L'attesa di Albus

di Anon Wizen
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Dalla finestra un sole intento a tramontare donava penombra alla piccola sala. Lo scrittoio era illuminato per metá ed erano disposte con ordine delle piume e un piccolo foro per l'inchiostro. Il legno come bacchetta era adagiato sul lato destro del tavolino. Un battere regolare alla porta fece rispondere con una lentezza raffinata:"Avanti"... Quando il piccolo ragazzo biondo fu dentro la stanza... Il giovane mago seduto rispose:"Buonasera Gellert, cosa ti spinge a questa nefasta ora nel mio studio? Albus, così si chiamava il giovane seduto, poso la penna d'oca che aveva in mano, e prese la bacchetta:"expelliarmus" rispose il biondo, e il piccolo legno vololó via dalla mano di Albus. "Molto bene, vedo che facciamo progressi'.. Gellert rispose:Mi interessa quel foglio, Albus... Albus in un ultimo Momento lo prese con le mani e le straccio... Fece tempo a recuperare la bacchetta e a nascondersi in un piccolo foro dietro il tavolo. Intanto era sera e Gellert evocô u n lumos per cercare Silente, c'è si scaglió fuori e urló:"Stupeficium"fu lì ce Gellert venne scagliato oltre la porta. Albus riuscì a malapena a trovarsi la manica per verificare che la copia del foglio ci fosse e a correre via dalla stanza. Quando fu fuori dal campo visivo di Grindelwald lesse il piccolo foglio:"Al prescelto, io garantisco il voto infrangibile con cio che sarà, per proteggere la famigliia e le persone care al ragazzo e a me"...




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