Artista

di ludovicaditucci
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Sente che il mondo sotto i suoi piedi

non è stato ancora scoperto.

Sente che deve gridare per farsi sentire

perché nessuno lo sta ascoltando.

Sente l’eco destreggiarsi nel vuoto

di un pubblico fantasma. 

 

Sa che a nessuno importa 

che la società va in un altro verso

che i poeti e gli scrittori vivono

nella gloria di un passato ormai lontano.

Sa che chi non produce 

non è degno di far parte di quel meccanismo

perfetto ma

incagliato al punto giusto. 

 

Ma egli non è la rotella di un ingranaggio.

Non partecipa alla macchina 

infallibile e fallita

esaurita e inesauribile 

che lo attende per immagazzinarlo

e divorarlo come preda succulenta.

 

Egli dorme nei sogni degli altri

e vive sveglio nei propri. 

Scrive consapevole

un pensiero

improduttivo.





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