Ciò
che prima era, e poi non fu
Guarda
in cielo, amore mio.
Non
riesci ad immaginare come, un tempo, Sole e Luna coesistessero
vicini, in una maestosa e perpetua eclissi?
Cosa
è cambiato, ti chiederai. Come siamo arrivati a questo.
Incomprensibilmente,
un paradosso.
I due
si amavano. Non avevano che occhi l’uno per l’altro.
Ma
il Sole vedeva la notte ed il buio che la Luna si trascinava dietro.
Avendola
sempre
accanto, iniziò a credersene circondato. Ne divenne quasi ossessionato.
Anche
la Luna fu, forse, vittima dello stesso inganno. Lei, al contrario,
vedeva solo la luce del suo compagno, ignorando ogni tenebra a tal
punto che ritenne impossibile l’esistenza di qualsivoglia forma di
oscurità, proprio lì
dove
c’era la fonte
di
tanta luce.
Iniziò,
la Luna, a proiettarsi in quel calore.
Iniziò,
il Sole, a proiettarsi nelle tenebre.
E
forse il Sole credette che la Luna avrebbe potuto spegnerlo. O forse,
pensò, lo aveva già fatto.
La
Luna perciò si fece da parte, distanziandosi abbastanza da poter dar
modo al Sole di ritrovare la sua luce, nonostante fosse sempre stata
lì.
Oggi,
Se
guardi in cielo, amore mio
Vedrai
il globo spaccato a metà, in una corsa eterna, mai troppo vicina,
mai troppo lontana, di una Luna che si nasconde ancora per dare
spazio al Sole.
Vedrai
i due trovarsi faccia a faccia, sempre, contemporaneamente ma solo
per poco, nel cielo.
Un
perpetuo rammentare al Creato come non possa esistere l’uno senza
l’altra, come non sia ammissibile pensare alla notte senza il
giorno.
Alla
luce senza un buio.
Eppure,
amore mio, non piangere, perché la corsa non resta inconclusa in
eterno.
Accade,
infatti, che dopo ere di attesa, dopo aver acceso una stella per ogni
preghiera di speranza, Luna e Sole tornino insieme nel loro amore
millenario.
Accade
che, dal loro incontro, scaturisca uno dei più magnifici eventi
naturali visibili da quaggiù. Un fenomeno che necessita di
particolari apparecchiature per essere ammirato, perché altrimenti
renderebbe ciechi se fissato troppo a lungo nella sua magnificenza,
tanto è potente.
Un’eclissi
che vorresti non finisse mai, ma finisce.
Guarda
in cielo, amore mio.
Non
riesci ad immaginare come, un tempo, Sole e Luna coesistessero
vicini, in una maestosa e perpetua eclissi?
Cosa
è cambiato, ti chiederai. Come siamo arrivati a questo.
Non
so darti una risposta, perché a noi mortali non è dato sapere delle
vicissitudini divine.
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