Il diario di Philipp Lloyd

di Lodd Fantasy Factory
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2 Marzo 2021,

 

 

I fatti che riguardano questo diario sono del tutto personali. Non li trascrivo per cercare consensi. Non li espongo alla vista di chiunque voglia visionarli, su questa pagina EFP, per attirare l'attenzione... e anche se fosse, so perfettamente mi servirebbe a ben poco. Scrivo perché voglio che quello che mi sta accadendo possa rimanere come testimonianza. La testimonianza che ho vissuto, provato emozioni, come essere umano.

Ho preso questa decisione oggi, 2 Marzo 2021, perché a corto di alternative. Mi stanno travolgendo dei fatti... inspiegabili. Ogni notte trascrivo questi eventi ma, al mio risveglio, gli appunti non ci sono più. Questa mattina le pagine del mio diario erano strappate, i file nel computer cancellati. Avevo anche delle foto... Ho udito rumori dentro casa, poi il portone blindato che si chiudeva: è stato proprio questo a svegliarmi. Ma io vivo da solo.

Per questo ho deciso di trascrivere tutto su questa pagina: vi accederò da un profilo anonimo, costringendomi ad inserire ogni volta la password. Non voglio lasciare tracce, neanche per me stesso, qualora la notte io perda sul serio il controllo di me.

Io so di non essere un malato mentale, anche se questi eventi stanno mettendo a dura prova le mie convinzioni.

Il mio nome non è chiaramente Philipp Lloyd.

Sono italiano, ma non dirò dove vivo.

Non scriverò chi sono.

La gente mi crede di già pazzo.

I vicini sostengono di udire strani rumori provenire da casa mia, anche quando non ci sono; mi guardano di sbieco, affrettano il passo quando mi incrociano sulle scale. Sta accadendo qualcosa... e ho paura.

Paura di quello che mi accadrà.

Cerco di non essere paranoico.

È difficile.

Vorrei solo che tutto questo finisse. Vorrei tornare alla mia vita normale.

La mia vita è cambiata da quel sabato, il 13 Settembre. Ma i ricordi cominciano ad annebbiarsi ogni volta che ci penso, specie se provo a mettere tutto per iscritto... anche ora avverto la testa pesante, nausea e un opprimente senso di claustrofobia. Fuori è tardi, buio pesto, ma non posso più stare in questa casa.

Sento formicolare la pelle!

Aggiornerò, se mi sarà possibile.

 

Philipp Lloyd.





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