Le Stagioni Del Cuore

di acquario88
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Le giornate erano diventate più piacevoli passati i mesi più freddi e Brienne adorava andare a lavorare in bicicletta perché poteva passare uno dei giardini più belli della città con tutti gli alberi in fiore. Anzi la domenica prendeva il libro che stava leggendo e si sedeva su una panchina in quel posto assorbendo un po' di tepore. Al lavoro andava tutto bene. Aveva fatto amicizia con due sue colleghe Ygritte e Gilly, ed era impaziente di farle conoscere a Sansa e Marge che sarebbero arrivate venerdì per passare il weekend insieme. L'unico pensiero che doveva sparire ma che si affacciava ancora era quello di Jaime. Da quando aveva cambiato ufficio faceva sempre meno caso alle sue visite, ma quando succedeva di intravederlo era un'altra storia. Di notte lo sognava e si risvegliava con il cuore che batteva come un tamburo. Odiava sentirsi così e nel profondo odiava non poter essere abbastanza per avere un rapporto di qualsiasi tipo con lui. Il rapporto con Joanna invece era sempre molto positivo anche se non stretto come prima e ogni tanto Brienne si fermava ancora a pranzare con lei. Parlavano principalmente di lavoro o di lei. Ogni tanto le chiedeva come stavano i figli perché anche Tyrion aveva lasciato il posto in ufficio per coltivare le relazioni per l'azienda al di fuori. Si rimaneva sempre sul generico, non chiedeva mai di Jaime nello specifico. Era la madre che parlava di lui in particolare. Una volta le raccontò che era molto stanco perché faceva molti turni pesanti in ospedale e aggiunse che le cose con Cersei non andavano così bene. La madre fece capire che lei l'aveva ferito. Brienne non ripensò a quella chiacchierata fino a quando tornò a casa provando dispiacere e sorpresa. Come si poteva fare del male a Jaime, un uomo bello si ma anche e soprattutto meraviglioso dentro. Poi pensò che non erano affari suoi e non lo sarebbero mai stati. Durante la visita delle sue amiche successe un fatto strano. Al ristorante incontrò Joanna, il marito e i figli. Tutti persino Tywin di cui Brienne aveva un po' di timore si dimostrarono cordiali. Joanna era entusiasta di conoscere le ragazze di cui le parlava sempre e Tyrion pure era felice di rivederla. Tutti tranne Jaime. Salutò e rimase li impaziente. Degnò di uno sguardo fugace Brie, anzi si fermò a chiacchierare solo 5 minuti con Sansa e Marge quasi senza fare caso a lei. A Brienne sembrava le fosse passato un vento gelido nel cuore. Le chiacchierate, le risate, tutto dimenticato tutto sparito. Certo era lei che aveva voluto distaccarsi da lui, ma le fece male comunque. Cercò di non pensarci ma quella notte pur essendo stanca dopo la bellissima serata con le amiche non riuscì a dormire e pianse. Si chiese il perché ma per il suo cuore era più che evidente. La settimana successiva passò abbastanza tranquillamente anche se quella sensazione non l'abbandonò del tutto. Una sera però accadde l'impensabile. Brienne stava per uscire quando vide accasciato su una sedia con un viso stanco e distrutto Jaime. Joanna era impegnata in una riunione e la stava aspettando. Non seppe bene come ma si avvicinò. Inizialmente lui sembrò non accorgersi ma quando gli mise una mano sul braccio e gli chiese: " Jaime tutto bene? Hai bisogno di qualcosa?", lui la fissò con quegli occhi che la tormentavano durante molte notti e l'abbracciò. Lei rimase immobile inizialmente, poi però lo strinse. Rimasero così per cinque minuti senza dire nulla, poi lui si staccò e cominciò a parlarle. Le chiese scusa per quella sera e di come si era comportato. Le spiegò che era rimasto sorpreso negativamente di non aver avuto più la possibilità di stare con lei in ufficio perché lui aveva provato un senso di pace, tenerezza e affetto con lei, che si erano trasformati in qualcosa di più. Brie era incredula ma cercò di non farlo capire. Cercava di sostenere il suo sguardo ma non sempre ci riusciva e quando abbassava gli occhi, lui con la mano le alza il viso per cercare il suo sguardo, " la sua luce" come gli disse. Le raccontò di come aveva perso una paziente molto giovane a causa di un brutto male e di come questo l'aveva segnato perché seguiva la ragazza da molti anni. Le parlò di Cersei e del fatto che si erano lasciati perché scoprì che lei lo stava tradendo da molto. Pensava di amarla, che lei sarebbe stata la donna della sua vita e invece Cersei le aveva raccontato solo bugie. Brienne si sentiva triste per lui e le prese le mani. Lui che aveva abbassato gli occhi gli alzò e sorrise. Era ricominciato quasi naturalmente quel filo che si era creato tra di loro mesi prima e quel periodo di lontananza lo aveva in qualche modo rafforzato. Joanna intanto finita la riunione aveva osservato qualche minuto di quell'incontro e sorrise tra se, perché era ormai da tempo che aveva compreso. Raggiunse i due e Brienne si alzò dicendo che si era fatto tardi e che doveva andare. Lui allora la prese da parte e le chiese il numero di telefono che lei gli diede volentieri, ma soprattutto se le sarebbe piaciuto uscire con lui qualche volta. Anche se la sua testa le diceva stai attenta, il suo cuore invece pulsava forte. Cercando di trattenere il tremolio della sua voce accettò. Jaime le sorrise, dandole un bacio sulla guancia e Brie cercando di non arrossire troppo, ricambio il bacio. Salutò poi Joanna e uscì. Si ritrovò a ridere senza una ragione ed il freddo del suo cuore venne sostituito con una bella sensazione di calore e felicità, soprattutto quando vide che Jaime le aveva mandato già un SMS con scritto: " Grazie Luce". Forse per la prima volta era veramente primavera anche per lei.




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