Sgomento,
fisso lo schermo.
Kazuya
sta avanzando, malgrado il fuoco incessante.
Vuole
impedire la distruzione del piccolo Baam.
I
laser, implacabili, dilaniano il suo corpo di ferite, eppure non
demorde.
Quanto
sangue ha perduto?
Si
batte come un leone, per un popolo non suo.
Il
rimorso invade il mio cuore e mi opprime. Sono stato cieco e stupido.
La
brama di vendetta per la morte di mio padre mi ha impedito di vedere
la realtà.
Dall’alto
di uno stupido pregiudizio, ho condannato tutti i terrestri ad una
morte crudele.
Mi
sono eletto a loro giudice, giuria e boia e non ho dato loro alcuna
facoltà di difesa.
Ho
creduto di seguire la giustizia, invece ho percorso la strada di una
vendetta insensata e folle.
Tremo.
Per seguire le mie ossessioni, ho condannato la mia dolce sorella
Erika all’infelicità.
L’ho
punita per la sola colpa di amare.
A
causa mia, ha perduto persone a lei care.
Cindy
e Margarete sono morte perché avevano creduto nella
possibilità di una convivenza pacifica tra terrestri e
baamesi.
Poi,
anche Enrich è perito,a causa della mia stupidità.
Le
mie mani sono rosse del sangue di tanti giusti, che avevano saputo
vedere la realtà meglio di me.
Sento
ad un tratto i singhiozzi di Erika. E’ disperata per la
sofferenza di Kazuya.
A
causa delle ferite, sta perdendo le forze.
Eppure,
continua a sparare, pur di entrare nel cuore della fortezza.
E’
sincero.
Il
suo animo è davvero generoso.
Rifletto.
Se lui morisse, mia sorella soffrirebbe un’infinita agonia.
E
io non posso permetterlo.
Devo
risparmiarle un ulteriore dolore.
Inoltre,
posso impedire al malefico piano di Olbam di compiersi.
Prima
di morire, potrò salvare la mia gente e ripagare in parte il
mio debito di sangue.
Non
posso resuscitare le vite da me distrutte, anche se lo vorrei, ma
sono capace di fermare questa esecrabile corsa verso la distruzione.
Nessuna
altra vita, terrestre o baamese, sarà sacrificata a questa
assurda guerra.
L’unico
che morirà sarò io.
Il
mio sangue donerà pace alle tante, troppe persone uccise a
causa della mia stupidità.
Nessuno
rimpiangerà la morte di uno stupido guerrafondaio, che ha
scambiato l’egoismo per l’altruismo.
Tu,
Kazuya, non devi morire a causa della mia mancanza di lungimiranza.
Non
hai nessuna colpa di una tale, dolorosa carneficina.
Lancio
un estremo sguardo a mia sorella, ancora pietrificata, poi mi alzo in
volo, il cuore colmo di amarezza.
Addio,
mia dolce Erika.
Ti
auguro di essere felice e se puoi…
Dimenticati
di me.
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