Verso una nuova speranza

di PerseoeAndromeda
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Prompt: Happy ending!
 
L’angoscia non si era placata fino al momento in cui, attraverso il portale, la tigre, loro spirito guida, non si era materializzata, con il loro amato nakama sulla groppa.
Si riunirono intorno alle due figure, abbracciarono Byakuen, raccolsero il ragazzo privo di sensi ma vivo stringendolo a turno, bagnando di lacrime il suo viso, baciando la sua pelle.
«Cos’ha?».
«Perché non si sveglia?».
«Cosa gli ha fatto Naaza?».
«Guardate!».
Seiji, che era rimasto più lucido dei compagni, indicò in direzione del portale.
Due sagome evanescenti, senza volto, sembravano guardare nella loro direzione.
Scorgerli e riconoscerli, nonostante il loro aspetto di vacui fantasmi, fu una cosa sola.
«Shuten» mormorò Touma «e…».
«Kaosu…» concluse Ryo, la voce ancor più flebile.
Due spiriti, giunti come messaggeri per accompagnare Byakuen e Shin di nuovo da loro, due anime alle quali avrebbero affidato le loro vite, alle quali probabilmente lo stesso Shin aveva affidato la propria.
Fu Kaosu a parlare per entrambi:
«Non dovete preoccuparvi. Si riprenderà e dovete ringraziare Naaza, per quanto vi sia difficile. Non ha potuto e forse non ha voluto opporsi a voleri superiori».
«Il suo cuore è…».
Shuten scosse il capo:
«No Shu di Kongo, non è guarito, ma Naaza gli ha assicurato una protezione. Non si può fare nulla per risolvere del tutto la sua fragilità, ma ha ottenuto quel che voleva: se si rivelerà necessario, potrà ancora combattere al vostro fianco».
Le reazioni dei ragazzi furono diverse: chi sussultò, chi corrugò le sopracciglia, chi emise un ringhio rabbioso.
Non era quello che volevano, che importava?
Volevano il loro Shin sano, felice, non il samurai che avrebbe dovuto rischiare ancor più la vita perché il suo cuore era comunque troppo debole.
Seiji sospirò, scosse il capo, strinse Shin contro il proprio petto e si perse a guardarlo, scostando dalla fronte pallida la frangetta curata.
«Non importa ragazzi. È con noi, è vivo, non morirà ed è questo quello che conta. Battaglie al momento non ce ne sono e se ce ne saranno… a lui penseremo noi».




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