Ti ucciderò dolcemente

di lmpaoli94
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Lunedì 10 aprile.
La settimana era appena cominciata ma per Liam era una giornata fiacca come molte altre.
Dopo che aveva radicalmente cambiato vita diventando un investigatore privato grazie alle sue intuizioni, molti clienti non erano molto certi del loro operato.
Mentre gli commissionavano un lavoro, c’era sempre un problema su qualche imprevisto che poteva compromettere tutta la situazione, mettendo a repentaglio anche la sua stessa vita.
Per non parlare delle cifre esorbitanti che il giovane detective chiedeva.
< La verità va sempre pagata. In un modo o nell’altro > diceva ogni volta il giovane detective mentre si intascava i soldi.
Ma se molti dei clienti spargevano la voce in quella piccola città dell’Alabama, presto Liam si sarebbe trovato definitivamente senza lavoro.
Tutto quello che aveva era un piccolo appartamento che utilizzava come ufficio, per non parlare delle altre stanze lugubri e molto sporche.
Si sa, molti uomini non sono molto precisi in fatto di pulizia, desiderando vivere nel disordine più totale.
Per non parlare delle sigarette che fumava in un solo giorno: quando era molto nervoso, arrivava a fumare quasi 40 sigarette.
Ma in quel mondo vorticoso che era il crimine agganciato ai favori più spericolati, Liam aveva fidanzata che gli faceva abbandonare quel carattere ombroso che lo rendeva scontroso.
< Ciao, tesoro > fece la giovane donna entrando nel suo piccolo mondo.
Fissando la donna con lo sguardo ammaliato come un povero innamorato, non poteva non notare il suo vestitino nero molto corto che risaltavano le sue curve.
Ma dopo la prima sorpresa, non poteva essere felice nel pensare la sua donna vestita in quel modo in giro per la città.
< Sally, dove pensi di andare vestita così? >
< Credo che la risposta la sai già, Liam > rispose la donna con tono seducente.
< Quanti uomini ti hanno guardato nel mentre venivi qua da me? >
< Non lo so… Forse una decina. O forse una ventina. >
< Allora vedi di farmi il loro identikit perché li prendo tutti a pugni. >
Cercando di frenare la sua rabbia, Sally si divertiva sempre un mondo a prenderlo in giro.
< Stavo scherzando, amore. Perché sei così geloso? >
< Perché sei uno schianto e sei la mia fidanzata. >
< Già… E sai che giorno è oggi? >
< Certo. Sono dieci anni che ci siamo fidanzati. >
< Bravissimo… E da quel giorno, io non ho mai smesso di amarti. >
Cercando di tornare al discorso di prima, se c’è una cosa che Liam non poteva fare a meno era la sua gelosia nei confronti di Sally.
Ancora non riusciva a capacitarsi come quella ragazza dagli occhi verdi e dai capelli castani si fosse innamorato di un ragazzo squattrinato e ombroso come lui.
< Liam, che cosa stai pensando? >
< Agli uomini che là fuori ti hanno guardato. >
< Ahahah lo sapevo… Vuoi sapere quale è la verità? Che mi sono cambiata in macchina. >
< Che cosa? >
< Sì, hai capito bene. In un parcheggio completamente disabitato. >
< Ma questo non vuol dire che nessuno ti abbia visto. >
< Amore bello: se qualcuno mi avesse davvero visto, si sarebbe avvicinato a me squadrandomi con occhi malevoli… Ma non è successo. >
< Sei incredibile, Sally. >
< Puoi ben dirlo, tesoro mio… Ho fatto tutto questo per te. Ho voluto mettermi il mio vestitino sexy perchè tu potessi… lo sai bene, cosa. >
Mentre Sally premeva contro di lui e la sua erezione che stava crescendo, Liam si lasciò andare all’eccitazione più pura.
Baciando con avida passione la sua amata, LIam si sentiva impotente quando si trovava in sua compagnia.
Era pazzo di lei e avrebbe fatto qualsiasi cosa, anche essere il suo sottomesso.
Ma Sally, per quanto sexy e accattivante potesse essere, non era mai arrivato a quel punto.
Voleva stare con Liam solo per il piacere di amarlo e di fare la brava fidanzata, promettendogli amore eterno.
Ma quando si trattava di lasciarsi trasportare dalla passione, diventava irrefrenabile.
Mentre la giovane donna aveva buttato il suo uomo sul divano, gli chiese implorante di cavalcarla come non aveva mai fatto prima d’ora, per sentirla mugolare di piacere.
Togliendosi i pantaloni per acconsentire a quella richiesta, Liam non avrebbe mai resistito.
Entrando dentro di lei,  i due non avevano nessun timore di far sentire le loro urla agli altri inquilini di quel palazzo.
< Oddio Liam. Cazzo! >
< Vai così, Sally… Oh sì! >
< Non hai paura che qualcuno ci possa sentire, Liam? >
< Che cazzo vuoi che me ne freghi? Io non farei niente per tenere la mia frenesia d’amore che ho per te. >
< Nemmeno io. Per questo ti amo. >
< E se vuoi saperlo, non ho nemmeno paura che qualche mio cliente possa entrare da quella porta. >
< Liam! Ma non hai chiuso… >
< Assolutamente no. >
< IO non voglio farmi trovare… così. >
< Non ti preoccupare, piccola. Tra poco sarà tutto finito. >
Nel mentre Liam l’aveva fatta tacere sull’argomento, riuscì ad esplodere in un orgasmo dentro di lei prima che un urlo acuto riempì la stanza.
Esausto per tutti quei movimenti, Sally fu assolutamente fiera del suo uomo.
< Sei già stanco, cowboy? >
< No. e se vuoi possiamo ricominciare un’altra volta > rispose la donna con il suo solito tono sensuale < Peccato però che devo tornare al lavoro. >
< Ma come? Così presto? >
< Sono le due e mezzo passate, Liam. A differenza tua, io non posso fare come mi pare nel mio ufficio. Il mio capo si arrabbierebbe molto se arrivassi in ritardo. >
< Questo è il mio unico vantaggio di lavorare da solo. Ma in fatto di clienti… >
< Vedrai che presto ti arriverà una buona offerta per un nuovo caso. Devi solo attendere. >
< Ormai sono due settimane che sto aspettando qualcuno che mi possa dare un caso da risolvere… Credo che dovrei mollare tutto e tornar alla mia vecchia vita da barista. >
< No, Liam. Non te lo permetto > rispose Sally risoluta < Non puoi tornare alla tua vecchia vita con la possibilità di pentirti per tutta la vita. Ed io non permetterò che accada. A costo di tenerti attaccato alla sedia del tuo studio. >
Mentre Liam diceva di quanto potesse essere fiero di lei, non sapeva proprio come avesse fatto nella sua vita buia e oscura senza di lei, l’unico faro della sua vita.
< Promettimi che non ti darai per vinto. Non potrei mai sopportarlo. >
< Lo farò, Sally. Lo farò per noi due. >
< Bravo. È quello che volevo sentirti dire > rispose la donna ritrovando il sorriso < Adesso devo andare davvero. Ci vediamo stasera, ok? >
< Va bene. A più tardi, amore. >
< Buon lavoro. >
Ma nel mentre Sally si dirigeva verso la sua auto sotto lo sguardo attento di Liam, il suo sguardo si rabbuiò all’istante.
Prese il suo cellulare per comporre un numero sconosciuto quanto misterioso.
< E’ giunta l’ora di entrare in azione. Basta con questa farsa… Liam deve capire contro chi si è messo contro. >
< Devo farlo adesso? > domandò la voce dall’altra parte del telefono.
< Sì. Ora. >




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