Episodio 99

di Gatto1967
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Episodio 99.

-Ti prego Candy, non portarmi via Terence…-

Quella ragazza la stava implorando di rinunciare alla sua felicità. Pochi istanti prima aveva cercato di suicidarsi davanti ai suoi occhi e lei era riuscita a salvarla per un pelo.

Quella ragazza aveva rovinato la sua esistenza per salvare la vita a Terence, e ora aveva bisogno di lui, ma… era la cosa giusta?

Candy fremeva, nella sua testa si agitavano i destini e la felicità di tre persone, lei inclusa. Qual era la cosa giusta da fare?

Aprì gli occhi e guardò Susanna con uno sguardo duro e determinato.

-No Susanna, non posso!- esitò prima di continuare -Quello che mi chiedi è sbagliato! Se io lasciassi che Terence rimanga con te rovinerei le nostre vite e anche la tua! Io amo Terence e lui ama me. Se te lo lasciassi ti ritroveresti accanto un uomo che non ti ama e che finirebbe con l’odiarti. Cerca di capirlo Susanna, sono sicura che un giorno anche tu troverai un uomo che ti ami come meriti, ma quell’uomo non sarà Terence!-

Udì dietro di lei la porta che si apriva e si girò.

-Terence!-

Senza una parola lui entrò nella stanza e si diresse al capezzale di Susanna.

-Susanna, tu mi hai salvato la vita e io te ne sarò sempre grato. Non ti lascerò sola, ti aiuterò, ma non nel modo che vorresti tu. Candy ha ragione: noi due ci amiamo e se io mi mettessi con te solo per gratitudine farei soltanto del male, e da questa stanza uscirebbero tre persone infelici.-

Susanna si coprì il viso con la coperta e cominciò a piangere.

-Vieni Candy, usciamo.-

-Terence, io…-

-Deve capire Candy, così come ho capito io. Vieni, lasciamola sola.-

A malincuore Candy seguì Terence fuori dalla stanza.

-Terence.- disse lei una volta fuori dalla stanza -Non saremo stati troppo duri?-

-No Candy, abbiamo fatto la cosa giusta. Intendo stare vicino a Susanna, aiutarla, ma non come avrebbe voluto lei. Chiedermi di mettermi con lei solo per gratitudine è da egoisti! Susanna deve capirlo!-

Si guardarono intensamente per un lunghissimo istante finché si accorsero della presenza della madre di Susanna.

-Signora io…-

La signora Marlowe non degnò Candy e Terence di uno sguardo mentre si dirigeva verso la stanza di sua figlia. 

Vi entrò sbattendo la porta in faccia ai due ragazzi.

Candy si sentì morire dentro, ma capì che non c’era niente che potesse fare in quel frangente. Susanna doveva superare quel momento con le sue forze.

 

Si diressero verso la scala che portava al piano terreno e scesero insieme i gradini. A metà scalinata Candy si fermò.

-Che c’è Candy?-

Senza una parola lei lo tirò a sé e lo baciò.

Quando si staccarono nessuno dei due riuscì a trattenere le lacrime. -Beh, per stare pari dovresti tirarmi uno schiaffone…- riuscì a scherzare lei.

-Vergognatevi!-

La voce aspra e sconvolta della signora Marlowe li fece trasalire.

-Signora noi…-

-Lascia stare Candy, non devi giustificarti di nulla. Vieni, andiamo a casa.-

-Avete distrutto la mia Susanna!- continuava a gridare la povera madre sconvolta e incapace di ogni pensiero razionale.

-Ma la pagherete! Se esiste un dio la pagherete!-

Candy non riuscì a trattenere le lacrime mentre uscivano dall’ospedale, con la voce della signora Marlowe che si affievoliva dietro di loro.

 





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