Onore mancante

di Tale Vivo
(/viewuser.php?uid=1155506)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


 

Onore mancante


«Vostra Grazia, i gigli stanno tutti morendo», la voce del giardiniere è flebile, quasi fosse in lontananza. L’uomo aspetta una tua risposta, che non arriva. «Potrebbero essere malati. Dovremo estirparli tutti, prima che anche gli altri fiori siano contaminati», continua lui, ancora in attesa di un tuo cenno.
«Fate come meglio credete», rispondi secca, con la gola asciutta. Questo gli basta per lasciarti sola.
I gigli stanno morendo e tuo figlio ha violato una promessa fatta. Tuo figlio, il re, il protettore del reame e via dicendo ha appena decapitato un uomo a cui aveva promesso perdono, misericordia. Spero gli dei avranno misericordia di te e, prima di loro, il popolo
Sai che non è né amato né temuto. Joffrey è disprezzato e detestato. C’è più gente che lo vuole morte di gente che lo vuole vivo. Nessuno lo vede come Re, figurarsi volerlo come tale. Sei uno sciocco ragazzetto che si crede intoccabile. Ma intoccabile non è, tu lo sai bene.
La prima promessa fatta e già infranta. L’onore ancora non mostrato e già infangato, con le mani pulite. Hai già la lingua e l’onore insanguinati, e lavarli sarà impossibile. Impossibile, perché tuo figlio è sempre stato difficile, complicato e spesso incompreso, ma ora è diverso  ― disonorevole, impietoso, crudele. E tu lo ami comunque, lo ami anche senza onore, lo ami più di prima. Ti amerò anche per chi non lo farà, pensi, come se il tuo amore possa fargli da scudo.

 

Ti affacci alla finestra che dà sui giardini, dove vedi e senti Joffrey vantarsi della morte di Eddard Stark, come se fosse stato lui a brandire la spada, come se lo avesse ucciso in battaglia. Bevi un lungo sorso di vino, cercando di amarlo un po’ di più, perché Joffrey è vivo e sua madre deve amarlo. Ma i gigli sono malati. I gigli stanno morendo. 















 

 


Questa storia partecipa a due challenge:

  • “Challenge delle Parole Quasi Intraducibili” di Soly Dea con la parola albanese besa: il culto dell’onore e della parola data, promessa inviolabile; 
  • Challenge “Solo i fiori sanno” di Pampa313 con giglio: purezza, nobiltà d’animo..




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3970222