La corona del re

di DonutGladiator
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Parigi - 10 luglio 199X
 
Nel museo del Louvre il via vai di gente era continuo. Quel giorno era stata inaugurata una nuova sala sumera, in cui vi erano stati inseriti i reperti riportati dalla professoressa Benoit, dopo la sua spedizione a Bagdad.
I vari monili della civiltà sumera erano stati per l’occasioni inseriti in un’unica stanza tematica e, al centro della sala, la ricostruzione dell’altare, con sopra un cuscino rosso e la corona del grande re Gilgamesh faceva la sua figura, brillando sotto i riflettori.
Spostati leggermente, in altre teche, vi erano alcuni reperti dell’oro della tomba, recuperati dopo degli scavi che avevano ritrovato la stanza andata sepolta, il calice ritrovato sul monte Ararat e il manoscritto, aperto e protetto con tutte le cure del caso.
Il direttore del museo rilasciava un’intervista a dei giornalisti televisivi, spiegando per filo e per segno come aveva scoperto e collegato tutti i puntini, prendendosi il merito, mentre ai bordi della stanza, eleganti nei loro completi da sera, c’erano i nostri quattro avventurieri, che osservavano la scena, soddisfatti.
-Direi che il direttore nonostante tutto pare soddisfatto.- disse Jake, portando le mani dietro la testa e sorridendo agli altri.
-Nonostante gli siate costati una fetta molto importante di guadagno, il prestigio che ha ottenuto vale la separazione di qualche migliaio di euro.- rispose Laura, sorseggiando dal calice di champagne che aveva in mano.
-Un peccato non aver potuto recuperare altro oro.-
-La prossima volta ci penserai due volte prima di dare la mano a un nemico che ha tentato fino a due secondi prima di ucciderci.-
Didi rise, scolando anche lui il bicchiere che aveva tra le mani.
I quattro si allontanarono, uscendo dal museo, mentre il cielo stellato e i lampioni illuminavano l’ingresso e la loro dipartita.
-Beh, al prossimo ritrovamento, allora.- Jake si volse verso Laura con un sorriso d’intesa, notando che la professoressa arrossiva leggermente al suo guardarla negli occhi.
-Devo in effetti parlarvi del libro che abbiamo ritrovato…- disse la professoressa, tirando fuori da una borsa che stonava con il suo vestito da gala elegante, un manoscritto fotocopiato, scritto in cuneiforme, sulle cui pagine vi erano descrizioni di armi, oggetti e monili con disegni di mappe e luoghi disseminati in tutto il mondo.
-Insomma, avremo un po’ da fare per i prossimi cinquant’anni…- rispose Stone, guardando con interesse i disegni del manoscritto.
-Sono sempre pronto ad andare all’avventura!- esclamò Jake.
-Fintanto che c’è un guadagno in quello che faccio, anch’io.- sussurrò Didi, mentre iniziava a scendere le scale del museo per chiamare un taxi.
Mentre nessuno lo vedeva, tirò fuori l’anello con la pietra ambrata e con un ghigno se lo mise nel bavero della giacca, alzando la mano per attirare l’attenzione del taxi.




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