Il diario della mia fidanzata

di lmpaoli94
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Avevamo fatto appena sesso e come le altre volte, era stato bellissimo.
Non mi volevo soffermare troppo sui dettagli, anche se in quel momento dentro il suo letto ero al settimo cielo.
Avendo la sfortuna di avere tempi di lavoro diversi, quando ci ritrovavamo soli era sempre un’occasione speciale.
Lei lavorava in ufficio mentre io nell’ambito della ristorazione.
Dovevo fronteggiare turni massacranti per portarmi a casa uno stipendio dignitoso e riuscire a pagarmi le spese.
La mia fidanzata invece era appena un’apprendista e purtroppo non riusciva a guadagnare molto.
Doveva sempre imparare il lavoro anche se a dirla tutta era davvero brava.
Ci conoscevamo da molto tempo e stavamo insieme da molti anni.
Se il futuro l’avrebbe concesso, ci saremo sposati tra pochi anni.
Molta gente della mia età non si azzarderebbe mai a fare un passo del genere, per il semplice motivo che i tempi stavano cambiando.
Ma non per me e per Vittoria: una coppia inossidabile che non si sarebbe mai sottratta ad un bellissimo destino.
Sembrava che non ci fosse niente che potesse minare la nostra felicità, fino a quando non intravidi un piccolo libro sotto il comodino della camera della mia fidanzata.
Sapevo che amava leggere molto, ma quando iniziai a sfogliare le prime pagine vidi che era un piccolo diario segreto.
La stesura delle prime parole risaliva a non molto tempo fa’ quando aveva descritto il bellissimo ristorante dove l’avevo portata.
Da quello che ho potuto leggere nelle prime righe, quella sera l’avevo davvero fatta felice oltre che ad avergli preparato una sorpresa sensazionale.
Erano otto anni che stavamo insieme e volevo che fosse tutto speciale.
Dopo essere riuscito a prendere una serata libera dal mio lavoro, come un uomo innamorato pazzo della sua donna l’ho immersa in uno dei momenti più controversi della nostra storia.
Sorprendendola perché aveva capito che non sarei andato al lavoro, la mia fidanzata aveva subito capito che stavo tramando qualcosa.
Non volendo rovinare il momento, si lasciò trasportare dai miei consigli.
Entrando in macchina, non riusciva a staccarsi gli occhi di dosso da me.
Era estremamente felice che fossimo riusciti a raggiungere un traguardo non da tutti, soprattutto se la nostra sincerità e felicità erano del tutto veritiere.
Guardandomi con sguardo stralunato, alla fine la portai nel ristorante dove avevamo trascorso il nostro primo anniversario di fidanzamento.
Avevamo mangiato bene in quel luogo, soprattutto incantati dalla bellissima atmosfera che si respirava attorno.
Era tutto bellissimo e dopo aver consumato una cena davvero emozionante, finimmo la nostra serata a letto insieme.
Era da molto tempo che non avevamo una serata tutta per noi e la sua voglia di sesso era fuori dal normale.
Coccolandola per farla sentire importante, fu ripagato dal suo immenso amore incondizionato.
Il giorno dopo custodivo ancora quella bellissima notte insieme e come due fulgidi innamorati, ci scambiavamo messaggi come dei veri innamorati.
Era tutto bellissimo e i ricordi sarebbero rimasti incancellabili.
“Ho avuto la prova che l’ho fatta davvero felice” pensai veramente entusiasta “Forse dovrei chiudere questo diario e tornare a non spifferare i suoi segreti.”
Ma purtroppo la mia curiosità era davvero notevole e non vedendola tornare molto presto dal bagno, decisi di leggere velocemente un’ultima pagina.
Decisi di andare a quando aveva scritto l’ultima volta e cioè una settimana fa’.
Mentre le prime righe facevano capire che poteva essere una giornata non molto diversa dalle altre, intravidi nella sua scrittura il nome di un uomo che non avevo mai sentito nominare.
Oltre a ciò, descriveva questa persona come affettuosa e molto importante, spingendomi a credere che fosse più di un amico.
La sua scrittura era molto chiara e il mio cuore mancò un battito a leggere quelle parole:
 
 
Sono stata insieme a Roberto per tutto il giorno.
Quella mattina uscii molto presto dal lavoro perché non avevo molto da fare e dopo che il mio amico è venuto a trovarmi nel mio ufficio, non ho potuto rifiutare il suo invito di andare a pranzo fuori.
Mi aveva parlato del suo lavoro di scrittore e di quante fantasia poteva scrivere su un foglio di carta.
Purtroppo non avevo avuto la possibilità di leggere ancora i suoi racconti perché erano ancora inediti.
Ma dopo essere riuscita a convincerlo semi poteva far leggere una storia, lessi di una bellissima principessa che era stata salvata dal suo principe azzurro.
Non volevo scrivere i dettagli di quella storia perché era una racconto che apparteneva solo a lui e a nessun altro.
Mi aveva fatto emozionare quando mi disse che i protagonisti erano come me e lui: degli innamorati che non si fermavano dinanzi a niente.
Arrossendo per quelle belle parole, cercai di riprendere il controllo di me stessa per non cadere in una trappola molto più grande di me.
Mi disse subito se aveva detto qualcosa di male, ma io gli risposi che era tutto apposto.
Non voleva che me ne andassi con il mio sguardo triste ed enigmatico, domandandomi se poteva abbracciarmi.
Non capendo il perché me lo avesse chiesto, risposi che non c’era nessun problema.
Il suo tocco era molto dolce e fugace e anche se non voleva, alla fine dovevo andare.
Gli dissi che ci saremmo rivisti molto presto se lui avesse voluto e come un uomo preso dalla prima cotta, accettò senza dire niente.
Adesso non volevo pensare a quel rapporto come un momento per la nascita di una nuova storia d’amore.
Io sto ancora con Giuseppe e non posso rovinare il nostro rapporto per quell’incontro.
Ma dopo quello che è successo tra me e Roberto, pensai che era impossibile parlargliene.
Lui non avrebbe capito e io ci sarei stata molto male.
Quindi affido a te i miei più oscuri segreti caro diario, perché sei l’unico che può ascoltarmi e che può accogliere tutti i miei sfoghi.
Nel dire ciò, rivolgo un ultimo pensiero a Roberto: sentendo quel tocco sulle sue labbra flebili, sentii dentro di me quel calore che da molto tempo non sento più per Giuseppe.
Dovevo apprestarmi a scegliere perché avere un amante non faceva parte della mia figura.
Le riflessioni erano tante e presto avrei rivisto Roberto.
Dovevo attendere un paio di giorni, appena riuscivo a liberarmi dal mio lavoro.
Sapevo che non sarebbe accaduto presto, ma credo che prendendo alcune ore di permesso mi avrebbero potuto spalancare altri momenti insieme a lui.
Non ho ancora deciso quando, ma so per certo che sarebbe giunto molto presto.
Nel dire ciò, la mia vita non poteva prendere una piega importante e davvero inaspettata.
Ci vediamo al prossimo mio intrigante segreto.

 
 
Parole molto decise che mi avevano fatto intuire che la mia fidanzata, ovvero colei che avevo dato il mio cuore, aveva un amante.
Un amante alle mie spalle.
Ma perché? Perché mi faceva tutto questo? Solo per il motivo che molte volte non sono stato accanto a lei? non aveva nessun diritto di tradirmi. Non potevo accettarlo.
In quel momento mentre mi stavo asciugando quelle lacrime, mi convinsi che non sarei riuscito a pensare lucidamente.
Dovevo fare in modo che gli eventi facessero il loro corso, rimanendo sempre vigile in ogni istante.
Riprendendo le mie facoltà mentali, riposi il diario segreto sul comodino appena sentii i passi della mia amata tornare nel suo letto.
< Finalmente sei tornata > dissi felice di vederla < Che è successo? >
< Niente. Volevo solo farmi una doccia veloce. Scusami se non te l’ho detto > rispose lei baciandomi subito.
< Non ti preoccupare. Ho avuto modo di riflettere. >
< Su cosa? >
< Su come sono davvero felice di passare la mia vita con te. Ti amo, Vittoria. E ti amerò sempre. >
< Anch’io ti amo, Giuseppe. Sei l’uomo della mia vita > replicò dandomi un abbraccio affettuoso mentre capivo che ogni mio momento con lei non aveva più nessun significato.




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