Un lavoro maledetto

di Laser
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2 luglio 1987
 
Avevo finalmente finito di dare gli esami dell'università ed ero pronto a godermi le vacanze estive, il secondo anno era stato davvero duro ed avevo assolutamente bisogno di una pausa dai libri scolastici; la mia routine in estate era abbastanza semplice, divertirsi e cercare di vivere al meglio la giovinezza. Non ero esattamente un ragazzo molto estroverso ma neanche eccessivamente timido, avevo circa una ventina d'amici e sebbene magari per qualcuno può essere poco io dico sempre pochi ma buoni; tuttavia una cosa che mi dispiace sempre è che quando usciamo insieme per andare in qualche locale o le discoteche devo sempre chiedere a qualcuno se mi può comprare un drink o un pasto, non sono un avaro semplicemente la maggior parte dei miei soldi, che mi mandano i miei genitori, vanno agli studi universitari e al pagamento dell'appartamento  e di conseguenza non ho molti fondi quando usciamo per divertirci.
Per tanto mi sono riproposto di cercarmi finalmente un lavoro estivo, visto che alcuni miei compagni già lo facevano, appena avevo fatto colazione mi pettinai i miei capelli biondi e mi infilai una felpa rossa ed un jeans e ud uscì dal mio appartamento, non ci misi molto a fare le scale, ero solo al terzo piano ed una volta uscito anche dal palazzo mi diressi verso la cartolibreria più vicina, era una bella giornata di sole, credo che ci fossero almeno 25 gradi, e non si vedeva neanche  una nuvola in cielo, malgrado la vicinanza alla baia di Delaware il clima non era neanche particolarmente afoso. Dopo buoni dieci minuti di camminata arrivai alla cartolibreria dove di solito compro il giornale e chiesi una copia, dopo aver pagato il giornalaio mi sedetti su una panchina vicina e cominciai a spulciare gli articoli sul lavoro, notai qualche offerta come cameriere ma erano solo 30 dollari, e sinceramente per lavorare 9 ore al giorno preferirei avere qualcosa in più, dopo cinque minuti notai un articolo con una foto; nella foto erano presenti tre animali dalle fattezze umanoidi, a sinistra c'era un coniglio con un fiocco ed una chitarra elettrica, al centro c'era un orso un pò grassoccio, aveva anche lui un fiocco al collo ma a differenza del coniglio aveva un cilindro in testa ed in mano teneva un microfono, l'ultimo animale a destra dell'orso era una gallina, non aveva segni particolari a parte un bavaglino dove c'era scritto "Let's Party!", notai inoltre che teneva un vassoio con sopra un cupcake; la scritta nell'articolo recitava:

 

CERCHIAMO AIUTO
Grande Riapertura
Data nuova vita alla pizzeria vintage!
 
Vieni a far parte della nuova faccia
del Freddy Fazbear's Pizza!
 
Cosa può andare storto?
 
100.50 dollari a settimana
 
Per candidarsi chiamare il numero:
1-888-FAZ-FAZBEAR

 
"Wow" mi dissi, 100.50 dollari a settimana? Non era poco, per essere sicuro controllai anche altri articoli ma nessuno offriva quanto quella pizzeria, decisi dunque di provare a trovare lavoro lì, non mi importava quale, sarei stato felice anche come lava piatti; avevo un telefono a casa ma siccome non volevo rifarmi tutta la camminata andai al primo telefono pubblico più vicino e digitai il numero, dopo un minuto di attesa senti la voce di un ragazzo:
 
"Freddy Fazbear's Pizza come posso aiutarla?"
 
"Buongiorno ho visto il vostro articolo di giornale e mi chiedevo se ancora state cercando un dipendente che lavori da voi"
 
"Si lo stiamo ancora cercando, voi siete stati il primo a contattarci signor..."
 
"Jeremy, Jeremy Fitzgerald"
 
"Molto bene signor Fitzgerald, in questo momento stiamo cercando una guardia notturna che lavori da mezzanotte fino alle sei del mattino, la paga come avrà potuto leggere è di 100.50 dollari a settimana, se accetta dovrà lavorare da lunedì al venedì, con l'opzione con bonus di lavorare anche il sabato"
 
"Cavoli" mi dissi tra me e me ancora una volta, guardiano notturno? Non era esattamente quello che mi sarei aspettato, anche perchè non sono molto entusiasta di lavorare a notte fonda, tuttavia la paga era comunque buona ed avevo il weekend libero, il gioco valeva la candela:
 
"Si accettò"
 
"Molto bene si presenti qui lunedì prossimo ci troverà a Market Street, nell'incrocio di Ludlow St, la preghiamo di presentarsi verso le ventitrè e cinquanta, arrivederci signor Fitzgerald"
 
"Arrivederci"
 
Dopo che la telefonatà finì mi sentivo stranamente soddisfatto, avevo trovato un lavoro estivo e potevo finalmente usare i miei soldi per comprarmi le cose, non avrei dovuto più chiedere niente ai miei amici, parlando di loro avrei dovuto dirglielo che avevo trovato un posto e l'occasione si sarebbe presentata  questo sabato, saremmo andati nel nostro bar preferito e gli avrei detto tutto; sulla strada di casa pensavo alle informazioni che mi aveva dato il dipendente sulla pizzeria, si trovava su Market Street e diciamo che quella strada non è un posto per piccoli locali, ci sono passato varie volte ma non ricordo molte pizzerie lì, inoltre considerando l'orario sarei tornato a casa verso le sette di mattina e avrei dovuto dormire fino a mezzo giorno "Beh addio camminate mattutine" mi dissi ridacchiando un pò; ero finalmente ritornato a casa quando decisi di avvertire i miei genitori di quello che avevo fatto:
 
"Dunque hai voluto prendere un lavoro estivo?" disse mia madre
 
"Si credo di esserne in grado"
 
"Beh tesoro ricorda sempre di non sforzarti troppo e di non prendere freddo quando uscirai"
 
"Mamma non ho dodici anni..."
 
"Lo so ma per me tu resti sempre il mio bambino!"
 
"Ok ok ho capito ci sentiamo qualche altro giorno, ciao mamma"
 
Posso solo dire che sono molto contento che i miei compagni non sentono le chiamate di mia madre; passati due giorni arrivò finalmente sabato ed il nostro gruppetto era nel solito bar a gustarci una birra, dopo un pò delle solite chiacchierate dissi del mio lavoro:
 
"Heh sarò sincero non ti ho mai visto come guardiano notturno" disse il mio amico Rick.
 
"Neanche io, ma era il lavoro più profiquo e l'ho accettato"
 
"Qui nessuno ascolta i miei consigli di non guardare sempre e solo ai soldi" disse Mark.
 
"Cavoli Mark non farò questo lavoro per sempre, è solo una cosa per non dovervi chiedere soldi per delle cose"
 
"Mi dispiace che tu dovrai lavorare di notte però, potremo vederci solo nel weekend" disse la mia amica Laura.
 
"Heh ammettilo che ti mancherà vedere la mia bella faccia tutti i giorni" gli dissi scherzosamente e tutti scoppiammo in una fragorosa risata.
 
"Tra l'altro è la prima volta che sento di questo Freddy Fazbear's Pizza, le pizzerie non sono proprio di mio gusto"  disse Rick mentre sorseggiava la birra.
 
"Io si, è stata riaperta dopo il casino che è successo col Freadbear Family's Dinner" disse Mark.
 
"Il Freadber Family's Dinner? Non mi è nuovo il nome" dissi con voce curiosa
 
"Non vi ricordate? É quella pizzeria dove è accaduto il morso dell'83, quando quel bambino fu messo nella testa di Freadber e gli si distrusse il lobo frontale, ricordo che poi morì in ospedale qualche giorno dopo" ora mi ricordavo perchè quel nome mi sembrava familiare, era un fatto che era accaduto quando ero più giovane, credo che avessi almeno quindici o sedici anni, ormai quell'evento l'avevo completamente dimenticato ma ricordo che fece abbastanza scalpore tra la comunità locale:
 
"Ed in seguito cosa accadde alla pizzeria?"
 
"Beh naturalmente chiuse, i robot spaventavano i genitori che non volevano portare i propri figli sebbene il proprietario continuava a ripetere che non era stata colpa della pizzeria l'incidente, mi chiedo se ora lui sia il proprietario di questa pizzeria"
 
Finita la serata mi ritirai a casa pensando a quello che avevo sentito, personalmente non ho mai trovato i robot spaventosi, anzi ne ero affascinato, il pensiero che qualcosa si possa muovere senza l'aiuto umano e comportarsi come tale era molto affascinante, mi chiedevo se già i robot potevano muovere varie parti del corpo in vent'anni cosa sarebbero riusciti a fare? Era un qualcosa di straordinario, ma era meglio non pensarci troppo, ora volevo solo tornare a casa per dormire.
Finalmente lunedì arrivò e con esso iniziava il mio lavoro estivo, siccome non avevo una macchina ma solo una bici dovetti avviarmi verso la pizzeria alle ventitrè e venti, pedalai abbastanza velocemente non volevo assolutamente fare ritardo il primo giorno, visto che Filadelfia è una città abbastanza grande anche durante questo orario c'erano varie macchine e persone in giro, non era neanche una serata particolarmente fredda dunque ero sceso con solo una giacca leggera ed una maglia a maniche lunghe. Quando arrivai sul posto non mi fu difficile scorgere il grosso cartello luminoso con la scritta Freddy Fazbear's Pizza, appena arrivai di fronte i miei dubbi  diventarono certezze, l'edificio blu e bianco era davvero grande, occupava uno solo piano ma era parecchio largo, riuscivo a scorgere una parte dell'interno e subito fuori la porta trovai un uomo sulla cinquatina che indossava una giacca nera sopra una camicia bianca, supposi che era il capo e gli andai a parlare:
 
"Salve, lei per caso è il capo della pizzeria?"
 
"Si lo sono, presumo che lei è il signor Jeremy Fitzgerald"
 
"Si sono io, sono pronto ad iniziare il lavoro"
 
"Molto bene, io sono Johnatan Smith, piacere di fare la tua conoscenza Jeremy" mi strinse la mano con la sua e mi invitò ad entrare, all'interno l'edificio se possibile era ancora più grande, il salone principale era pieno di tavoli con un tovaglia bianca e con vari cappellini da festa sopra, notai inoltre con mio grosso stupore la  presenza di vari cabinati arcade ed una piccola giostra di cavalli, in fondo a destra c'era l'entrata delle cucine e a sinistra di loro c'era il palco principale dove notai i tre robot che avevo visto nell'articolo di giornale:
 
"Loro sono il nostro fiore all'occhiello, intrattengono i bambini e sono la principale attrazione della pizzeria, purtroppo il motivo della tua chiamata è a causa loro, siccome durante il giorno li lasciamo sul palco per far si che non facciano accidentalmente male ai bambini la notte dobbiamo far si che si muovano o i loro circuiti si potrebbero danneggiare, e questa tecnologia non costa esattamente 5 dollari" insomma non un posto spartano pensai, appena il capo mi iniziò a portare verso l'ufficio potei notare altre parti dell'edificio, in fondo a sinistra c'era l'entrata per un corridoio, all'interno di esso erano presenti i bagni ed in fondo una porta con su scritto "Parts and Service", svoltammo a sinistra verso una ltro lungo corridoio dove erano presenti quattro porte ed una grande stanza in fondo:
 
"Quello laggiù è il tuo ufficio, appena me ne sarò andato le uniche luci che resteranno accese saranno proprio quelle, non preoccuparti nel caso succeda qualcosa avrai a disposizione una torcia, inoltre per accedere al sistema di telecamere della pizzeria ci sarà una postazione con schermo sulla scrivania che dovresti vedere anche da qui, se vuoi maggiori consigli ascolta la registrazione del tutor tramite la cassetta che ti ha lasciato, ci vediamo domani buonanotte".
 
Il capo se andò e quasi mi venne voglia di fermarlo per chiedergli se era lo stesso capo della Freadbear Family's Dinner, ma all'ultimo rinuciai e mi incamminai verso  l'ufficio, come aveva detto il signor Smith avevo già notato il monitor che permetteva di vedere attraverso le telecamere, mi sedetti e osservai per un pò come era fatta la stanza, sulla parete di destra c'erano vari disegni di bambini, ora non dico di essere il miglior disegnatore del mondo, ma quei disegni cavolo se erano inquietanti, davanti a me c'erano tanti altri piccoli schermi che non sapevo bene cosa facessero e attaccati alle pareti c'erano vari fogli di carta su cui c'era scritto qualcosa, tuttavia la scrittura era troppo piccola e non avevo voglia di alzarmi per leggere circa nove fogli. A sinistra l'unica cosa degna di nota era un poster con i robot  che avevo visto sul palco, pensai che l'orso si trattasse di Freddy visto che era sempre quello al centro e raffigurato come il più importante, gli altri due tuttavia non avevo idea di come si chiamassero, dietro di me inoltre c'era un'altra porta di ferro, non sapevo a cosa servisse e non volevo rischiare di entrare in qualche sezione dove non sarei dovuto entrare; dopo che ebbi finito di osservare il luogo presi la registrazione del tutor e la feci partire.
 





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