Accarezza piano la testa del serpente, suo fedele compagno, è furioso.
-Mio sign…
-Silenzio- tuona
Vorrei calmare i suoi respiri affannati, assaporare l’amaro gusto delle sue labbra. Non mi può capire, so che non può amarmi. Accarezzo con delicatezza il suo braccio freddo, scosto piano la veste che lo copre ma lui sembra non sentirlo. Come può non sentirlo, quel brivido che mi percorre ad ogni suo ordine. Come può non scorgere nei miei respiri il segno inconfondibile dell’amore distruttivo che provo. Le sue labbra si schiudono in sottili sibili rivolti al serpente, le guardo ammaliata fino alla disgustosa comparsa di Rodolphus. [102 parole] |