Lontano, fra le nuvole

di Rosette_Carillon
(/viewuser.php?uid=248379)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.






                                                                                                          Lontano, fra le nuvole.
 








 
 
  


 
 
 
 
Nonostante il tempo passato, ci sono notti in cui la sua vita precedente gli sembra ancora dolorosamente presente.
In quelle notti dormire è impossibile, gli basta chiudere gli occhi per vedere davanti a sé il Pontile del Loto in fiamme, i Colli dei Sepolcri, il corpo freddo della sua shijie
Non può dimenticare ciò che ha fatto, e non vuole. La sofferenza provocata dai ricordi è la pena che si è costretto a pagare per espiare le sue colpe e, per quanto dolorosi e lontani nel tempo, non vuole dimenticare nemmeno i momenti felici che ha vissuto.
Lan Zhan dorme sereno accanto a lui. Non vuole svegliarlo, non vuole farlo preoccupare. Si alza, prende il suo flauto e abbandona in silenzio la quiete del jingshi.
I Meandri delle Nuvole sono vasti, e Wei WuXian ha trovato un luogo appartato dove può trascorrere tanto tempo in silenzio, suonando, senza paura di disturbare qualcuno.
Seduto ai piedi di un albero, suona il suo flauto e ricorda. È una musica triste, note malinconiche che restano appese nell’aria attorno a lui.
Si sente immensamente solo. Immerso nel buio della notte, lontano da tutti, in compagnia dei suoi ricordi e delle sue colpe. Lascia che le lacrime bagnino il suo volto, trema, il suono si spezza e la musica si interrompe.
Il flauto stretto fra le mani, l’uomo guarda il buio della notte attorno a lui.
Sarebbe disposto a tutto pur di poter vedere la sua shije farsi strada fra i sentieri alla luce di una lanterna.
<< A Xian. Andiamo a casa, A Xian. >>
<< Wei Ying? >>
L’uomo sobbalza, poi sorride e si mette in piedi << Lan Zhan! Non è troppo presto anche per te? >> ridacchia. Era talmente concentrato che non si è nemmeno accorto della sua presenza.
<< Wei Ying non c’era, mi sono preoccupato. >>
<< Ah, mi dispiace, mi dispiace. Non avresti dovuto, sto bene. >>
Lan Zhan allunga una mano verso il suo volto. Gli accarezza piano una guancia, asciuga le lacrime.
Wei WuXian scuote la testa << sto bene, >> ripete.
<< Vieni, torna al jingshi con me. >>
<< Ma Lan Zhan, tu adesso sarai occupato, non posso certo disturbarti, >> ride piano << poi chi lo sente tuo zio. >>
<< Vieni con me, >> ripete l’uomo, prendendogli una mano. È calda, e morbida. Delicata.
Wei WuXian si getta fra le sue braccia, si stringe a lui e inspira il profumo di sandalo delle sue vesti bianche.
Lan Zhan lo abbraccia in silenzio posando il mento sopra la sua testa. Sempre in silenzio lo guida verso il jingshi. Più tardi andrà nelle cucine, e gli preparerà una zuppa di maiale e radice di loto. 
 
 
 



 
NOTE: grazie a chiunque abbia letto :) . La ff è ispirata alla cover tedesca, di Alina Winkler, di ‘Wu Ji’, che fa parte della colonna sonora di The Untamed.




 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3958334