Non sapeva dove si trovava. Forse in un'altra
dimensione...Di fronte a lei incominciò a intravedere una
sagoma...Era un uomo...o un ragazzo. Poi la vista si fece
più chiara. Era un ragazzo. Forse un po' più
grande di lei. Aveva i capelli castano chiaro, e degli occhi grandi e
azzurri, quasi trasparenti. Avrebbe potuto specchiarsi in quegli occhi!
I tratti del suo viso erano molto aggraziati. Sembrava un angelo! Lo
osservò meglio. Percepiva qualcosa di diverso da lei, ma
provava una sensazione piacevole. Nonostante non lo conoscesse, e non
sapeva se fidarsi di lui, non le sembrava minaccioso. Lui la guardava
con dolcezza, cercando di metterla a suo agio. Le sorrise. Poi non vide
più niente.
Si
risvegliò piano piano. Sentiva che il lenzuolo le si era
attaccato alla pelle, e quando aprì finalmente gli
occhi, vide che la luce del sole illuminava già la sua
stanza, e nonostante il balcone fosse aperto, non si respirava dal
caldo. Si sollevò lentamente: alzarsi la mattina era
diventato sempre più difficile. Era in un bagno di sudore!
Si sentiva un po' indolenzita, eppure non aveva fatto niente di
particolare ultimamente! Scese dal letto e raggiunse sua madre in
cucina. << Ma tu hai visto che caldo!? >>,
le disse la madre rientrando: aveva appena steso il bucato. Ivy si
lasciò andare sulla sedia come un sacco di patate,
limitandosi ad annuire. << Ti rendi conto che siamo a
Ottobre, e fa caldo come se fosse Agosto!?? E' la fine del mondo!
>>, continuava quella. Per Ivy non era poi
così insolito: a Napoli aveva sempre continuato a fare caldo
dopo l'estate, pure fino a Ottobre. Anche se indossavano ancora le
maniche corte, e questo non era mai successo prima! << E'
un caldo strano...non mi piace! Sta per succedere
qualcosa...>>, disse sua madre sospettosa. Ivy
già sapeva dove quella stesse per andare a parare! E in fin
dei conti, non le sarebbe tanto dispiaciuto: non succedeva mai niente!
Intanto c'era veramente qualcosa di strano: la ragazza non si sentiva
pienamente in forma, ed era come se le stesse tornando il ciclo
mestruale. Ma com'era possibile?? Le era terminato da poco! Forse era
colpa proprio dell'alta temperatura? << Tiempo 'e
terremoto!* >>, esclamò sua mamma. "Ecco!",
pensò Ivy. Si aspettava che lo dicesse! <<
Devo andare a controllare il sismografo! Ma tu quando scendi
all'Università?? >>, chiese curiosa alla
figlia, stuzzicandola. << Sta per uscire il calendario
delle lezioni! >>, le rispose Ivy risoluta. Quella
domanda le mise un po' di apprensione, così andò
a controllare sul sito. Il calendario era già apparso! A
quanto pare il giorno dopo le toccava scendere! Si ricominciava. Era
finita la pacchia!
Ivy
era rimasta colpita da quel sogno, anche se non le era sembrato un
semplice sogno! Le sembrava di avere visto per davvero quel ragazzo!
Finì però per pensare che si trattasse solo di
una creazione del suo inconscio, e che avesse semplicemente
sognato il suo ideale di ragazzo...eppure aveva smesso di credere
nell'amore già da un po' di tempo, e non desiderava
fidanzarsi! Cercò quindi di non darci tanto peso. Dentro di
sè, però, era a conoscenza della strana
"caratteristica" che lei e sua madre condividevano: i sogni premonitori.
*
"Tempo da terremoto"
Ciao a tutti! Finalmente sono
riuscita a scrivere il primo capitolo! Spero di aver suscitato il
vostro interesse! Vedo ancora pochissime letture...vi consiglio di
seguire questa storia!! ;) Inoltre, visto che tutto si svolge a Napoli,
vedrete di tanto in tanto delle espressioni tipicamente napoletane, che
io avrò cura di tradurvi (vedete sempre l'asterisco a fine
pagina!).
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