royai
-Perché piange giovane
fanciulla? Qualcosa la affligge?-
Una giovane donna dai lunghi
capelli biondi sedeva con la testa posata sulle ginocchia sopra ad alcuni
scalini, immobile ad osservare il cielo notturno mentre lasciava che calde
lacrime le rigassero le gote.
Emise solo un flebile
sussurro, simile ad una risata, riuscendo a malapena a mostrare un leggero
sorriso al suo interlocutore.
-Colonnello, non riuscirà
mai ad essere serio vero?!-.
L'uomo era alto e robusto,
andava verso la trentina * ma nonostante l'età manteneva intatta la sua
bellezza. Aveva dei sottili capelli color ebano e un paio di occhi del medesimo
colore, capaci di intrappolare in essi persino i raggi del
sole.
-Vedi Riza- l'uomo si fermò
attendendo di ricevere un'ammonizione, ma questa non arrivò e prosegui
imperterrito - ...Le donne vanno consolate e se mi mettessi a piangere anche io
cosa ne ricaveremo?! Per questo sono qui, per farti divertire, ridere e chissà
quante altre cose potremmo fare insieme. Non c'è bisogno di piangere, se volevi
stare con me bastava chiedere!-.
La donna si voltò di scatto,
fulminò Roy con lo sguardo e con gli occhi ancora arrossati sparì dalla sua
vista come una folata di vento.
Le rimbombavano ancora in
testa le sue ultime parole, come aveva osato quel...quel...maledetto, sporco,
viscido, stupendo e gentilissimo Colonnello provarci con lei?! Certo se no
avesse già frequentato tutta Central City, se non fossero stati capo e
sottoposta ci sarebbe stata, ma rimaneva il fatto che lui era e sarebbe sempre
stato Roy Mustang!
Bello ovvio! Gentile certo!
Tremendamente affascinante si! Donnaiolo senza alcun dubbio! E tutto questo non
sarebbe cambiato molto presto.
Giunse davanti alla porta di
casa sua, esausta, triste come non mai e soprattutto delusa.
Delusa perchè LUI che era la
persona a cui teneva di più, che non vedeva solo come un superiore ma anche come
un amico e avrebbe desiderato qualcosa di più, ma soprattutto LUI che l'aveva
trattata come una delle tante ragazze borghesi che gli si concedevano senza fare
storie.
Questo la faceva
imbestialire, era furibonda ma nonostante questo flusso di pensieri iracondi
trovò il tempo di lasciarsi sfuggire uno sternuto e poté udire il suono di
quella voce soave e melodiosa della quale sentiva già la
mancanza.
-Qualcuno ti pensa Riza, chi
sarà mai?-.
Si voltò di scatto, non era
impaurita solo sorpresa. Si chiese come avesse fatto ad arrivare prima di lei e
notò l'auto parcheggiata li vicino, esattamente davanti a casa
sua.
-Cosa ci fa
qui?-.
Era quasi un ringhio quella
frase pronunciata con così tanto disprezzo, verso chi? L'uomo che l'aveva sempre
protetta, se lo meritava?
Roy si avvicinò di qualche
passo verso di lei, le prese il colletto della camicia e lo strinse,
accertandosi di non farle male.
-Non puoi scappare, dimmi
cos'ho fatto?-.
La sua voce era calma,
tranquilla, quasi desiderosa di ottenere una risposta concreta e non le solite
superficiali.
Arrivò come un lampo a ciel
sereno, la furia di Riza si riversò su di lui con la stessa intensità di un
uragano.
-Lei, come si è permesso di
seguirmi! Di tenermi “prigioniera”, di trattarmi come...- le parole le morirono
in gola, non poteva farcela, non gli avrebbe mai detto che voleva possedere
ardentemente quelle labbra e che avrebbe fatto di tutto per impedire ad ogni
altra ragazza di poter stare con lui.
-Allora tenente?! Il gatto
ti ha mangiato la lingua?-.
Non resistette,
istintivamente Riza alzò un braccio e aprì la mano pronta a dargli un poderoso
schiaffo in faccia, quello che ottenne fu solo una lieve carezza che presto
divennero due e poi tre.
Roy rimase scioccato e
avvicinò la donna a se, i loro visi erano vicini, troppo vicini, i loro nasi si
sfioravano e i respiri lentamente si mescolarono, inutile fu il tentativo di lei
di staccarsi da quella presa troppo forte ed irresistibile.
Lentamente il mondo si
fermò, tutto in torno a loro smise di muoversi, di respirare, permettendo a loro
due di sfogare il proprio amore l'un l'altro, unendosi in un tenero bacio
passionale, dolce, soffice e desiderato.
Quando si staccarono Riza
sorrise, gli spiegò il motivo della sua furia e risero insieme, fino a quando no
entrarono in casa per
continuare i loro piccoli gesti d'amore tanto agognati
illuminati solo dalla pallida Luna che celava al mondo, dietro la sua bellezza,
il segreto di questo amore alchemico.
FINE!
- - - -> L'immagine da cui ho preso l'ispirazione
* Mi sono attenuta all'età che dovrebbe avere nel manga....
MY ANGOLO:
Salve! Ennesima RoyAi romantica, ditemi cosa ne pensate! Accetto tutti i tipi di consiglio mi raccomando^^
Baci Tammy
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