Just a little smile

di evelyn80
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Come un supereroe

 

 

 

 

 

San Diego, 28 luglio 1974

 

Terry fece il suo ingresso trionfale sul palco del Balboa Stadium di San Diego, sfoggiando la sua nuova mise fatta realizzare su misura per lui da uno dei migliori sarti degli Stati Uniti: una tuta intera aderente azzurra decorata da strani ghirigori. Occhialoni scuri, baffoni da tricheco, casacca aperta sul petto villoso adornato da un'enorme catena d'oro, il chitarrista si mosse baldanzosamente tra i compagni di band e andò a piazzarsi davanti al suo microfono, imbracciando il proprio strumento.
Non appena lo vide passare, James diede di gomito a Walter ed entrambi scoppiarono in una risatina; Lee lo fissò con tanto d'occhi per poi storcere il naso inorridito; Robert si grattò la testa e Peter fece una faccia strana, come se non sapesse se mettersi a ridere o rimanere serio.
Danny fu l'ultimo a notare il suo arrivo, chino com'era a regolare l'altezza dei microfoni disposti attorno alla sua batteria, e non appena alzò gli occhi su di lui fu costretto a sbattere le palpebre più e più volte: il suo migliore amico indossava un paio di mutandoni bianchi borchiati, che riflettevano la luce aranciata del sole al tramonto, al di sopra dei pantaloni. Si guardò attorno e vide che tutti gli altri ragazzi stavano ridendo sotto i baffi mentre Terry, ignaro, si pavoneggiava davanti al microfono.
Incerto su come comportarsi lanciò un'occhiata eloquente a Robert, seduto dietro la tastiera poco lontano da lui. Il tastierista scosse il capo, come a voler dire “lascia perdere”. Danny allora si strinse nelle spalle e diede l'attacco alla prima canzone.


Al termine del concerto, dopo che Jimmy ebbe salutato il pubblico con il suo solito entusiasmo, i Chicago si affiancarono l'uno all'altro per fare il consueto inchino e godersi i meritati applausi. Danny si mise al fianco sinistro di Terry e, incapace di resistere ancora a lungo, mentre si piegavano in avanti gli sussurrò all'orecchio:
«Ehi, fratello... ma ti sei accorto di esserti messo le mutande sopra i pantaloni?».
Il chitarrista si raddrizzò, sconcertato, per poi abbassare lo sguardo su di sé.
«Oh, cazzo... E me lo dici solo adesso? Io ero convinto che andassero indossate così!», sbottò inorridito, finalmente consapevole di aver fatto una figura di merda davanti a tutti i loro fan.
Al suo fianco destro, Walter si piegò verso di lui.
«Non te la prendere», gli disse. «In fondo, anche Superman porta gli slip sopra i pantaloni!».


 

Prompt n° 8 - “E me lo dici solo adesso?”

 

Spazio autrice:
Ben ritrovati! Sì, lo so, anche questo capitolo è davvero scarso, una flashfic veramente insulsa, ma io dovevo assolutamente scrivere qualcosa su questa raccolta per la challenge di Soul, e come potevo ignorare la foto di Terry che avete visto all'inizio???
Sì, so benissimo che questi slip borchiati sono un tutt'uno con la tuta del chitarrista, e infatti la cerniera li taglia pure a metà (comodi per andare in bagno XD), ma come potevo non immaginare Terry in veste di supereroe inconsapevole, con i mutandoni borchiati sopra i pantaloni? Tra l'altro in questa foto ha un contegno che, personalmente, mi fa scoppiare a ridere perché lo vedo troppo serio XD.
Credo che questo sia l'abbigliamento più originale che abbia mai indossato: di solito portava felpe e jeans. Forse nel rendersi conto che i mutandoni stonavano avrà cambiato genere?
Spero di avervi strappato almeno un sorriso!





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