto bene a far affilare la coltelleria.

Osservo affascinata la lama dividere a metà il pezzo sul tagliere; sono brava a cucinare e stasera mi sento molto ispirata.

La melodia del mio cellulare mi avvisa di una chiamata. Mi asciugo le mani sul canovaccio che ho in vita e osservo lo schermo prima di rispondere: mia cognata. Sospiro e rispondo.

Odio mia cognata. Lei e tutta la famiglia di mio marito.

Mi chiede se ho in casa qualche caramella all’anice, perché stasera verrà anche la nonna, la madre di mio suocero e lei le adora. Sospiro: è la peggiore di tutte. Per un attimo valuto l’idea di riempirle le caramelle di lassativo. Il solo pensiero mi fa sorridere.

 

***

 

 

Dopo due ore passate in cucina a preparare la cena di Halloween, suona il campanello e tutta la famiglia di mio marito al completo invade la casa. Entrano, la fanno da padroni, si siedono, spostano cose… ma io non dico niente. Sono la famiglia di mio marito. Devo portare rispetto.

“Che peccato che Lewis stasera non ci sia…” dice mio cognato, sghignazzando e lanciandosi occhiate con gli altri. Lewis, mio marito, ha raccontato di essere al lavoro, ma lo sanno tutti che non è vero.

“Sentiremo la sua presenza comunque” li rassicuro.

“Magari ti porterà dei fiori…” la voce di mia cognata mi schernisce palesemente: sanno benissimo che Lewis è con Fiona, la fiorista di Tennet’s road, la sua amante.

Tutta la cena la passo così, a servirli e a sentirli che mi denigrano per qualsiasi cosa. Ma io sono superiore. Non mi faccio provocare e continuo a sorrider loro. La famiglia è importante.

“Che peccato che non mangi la carne, Rose, è buonissima!” Anche questa è una presa in giro. Loro sanno benissimo che non voglio mangiare la carne, ma pretendono che la cucini lo stesso. Per loro. Ho spiegato, invano, che la cosa mi fa star male, ma non sentono ragioni: devo cucinare. La famiglia è importante.

A fine cena mi chiedono di andare a prendere in cantina del vino da dessert. Anche questo me lo ordinano sghignazzando, perché sanno che quel posto mi fa paura: la nostra cantina sembra una cripta da tanto è lugubre.

Ma io, ancora, sono superiore e ci vado. La famiglia è impotante.

Porto la bottiglia sul tavolo e la poso di fronte a mio suocero, abbasso il capo e dico che andrò a prendere il dessert.

Quando torno, dopo averli fatti aspettare qualche minuto in più del dovuto, appoggio il vassoio coperto al centro del tavolo e li guardo: sono dei maiali, non vedono l’ora di abbuffarsi ancora.

Sollevo il coperchio e tutti rimangono zitti: la testa di Lewis è circondata da un liquido viscoso e la sua iride destra guarda dritto verso suo padre.

Sorrido.

“Buon Halloween! Avete presente quando ho detto che avreste sentito comunque la presenza di Lewis? Era in tutti i vostri piatti. Perché la famiglia è importante.”

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***Eccomi con un'altra flash da concorso. Genere Brivido, argomento Halloween, le otto parole in grassetto erano quelle da inserire nel testo.





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