From dusk till dawn, I am right here.

di Anguria21
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Tornare a casa non è mai facile. Tornare a casa significa: affrontare i ricordi che sono stati repressi per molto anni. Maggie stava guidando verso Beacon Hill a tutta velocità per arrivare il prima possibile a casa sua, o meglio per tornare nella sua vecchia casa. Quando arrivò, si guardò in torno e nulla era cambiato: la casa era rimasta come l'aveva lasciata, grazie alle cure di Deaton. Pensando a lui, decise di andarlo a trovare alla clinica veterinaria, dopo aver sistemato tutte le cose. Uscì di casa con i suoi immancabili occhiali da sole e guardò verso il bosco. Sapeva che poco distante da li si ergeva, un po' malconcia, la vecchia casa degli Hale. Deaton le raccontava tutto e quindi sapeva che Derek si trovava ancora li e percepiva che la stava osservando ma non voleva incontrarlo. Talia le aveva salvato la vita mentre lui l'aveva abbandonata. Tornò verso la macchina e viaggiò verso la clinica.
Appena arrivata, oltre agli animali, sentiva due cuori battere: uno era Deaton, l'altro era ... un licantropo! Chiuse la macchina, sollevò gli occhiali da sole sulla testa, prese un bel respiro e bussò. Alla porta arrivò il ragazzino. 

-Scusi, posso aiutarla?- chiese lui spiazzato dalla bellezza della ragazza.

-Si, sto cercando Alan Deaton. E' dentro?

-Certo, entri pure.- disse lui facendola passare.

-Grazie.- rispose lei sorridendo. Quando entrò, il suo mentore e migliore amico era li davanti a lei che le dava le spalle.

-Siamo chiusi.- disse lui senza girarsi.

-Che peccato, volevo farti una visita. Quindi devo andare via?- chiese lei sorridendo mentre lui si girava in stato di shock.

-Maggie..- sussurrò lui 

-Alan! E' sempre bello vederti.- disse lei abbracciandolo.

-Ma quando sei arrivata?- chiese lui sorridendo 

-Questa mattina. Ho finito di sistemare un po' di cose a casa e sono passata a trovarti.- disse lei sedendosi sopra un lettino e guardando entrare il ragazzino nella stanza.

-Lui è Scott. Mi da una mano qui alla clinica dopo scuola, anche se c'è molto lavoro da fare.

-Molto piacere sono Margareth ma tutti mi chiamano Maggie.- disse mentre il ragazzino le stringeva la mano.- Tu sei un licantropo, vero?

-Che cosa?- chiese sotto shock Scott che guardava Deaton che non sapeva nulla.

-Oh, tu non lo sapevi?- si rivolse lei all'uomo che la guardava con rimprovero.

-Si lo sapevo ma non volevo mettere a disagio, Scott.-disse lui 

-Lo sapevi?- chiese ancora più sotto shock il ragazzino.

-Si.

-E come?

-Oh, è una lunga storia. Magari, un altro giorno te la racconterò. Comunque perché sei tornata?

-Il sovrannaturale mi ha spinta a tornare. Sentivo che stava succedendo qualcosa a casa e allora, presa di coraggio, sono tornata.- disse lei.- ma ho bisogno di un lavoro.

-Puoi lavorare qui con me. Come ti ho detto, Scott mi aiuta ma mi servirebbe un'altra mano. Lui viene il pomeriggio, tu potresti aiutarmi tutto il giorno.

-Grazie mille e.. Scott non ti controlli, vero?

-No, ancora ho qualche problema ma come.. come lo sai?

-Sono un lupo mannaro anch'io.

-Davvero e cosa sei?- chiese entusiasto lui.

-Sono un'omega ma anche questa è una lunga storia. Non ti aiuta nessuno?

-In realtà, avrei chiesto aiuto a Derek Hale, dovreste avere la stessa età, e stiamo cercando di scoprire chi è questo Alpha che possa avermi morso ma non è che mi aiuti molto.- disse lui 

-Conosco perfettamente Derek..- disse con freddezza ma poi si riprese.- Senti, dato che domani hai scuola di mattina, potresti venire a casa da me e potrei aiutarti io, se ti va.

-Certo, ma nel pomeriggio dovrei aiutare qui e..

-Tranquillo, pensa a controllarti prima.- disse Alan.

-Bene, domani vengo a prenderti all'uscita da scuola.
Detto questo, la ragazza salutò entrambi e tornò a casa. Quando arrivò, aveva la consapevolezza che un paio di occhi la stavano fissando al  di là del bosco e sapeva di chi fossero ma non ci diede molto peso. La mattina successiva, dopo aver lavorato la mattina alla clinica, si diresse verso la scuola superiore e aspettò Scott appoggiata alla sua auto. Lo vide uscire insieme a due ragazze e altri due ragazzi, oltre lui. Quando la viderò, si diressero tutti verso di lei.

-Ma chi è quella?- chiese il suo amico in un sussurro.

-Un'amica del mio capo. Le chiediamo se puoi venire anche tu oggi, così capisci meglio.- rispose Scott.- Hey, Maggie.

-Ciao Scott. Loro chi sono?

-Lui è Stiles, mio migliore amico, mentre lei è Allison, la mia ragazza. Lei è Lydia la sua migliore amica e lui è ..

-Jackson, molto piacere.- disse lui porgendomi la mano con un sorriso che chiunque definirebbe attraente, se non fosse un ragazzino di sedici anni. Ma per educazione gli strinse la mano ma sentì qualcosa di strano. Presi la sua testa e la abbassai, causando alcuni lamenti da parte del ragazzo: artigli.

-Ehm.. scusa? Potresti lasciare la testa del MIO ragazzo?- chiese quella che deve essere Lydia.

-Quando è successo e chi te l'ha fatto?

-Un paio di giorni fa e un ragazzo che non conosco ma che vedo sempre insieme a questi due.- disse con disprezzo parlando di Scott e Stiles.

-Derek.. -sussurrai e Scott annuì.- Bene, Scott andiamo e Stiles..

-Si?

-Puoi venire con noi.- dissi e il ragazzo esultò. In macchina però iniziarono le domande.

-Quindi, anche tu sei un licantropo?- chiese Stiles

-Si

-E cosa sei?

-Un'omega.

-Uh, quindi, non hai un branco e conosci Derek Hale?

-Si

-E cosa è successo alla sua famiglia?

-Si.. ero lì.

-Cosa?

-Fa così tante domande sempre?- chiese lei a Scott

-Si. E' anche per questo che non riesco a controllare la mia rabbia.

-E anche per le emozioni che Allison ti suscita e, ovviamente, il Lacrosse.- disse Stiles.

-Scendete e poi mi raccontate meglio.- disse la ragazza fermando la macchina davanti alla casa. Una macchina nera si fermò davanti a loro: Derek.

-Mi spiegate che ci fate qui? E' proprietà privata da moltissimo tempo e tu chi sei ragazzina? Non è casa tua questa.- disse lui ringhiando.

-Derek, lei è..- inizio Scott ma io lo fermai.

-Sempre il solito Derek, o almeno, questo da dopo l'incendio.- disse lei girandosi verso il ragazzo che rimase sorpreso.

-Maggie..-sussurrò lui 

-Esatto, Hale.- disse lei scontrosa. Lui rimase sorpreso ma, come tutti i maschi, non poteva capire quanto lei avesse sofferto.





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