Secret kiss

di God_Eden_Imperial
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Vincent, dopo essersi legato i capelli a causa del caldo, stava bussando alla porta di una camera.
La stanza apparteneva al suo amato fratello Gilbert, ancora beatamente immerso nel mondo dei sogni.
Era la decima volta che il fratellino bussava, ma dall’altra parte non proveniva nessun segno di vita.
Così il ragazzo decise di entrare.
Non appena la porta si era aperta, uno spiraglio di luce s’infilò in quella stanza buia.
Quello che vide lo fece sorridere. Le tapparelle delle finestre erano ancora abbassate. Il corpo di Gilbert giaceva sul letto, a baldacchino, posto al centro della stanza. Vincent lo sentiva respirare ritmicamente, in contemporanea con l'alzarsi e l'abbassarsi del busto.
Si era avvicinato cautamente al letto notando, con quella flebile scia di luce che proveniva dall'esterno, la buffa "posa" del fratello: innanzitutto era messo obliquamente. Aveva la pancia in su, con la mano destra sotto la testa e l'altra lasciata a penzoloni al bordo del letto. Le gambe divaricate, abbandonate anch'esse a penzoloni. Il volto era rilassato, incorniciato da alcuni ciuffi scuri che gli ricadevano disordinati sulla fronte. Le coperte erano tutte ammucchiate ai piedi del letto e il cuscino pure.
Vincent si mise a sedere sul materasso, facendo attenzione a non disturbare il sonno di Gilbert.
“Certo che sei proprio un bambino”
Mormorò, spostando i capelli dal volto del fratello.
Si era alzato dal letto, emettendo il tipico rumore di molle, per poi afferrare le coperte da terra.
Dopo aver compiuto tale gesto, si era soffermato a osservare di nuovo Gilbert.
Sembrava davvero un bambino.
Di solito si mostrava forte, fiero e sicuro di sé, ma in realtà era molto diverso.
Lui lo conosceva meglio di chiunque altro al mondo.
Avvicinandosi maggiormente al corpo del fratello, si era abbassato per donargli un tenero bacio sulle labbra.
Un bacio che sapeva di segreto.
Fatto questo, Vincent si era diretto verso l’uscita.
Una volta fuori dalla stanza, chiuse la porta alle sue spalle, stando attento a non provocare rumore.
Intanto Gilbert aveva aperto gli occhi e si era voltato in direzione della porta con un sorriso stampato sul viso.




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