Cascata di parole

di liberaurora
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Accarezzo il nostro tempo
Il rumore dei nostri baci è una festa nazionale.

Le nostre bocche s'inseguono perché sole non sanno stare.

Siamo due vulcani quiescenti ora finalmente attivi: cenere è il passato, i nostri occhi sono lapilli, la lava è il nostro Amore. La nostra eruzione non finirà mai.

 
***
 
E mi ritrovo a migrare nella tua bocca, unica rotta certa di questo tempo burrascoso.
 
***
 
Affamati del nostro futuro, prendiamo a morsi la vita.
Il nostro 25 aprile è qui, adesso. È iniziato quel giorno di settembre in caffetteria, ma ancora non lo sapevamo.
Da allora ci siamo annusati, poi illuminati, siamo inciampati negli addii. Presto però abbiamo ricominciato a brillare coi nostri sguardi.
Ora la realtà siamo noi, ma in verità lo siamo sempre stati. I "vorrei" e i "magari" rimangono, ma i "noi" sono più forti.
Siamo fuochi d'artificio che non si esauriscono. Possiamo solo continuare a scoppiare, insieme, noi due. Anzi, noi tre.

 
***
La tua dolce bocca di ciliegia non può stare lontana dalle mie labbra di rubino.
I miei occhi si spengono se non si immergono nelle tue pupille smeraldo.

 
***
 
Rabbrividisco al pensiero di essere te
Ti scaldi al pensiero di essere me.
Quando pensavo alla monotonia
un tuo sorriso mi portava via.
Le mie pupille spente
sono ora amate, vive.
Sei l'oggetto di ogni sogno,
la felicità che non pensavo di meritare.
Siamo cerchi perfetti
in una geometria che ci vuole separati.
Fuggiremo, se necessario,
ma non potremmo mai scappare
dalle nostre labbra.




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