Fratelli

di Baudelaire
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Così simili, così uguali. Occhi grigi che fanno innamorare, il colore del vento nei giorni di pioggia, del cielo sporcato di nebbia, di quando Dio piange, lacrime gocciolanti sui nostri ombrelli intrisi di odore, dolore.
Sorrisi dolci, anime pure, torturate dalla verità emersa senza pietà, senza controllo.
La colpa non vi sfiora, vite pure e innocenti travolte dalla tormenta.
Due strade divise eppur parallele, guidate dal sangue che ribolle nelle vostre vene inquiete.
Amor fraterno vi ha trafitto, spada infuocata.
Il sangue zampilla, ferita dolcissima.
Siete Uno, non più Due.
Impossibile ignorare quel dolore che è dannazione ed estasi, ghiaccio e fuoco.
Odio o Amore?
Vorreste odiarvi, in nome di colui che tanto dolore ha causato.
Ma non esiste Caino in questa storia assurda e irragionevole.
Non rimanete che voi, anime splendenti, dorate, angeli dalle ali spezzate.
Uniti in questa vita terrena, perché Amor supera Odio.
E’ pace, è armonia, è calore.
È la miglior vendetta contro il Male, contro la vita che ha picchiato duro.
Esempio di umiltà, di Amor irrazionale che tutto supera, che tutto travolge, che il Male porta via come fiume che esonda.
Rimane fango, detriti, macerie, odore di Morte.
E rimanete voi, ancora in piedi, barcollanti, tremanti, impauriti, tagli visibili sulla scorza indurita.
Ma le anime brillano.
Siete qui.
Siete voi.
Anime baciate dalla Sorte coloro i quali sfioreranno le vostre vite.
Siete Angeli con le ali spezzate, ma Amore vi ha congiunto, l’ala si fa una.
Volerete abbracciati, un solo Essere, una sola Anima.
Uno, come Colui che tutto ha creato.
Puri, eterni, magnifici.
Come la vita che palpita nei vostri cuori trafitti.
 




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