Silence

di God_Eden_Imperial
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Gilbert non riusciva ad addormentarsi.
La stanchezza delle ore trascorse lavorando a Pandora era più che pressante.
Sentiva tutte le parti del corpo indolenzite.
Eppure, non faceva altro che girarsi e rigirarsi sul divano, dato che il suo letto era occupato, senza che il sonno lo accogliesse tra le sue braccia.
Il problema era il silenzio.
Dall’altra parte del suo piccolo appartamento, c’era Vincent.
Il fratellino gli aveva chiesto di poter dormire lì quella notte, invece che restare alla villa dei Nightray e lui aveva acconsentito, senza chiedergli il motivo.
Gilbert percepiva il suo respiro lento e regolare, quasi come se gli stesse respirando a fianco.
Tuttavia, sentiva che c’era un abisso di distanza tra loro, pieno di tutte le cose che avevano paura di dirsi; era un silenzio così rumoroso da far male.
Così vicini eppure così lontani.
Pensò Gilbert, rigirandosi ancora una volta sul divano, coprendosi il volto con la coperta e cercando di soffocare quel caos che riempiva suo cuore.

Vincent fissava il soffitto del vecchio appartamento del fratello in periferia, immobile.
Anche se non riusciva a vederlo, percepiva l’agitazione di Gilbert, mentre continuava a muoversi nell’altro lato del monolocale.
Nemmeno lui riusciva a dormire e non sapeva spiegarsene il perché.
Persino il potere di Yamane non stava facendo effetto.
Tutto era immerso in un profondo silenzio.
Vincent era ormai abituato al via vai che si poteva sentire per i corridoi della villa dei Nightray, anche oltre le ore più tarde.
Quello, però, era un tipo diverso di silenzio.
Sembrava gridargli qualcosa, da qualche parte dentro di se.
Avrebbe voluto chiedere a Gilbert se anche lui sentiva le stesse cose, ma continuava a rimanere fermo nel letto di suo fratello, affondando il viso nel cuscino per percepirne quel profumo che tanto amava e che lo stava avvolgendo, come se Gilbert fosse lì, accanto a lui, ad abbracciarlo, come quando erano piccoli.
Poteva sentirlo respirare, tuttavia, non era in grado di raggiungerlo, come se ci fosse una distanza tra loro ancora troppo grande da azzerare.
Così vicini eppure così lontani.
Pensò che nessuna situazione in cui si fosse trovato fino ad allora era mai stata così dolorosa.




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