MAI SALTARE ALLE CONCLUSIONI
Capitolo
1
Lo osservavo durante i pasti.
Lo osservavo
durante le lezioni.
Lo osservavo nei corridoi.
Lo osservavo assieme ai suoi
amici e mentre era solo.
Lo infastidivo per avere la
sua attenzione.
Parlavo sempre di lui.
Era la mia ossessione.
Solo al sesto anno ho capito
il perché.
Lo amavo.
Semplicemente e solamente
amore, cresciuto e maturato nell’odio.
Fu per questo che non mi
accorsi subito dello strano comportamento della mia amica. E dire che Blaise me
lo aveva fatto notare.
Spariva sempre più spesso
senza dire dove andava e quando le si chiedeva qualcosa si defilava. Io però
non vi badai, classificando questi suoi comportamenti come la sua ennesima
stranezza.
Un particolare cominciò però
a preoccuparmi. Stavamo andando a lezione quando, per i corridoi, incontrammo
un gruppo di grifoni. Lui era li fantastico come sempre, con la cravatta
allentata e i capelli disordinati che cadevano sul viso a incorniciare quelle
magnifiche gemme che erano i suoi occhi, finalmente libere dagli occhiali. Fu
un attimo e Harry sorrise. Non a me come ci si poteva aspettare ma a Pansy, la
mia migliore amica. La quale fugacemente ricambiò.
Non potevo crederci, lei
sapeva perfettamente, o perlomeno intuiva da continuo parlare, i miei
sentimenti verso il grifone. Come osava civettare con lui. In sua presenza.
Qui urgeva rimedio. Ma prima
dovevo raccogliere informazioni e per farlo dovevo assolutamente monitorare gli
atteggiamenti dei due.
***
Da quando avevo preso la mia
decisione erano passati una decina di giorni e la situazione mi sembrava
disperata.
Quello scambio di sorrisi, che poteva essere
stato frutto della mia immaginazione, non era un evento casuale. Durante le
lezioni, nei corridoi e ogni qualvolta si incontravano Pansy e Harry si
salutavano, anche se non apertamente. Potevo giurare di averli visti scambiarsi
dei bigliettini ma quando le chiedevo qualcosa Pansy sviava sempre il discorso.
Il mio umore era vistosamente
peggiorato e tutta la casa se ne era accorta. Non potevano rivolgermi la parola
previo rischio di essere schiantati e con i miei amici non potevo parlare. Come
potevo spiegare a Pansy che era lei e il suo atteggiamento nei confronti del
grifone a farmi infuriare?
Non potevo continuare così!
Dovevo assolutamente saperne di più. E quale modo migliore se non pedinare la
mia migliore amica ad uno dei suoi incontri segreti?
Fu così che, un pomeriggio di
Aprile, io e Blaise la seguimmo di nascosto.
Era uscita dalla sala comune
con la scusa di andare a studiare con delle sue amiche Corvonero e si era
incamminata verso la biblioteca. Senza farci notare la seguimmo ( io agitato e
Blaise brontolando ). Improvvisamente cambiò direzione dirigendosi nell’ala del
castello dove stavano le aule in disuso.
Per poco non la perdemmo di
vista tanto camminava velocemente, ma grazie al cigolio di una porta riuscimmo
ad individuarla.
Piano piano ci avvicinammo e socchiudendo
l’uscio, cercando di non far rumore, sbirciammo all’interno.
L’aula era nella penombra e pile di banchi
impolverati erano il suo arredo. Pansy era appoggiata alla cattedra e poco più
in là un’altra persona che dava la schiena alla porta. Stavano parlando a
bassavoce e l’argomento sembrava molto importante a giudicare dai loro
atteggiamenti.
Rimanemmo a spiarli per qualche minuto cercando
di cogliere, inutilmente, qualche parola del discorso. Ad un tratto il ragazzo
si voltò e potei identificarlo. Era Harry.
Non ci vidi più, la mia migliore amica che si
vedeva con la mia nemesi ….. inaccettabile.
Indossando la mia fedele maschera entrai nella
stanza.
- Buongiorno Pansy – la salutai falsamente – Non
dovevi essere in biblioteca a studiare? – chiese con voce suadente- Invece
eccoti qui assieme al celeberrimo salvatore del mondo. -
- Ciao Draco – disse colta in flagrante. Ebbe
almeno la decenza di mostrarsi imbarazzata.
– Cosa ci fai qui? - chiese
leggermente nervosa.
- Passavo da queste parti e per caso ti ho vista
con il nemico cosa dovrei pensare? – ora mi stavo veramente arrabbiando, come
faceva a non capire?
Lei non sapeva più che dire. Apriva e chiudeva
la bocca senza che però ne uscisse alcun suono.
Blaise si era messo al mio fianco pronto a
intervenire nel caso in cui la situazione fosse degenerata. Anche Potter si stava preparando allo
scontro, era tutto teso. “Ah che visione celestiale, non mi stancherei mai di
stare a guardarlo …. Su Draco svegliati ricordati dei tuoi obbiettivi. Sei arrabbiato
con Pansy.”
La tensione era palpabile e il silenzio
assoluto. Solo dopo alcuni istanti Harry parlò svegliando tutti dalla trance in
cui eravamo caduti. – Pansy… - disse – credo che tu debba dargli delle
spiegazioni . –
Incuriosito esclamai stupendo i presenti – Credo
proprio che Potter abbia ragione! –
Indecisa sul dafarsi Pansy lanciava occhiate prima a noi poi a Harry fino a quando
quest’ultimo non la incoraggiò posandole una mano sulla spalla.
La mia irritazione crebbe alle stelle. Come poteva
comportarsi in quel modo con la mia amica! Ero io che dovevo ricevere quelle
attenzioni!
I
miei pensieri vennero
interrotti da Pansy
che aveva incominciato a parlare. –Hai ragione. - disse, poi rivolgendosi a noi continuò – Scusatemi ragazzi, avrei
dovuto raccontarvelo molto prima ma non
ne ho trovato il coraggio. Tutto è incominciato qualche mese fa, stavano
preparandomi per tornare a scuola dopo le vacanze di natale quando i miei
genitori hanno chiesto di parlarmi. Non sapevo cosa volessero e li ho
raggiunti. Erano seduti in uno dei salottini, uno imparte all’altra mentre
bevevano tranquillamente il loro tè. Mi hanno fatta sedere e hanno cercato di
intavolare un discorso in generale poi, finalmente sono arrivati al punto.
Sapete anche voi che dopo la morte di Voi – Sapete – Chi la nostra famiglia a
perso prestigio. Così per riabilitare il nostro nome hanno deciso che dovevo
sposarmi. – disse cercando di nascondere gli occhi lucidi di lacrime -Hanno
combinato il mio matrimonio con un nobile polacco di 50 anni ! – dichiarò poi scoppiando a piangere.
Ero allucinato come poteva non averci raccontato
una simile storia. Capisco i matrimoni combinati ma andare a prendere uno
sconosciuto con il triplo degli anni era assurdo!
Dopo essersi calmata continuò - Fatto sta che
dovrei sposarlo terminato quest’anno ma io sono innamorata di un altro e non
voglio assolutamente lascialo. – a queste parole inizio a sudare freddo – Così
assieme ai suoi amici abbiamo deciso di sposarci in segreto –
- Ma è fantastico! - dice Blaise che ha già
dimenticato cosa ci ha tenuto nascosto – A quando la cerimonia. - continua
- La settimana prossima. – risponde, poi
esitando … - vorrei chiedervi una cosa… - attendiamo che continui - … vorreste
essere i miei testimoni? -
Sbuffando rispondo – Visto quello che ci hai
tenuto nascosto non te lo meriteresti….. ma essendo un Malfoy non posso
esimermi da questo compito. Ne andrebbe del mio onore. – una furia dai capelli
neri mi si getta al collo ripetendo come una litania una sola parola – Grazie, grazie, grazie, … - vedo
sorridere Blaise che con un colpo di tosse richiama l’attenzione. – Penso
proprio che lo stesso discorso di Draco valga anche per me. A parte la storia
del cognome ma, una curiosità, chi è il fortunato? –
Pansy
si fa tutta rossa – Beh, non so se vi piacerà ma anche se è un Grifondoro io lo
amo tanto … - vergognosa lancia una
timida occhiata a Harry, che era stato in disparte tutto il tempo. Quello
sguardo è stato come una doccia fredda, lì ho saputo di aver perso ogni
speranza. Senza lasciarla continuare la blocco dicendo – Non importa. Penso di
aver capito chi sia il fortunato. Scusa se ti abbiamo interrotta, ma ora
dobbiamo andare. A dopo. – dico prendendo per il braccio Blaise e trascinandolo
verso la mia stanza. Ho proprio bisogno di sfogarmi.