I’m
dreaming of a white Christmas
Just
like the ones I used to know
Le
luci delle decorazioni natalizie illuminano la casa d’oro,
rosso e verde.
La
radio, accesa, riempie gli ambienti della voce suadente di Bing
Crosby.
Vulcano
Rosso, impegnato nella frittura delle cartellate, sospira.
Le
lacrime tremano nei suoi occhi.
Quella
canzone magnifica era la sua preferita, durante le feste natalizie.
Durante,
le loro vigilie, ha sempre chiesto quella melodia, come colonna
sonora delle loro feste.
– Non
riesco a dimenticarti, Flora. Eppure, sono riuscito ad amare un’altra
persona. – mormora.
Già…
Flora
Gentile, il suo primo autentico amore.
Con
lei, lui, Teodoro Leone, ha conosciuto la purezza di un simile
sentimento.
Ha
accarezzato i sogni di una vita comune, lontana dalla sua esistenza
di combattente.
Ma
non è stato così.
Lei
è morta nove anni prima, colpita da un proiettile
dell’Organizzazione.
Il
suo corpo riposa sotto una lapide dello splendido cimitero della sua
città.
Where
the treetops glisten
And
children listen
To
hear sleigh bells in the snow
Con
la sua morte, ha creduto di avere perduto la sua anima.
Il
suo cuore, per anni, si è chiuso all’amore.
E’
stato di vendetta bramoso.
E
ha goduto della morte dell’assassino di lei.
Il
giovane sorride, malinconico. Sì, ha compiuto un atto di
giustizia, uccidendo quel bastardo.
Flora
ha potuto ottenere la quiete eterna.
Ma,
oltre alla vendetta, in lui si è eradicato un forte senso di
colpa.
E
tale sentimento, per anni, gli ha impedito di essere felice.
I’m
dreaming of white Christmas
With
every Christmas card I write
Spegne
il gas e immerge le cartellate nel miele.
L’amore
è giunto anche per lui.
E
si è concretizzato nel volto abbronzato di uno spagnolo
prestante, dai folti e riccioluti capelli neri.
Certo,
i loro inizi non sono stati idilliaci, ma l’antipatia si è
mutata in rispetto e poi in amore.
E
tale amore è stato temprato dalla comune esperienza di
perdita.
Come
lui ha perduto la fidanzata, Miguel ha perso la sorella.
E
può comprendere la sua malinconia.
May
your days be merry and bright
And
may all your Christmases be white
Il
suono del campanello echeggia nell’appartamento.
Il
giovane italiano spegne il gas e, a passo rapido, si avvia verso
l’ingresso.
Apre
la porta e vede Miguel, avvolto in un ampio mantello, le mani
ingombre di borse.
– Il
buonsenso è dote rara di questi tempi. – borbotta lo
spagnolo, togliendosi il mantello. L’Europa, in quel momento, è
percorsa da una terribile epidemia.
Eppure,
molti sembrano non considerare questo.
Vulcano
Rosso, sentendo queste parole, ridacchia. Miguel Caballero Rojo ha
ragione.
Ma
spesso le sue emozioni annebbiano la sua razionalità.
– Non
che tu sia più dotato di buonsenso. – risponde, ironico.
Conosce
bene il temperamento ardente del suo amante.
Miguel
accenna ad un sorriso e cinge la vita dell’italiano.
Le
borse cadono sul pavimento con un tonfo.
Per
alcuni istanti, i loro sguardi si specchiano.
Brividi
scuotono la schiena del lottatore italiano. Gli occhi scuri di
Miguel, screziati d’oro, fanno ribollire il suo corpo di
desiderio.
In
quel momento, brama sentire le sue mani e le sue labbra sul suo
corpo.
– Non
che a te non dispiaccia, vero? – replica, sarcastico.
Poi,
le sue labbra predano quelle del compagno.
Qualche
istante dopo, i loro volti si separano.
– Mi
avevi promesso che mi avresti preparato dolci della tua terra. –
mormora.
Vulcano
Rosso ricambia il sorriso e le sue dita si immergono nei capelli
dell’altro.
– Certo.
Seguimi. – risponde.
E,
insieme, si avviano verso la cucina.
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