Soulmate

di crazyfangirl07
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Passarono alcuni minuti. Alex aspettava da qualche giorno l'avvento di una nuova trasformazione. Forse è perché non aveva ancora abbastanza fame. Ma tutto ha un suo tempo, questo lo sapeva. La ragazza sospirò, mentre si lasciava scivolare tutte le sue paure e difetti. Girò intorno alla cella, pensando a quanto tempo aveva ancora da spendere in quell'orribile luogo. Alex ringhiò leggermente. Ecco. Ecco che iniziava. Alex dovette resistere, come sempre. Chissà cosa le avrebbero portato. Cominciarono con piccoli animali: topi, conigli, per poi passare ad animali più grandi, come dei cervi. Stranamente non si nutriva di cani, ancora non si sa il perché.Nasconde molte cose, nemmeno Alex sembra conoscerle. Aprirono la porta. Ciò che entrò fu inquietante. Una bambina. Un essere umano. Doveva avere 6, forse 7 anni. Aveva lunghi capelli biondi e dei bellissimi occhi azzurri. Tremava di paura. Probabilmente era stata rapita da loro. Ed ora era il suo pasto. Non poteva crederci. Lei non era di certo una cannibale. Guardò con occhi rassegnati la sua nuova preda e le sussurrò all'orecchio: << Scusa, non è colpa mia. Qui è un orrore. Benvenuta all'inferno. >> La trasformazione continuò. Le unghie cominciarono a crescere, e a tingersi di un blu scuro, fino a diventare artigli. Il pelo iniziò a cospargersi su tutto il suo corpo. I suoi vestiti cambiarono. Si alzò in altezza, da un misero metro e sessanta a quasi due. Già, Alex non era di certo una ragazza alta e bella. I suoi capelli divennero platino e cambiò pettinatura. Gli occhi divennero di un giallo acceso, con un taglio verticale. Luccicavano e bruciavano da morire. Ma lei era abituata a tutto. La coda uscì e le fece male, non poco. Le crebbero i canini e il suo viso divenne più felino. Iniziò a ridacchiare, mentre la sua coda si muoveva freneticamente avanti e indietro. Eccola lì, di fronte alla povera ragazzina. Iniziò a ringhiare, ad avvicinarsi sempre di più. << Finalmente quei bastardi hanno capito ciò che mi piace! >> Cominciò ad eccitarsi leggermente. Le piaceva vedere il sangue colare, sentire le urla di paura delle sue vittime. <<. Arrivederci, ragazzina! >> Detto questo, la uccise senza pietà. Probabilmente le tagliò la gola, ma di uccisioni non me ne intendo molto. Dopodiché, decise di fuggire. Riuscì finalmente ad aprire quei fottuti cancelli. Gli scienziati cercarono di fermarla, ma non ci riuscirono. Scappò. Erano passate circa due ore, o giù di lì. La mutaforma camminava per le strade, mentre l'ombra di Alex si stagliava accanto a lei, come una formica vicino ad un'aquila. Era così che si sentiva. << Siamo veramente uscite? >> Disse la ragazza, in un misto di paura e gioia. La mutaforma le si avvicinò e le tappò la bocca. << Già, mocciosa. E sarebbe meglio se la smettessi di parlare. Stai rovinando questo momento. >> La ragazza le fece la linguaccia e cominciò a ridere. Fatto ciò, la donna le lanciò uno schiaffo in faccia. << Ahi, Kalshara! Mi hai fatto male! >> Kalshara si toccò la mano, arrossata dopo il colpo effettuato. << Te l'avevo già detto, stai zitta. Puttana. << Oh, davvero? >> << Davvero! >> La ragazza scomparve. La mutaforma ridacchiò, quanto era facile insultarla per piacere personale. Ora doveva pensare a dove andare. Si fermò davanti ad un edificio, con su scritto: Top secret! Non entrare se non autorizzati! La donna si accigliò. << Ma davvero? Sappi che nessuno mi dice cosa fare. >> Detto ciò, entrò all'interno. Chissà cosa troverà. Dovrai scoprirlo. Al prossimo aggiornamento.




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