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LaMetropoli Fiorentina continua nella sua vita frenetica, neanchequesti
delitti riescono a calmarla... i turisti ogni giorno visitanole
attrazioni guidati dalle guide. L'acqja del fiume scorre sotto iponti
citadini cquasi a dare l'illusione di essere una cosafamigliare.
Conosciuta. In un certo senso è vero, ma solo per iFiorentini.
Gabrielee Chicca finito di cenare si recano all'indirizzo del
biglietto. Sonoin Piazza De' Pitti davanti Palazzo Pitti. I tavolini
del bar e dellagelateria sono affollati. Alcuni siedono sul parapetto
deimarciapiedu.
Gabrieleè di umore pessimo dopo la delusione del regalo lasciatadall'assassino.
-Vuoiun gelato? Non voglio avere un'altra delusione... l'assassino sidiverte...-
-Nonso di cosa parlate, messere... cosa sarebbe il gelato? Si mangia?-
-Nonho voglia di scherzare... rispondimi solo sì o no... lo scherzo vabene, finché dura poco...-
-Nemmenoio sto scherzando...-aggiunge offesa Chicca e Gabriele
spazientitoentrato in gelateria ordina un gelato. Esce con una coppetta
e duecucciaini.
-Assaggia.È al cioccolato con gli smarties.-ordina irriato
offrendole ilcucchiaino. Chicca fissa gli smarties colorati dubbiosa.
-Sonoconfetti... perché li chiamata smar... qualcosa? Usate il loronme...-
-Ok...come vuoi. Chiamali confetti, se preferisci. Allora? Ti pisce?-
-Molto...nn me l'aspettavo, sapete? Dentro a questa bottega tovo
questiconfetti insiemealla crema.-risponde affamata mangiando sotto
losguardo perplesso dell'amico. Non capisce che è seria o meno.
Anchealtri si godono il gelato vicino a loro, quella sera si
soffoca.Finito di mangiare Gabriele buttata la coppetta nota na
scatolavicino al bidone.
-Aspetta.Torno subito. Non muoverti. Riesci a stare ferma per due
minuti,vero?-dice ansoso e Chicca aspetta seduta sul parapetto.
Raggiunta lascatola, Gabriele ci guarda dentro. Sono dei fogli... no.
Foto. Dopoaverle prese, torna da Chicca. E NON C'È! DOVE SARA'
FINITA?! Ilpoverno si agita. I passanti lo fissano dubbiosi o divertiti.
-Perchévi state agitando tanto? Avete trovato quello che stavate cercando?-
-Fede!Mi hai fatto spaventare... perché non sai stare
ferma?!-esclamasollevato vedendola girarsi verso di lui. Siedono sulla
panca.
Gabrielelegge: Sulla fiancata del Duomo in Via De' Servi, vicinoal
Tamburo Della Cupola; sotto il cornicione sporge una piccola testadi
bue. Ha le corna in marmo. Viene posta nei secoli passati aricordare i
vari animali che furono impiegati per trasportare edissare il materiale
necessario alla realizzazione del Duomo e dellaCupola.
Unaleggenda popolare vuole invece che quella scultura rappresenti
latesta di un toro e che sia stata posta lì da un mastro
carpentiereimpiegato nel cantiere del Duomo. Si racconta che l'uomo
fossel'amante della moglie di fornaio che aveva la propria
bottegaaffacciata sulla piazza.
Ilfornaio scoperto l'adulterio, denunciò la moglie ed il suo
amanteal Tribunale Ecclesiastico che condannò con una solenne
punizione ilmastro carpentiere. L'uomo decise allora di vendicarsi...
collocandola piccola testa cornuta sul lato della Cattedrale proprio di
frontealla bottega del fornaio, in modo da ricordargli quotidianamente
lasua condizione. AVER SUBITO L'ADULTIERIO È INCONCEBILE! Il
fornaiodeve vergognarsi.
Unsemplice capomastro non può prendere la decisione di collocare
lìuna scultura.... che fosse invece Brunelleschi la persona
implicata?Nessuno lo saprà mai.
Chiccalegge le frasi della leggenda concentrata, più sotto
c'è una fotodel bue slla chiesa. L'assassino vuole creare uno
spettacoloperfetto. Su uei fogli si descrive l'arte... perfetta. Pura.
Inqualsiasi forma. Al di là di quello che pensano le persone,
l'artedeve venire salvata dal mondo impuro... e per l'assassino questo
èun gioco macabro.
Gabrieleestrae il telefono per scattare le foto alle prove, lei aspetta.Marcello lo chiama. Risponde.
-Ciao.Grazie di avermi inviato l foto. Allora? È bella Firenze? Qucontinua a piovere.-
-Secondote, ho tempo di fare il turista? Devo arrestare l'assassino, Marci.-
-Loso. Ma potrest anche divertirtti per qualche minuto. Infondo sei inuna città artistica.-
-Comese Roma non fosse una cità artistica... è molto meglio... qua sonostrani...-
-Devi...-dicecalma l'altra voce. Non sente il rsto dellla frase
peché in quelmomento sta passando una moto. Chicca si sta
annoiado.
-Quellacon il vestito azzurro è da prima che si comporta in modostrano...-commenta irritato il gelataio.
-Ripeti,per favore. Non ho sentito quello che hai deto.-ordna spazientitoGabriele spingendo Chicca. Si avviano.
-Devitorare a Roma. Lascia Firenze per ualhe giorno. Il capo ti vuole.-
-D'accordo.Torneò domani. Buonanotte.-risponde stnco senza
smettere dicamminare. Chiusa la chiamata infila il telefono in tasaca.
-E'tardi. Dovrei già essere a casa. Da un po'. Scusatemi. Vale,messere.-
-Possodormire da te? Non ho avuto il tempo di prenotare una camera.-
-Scherzate?!Non ospito uominiin casa mia! Cosa diranno i vicini?!-
-Allora,che faccio? Passo la notte in auto? Non so. O mi faccio alte quattroore di viaggio.-
-Vabene... ma dormi sul divano. E domani all'alba torni a casa...-
-D'accordo...ora entriamo?-chiede stanco e Chicca ancora non del tutto
convintaaccompagna Gabriele a casa. Gli prepara il divano, poi o lascia.
Gabrielesi copre con ik lenzuolo ed ascolta i suoni del traffico serale.
Lagente non smette di vivee solo perché un assassino uccide credendodi liberare l'arte.
Leopere artistiche per quanto siano importante non lo sono come unavita.
Ilpassato è conneso al presente, ma non deve sostituirlo... mai... èsbagliato.
L'artweespime un significato unico, è questo a far muovere l'assassino.
Garielesente l'odore dell'aglio entrare dalla finestra aperta. Èpenetrante.
Gabrielenon riscendo a dormire accende la luce e guarda le foto che
hatrovto. Mostrano un scena mlto più inquitente di quanto
potesseimmaginare... l'assassino vuole uccidere chiunque dia l'idea di
nonapprezare o capire l'arte. Purtroppo Gabriele ha fatto solo
unipotesi, ma gli è venuta in mente percé vede cosa fa
l'omicida.
Gabrielesi alza dal divano e va a preparsi il latte al cioccolato, mentre lobve arriva l'amica.
-Cosasai facendo?! Perché continui a fissarmi?! Avevo voglia di berequalcosa!-
-MADOVETE CHIEDERE IL PERMESSO! NON SAPETE CHE E' DA MALEDUCATI METTERELE MANI OUNQUE?!-
-Scusa,Fede. Non volevo svegliarti per una cosa tanto stupida... perdonami.-
-Satanavuole punirci e ci sta avvisando con i corvi... possiamo solo
pregareNostro Signore di aiutarci...-commenta spaventata Chicca
sentendo ilgracchiare degli animali. I corvi sbattono le ali veloci.
-Nondire stupidate. I corvi sono animali come tutti gli atri. Finisciacon le ue idiozie.-
-No!Portano sfortuna! Dio è arrabbiato! Lo so! Ne sono sicura! E
noninteressa a nessuno!-esclama sconvolta Chicca vedendo con orrore
cheun corvo si schianta conro il vero della finesta. Sussulta.
L'animaledopo essersi ripreso dalla zuccata vla via barcolante. Sembra
ubiaco.
Gabrielescuote la tsta arreso, si mette a bre il latte piuttosto che
sentirealtre stupidate di Chicca. Entrambi vanno a dormire. La
mattiaseguente Gabriele viene buttato giù dal divano.
Letteralmente.
-Chefai?! Perché mi hai spinto?! Non otevi svegliarmi?! Qual è il tuoproblema?!-
-Andatevene!Non dovreste essere qua! I vicini mi criticheranno!-dice
agitata eGabriele viene cacciato dalla casa. Irritato prima di
infilarsisull'autostrada va a fare clazione in un bar. Siede al
bancone.Mangia una rioche alla crema. Non gli piace, ma è
l'unica pronta.Deve sbrigarsi. Loaspettano quattro ore dentro uel
trabicolo chechiama auto. Si guarda intorno. Chiunque di questi
sconosciuti puòessere l'assassino... gente ordinaria con una
macabra fissazione.
Gabrieledopo aver finito di mangiare sale sull'auto. Accesa la radio parte.
Ricordodi Gabriele
Hoappena finito di lavorare e sto andando al bar. Devo incontrarmi
conFlavio. È sempre preso con il lavoro e la famiglia. Ci vediam
poco.
Entronel bar e siedo al bancone. Ordino la birra mentre aspetto
Flavio.Bevo. Vicino a me si siede una ragazza. Se ne sta con il
telefonosenza pensare al bicchiere vuoto! Inb un bar è
scandaloso! Deeriempirlo.
-Vuoidella birra? Io, sì... in un bar non puoi restare con il bicchirevuoto.-
-D'accordo...se paghi... come vuoi... non lo so. Sceglite... bira osuperalcolici...-
-Birra,ovviamrente! Come ti chiami?! Io Gabriele!-esclamo contento albarista.
Falvionon si è ancora fatto vedere, avrà avuto un problem dei suoi.
Laagazza non sette di usare il telefono! Come posso essere
invisibile?!È assurdo! Dai! Bello come sono! Questa ha gli
occhi?! No.
-Chipaga di voi due? Non so perché ma credo che lei sia più interessataal telefono...-
-Zitto.È solo perché il mio fascino non l'ha ancra colpita. Sono troppofigo.-
-Sì...è esattamente come dici... basta che ne sei
convinto...-commentaindifferente la ragazza irritandomi. Mi sta
offendendo... idiota.
-Allora?!Hi intenzione di parlarmi?! O vuo restare tutto il tempo a guarderequel coo?!-
-Eva bene! Cosq vuoi?! Forza! Parliamo! Sono con leorecchie dritte!-
-Primadi tutto, come ti chiami... e se vuoi ballare con me. Il mio aico nonverrà... credo...-
-Eperché dovrei ballare? Ma non penso proprio... aspetta il tuo amicosenza rompere...-
-Dai!Andiamo! Solo una canzone, prò voglio sapere il tuo nome! Dimmelo!-
-Sonia.E non darmi più ordini... o ti mollo sulla pista come un'idiota...-
-Gabriele...ok... andiamo.-rispondo spiritoso andando sulla pista
insieme aSonia. Sono orgoglioso i me, alla fine nessuna sa resistermi.
Da unacanzone ne balliamo nove. All'improvviso succede un casino.
Allarmeantincendo. Fuoco. Fumo. Correre fuori dal vicolo.
Storditiosserviamo l'edificio che stabruiando... le fiamme. Ho avuto
paura.
-Possiamoandae a un'altra parte, per favore? Vedee quellw fiamme mi agita.-
-Possiamoandare a casa mia, se ti va... o dimmi tu... qualsiasi posto vabene...-
-Vengoda te, se posso... non volio tonare a casa perché so già chepenserei all'incendio.-
-D'accordo,allorAa... andiamo. È vicino. Non ci vuoe molto
perarrivarci...-dico agitato accompagnando Sonia a casa mia.
Ciubrichiamo e la mattina seguente mi sveglio disteso sul tappeto.
Houna nausea... vorrei vomitare perfino il pranzo della
settimanascorsa! Non so come, ma riesco ad alzarmi. Tutte le volte mi
dico cheubriacarmi è sbagliato; poi sto male uguale ad ora. Sono
un'idiota.La mia relazione con Sonia inizia in uesto modo ridicolo. E
finisemale. Una mattinatornlo presto dal lavoro e trovo 'armadio vuoto.
Gabrieleleggendo sul cartello l'uscita per Roma è impaziente di
arrivare.Vuole sgranchirsi le gambe. Com al solito c'è traffico.
Anche trppo,veramente.
Gabrieleraggiunge il commisariato e viene accolto da Marcello, li
spiegadelle sue torie secondo cui possa c'entrare una setta religiosa.
Ètropo strana questa fissazione dell'assassino per l'arte.
Gabrieleoltre all'indagine deve sopportare la ricomparsa di Sonia.
Gabrieleè tutto ncasinato, ma non che per Federica sia meglio tra Chicca ela droga.
Federicavuole solo stare insieme all'ate, non è interessata a cercarel'omicida.
Inquesta storia dovrebbero esserci solo Federica e Gabriele non unterza
persona: Chicca. La personalità convintadi vivere nella
FrenzeRinascimentale.
L'unicocambiameno sono i numeri dell'anno sul calendario, perché le pwrsonerestano identiche.
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