L'amaro abbandono

di padvaniglia_EFP
(/viewuser.php?uid=1167444)

Disclaimer: questo testo č proprietā del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dā diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


L'AMARO ABBANDONO

Nell'oscuritā,
illuminata solo dalle rosse e fulgide fiamme del fuoco,
ti cingo il ventre con le braccia,
godendo del calore del tuo corpo accanto al mio.
La tua figura č celata alla mia vista,
non mi č concesso scorgere il tuo volto,
eppure so che č simile al mio,
le nostre chiome brune che si intrecciano,
i nostri cuori che battono all'unisono
ed i nostri occhi slavati 
velati di lacrime.

Č nelle tenebre e nei sogni che si dissolvono che ti inseguo,
che da tempo bramo di conoscerti,
ma il tempo č poco
e nell'alba di un nuovo giorno svanisci,
impalpabile ombra che fugge assieme alla luna e alle stelle 
in un uggioso mattino.

E mi abbandoni qui,
sola,
incurante delle mie grida e del mio strazio,
delle mie mani che si tendono per afferrarti, per abbracciarti,
per supplicarti di restare,
un'ultima volta;
sulla fronte ancora il tiepido tocco delle tue labbra
e la mente che annega nell'oblio,
ormai immemore di te.

                                                             C.M.

*Dedicata ad una persona speciale, che non ho mai potuto conoscere.





Questa storia č archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3952230