Chiunque, e nessuno, è nemico
Sogguardando l’unica donna che abbia mai
desiderato chiamare sua, scorge Sir Nicholas accennare per lei una riverenza e sente
l’urgenza di una spada che possa trapassare un corpo che non è più tale. Il
cavaliere piega il capo e lui, se potesse, terminerebbe con gaudio il lavoro
lasciato incompiuto.
Da Helena, lontana, il Barone riceve solo
ghiaccio nelle vene asciutte. Si fa impercettibilmente meno gelido, per un
altro – si faceva, per chiunque altro.
La dama dispensa giustizia negandosi, lui
non ha come riparare l’ingiustizia commessa.
Avrebbe combattuto all’ultimo sangue per
lei – gentiluomini e chiunque altro – ma il nemico estremo che non può
sconfiggere è soltanto lui stesso. Ed è nessuno.
[110 parole]
Note:
Questa drabble partecipa al
secondo turno della “Coppa di Drabblitch” indetta da Mari Lace sul forum di
EFP. Il tema scelto è “nemesi”, un termine che si può intendere nel senso di
nemico, ma può anche riferirsi alla dea della mitologia classica, distributrice
di giustizia compensatrice e riparatrice dei torti subiti.
Non è la prima volta che
scrivo del Barone Sanguinario e della Dama Grigia: nella mia concezione lei,
che è diventata un fantasma così silenzioso e solitario dopo la morte, non lo era
allo stesso modo in vita. È il suo rimorso eterno rispetto al diadema ad averla
resa il fantasma che gli studenti conoscono. Da giovane Helena ha rifiutato il
Barone, più di una volta, ma l’ira omicida di lui è venuta anche dal fatto
stesso che lei non fosse altrettanto schiva con tutti. Perciò “si faceva, per
chiunque altro”.
Il terzo e ultimo
aggiornamento di questa raccolta sarà in occasione del prossimo turno della
challenge.
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Grazie per la lettura e forza Serpeverde!
Legar