Per
quante strade percorro
per
quanti uomini vedo
non
c’è nessuno a guardare
non
c’è modo di dimenticare
Pioggia
grossa a grani
cade
dal buio cielo
illuminata
dai fari
lo
fa sembrar meno nero
E
il mare di gente ha ignorato
il
dipinto urbano
e
il mare di gente ha ignorato
questo
spettacolo desolato
Seduto
su una panchina
sento
una musica vicina
è
il vociare, della gente, assente
che
la pioggia, accompagna, diligente
Una
ragazza distante
aspetta
nella banchina
è
diversa dal mare
la
voglio guardare
Sembra
disegnata in una striscia
le
vorrei parlare
ma
la voce manca
la
paura, non arranca
di
sbagliare, tanta
il
rimpianto mi attanaglia
E
il mare di gente ha ignorato
il
dipinto urbano
e
il mare di gente ha ignorato
questo
spettacolo desolato
Dalla
camera ho osservato
il
fascino sconfinato
di
questo sprawl incontrollato
di
questo buio industrializzato
Nell’oscurità
pesante, ho volato
nell’oscurità,
un’ombra ho abbracciato
e
ho sentito, il mio fato rimembrato
nella
malinconia, adagiato.
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