I
personaggi
non sono miei, bensì di J.K.Rowling e non intendo usarli a
scopo di lucro.
Dedicata
a Gil, che, probabilmente, non la leggerà mai, ma che
è l’unico
motivo per cui ho scritto qualcosa su Tom Riddle/Voldemort; che non
dovrebbe
farsi troppe paranoie e che vorrei vedere serena, una volta
tanto… Vabbé,
dubito che leggerei mai questa dedica(come questa fic, e ci spero,
perché non
mi piace per nulla), ma ti voglio bene!
13
giugno 1943
Era
un
normale giorno di giugno.
Quasi
tutti
erano andati fuori, in giardino, per “godersi il bel
tempo”…
Io
preferivo
l’oscurità, il buio, le ombre, la notte e non
capivo proprio perché tutti
aspettassero con tanta ansia il sole.
Uscii
anch’io dalla Sala Comune, per andare al secondo piano.
Entrai
nel
bagno da cui si accedeva alla Camera dei Segreti, come avevo
così faticosamente
scoperto qualche tempo prima.
Parlando
in
Serpentese, qualità tipica dei Serpeverde, aprii la Camera e
chiamai il
Basilisco.
In
quel
momento una delle porte si aprì e ne spuntò la
testa di una ragazza: non mi ero
accorto che il bagno fosse occupato. Questa guardò verso di
me …e cadde a terra.
Dopo
un
istante di stupore capii: aveva guardato gli occhi del Basilisco, era
morta. E
l’avevo uccisa io.
Ero
in grado
di uccidere.
Mi
sentii
potente.
Guardai
la
ragazza con più attenzione: era una Corvonero…
.Poi mi ricordai chi fosse:
Mezzosangue.
Avevo
fatto
bene ad ucciderla: un essere inferiore in meno!
Decisi
di
approfittarne e di provare a creare un horcrux, il mio primo horcrux.
Avevo
il
diario con me, lo tirai fuori dalla tasca: era un oggetto comune,, ma,
al tempo
stesso, la prova che io avevo aperto al Camera di Salazar Serpeverde:
andava
bene.
Alzai
la
bacchetta e pronunciai la formula, che avevo scoperto con tanta
difficoltà.
Tutto
si
oscurò e mi sentii mancare.
Nel
buio
vidi la mia camera all’orfanatrofio…
E
sentii una
voce:””
La
gioia che
avevo provato allora tornò, con la consapevolezza che io
ero speciale.
Poi
tornò il
buio.
Mi
ritrovai,
dunque, con la bacchetta in mano, la mia arma, l’oggetto con
cui fare magie,
l’oggetto che rendeva effettivo il mio essere
speciale.
Di
nuovo il
buio.
La
Sala
Grande. Tantissima gente.
“SERPEVERDE”
Ero
andato
nella casa di Salazar Serpeverde, il mago che dava importanza
Purosangue.
Provai
nuovamente l’orgoglio di allora, mentre la consapevolezza che
discendevo da
un’importante famiglia fra i maghi tornava dentro di me; era
così per forza, o
non sarei mai stato Serpeverde.
Ero
speciale
anche fra i maghi.
Il
buio.
Poi
vidi il
libro su cui lessi che mia madre discendeva dai Gaunt, una della
migliori
famiglie Purosangue e risentii la forza che questa consapevolezza mi
dava.
Nuovamente
il buio.
Mi
ritrovai
nel bagno, mentre sibilavo “apriti”.
Avevo
aperto
la Camera dei Segreti: sentii le stesse sensazioni di forza e di
potenza di
qualche mese prima, lo stesso orgoglio: ero il degno erede
di Salazar
Serpeverde!
Il
buio.
Poi
mi
sentii cadere a terra.
Aprii
gli
occhi: ero nel bagno e c’era la ragazza morta, il diario era
accanto a me.
Capii
di
esserci riuscito: avevo creato un horcrux!
Mi
alzai,
rimandai il Basilisco nella Camera e chiusi l’entrata; mentre
l’orgoglio e la
gloria per quello che ero riuscito a fare mi riempivano.
Guardai
per
un istante la ragazza: una Sanguesporco di meno al mondo. Meglio
così.
Uscii
dal
bagno e mi avviai verso il Dormitorio.
Avevo
fatto
il primo passo sulla strada dell’immortalità!
Nota
autrice:
È
una
flashfic di 500 parole esatte su Tom Riddle… Non mi ricordo
dove ho letto che
Mirtilla Malcontenta era morta il 13 giugno del 1943 e che è
stato suo
l’omicidio con cui Tom ha creato il primo horcrux.
Ho
provato
ad immaginare cosa sia successo…
Non
sapendo
il processo che si deve fare per crearli(la Rowling non l’ha
reso pubblico) ho
inventato che dovesse pronunciare una formula con la bacchetta in mano.
Subito
dopo,
mentre l’anima si spezza, la parte migliore e più
umana di lui sparisce… Ho
provato ad immaginarmi alcuni possibili ricordi piacevoli di Tom.
Qui
è ancora
Riddle, ma inizia a diventare Voldemort, “perdendo”
tutti i ricordi più
piacevoli. Per come la vedo io, continua a ricordarli, ma senza provare
alcun
sentimento piacevole.
La
storia
non mi convince più di tanto(ma quando mai mi convince
qualcosa di scritto da
me?), ma ho voluto per scoprire come appare ad un occhi
esterno…
Per
il
rating ero indecisa: non dice nulla di eccessivamente forte, ma, al
tempo
stesso, parla di morte, quindi ho messo il giallo…
Ringrazio
che ha messo la fic fra i preferiti, ovvero
lordyvoldymorty
e MissBlack.
E
chi ha
recensito:
Julia
Weasley:
Grazie per
i complimenti. Comunque, il mio intento era proprio mettere Tom Riddle
al
centro dell’attenzione, di come avesse creato un horcrux non
mi interessava
particolarmente: volevo proprio dare l’idea di una parte di
lui che se ne
andava, la sua parte migliore… Anche se ci è
voluto tempo per trovare delle
buone idee su suoi possibili ricordi felici! Mi fa piacere sapere di
essere
riuscita a rendere l’idea.
Pepesale:
Mi
fa piacere sapere che ti sia piaciuta! Hai anche capito perfettamente
perché ho
usato l’aggettivo “normale”
all’inizio, anche se l’idea di normalità
non era
solo per Tom, ma anche per Mirtilla che non si aspettava di morire, e
per gli
altri studenti, che saranno presi alla sprovvista
dall’omicidio.
Sì, la creazione degli Hocrux è senza dubbio
interessante, ma devo ammettere che non l’avrei neanche
considerata se non
avessi voluto/dovuto fare questa specie di storia xD
Grazie ancora per i complimenti ^^
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