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chapter 25
chapter 25
Un anno e un mese prima
Sera, dopo cena.
Tutti gli uomini non di guardia, liberi o che erano rientrati quel
giorno erano tutti riuniti alle gradinate, a vedere cose e fare casino.
Se di giorno non si riunivano in gruppetti nel tempo libero, lo faevano
la era ma in grande.
Se la spassavano con le loro cose, guardando, discutendo, ridendo,
bevendo e alcuni mangiando, finchè troppo impegnati nello
schermo centrale non notarono una figura che avanzava silenziosa da un
lato della gradinata, vicino il muro dello Chateau, apparendo a fianco
di quello di fronte dopo. Si era fatta dal muro alla parte della
gradinata dove stavano Jd, Alaric e gli altri ma nessuno vide nulla.
Troppo impegnati a osservare e discutere dei pareri propri con gli
altri.
Fu uno di loro dalla zona di Jd, che stavano su quella con le spalle
verso la zona di bosco e i locali stalle più di un
chilometro
più in là, che si voltò per dire la
sua, la vide,
sbiancò e iniziò a volteggiare le mani
per fermare
tutti come fosse un elicottero impazzito.
Alcuni sbraitarono contro di lui, gliene dissero parecchie, credendo
che
volesse fare solo lo scemo o avesse bevuto troppo, finchè
non
fermarono gli occhi su lei. Che era fissa all'inizio della gradinata
con roba in mano, a guardare gli schermi di proiezione laser a quattro
facce. Teneva la testa inclinata al suo solito verso la spalla e pareva
seria.
Alaric strattonò Jd che ancora non aveva visto, mentre Lubo
stava fermo che se la rideva. Jd si alzò e le
andò
incontro mettendosi di fronte per parlarle ma Kianta allungò
il
malloppo di fogli sbattendoglieli sul torace, fermandolo prima che si
frapponesse.
"Che programmino interessante questa sera. E io che pensavo foste
più tipi da film d'azione..." con un ghigno mentre vedeva
chiaramente una sorta di film troppo osè, con due
donne e forse
un uomo,era ogni tanto inquadrato ma in quei momenti non
principalmente.
"Hanno voluto..." iniziò Jd ma Kianta lo fermò
con un dito, guardando i fogli.
Mh..." fece lei con faccia non schifata ma poco ci mancava e allora
Alaric ne approfittò per sfidarla. Restando seduto comodo
con
braccia conserte.
"Vuoi dirmi che sei una persona forte ma non da vedere un porno?"
Fece il tronfio finchè non mutò espressione
perchè
lei aveva lanciato un sorriso folgorante, ma maligno, tanto che Gask si
sorprese di vederla sorridere così da che era là.
Alaric
parve confuso ma fu Jd a chiarire.
"Pensi davvero che una come lei, che sia la Marionettista di cosa
facciamo, da dietro, non abbia visto certe cose?"
mentre lei lo guardava
con aria sorniona "Tu sai dei nostri accordi con Madame... ma tu sai
cosa fa lei per davvero? Le Velvet room? Come fece chi sai tu a fare
quei video falsi per intrappolare quei tipi? Secondo te, da
dove li ha
presi? Dalle camere in cui puoi guardare! Agli ambienti dei... gusti!
Inoltre madame l'ha istruita sul mestiere così da
riconoscere le
persone e come sfruttarle... " poi vedendo
l'occhiata del
che lei gli lanciò si correse
"Così
come le Lezioni qui, lei ha seguito Madame tempo fa imparando molte
cose sul suo mestiere, quello delle sue pupille e come trattare con
certa gente senza ovviamente..."
"NOn ho capito!" si intromise Gask confusissimo "Come addestramento
l'ha seguita, facendo la battona?" vedendosi guardare male da parecchi,
Kianta in primis, che sembrava con l'espresisone che volesse
prenderlo a cinquine in faccia.
"Ti prego dimmi qualcosa, perchè non mi butti su
di lui per
strozzarlo male!" disse a denti stretti lei a Jd mentre questi le
ricordava di pensare a cose belle, cose positive, o di pensare a tutti
quelli che aveva terrorizzato a morte e avevano fatto schifo su donne,
bambini, gente in generale.
"No, CAPRA!CAPRA!" fece lei con voce greve e a Gask, e questi si
scansò in uno
slancio istintivo temendo che gli sputasse, per il modo in
cui lo
dissecon un colpo secco della testa in avanti, ma era solo
l'ira che aveva
in gola "Lei mi ha istruita sul suo lavoro per sapere come operare in
certi settori. IMBECILLE! Non permetto ne alle nostre donne e ne agli
uomini, che per gl iaccordi lei vuole per i suoi lavoretti, e
pensi che
io faccia 'sta roba? Sei fuori?"
"Ah" fece lui come buttando via l'aria con l'ansia "avevo paura che
come tipo di lavoro avevamo pure quelle cose sotto copertura, facendo
robe varie..."
"Ma chi ha fatto entrare 'sto lama? Vorrei sapere chi!"
sbottò lei sbattendo le mani sulle cosce
"L'amico tuo" rispose Jd facendo finta che fosse uscito a
caso, guardando altrove "resta il fatto Alaric, che è
stupido,
sopratutto da te, e solo per farti bello davanti agli altri,
mettere in
ridicolo chi ti ha slavato il culo più volte e sai, di cosa
parlo. E sai le cose che ha imparato e ha affrontato per essere non al
pari, ma sapere in cosa manda gli uomini..."
continuò Jd,
ma Kianta fece una faccia di superbia e arroganza indicandolo
con
la
mano aperta, continuò lei.
"Tu mi conosci bene, no?, per questo non ho affatto problemi. Anzi..."
si voltò perchè intanto il filmato era andato
avanti e i
tre attori stavano sodo, e si sentiva. Lei si
voltò, guardò e chiese "Allora, Alaric. Per
quanto tempo
devo fissare questi tre che si incaprettano? O ci sono scene per te
peggio, che secondo te io dovrei guardare? Dimmi, dimmi, avvisami tu
quando la smetto" ridendo alla scena sugli schermi, facendo fumare
l'altro.
"Anzi,..." fece lei prendendo dalla tasca il suo Phonvlet sempre
fissando, "non sia mai che usi scuse per evitare la sfida" fece
lei e smanettò portandosi l'apparecchio in alto
così da
vedere insieme film e questo. Lei si voltò appena in tempo
perchè apparissero delle scene e guardando Alaric disse
"Dimmi
Alaric, tu sei uno di quelli che schifa letteralmente certe cose. Tu
sei uno di quelli che non volevano donne qui, non sia mai che alterino
l'equilibrio ormonale e altre cavolate, dicevi. Divertente come le
donne
abbiano risultati interessanti, visto che tu già stroncavi
tutte
come fossero fesse casalinghe,q uelle che io odio. Che no nfanno
esercizio manco a letto col marito... E non hai fatto i salti mortali
quando è stato detto che erano ammesse relazioni ma che
almeno
Milan, io, e i capitani se volevano, sapessero. Per prenderli a pedate
nel culo se iniziavano le cavolate che si sentono di coppie
là
fuori! E quando è toccato alle coppie gay, miste gender e
via
dicendo, hai avuto l'ardire anche di sbraitare per i baci che
si
scambiavano per la tenuta..:"
Alaric sbiancò, divenne paonazzo e Kianta gl
irideva in
faccia, mordicchiando un angolo delle labbra con gli ncisivi prima di
continuare ma lui urlò di rimando come per pararsi il
didietro.
"Anche tu odi vedere la gente per mano, sbaciucchiarsi,
abbracciarsi se sono..."
"NON DIRE CAZZATE!!!" fece lei con lo stesso tono gutturale con GAsk,
fissandolo come se volesse infilargli degli spilli negli occhi "a me da
fastidio TUTTE queste cose fatti da TUTTI! E lo sai. Che siano etero,
gay, di qualunque tipo e categorie, per me sono cose private e vanno
fatte per i cavoli prorpi. Spettacoli niente! Tu ricordi le parole di
quella persona quando si lamentava dei matrimoni e fidanzamenti vari a
cui doveva assistere, al vergognoso BACI, BACI, BACI, che doveva
sentire come tanti cafoni, bisonti, buzzurri e... ma tu lo sai. Milan
ancora ne parla! Io le dò ragione. Ragionissima. Gente che
non
voleva farlo era costertta, con urla, colpi con coltelli sui bicchieri
e piatti, casino di seggiole sbattute a terra per mimare tamburi... noi
facciamo questo come indicazione di apprezzare un'orazione o nelle
feste, ma è una cosa diversa. Quello è essere
bestie.
Punto. Tutta questa poesiola sdolcinata della società
là
fuori, e poi appena si girano a parlare con altri ti tirano fuori certe
frasi che fanno paura. Veramente! Anche io le ho sentite, quando ho
fatto esprienza là fuori, ricordi? DA schifo! Davanti
facevano
le amiche o gli amici, baci e abbracci e poi a gruppetti appena stavano
soli, volavano i . Fanno sempre a leggere di roba
romnatica ma
loro di romantico non hanno niente dentro, pensa farlo per gli altri.
Amano però lo spettacolo beceo e quindi... facciamo snetire
da
schifo due persone che vorrebbero passare una giornata
speciale, felici
e in compagnia di gente che gli vuole bene. Seeeh, quanto gliene
vuole!" facendo un giro compreto su se stessa per guardare tutti mentre
parlava "ma tornando al video, così come i baci di chiunque,
qualuqnue coppia al mondo èpuò essere felice, non
ha importanza formata da chi, per me non
ne ha, basta che lo faccia per i fatti suoi. Poi... anche i video porno
devono esser considerati allo stesso modo. E
quindi se trovate sexy le donne che si baciano e fanno roba,
perchè non anche di altri?"
"Ah certo, io amo le donne e dovrei vedere due gay che si baciano e
fanno roba? Sei matta?"
"E vedere le donne che fanno roba con cani e cavalli quello, no,
normalissimo" disse lei freddissima e irata "capisci anche tu che
qualcosa nella vostra testa non quadra, che ritenete una cosa
schifosa
uno e che ivnece è naturalecon animali.... no, quello
è giusto.
Complimenti..." battendogli le mani davanti "e dimmi tutti voi ritenete
che sia figo un video con due donne che fanno cose, vero? Hai visto che
non ho avuto problemi a guardarlo. ma dimmi tu, e con tu, intendo anche
gl ialtri, vediamo con un video sul bdsm come e quanto riuscite a
guardare..."
A quelle parole la gente fece versi e segni di accettare, che andava
bene. QUale era il problema? In parecchi quindi dissero che accettavano
e sarebbe stato facile... ma Alaric sembrava fissarla strano. Gask si
accorse che Jd sembrava trattenere il respiro fissando Kianta, e ALaric
stesso due posti dopo di lui alla sua sinistra, sembrava sempre di
più aprire gli occhi e la bocca in una maschera di terrore.
Infatti Alaric all'inizio a veva detto che nulla, voleva fare la
sborona ma si accorse che lei rideva troppo, lei rideva ma sorrideva di
rado di solito, a meno che non fosse con qualcuno che le andava a
genio. O che stava per combinare. ma non in
mezzo agli uomini e in situazioni del genre a meno che... nel caso...
Se non vi fosse qualcosa sotto. E qualcosa gl
iscattò in
testa, facendogli fare una maschera di orrore facendogli
urlare un
. Ma era tardi,
lei con
un sorriso alla Jocker aveva attivato il video di nuovo, che aveva
stoppato, proiettando scene che sapeva sarebbe apparse.Alaric sapeva
che lei quando le partiva, sapeva essere subdola e uno degli
indicatori era la faccia a sorriso come se si divertisse in una sfida.
Parecchio.
E così il video proseguì mentre Kianta lo fissava
sorridendo, per nulla turbata dalla visione, ma ridendo. Jd si
voltò subito prima di star male, e sapeva che lei rideva non
per cosa appariva nel
video ma per la reazione generale della gente sulle gradinate. Vociare,
versi e gemiti di orrore, terrore, schifo e ribrezzo, repulsione...
"Perchè vi comportate tutti così. SEDUTI!"
urlò
lei intimando un ordine e pretese che ubbidissero. Ancora le sequenze
procedevano e lei fissava le gradinate voltandosi a sinistra a
destra, intimando di guardare. Avevano iniziato una scommessa e doveva
esser
eportata a compimento!
"Vi guardate di tutto. TUTTO! Donne infarcite di ogni cosa e in ogni
dove, lì va tutto bene. Non importa se animali, donne,
uomini,
vi piace. Anche il bdsm vi piace ma questo, questo video, adesso vi
mette in crisi? Militari che nella vita hanno visto di tutto? Per un
video alla Two girls one cup? Esagerati perchè io non mi
schifo
per ninete, non come voi. Mi volete far credere che sono io l'unica che
ha cercato di superare schifo e paure per questo lavoro? Alaric, si il
vostro capitano Alaric che ha iniziato la cosa, era quello che diceva
che tutto ciò che avete qui adesso, vi rendeva molli. Volete
quindi dirmi e dimostrarvi che come per il parto, questa facezia sia
peggio di omicidi, squartamenti, morti seppellitti riesumati, e altro
peggio e peggio , che avete fatto e visto, prendendo a pedate
la gentaglia
nel culo? Siete uomini, militari o cosa? Se siete uomini significa che
capite quello che siete come razza e superate la soglia quell oschifo,
e il primo che dice o pensa al
colore della pelle invece si specie animale vivente sul pianeta lo
faccio attaccare in una stanza e..."
"Ti prego non li minaccia..." chiese Jd tra sè ma ad alta
voce, facendola voltare
""perchè hai paura che si traumatizzino se dico che
gli strappo gli alluci a morsi? No, forse i mignoli dei piedi, quelli
fanno male" guardandolo male.
"Tornando al discorso quindi, se siete esseri umani sapete allora
discrnete tra bene e male e siete corretti, siete in grado di agire
diversamente in base al tipo di persone che avete davanti. Ed evitare
certo schifo che schiavizza una persona a subire...! Siete
pietosi e caritatevoli ma spietati e in prima linea contro
chi
fa solo schifo. Se siete militari allora siete addestrati anche di
stomaco a tantissime cose. Se siete altro, fatti vostri ma se mi venite
a dire che io reggo e voi no, vi prendo a bastonate! Ora, riflettete
perchè voglio le risposte ma non adesso, abbiamo altro!"
terminò, tornando calma e fissando Jd con i fogli, mentre il
video procedevea e la gente chiedeva di farlo finire, mentre i
risultati di un clistere si vedevano nei quattro lati.
"Tutto qui? Hai finito? Tienic ancora quella roba?"
"Perchè, volevi che li prendessi a pesci in faccia? Anche
letteralmente? Pensi che io sia stata troppo buona? Avrei
ancora
cose da dire, molti adorano perfino il figging e video di donne,
ovviamente, che vuoi mettere, di clisteri ma no, questi, fino a questo
punto, fanno schifo.
Gli brontola lo stomaco.... Jd, veramente?" gli disse come a chiedergli
se era serio o no.
"Anzi, si ho una cosa da dire" fece lei alzando il dito indice fissando
tutti "la cosa che mi diverte di voi uomini che guardate i porno!
Voelte saperla? Ebbenne, rido come un caimano dopo pranzo, quando vedo
tutti infervorati per queste... robe" indicando con la testa lo schermo
dove aveva riportato i lvideo di prima, erano così delicati
pensò "... e poi non vi accorgete, non vedere l'unica cosa
che gli
attori porno fanno che un uomo dovrebbe sapere, e fare, ma che
è
scemo e non gli arriva al cervello. E intendo quello nella testa..."
trovando qualcosa sul davanti della camincetta e pulendoselo con rabbia
"E' assurdo ma vero! Non imparate neanche dai porno... che tristezza!
Così come la convinzione che vogliono la prostituta porca e
disinibita che faccia tutto ciò che vedono nei porno,
fintissimo, e intendo anche i muccheggi e che vengano, senza sapere che
una vera professionista non lo farebbe mai. Veramente... la metne degli
uomini è assurda... ma cosè questa roba addosso.
Jd che
hai gl iabiti sporchi e hai sporcato me?" diventando leggermente
alterata, odiando la roba sporca, peggio sui vestiti.
"Forse... o semplicemente dove sei andata prima di venire qui?" offeso.
"non so, portandogli dei fogli... forse potrei essere andata dal
maniscalco? Che sforna fogli battendoli sull'incudine? Che dici?"
"Frena, basta con ste cazzate. Come se tu non ti sporchi girando come
fai per controllare tutti! Manco al grande fratello... cosa significa
quella cosa che hai detto prima?"
"..." Kinta fissò Alaric contraendo le sopracciglia, poi
controllando bene le maniche disse "... ho solo detto un mio parere. E'
interessante sai, sentire gli sfoghi delle donne sui loro
uomini e le
loro incapacità. SUll'imbecillità, ne
dicono già a
bizzeffe. Inoltre ho letto molte cose e ho scoperto una cosa
interessante. L'uomo, come ho detto, non osserva bene l'unica cosa che
può apprendere da un attore porno "sorridendo con
sfottò
all'amico "e fa sempre, sempre lo stesso errore. Poracci, vero?"
guardando Alaric come se volesse punzecchiarlo.
"Proprio tu dici queste cose? Sembra una barzelletta! Vuoi fare la
morale gli uomini su cosa... tu sai di cosa parlo, capisci che detto da
te è assurdo" recitando la parte del tizio figo e incurante
delle frecciatine
"E tu sai di cosa parlo quando avverto eco di... mancanze da alcune
persone. DAl sesso femminile, che loro sanno, per esperienza diretta,
questa cosa e si chiedono come fanno gli uomini che frequentano,dopo
aver visto mille porno a non saper apprendere e fare quel'unica cosa
che quei filmetti insegnano..."
"Con quale faccia tosta..."
"Meglio della tua, che osi fare il saccente su cosa io so, non so,
posso capire..."
"cazzo, vieni qui a dire che la gente dovrebbe prendere
esmepio da un attore porno! Su cosa non si vede..."
"E te lo devo dire io? NOn sei tu il grande esperto?"
"Ma io ti avevo chiesto del fatto della prostitura professionista..."
"E io stavo riprendendo il discorso da prima. perchè ha
tutto un
motivo. O credi che tutti gli altri tranne te siano scemi?!?"
"E tu che prendi per scemi gli altri su cose che sai di dover tacere, e
su uomini che no nvedono in un porno
e su prostitute professioniste che se sono tali non vengono...."
"Visto che per ora avevate attivato il secondo cervello, per attirare
la vostra attenzione..." alzando le spalle con la mani aprte per dire
che poteva fare quello"
"Ragazzi, basta..." disse Jd, ma più perchè gli
uomini stavano parlando tra loro e iniziavano a volare certe domande
"Comunque, sono sicuro che i ragazzi, SE ci vanno e sanno, sono
consapevoli dei rischi e che, lavorando con noi, quelle sono persone
abusate e tutto. LORO SANNO" urlò per farsi sentire bene e
far
capire dall'espressione che era serio, era un consigli o ma anche un
ordine velato "e non agiranno da stupidi. Anche perchè,
quello
che cè qui per loro è una sostituzione giusta e
corretta
di quelle cose. Magari erano dati vecchi, comunque...
"Cosa pensi, che io non sappia cosa fate con le nostre connessioni?
Tutte? Abbiamo più tipologie e almeno la metà
è
usata per vedere altro, oltre le ragazze di Madame, anche per il nuovo
padiglione. Oh, siete liberi di usarli..." vedendo che qualcuno si
passava la mano sulla faccia "e molti di voi sanno perchè lo
permetto!"
"Capo, perchè così non andiamo a signorine per
davvero?" rise uno alzando la mano come a scuola.
"no, Canh" disse lei, voltandosi verso l'altra gradinata "ma...
perchè voi sapete, conoscete siti, posti, luoghi,
anche oltre la
superficie del web normale e dove andate voi, noi ci insinuaiamo. Posso
capire che ... mettiamo che si accettano le voglie di alcuni, un
pò spinte, ma ricordavo che Madame proponesse un nutrito
Libretto d'Opera, anche per gusti particolari e per i singoli"
ghignando guardando Jd "ma voi siete anche pro causa. La nostra...
sapete bene che se volete, cercate qualcosa, basta chiedere e se non
è omicidi, pedo e snuff, vi accontentiamo, purchè
non facciate casini! E dovreste sapere che dove andate per noi
è
un modo giusto e lecito per acchiappare lo shcifo che gira nella
società che sfrutta, utilizza, strizza come un panno lercio
le
persone per i loro guardagni...! Voi siete qui perchè
credete in
quello che facciamo, o per cavoli vostri?"
Calò un silenzio fragoroso che si avvertiva solo
il
venticell oe qualche respiro troppo forte. Kianta guardò
tutte
le facce seria, per poi ghignare di nuovo.
""Suvvia! Non fate quelle facce, quello che avete qui non è
nenache paragonabile alle Maison Close di lusso dei periodi d'oro di
ogni paese. Qui cè tutto quello che personcine a modo come
voi
possono volere, senza aver eproblemi! Certo, se tradite le
fidanzate e
mogli in vari modi, sono cavoli vostri... avete fatto un giuramento, un
anello per mostrare la parola data ma chi sono io per fare la
paternale!" rise divertita "Ma voglio solo dirvi questo, prima di
spiegare perchè sono qui a... fermare i momenti tra voi!" si
fermò, mano sulle anche, a guardare quei tre che ci davano
dentro "Per me potete anche andare in quei siti. Siete adulti e
vaccinati, per fortuna aggiungo io perchè con i genitori che
passano da una decina d'anni cè rischio davvero di
qualche
peste imbecilloide e finiamo tutti stecchiti perchè hanno
l'autista in testa, non nel vaccino! Siete uomini, nel senso di forti,
coraggiosi, preparati, con menti e si spera intenti dignitosi che..."
"Si, ma falla corta per favore. E' da mezz'ora che parli..:"
sbraitò Alaric toccandosi con l'indice l'orologio al polso,
muovendo il mento verso gl ischermi
"Stavo dicendo, dopo averlo mandato
a cagare anzi, poi io e te ne parliamo, dopo nel mio ufficio...
Ri.dicevo! Siete persone adulte, con menti e cuori giusti. Avete anche
certi bisogni e non vi è mai stato negato qualche visitina
in
certi posti. Anche se, scusate s elo dico ma veramente..." aprendo le
braccia voltandosi verso tutti "abbiamo una collaborazione con Madame,
persone che... adorano, letteralmente, questo lavoro da farlo come
missione! Vi si portano cose che trovate solo in luoghi dove vogliono i
sacchi! Di lusso, di tutto. Potete anche avere un servizio
personalizzato che sia virtuale o ... reale. E mi cercate in siti dove
sfruttano le donne che possono essere, senza che voi ne sappiate nulla,
chi conoscete! A causa della crisi negli ultimi anni in pochi di voi
forse sanno che molte laureande, liceali, madri e mogli, per la perdita
del lavoro e lo schifo nella società là fuori,
sono state
costrette a mettersi una cam e lavorare, col viso nascosto o meno, ma
hanno pensatoc he fosse l'unico modo per portare il pane a casa. Molti
di voi so che avranno figli! Anche femmine. Se non li hanno
già!
Forse non sapranno affatto di qualche loro lavoretto in questo settore.
Molte riescono a nasconderlo. Ma ogni ragazza, donna che si vede in
quei siti è una donna che non fa questo lavoro
perchè le
piace, perchè è la sua scelta...
Continuò a fare il solito giro ovale che stancava ALaric,
odiava anche i suoi pipponi di mezz'ora o più come una
discussione di quelle fatte al liceo tra altre scuole su temi
importanti.
"Perchè i soldi non
sono l'unico modo per tirare avanti. Madame è una delle
poche
che sceglie e prende persone che non sono costrette a umiliarsi e
abbassarsi a fare ciò, per dare ai figli del cibo,
l'elettricità, il riscaldamento d'inverno! Ci sono donne
sole,
perchè gli uomini sono bestie, che devono crescere figli da
sole
con i pochi soldi di lavori umili e giusti, ma così pagati
poco
che devono scegliere d'inverno se comprare carne e cibi per i figli o
pagare il riscaldamento o crepano di freddo! E voi che lavorate con
noi, non per noi, ma con noi, sapete in che stato sono molte di quelle
persone. Perchè molti di voi vengono da quell'ambiente. E
quando
so che vi collegate a siti non da noi approvati, perchè
macchine
del sesso e basta, ci dispiace. Per voi! Perchè non potete
sapere s edietro quelle donne con le mascherine o quelle ragazze
sorridenti con i visi visibili non vi sia qualche parente,
qualche
figlia di qualcuno che conoscete, qualcuna per cui magari voi fareste
di tutto per non saperle lì! Ogni donna, ragazza, bambina
per
giunta perchè questo accade, è figlia di
qualcuno. E'
qualcuno che vale esattamente come voi. E magari quelle donne in
generale non possono più credere agli uomini e alla
speranza, per
gente che si collega per vedere i loro corpi dimenticandosi la faccia,
non parlo della bellezza, che le indica come persone. Molti di voi, e
intendo tutti quell iche sono anche là fuori per incarichi,
mantengono le proprie famiglie. Ma cosa accade se per ipotesi scoprite
che qualcuno che amate si trova là perchè i soldi
non
bastano e non volevano darvi dispiacere. O... tornate a casa e per
parlare con qualche vostra parente, scoprite che fa questo
lavoro per
non essere scroccona e dare la sua parte, perchè ormai
cercano
lavoratori capre, non persone istruite e intelligenti. Si
perchè
da qualche decina d'anni il pezzo di carta come si diceva che ti
elevava, ti portava al livello di dottori e gente che aveva studiato e
sapeva, non serve più perchè vi indicano come,
subito,
troppo specializzati, troppo preparati, troppo per quei posti di lavoro
pagati due soldi e che se vi prendono, sono costretti ad aumentarvi il
salario. E quindi non tu ma si a quel tizio che non ha potuto studiare,
è un pò ignorante e che gli va bene la paga
misera,
romperà poco per i suoi diritti e si sforzerà i
ltriplo
di te per tenersi il posto. QUindi..."
Camminò in circolo per guardare entrambe le gradinate,
vedendoli
faccia a faccia tutti quelli che le capitavano sotto gli occhi.
"Se conoscete siti e altro, nessuno vi vieta di entrarci. Ma se
lavorate per noi, credete in cosa crediamo noi, sapete bene che quei
siti finiranno non down, di più! Molti di voi, proprio, sono
stati mandati in retate mascherate da Swat per prendere a sberle la
gente che tratta quelle persone, quelle donne di ogni età,
come
mera merce. Come guadagno semovente. Gli stessi che, sempre per
ipotesi, vedono in difficoltà qualche donna della vostra
famiglia, non si perde in ragionamenti ma subito la mette a lavorare.
La sfrutterà finchè avrà uomini
interessati, poi
via perchè devo prendere un'altra che
Le donne che io e Milan abbiamo approvato tramite
Madame, sono
state controllate e fanno quel mestiere per... passione. Chiamiamolo
così!"
"Dì ninfomani, amanti del sesso, del..."
"Si è capito!" sbottò lei ad Alaric "Sapete che
quelle
persone fanno qualcosa che vogliono fare, non hanno pudori o problemi
su nulla. Sono loro e loro soltanto. E sapete che le donne che si
presentano a Madame che lo fanno per soldi, perchè non
vogliono
fare lavori dove si è trattate peggio da uomini, ed
è
capitato, dove erano preda di battute sessiste, proposte schifose e
peggio, hanno altre mansioni. NOn sono mandate via, ma non sono loro
che... vi accolgono dove sapete. Io stessa controllo quelle persone e
non approvo ragazze che necessitano di soldi e quindi si vendono.
Certo, sta a loro decidere che mansione occupare nell'impresa di
Madame, ma quelle donne e ragazze, maggiorenni, non fanno nulla di
costretto, non sono oppresse ne schiavizzate. Anche perchè
Madame sa bene che farei fare KABOOM a lei e alla sua impresa come ho
fatto con molte altre! Ci metto duer secondi, e lei, voi e tutti l
osapete! Mentre quelle di quei
siti non sono proprio felici, perchè Madame va su nostra
indicazione, una volta trovate, da quelle di
questi siti che dimostrano che... amano davvero quel che fanno e non
per necessità, e le arruola. Ma quei siti sono da noi
oscurati e
le donne aiutate come possibile..."
"E chi aveva i siti?" domandò uno, ricevendo uno sguardo
vacuo
da Kianta che rispose un laconico
"Insomma dobbiamo stare in quello che ci dai tu!" disse Alaric offeso.
"Davvero tu e loro vi lamentate di cosa avete? Di cosa vi viene
offerto? Siete seri?" ma per fortuna, di tutti, gli altri non
condividevano l'uscita del Capitano e quindi Kianta parve
tranquillizzarsi.
"Vi chiedo solo di riflettere su cosa fare online, delle visite e dei
soldi che date ad altra gente, perchè in qualunque
situazione la
società attuale mette persone davanti a scelte che
danneggiano solo loro. non potete sapere se qualcuno
vicino a voi non sia costretto a finire in queste reti. E non parlo
oslo online. Gente che fa il protettore di tutte le donne che gli
capitano, perchè con problemi e simili, ce ne sono anche in
quartieri normali. E voi per lavoro lo dovreste sapere, delle retate
per acchiappare i pedofili, i finanziatori di video pornografici e
snuff, e altro... lo sapete! Sono delusa solo per fatto che dopo quelle
esperienze ancora credete e finanziate quei posti! Chiusa questa
parentesi, andiamo a cosa ho portato..." indicando Jd con il malloppo
di fogli, ma una mano si alzò.
Gask, che era rimasto fermo e zitto, aveva alzato un braccio come per
chiedere qualcosa come era nelle regole. Kianta fece con le labbra una
linea come se no nsapesse che fare, poi gli diede parola.
"Ma poi, con tutta questa gente che acchiappiamo, che cosa ne facciamo?
Dove avevo iniziato io la lapidavano o li legavano..:"
"Niente di così cruento!" sbraitò lei, poi
però
alznado un dito "fisicamente!!!... Trova alla fine il suo vero posto
nel mondo!"
Gask la guardò tetro, passò lo sguardo sugli
altri, che
parevano voler essere pure vicino la bocca di un vulcano che
lì.
Poi fece di nuovo la domanda sperando di capirci qualcosa. Kianta
sbuffò, ma Jd le mise una mano sulla spalla e
spiegò.
"Noi non uccidiamo. Tranne rari casi dove ci costringono noi non siamo
come loro. Noi non infliggiamo niente di fisico. A meno che non
vogliamo informazioni cruciali, ma anche lì qualcuno "
guardando Kianta " trova più comodo anche per eventuali
denunce fare tutto non visibile fisicamente. Come disse una
persona, rompi la mente, non i fisici. E così visto che non
era
una persona sanginaria, decise di rigirare le cose a vantaggio del
mondo. NOn so se lo sai, ma nel mondo tutta la tecnologia si basa su
alcuni componenti importantissimi. Cobalto e iridio mi pare, per
esempio. Questi elementi sono importanti per contatti elettrici per il
cobalto, e la sostituzione del rame con l'iridio per i chip r
microprocessori, per migliorare i contati e la trasmissione con gli
altri componenti. Questo è quello che ho capito. Ma come si
estraggono? Con schiavi e miniere e processi sempre più
pericolosi , e con povere anime sfruttate fino al massimo. Un esempio?
Nelle miniere del Congo migliaia di bambini pagano un prezzo altissimo
per estrarre il cobalto e nessuno, neanche noi, sa quanti bambini siano
morti estraendolo. Questi due metalli come altri, sono in
quantità abnorme nelle terre africane e sempre
più gente
danarosa letteralmente rastrella bambini, adolescenti e uomini molto
magri per entrare nelle gallerie in maniera più
agevole, e
non puoi immaginare i danni di tali lavoro. Attualmente i metalli
più importanti, pregiati e che usano questi disgraziati per
l'estrazione sono se ricordo tutta la lista... rodio, rutenio,
palladio, osmio, iridio e
platino, tellurio, renio, oro, bismuto. Ogni
elemento ha varie utilizzazioni, dalla farmacia, alal scientifica,
gioielleria, tecnologia e via dicendo. Il valore all'oncia di tali
metalli in certi momenti è alle stelle e usarli per
finanziare
per esempio noi... ci permette di non basarci su accordi di natura
monetaria, preferendo invece quella sociale..."
"NOn capisco. Hai detto che ci sono metalli che valgono tanto, che sono
estratti da bambini africani e che qui li usiamo per non dover andare
avanti con i soldi della gente, ma li portiamo dalla nsotra
parte in
altri modi... ho capito bene?"
"Esatto!" disse Jd con un sorriso "vedi che hai capito?" guardando
Kianta per indicare quanto è stato bravo, ricevendo
un'espressione non positiva.
"E allora che cèntra la gnete che catturiamo? E
che non
uccidiamo?" portando Kianta a riguardare Jd per dire he aveva ragione
lei, Gask non aveva capito.
"Noi non ucidiamo. Noi proteggiamo le persone sia nel presente ove
riusciamo, che nel futuro. Molti dell'altra società ci
guardarebbe con disprezzo, ci indicherebbero come incivili. Facile
parlare quando quasi mai cè giustizia con i loro processi a
volte a farsa, le uscite così anticipate per buona condotta
e
altre cose, che di fatto pagano per pochissimo e ritornano liberi. Che
gente che stupra o fa cose allucinanti, viene pure protetto e salvato
dall'opinione pubblica, addossando la colpa alla donna, o
perchè
uan persona famosa, con soldi, che sapeva apparire in un certo modo e
per tutti ha più valore la loro parola che dati
clinici, e la
parola di una donna abusata. E parlo del fatto che è un vero
atto criminoso. Ma quella gente di solito continua a lavorare, stare in
mezzo alla gente come se nulla fosse successo, mentre la vittima
finisce in un inferno. O ci sono così tanti altri episodi
che
vedono gente pericolosa sempre libera e quelli normali che finsicono
male, che cè da fare una collana specialistica di libri sul
tema. Ed è sicuro che giudicherebbero noi come..." ma venne
scavalcato da Kianta.
"I buonisti del cavolo! sanno solo urlare che tutti sono cattivi senza
pensare che a volte chi lo fa ha i suoi motivi. E quelli che finiscono
nelle nostre mani se lo meritano, anzi, sarebbe il peggio del peggio e
noi siamo pure più che buoni. Ma saremmo noi gli inciviliper
quella gente. la stessa gente civile che tratta malissimo gli altri
solo perchè ha qualcosa di diverso dalla gente lobomitazzata
che
la società vuole. Se sei un pò diverso, se sai
fare qualcosa di diverso dal tuo sesso, se ti vedono non in linea con
cosa la società vuole, ecco che sei il capro
espiatorio per tutto. Dici di no? Ti dico un fatto che ancora oggi deve
esser epreso come esempio per il fanatismo e bigottismo della gente. I
tre di West Memphis. Tre ragazzi, che cercavano di controbattere una
dura realtà in cui vivevano, vennero accusati di un delitto
orribile solo perchè... diversi dai canoni mentali della
gente.
La lroo vita distrutta letteralmente per quei dementi. Ed è
solo
uno. Ci sono persone che hanno subito ogni cosa possibile per la
società bacata là fuori, e sarebbero pronti ad
armarsi di
cartelli contro di noi per qualche cosa pro fango. Quel fango che
insozzava la loro società e abbiamo tolto. La cosa che odio
di
più è sapere che parecchi si battono per i
diritti e
certi trattamenti, che sono meritati, neiriguardi di gente
che ha fatto l oschifo e
ci sono le prove. ma trovano sempre fan, gente che gli crede, avvocati
imbecilli e si salvano il culo, i proclamatori di diritti per quelle
fogne umane. E intendo gente che davvero è copevole, non a
casaccio. Non uccidere Caino. No questo. No
quello. Per carità, ogni forza di polizia non ha santi e
tratta
ogni giorno la peggior feccia, cose che queli che sbraitano con i
cartelli non vedrà mai. E purtroppo sbagliano. Ma hanno
ragione
nel trattare come meritano certe fecce. E poi giudicano noi..."
"Ok, fin qui ci sono. Ma cosa facciamo con la gente arrestata?"
domandò Gask alla fine, guardando entrambi. I quali si
voltarono
tra loro, tornarono su di lui e Kianta fu sibillina.
"Liberiamo tutta la gente sfruttata, diamo scuola, acqua pulta e
risorse per lavoare l'ambiente in cui vivono. Tutto ciò che
gli
altri non fanno. Diamo semi da painatare in molti campi
perchè quel paese in questione, che sia Africa, brasile,
venzuela e tantissimo altri, possano partire da cosa non hanno mai
avuto. E..." alzando il dito incide "portiamo quella
gentaglia a fare l'unica cosa che possono dare al mondo. Olio di gomito
e lavoro utile. IN pratica liberiamo schiavi e usiamo quella feccia
immonda per scavare, setacciare, lavorare il materiale che ci
interessa. E tu dirai !.
No!
Perchè
gli viene impiantanto un sistema di avviso se superano un certo limite,
SE per caso le guardie, i cani e i mezzi di controllo dovessero, sai,
esser presi per il naso. Ma vuoi sapere chi cè che guarda
quella
schifezza umana? Le famiglie e le persone che hanno perso, sofferto e
hanno subito proprio da quella gente. Li paghiamo e teniamo come
controllori affinchè non se li lascino sfuggire. Per me,
è giustizia! Tu ched ici..."chiese a JD accanto a lei, che
rise.
"Hai detto che li prendete, li portate in queste...cosa, miniere,... e
li fate lavorare al posto degli schiavi che avete liberato e
supportato?"
"Ok, ci senti allora..." disse lei un pò triste "Comunque
si, la
gente che sfruttavano che abbiamo salvato in tempo, ottengono aiuto e
supporto per migliorare lo sviluppo del loro territorio per cibo,
materie prime, industrie ovviamente green, economia. Questo non
significa che stiamo a guardare. Anche noi dobbiamo andare avanti e
avere per voi ridare. Ci siamo accordati con loro secondo
cui, tutto il ricavato dalla vendita di quei materiali che valgono e
sono necessari alla cara Silicon Valley, questo per dire comunque tutto
il panorama tecnologico e informatico, abbia necessità di
quella
roba. Insomma, ricaviamo il materiale facendoli lavorare, prendiamo i
soldi e ne diamo una bella parte, per davvero, a quella gente che dopo
decine d'anni hanno avuto acqua pulita, veri edifici, mateirali
scolastici e di studio, informazioni su pulizia e igiene..."
"E se non viene da qui la lista di regole e igiene...! Se non lo
insegnamo noi..." sbottò Alaric sbuffando
"ma stai zitto tu, che eri quello che usava pantaloni normali o del
pigiama in bagno che gli cascavano alle caviglia pulendo il pavimento e
poi rimettendoseli portando lo schifo da terra sul letto. Tutto il
cavallo, le gambe dei pantaloni, tutto insozzato a terra! Nelle regole
metto che dovete usare calziniper tenere ferme le gambe dei pantaloni e
non farli strusciare a terra ma tu NO! Di coccio! Lo capite che anche
con tutte le nostre pulizie cè sempre roba a terra? le
Lezioni con le luci UV non vi ha insegnato nulla? E allora taci!" lo
aggredì Kianta e Jd si mise tra lei e ALaric pregandola di
tornare al discorso. E lei dopo un pò si voltò
stizzita e riprese.
"... e tutto ciò che serve per avviarsi. Hanno potuto con il
ricavato del lavoro di questi aiuti aprire picocli laboratori, pagare
medicinali e sistemi per contrastare zanzare e mosche, malattie per noi
occidentali quasi dimenticate per loro ancora presenti. Essi ora vivono
sulla schiena di quella gente che ha solo ucciso, torturato, stuprato,
arrecato danno in modi assurdi... controllati dai familiari e
conoscenti delle loro vittime che hanno giurato sulla loro anima di
essere lì, a tenerli d'occhio anche se ci vuole tutta la
loro
vita, sostenendo noi e gli ex schiavi con i l guadagno delle
estrazioni, per vendicare anche un pò la gente africana
usata
prima e prima... se ti chiedi chi controlla i guardiani della feccia,
noi! Che vuoi che lascio quella gente, seppur con un giuramento del
genere, senza ulteriori controlli? Sarebbe un pò... brutto
alzarsi e scoprire che per qualche motivo hanno accoppato uno o due
tizi, o cè stato qualche accordo anche se non
penso, per una
fuga. Fidarsi è bene, avere piani B, c, e tutti
è meglio!"
"MA quella gente non uscira mai da lì?"
"Chi lo dice che non imbocchiamo un pò di
possibilità?"
rispose Kianta con un sosrriso maligno "Più si cade
dall'alto,
più la caduta è terribile. NOn cè
niente di meglio
di un pò di speranza, per provocare la più grande
disperazione. Sorella della disperazione è la speranza. Loro
davano solo disperazione, togliendola la speranza. Noi la concediamo.
Un pizzico di speranza dà il giusto gusto alla
disperazione.Ma
se si eccede, la cosa non è più buona. Noi non
eccediamo.
E' soddisfacente vederli arrabbattarsi per trovare questo o qull'altro
sistema per scappare, vedendoli industriarsi mentre alle loro vittime
non lasciavano neanche uno spiraglio di possibilità. Lei
aveva
ragione, non esiste un Dio che possa mettere correttezza nel mondo. Che
amministri per davvero le cose. A volte la giustizia va corteggiata..."
guardando Jd che fece facce strane.
"Tu non lo sapevi? Noi facciamo cose buone qui!" disse uno dietro Gask,
abbassandosi per chiedergli questo, facendogli capire che anche loro
sapevano e accettavano la cosa.
"No, ma quindi... noi sostituiamo i tribunali? La giustizia?"
"MAI!" tuonò Kianta, guardandolo duramente "Dove i trubunali
e
la giustizia tanto decantata non giungono, perchè anche le
mele
marce ci sono in quei posti, arriviamo noi. Uno dei servizi che diamo,
che siano paesi di secondo e terzo mondo, che in luoghi orribili del
primo, le tante glorificate città moderne e civili,
è
proprio quello di aiutare, proteggere e
letteralmente al posto di
chi dovrebbe.Facciamo al posto di altri. In
quanti ci vedrebbero negativamente? Il problema è, chi se
non
noi, agisce come dovrebbe? Che guarda la statua della gisutizia e sa
che davvero essa ha agito, anche contro soldi, potere, scambi, cose
illecite... e chi per il giusto?"
Gask non disse nulla, mentre notava come intorno a lui, dalle
gradinate che di fronte, tutti calavano la testa in segno di assenso.
"Torniamo a cose serie. Eccovi, diviso dal valente Capitano qui
presente, i programmi per la settimana in linea generale,
più
per ogni singolo soggetto. Chiamerà per nome e controllerete
i
dati. Vi chiedo di attenervi ad essi e, nel caso vi sia qualcosa da
discutere, potete chiedere di parlarne nel mio ufficio. E..."
Jd si voltò verso di lei metnre chiamava ogni persona
indicata
sui fogli per consegnarli, perchè si era fermata e guardava
un
punto particolare. Pareva attenta e all'erta, quando la
chiamò
lei parve sorpresa come se l'avesse distolta da qualcosa.
Kianta fece segno di non badarci e iniziò a spiegare alcuni
elementi dei fogli man mano che gli uomini li ricevevano. Erano fogli
fatti da loro, lavoravano anche la carta, ma per un motivo. La carta
comune che si trovava in ogni negozio, che fosse quaderno, album o
altro, era un tipo di scarso valore. Lo si vedeva da come si
deteriorava nel tempo, dalla scarsa capacità di trattenere
inchiostri più liquidi,dalla grana al tatto o
controluce, a come si rovinava facilmente e la
trasparenza alla luce.
La carta comune, pure da ufficio e quindi che prometteva
chissà
che qualità, era una fregatura. Negli ultimi dieci anni
anche
cartiere blasonate avevano cambiato, senza avvertire, metododi lavoro,
riducendo quindi tutto ciò che davano i loro prodotti. La
carta
quindi era molto collata e con cariche minerali per diminuire la
trasparenza, si ottenevano con pasta cellulosa di scarsa
qualità e niente altro, portando
a dei disagi per loro che scrivevano a mano e con inchiostri di tipo
antico.
Poco assorbente, trasparente mostrando una grammatura troppo
bassa o mateirali scarsi,abbastanza resistente allo strappo per una
gomma da cancellare ma si rovinava facilmente e non riceveva bene
l’inchiostro ferrogallico in primis. Che fosse di china,
quello
in barrette di puro nerofumo, ferrogallico, tempere di
qualità
etc la carta comune adatta epr scrivere era una fregatura. E
così avevano ovviato usando prodotti e manodopera loro.
Erano tutti prodotti da loro, con ricette e proporzioni date ad
Hoc per ogni utilizzo. NOn esisteva infatti un inchiostro unico per
tutti gli usi e per tutte le carte. ogni tipo di supporto, tipo di
documento e mano avevano bisogno dell'inchiostro giusto.
Una delle cose che Milan e Lia consideravano era che ormai, la gente
era così assuefatta dalla modernità, dalla
tecnologia da
aver dimenticato molte cose del passato, totalmente tolti come dati
labili, da no nsapere che cosa fossero certi oggetti antichi, anche
fino al millenovecentosessanta, utilizzo e cosa capirne. E peggio no
nsapevano scrivere, che fosse grammatica o fare una bella lettera a
mano. L'arte calligrafica diceva Lia, stava morendo come molte cose.
Avevano ripreso l'uso di molte pratiche antiche perchè la
gente ormai si aspettava determinate cose e solo quelle.
Così che fossero messaggeri umani o animali, erano il mezzo
usato per comunicare bypassando i normali contatti online.
Più sicuri e ormai dimenticati, rideva Lia, così
come le segnalazioni luminose notturne. Avevano volpette e furetti,
uccelli di vario tipo, cani, che erano addestrati e trattati come
fratelli e mandati a consegnare la posta.
Vi era la piccionaia e falconaia, avevano con moltissimi
esemplari addestrati e trattati come fratelli di vita, ospitavano
elementi che facevano da spola in posizioni apposite per mandarsi
messaggi. Scritti. Codificati. Corvi, piccioni, falchetti e altri
esemplari facevano chilometri per portare e riportare messaggi,
premiati con ottimo cibo, carezze e giochi. POchi lo sapevano ma come
per i cani ad esmepio, gli uccelli adoravano i giocattoli, anche i
peluche. E ogni uccello adocchiava un giocattolo nel mucchio che
mettevano in una zona aperta per farli volare liberi, ore al
giorno, e se li portavano nelle abnormi gabbie, davvero grandi, ed
erano i loro preferiti. Cèra Rikobert, un intellingentissimo
corvo che adorava il suo piccolo peluche di procione. I gufi poi erano,
oltre socievolissimi, amanti con i pappagalli dei giocattoli che
riproducevano miniature, come i carrelli della spesa formato mignon che
spingevano, ove vi mettevano dentro le cose, e li scarrozzavano
ovunque. Oltre che gironzolare, non volando, ma
sulle zampe ovunque adoravano girarsi la tenuta o seguire le persone
che gli piacevano, stare in braccio e giocare ogni minuto.
I
gufi erano quelli che restavano volentieri fuori, giravano per ogni
ambiente e venivano pure accolti con affetto e non se ne andavano,
così come le volpi o altri animali..
Quindi non erano controllati tantissimo come delle balie. Certo se
qualcuno voleva andare in natura erano preoccupati, erano animali
salvati da allevamenti, vendita illegale e accoppimenti da far paura
per soldi e quidni sempre in cattività, non preparati per la
vita libera, ma l'ampia zona della montagna li poteva ospitare e
potevano controllarli. Capitava molto di rado, ma con un richiamo
tornavano e a volte restavano. NOn obbligavano, e facevano ogni
adestramento come fosse un gioco. Insomma lavoravano giocando,
qualunque animale avessero.
E si dimostravano riconsocenti e facevano del loro meglio senza
obbligarli.
Portavano, addestrati, messaggi, accordi e altro tra le Torri e lo
Chateu o con persone e collaboratori, gli Alfieri, in ogni dove. Se la
tratta era troppo lunga, veniva indirizzata in una Torre specifica, e
se cèra un oceano o un tratto anche troppo lontano per gli
uccelli, si usava qualcosa di più antico, come il telegrafo.
Avevano ripreso l'uso del telegrafo, ricreando se non avevano comprato
abbastanza pezzi, dei riceventi/trasmettenti, per inviare codici e
messaggi in Morse. Tranne poche persone e sistemi, erano ormai
diventati sicuri e non di facile individuazione
perchè la gente non pensava più che fossero un
metodo e usato. E i sistemi di
codifica erano diversi. Alcuni erano cifrario di Cesare, spettrogrammi
sonori, codice esadecimale e binary o altri di programmazione, cifrario
Atbash, cifrario di Vigenère, ect.
I messaggi quindi erano tutti scritti, tranne sonori, in appositi
supporti cartacei e calligrafia speciale, con l'apposito inchiostro.
Alcuni tipi di carta erano di cellulosa e stracci, o cotone e misto,
vergata e filigranata con delle grammature che partivano da cento a
duecentoquaranta max.Il lavoro del cartiere richiedeva tempo, occhio e
disciplina e ormai sapevano tutti calcolare la qualità di
carta
dal controluce e tatto, imparando dalle Lezioni.
anche che la
grammatura, il peso della carta in grammi per unità di
superficie lavorata, aveva un suo codice di utilizzo e ormai quasi
tutti comprendno anche che tipo di testo vi andava
scritto sol otoccandola. Venivevano realizzate tutte a mano, in una
zona
apposita, con il metodo artigianale dei catini e setacci in
legno
e ferro, pressatura e strizzatura per togiere l'acqua in
eccesso
e dare spessore e segni voluti sulla superficie. Carta semiopaca,
spessa abbastanza e con elmeenti come gli stracci per trattenere
e non far strabordare la scrittura con gli inchiostri.
Riciclavano anche,
come quella che stavano distribuendo, così da non usare
troppo
scorte e materie vergini da alberi e cotone, con sbiancamento
meno
chimico possiible e facendo tutto in favore della natura.
Anche gli inchiostri come molti tipi di penne a immersione e
stilografiche a ricarica erano fatti da loro. Gli inchiostri partendo
da nerofumo di qualità fatto da loro e non importato, detto
di
china ma per indicare solo il tipo. Poi il ferrogallico, fatto a mano,
naturale, da testi e scritti antichi e migliorati. Avevano consultato e
scritto tutti i riferimenti di testi trovati nelle biblioteche private
e pubbliche, per annotarsi ogni elemento per capire come
procedere e
lavorarlo per i loro usi. Così avevano trovato delle ricette
loro, partendo da macerazionedi galle di quercia,cerro, rovere,
roverella, farnia raccolti da ogni angolo del mondo tramite le Torri e
distribuite per la lavorazione di ogni specifico inchiostro.
Producevano circa una decina di prodotti, di colorazone e
caratteristiche diverse, aggiunendo ai malli frutti di stagione,
tannini da estratti vegetali, addensanti naturale, solfato di ferro in
base alla miscela.
Avevano colore bruno o nero profondo, persistente, vivido. Tendente al
blu per colorazioni aggiunte. Rosso. Dorato, bronzo ect, miscelando ad
arte gli elementi. Gomme e lacche naturali, come resine, erano aggiunte
per dare un aspetto ceroso o più protetto all'inchsiotro
sulla
carta, se per conservazioni di maggior tempo, sopratutto se
documneti e
atti importanti, a cui aggiungevano piegature e sigillatura a ceralacca
con i marchi scelti.
Inoltre per documenti speciali e particolari si usavano supporti non di
carta ma di pelle di pecora, atti e accordi scritti con un inchiostro
particolare su questo supporto fatto smepre da loro, perchè
ogni parte non andasse sprecata, permetteva di avere documetni o copie
da dare agli alleati che non potessero essere contraffatte per la
caratteristica di quella pelle. Le pelli fatte da loro che contenevano
accordi e cotratti erano vincolanti per legge e a prova di presa in
giro, dovevano essere identiche in tutto a prova di falsificazione e
questo era dato dalle prove fatte prima di adottare questa soluzione.
verba volant, scripta manent, diceva Lia. Ma non vi erano solo due
copie. Uno speciale Caveau contenva copie, come terze e sempre
ufficiali, in sostituzionee tenute in una stanza sicura dello Chateau.
Quella era mostrata agli alleati e se capitava qualcosa, ecco la copia
sempre valutata originale e per concludere l'accordo andavano poste tre
firme e tre sigillature. Se a qualcuno veniva in testa di cercare di
prendere e distruggere quella nella stanza, la terza era al sicuro
altrove, sempre recuperabile e utilizzabile.
"E' facile pagare qualcuno bravo per modificare accordi digitali come
vanno adesso, usando anche la falsificazione cartacea, ma con triplice
copia con codice registrato e valido, si impiccano..:" diceva sempre
Lia, prevenendo le cose in anticipo, sapendo la malignità
dell'essere umano.
Anche i marchi e sigillature avevano valenza e senso. Dei segni
particolati, incisi sui sigilli, erano usati per comprendere a
occhio il contenuto o il tipo di documento. Ogni elemento o sezione
aveva un simbolo particolare. I Segni o sigilli avevano proprio un
disegno che riportava il simbolo scelto con dei caratteri in stile
romano o più antico, contornato dalla forma della cera
sigillata. L'idea era nata metnre Lia e Milan disegnavano i simboli
delle sezioni, anche s e lei in verità trovava la cosa un
pò troppo complicata seppur ottima, a lui piaceva.
Così testando i
sigilli fatti come prove, si erano accorti che visivamente la forma
della cera
schiacciata da sigillo, dava un aspetto particolare e provando e
riprovando, disegnarono così i vari stemmi. Avevano fatto
incidere alcuni sigilli, come il Favo, quel disegno che riportava le
celle delle api che richiamavano proprio ciò che era. Ossia
un
luogo con queste stanze a forma di cella d'alveare ove ogni
collaboratore o venditore esterno aveva un suo angolo, aperto in due
zone/porte della cella per passare in un'altra, ove vendere e fare
accordi
con gli uomini. Vi si trovava tutto ciò che non producevano
loro, da materie prime ad elementi di fuori, sempre che non fosse cosa
illegale. Droghe, armi di un certo tipo, erbe e funghi particolari,
prostituzione, materiale che non fosse certificato per
prevenire schiavitù, oggetti sporchi di sangue, erano
banditi.
Anche per quello che erano. Per le droghe ed erbe tutte le
attività che avevano creato servivano proprio per dare loro
sfogo, scopo, motivi di passare le giornate senza annoiarsi, avere
problemi e voglia di scappare usando quelle robe. Erano
attività
non obbligatorie ma di vari tipi, e che erano seguite e
desiderate a tal
punto che i vecchi usi ricreativi sballanti erano quasi a zero.
Cèra chi era così dipendente da aver bisogno di
aiuto e
sostegno per uscirne, molti avevano dipendenze da farmaci, polveri ed
erbe che per loro era una fuga dalla realtà
perchè non
accettava cosa vivevano. Ma era introdurne, renderli
impegnati, utili, vivi e capaci per cambiare le cose.
E il Favo permetteva di trovare roba di ogni tipo, dall'antico al
moderno, perfinomobili o ggetti d'anqtiquariato, che non fosse dannoso
come le richieste di Milan. Se lui
chiedeva qualcosa, tutti erano felici di farle. Lia sospirava sempre
quando vedeva queste cose ed era contenta, del fatto che non
fosse uno
tipo baffetto tedesco. Milan per quanto sfarfallone sia per cosa gli
piaceva che per tutti ori e svolazzi che vestiva, era serio e corretto,
faceva le cose perchè le riteneva giuste. Almeno quello,
pensava. Una cosa è quel che gli paice fare, seppur
straboccante di dorato e
bei vestiti, e belle donne, altre una testa malata.
Così il Favo era diventato un elemento dello Chateau, molti
che
tornavano dalle Torri fuori o da incarichi vi scambiavano, vedenvano,
compravano e facevano affari. Bastava che fosse tutto trasparente e
legale, nel senso che fosse chiaro cosa fosse, non vi fosse e ogni
informqazioni dietro gli oggetti, molti con
storie tragiche dove le pietre ad esempio, ech non vi fosse nulla di
pericoloso o illegale come dalle regole di Milan. Non vi erano tasse
sulle merci, bastava che fosse registrato tutto quanto in appositi
documenti, nero su bianco con ogni particolare, e seppur i venditori
che avevano una cella personale non pagavano nulla per essere
lì, erano comunque coloro che facevano affari con
Milan. Quindi per tenerli buoni, farli guadagnare e non fare le
carogne,
facendogli fare affari ottimi e con loro, lui stesso permetteva
ciò,
tenendo a sè cari tutti.
E il Favo aveva quindi questo singolo celebre delle celle di un alveare
all'interno di quello che era un sigillo con i bordi sciolti della
ceralacca dopo l'impressione.
Tutti i simboli erano così, non
importa cosa vi fosse all'interno, il disegno base era la ceralacca
sciolta in modi diversi per come apparvero nella prova finale con quei
bordi arrotondati e che uscivano dalla forma circolare, con dentro il
Simbolo che lo caratterizzava.
Cèrano animali, cèrano forme stilizzate che
richiamvano
le botteghe e le attività, perfino le unità
militari
avevano il loro simbolo e in molti casi per riconoscersi vi era un
tatuaggio proprio fatto a quel modo. La ceralacca sciolta con al centro
l'impressione el Sigillo del gruppo o mestiere di appartenenza, da
mostrare. Ve ne potevano essere altri se si faceva parte di
più
cose e bastava mostrarli agli altri per farsi capire.
Ci si riconosceva dai tatuaggi senza parlare.
Così come Milan aveva donato come premi sia nei
Cerchi o
delle giostre che come ulteriore bonus di lavoro, oggetti con il
sinbolo, se unico o il principale di
appartenenza se in tanti, a coloro che facevano qualcosa di grande. Che
fose un lavoro di bottega, un esperto militare di qualche sezione o
altro, non importava. Perfino chi lavorava alla fattoria aveva ricevuto
doni che potevano essere mostrati prima o con i tatuaggi , sia
per
riconoscimento e sia per feste o altro per avere maggiori rilievo o
cosa lui decideva.
Questa cosa non piaceva molto a Lia, perchè se si erano
aboliti
tutti gli elementi divisori, come le liste e punteggi dei migliori,e
altro perchè altrove vi fosse competizione, sfida e cercare
di
migliroarsi per apparire sopra tutti e non per altro, per Milan era
solo come le medaglie che i governi davano come premio per qualcosa che
si era fatto. Una sorta di ringraziamento da parte sua e colletivvo, di
tutti, in una delle feste, perchè si potesse lodare e
ringraziare la persona, così capace e tutto quanto. Era
diventato un onore riceverle, così come altri oggetti come
spade
o coltelli di pregio da parata, pistole in stile settecentesco sempre
da parata o dei mantelli o mantelle, più corte, che usavano
per
feste, giostre, tutte le volte che era concesso come segno distintivo.
Lia temeva che questo portasse a pavoneggiamenti e divisioni, eppure
non accadde finchè cèra.
Perfino gli edifici o i corridoi, iniziarono a portare targhe con il
Simbolo che Milan aveva deciso di fare, con l'animale o cosa aveva
attinenza e la scrittura intorno, che richiamavano quelle monete
giudaiche, pre anno mille, norvegesi, Northumbria che lui
aveva
osservato. Avevano la forma di una ceralacca con sigillo o una
piastra con una forma non perfetta, irregolare, che conteneva
il
simbolo e i caratteri in stile romano intorno. Molte volte tenuti da
dentini da un cerchio che non si chiude ma scende a torciglione in caso
di oggetti lunghi, ma usare. Davano quel non so che di antico e
serietà che lui voleva, quel senso di regalità e
perpetuità dei Mestieri, quelli antichi, umili e gloriosi,
che
glorificava. Se non fosse stato per essi diceva Milan, nulla avrebbero
avuto di
civile. E così oltre questi Stemmi e oggetti da
mostrare,oltre che sulle pareti degli
edifici, aveva fatto anche doni per i gruppi e non i singoli, come
premio per tutta la categoria, che fosse militare o artigiana. Da usare
nelle riunioni,
feste o altro. Perchè le feste non erano solo per seguire e
ringraziare il ciclo della Natura come gli antichi, ma
cèrano
giorni specifici per festeggiare i mestieri, i giorni speciali,
invitati illustri e via dicendo.
Seppur la loro religione non fosse obbligatoria, e quindi
cèrano
tantissime religioni seguite e praticate allo Chateau, per le Feste
erano tutti, tutti quanti accettati e benvolut, per ringraziare di cosa
avevanoi. Una cosa che Lia e
Milan condividevano come pensiero era che le religioni, essendo
credenze personali, non erano pericolose, se non in mani sbagliate.Come
si è visto dalla Storia. Allo Chateau anche per le Lezioni
si
era insegnato a tutti, qualunque divinità credessero, che
coesistere poteva essere facilissimo e permesso. Se volevano
ringraziare la naturacon tutti loro, tutti erano ben accetti e
partecipavano ai banchetti, cerimonie e danze.I ringraziamenti
partivano da piantare piante nuove ovnque nel mondo, salvare animali,
ripulire, aiutare animali e persone che non avevano nulla, festeggiare
le feste maggiori con danze, balli, spettacoli mostrando come vi fosse
coesione tra natura e umanità con cosa utilizzavano e
vestivano e molte altre cose.
Le danze erano a volte
importanti, perchè per certi pensieri di Milan considerati
magici e in
sintonia con la natura, creavano un'energia che poteva andare ovunque.
Diceva Milan, sempre con queste cose in tsta. E così si
danzava, di giorno o di notte, in base
all'occasione e la festa. Niente fuochi d'artificio, ninete paura e
morti da
infarto per nessun animale. Usavano invece da tempo i laser proiettori
che ricreavano lo stesso effetto giungendo con la luce edi fuochi e
laser, oltre il piano materiale.
Lia alcune cose si era trovava d'accordo, assecondava Milan
perchè era pur sempre una religione e un modo di vivere il
piano
paranormale come lo chiamava lei, piùsano e giusto.
Ma in ogni occasione e festa vi erano sempre i simboli e segni dei
gruppi, così come portati con orgoglio lo erano le cappe,
mantelle, mantelli e stendardi che Milan dava. Potevano lavorare sodo
per il mantenimento dello Chateau come era, per una produzione che non
danneggiasse ma foss eproduttiva, per non usare cibi e
materie prime che
altrove danneggiavano e basta. Non usando pesticidi e simili chimici,
ma coccinelle e insetti e animali che eliminavano quelli nocivi, non
volevano mantenere colture, produzioni di qualunque tipo, per
ocntinuare a danneggiare la natura. Le api morivano, gli animali
finivano male e non era per loro fattibile, quindi per ogni
Torre
usavano terreni e luoghi di loro proprietà per produzioni in
loco piùin sintonia con l'ambiente.
E così tanto il loro legame con gli animali e la natura che
ripuliscono e sistemano luoghi aperti, salvano animali, raggiungono
fattorie e simili privati in primis per sapere se vogliono aiuto e
sostegno per un impatto più giusto per le loro produzioni.
Invece di usare i semi monsanto o altre aziende sterili, che
indipendentemnete dalla crescita, si devono ricomprare
perchè le
piante se nascevano, non potevano dare frutti e altri semi vivi. Un
circolo
dannoso per le persone e l'ambiente. Ed era solo uno dei problemi.
Invece di pregare e fare tutte le cose che facevano gli altri
religiosi, tranne che no nvolesse il signolo nelle zone apposite come i
Muri o la Casa delle Lapidi o i Cerchi in luoghi appositi, loro
scrivevano e mandavano nell'oltre i loro pensieri e
parole. Scrivevano su carta fatta da loro solo per questo,e Milan
diceva che se la facevano loro avev apiù
potere, ogni cosa hanno dentro e lo
bruciano, anche la notte che per gli altri è
Halloween, parlando a chi
hanno conosciuto o a esseri positivi che invocavano. Per Lia
era quasi la
stessa cosa delle altre religioni, ma Milan diceva che era
più vero e certo un qualcosa di più giusto,
come spiriti ed entità che un Dio che sembra più
un
alieno che altro. Lui si sentiva più vero così,
pensando
che chi era morto e chi cèra che viveva sempre nell'altro
piano fossero più reali,
e aveva consigliato questa cosa, per varie feste, per dare a quelle
persone un altro modo di scaricare dolori e problemi.
Loro non chiedevano scambi che Lia odiava, ossia chiedere che Dio o
altri facciano qualcosa, facendo in cambio se avverato
un'altra cosa.
Lei odiava questa situazione, del ,
perchè lo aveva visto troppo bene
da vicino. Se tu fai questo per me, io faccio questo.
Loro non scambiavano, agivano scrivendo sempre in quei fogli i loro
pensieri ma non si aspettavano dalle loro azioni qualcosa in cambio,
mai. E Lia di questo era felice, avevano capito e imparato qualcosa dei
suoi discorsi.
AIutavano i dimenticati e scacciati dell'altra
società, chi aveva problemi con il peggio della parte nera
della
società, proteggendo o agendo perchè la gente non
si
aspetti solo aiuto da eroi, ma che combattessero le loro battaglie
senza paura, perchè la feccia si faceva forza su quella.
Ormai
il pensiero loro era che i tanti sono la gente comune eppure i pochi
finivano sempre per pestarli. Avevano paura, acconsetivano a tutto,
perdevano tutto comprse le mutande per non essere eliminati, facevano
cose per sopravvivere, ed erano sempre tenuti per i marron
glassè dalla paura e l'accettazione che tutto andasse
così. Il cambiamento diceva Lia doveva partire anche dalla
mente e dal cuore delle persone, una visione diversa e più
forza interiore.
Quindi aiutavano poveri, orfani,
famiglie con problemi vari, i cancellati dalla società,
ripulivano e curavano ambienti danneggiati dalla cretinaggine della
gente e oltre, ma insegnavano anche a non inginocchiarsi e fare squadra
per essere più forti dentro. E magari un giorno essere loro
stessi a fermare tutto
Piccoli passi, a meno che non si usasse la ua visione delle cose, e su
questo Lia era categorica. O il mondo cambia piano piano ma deve
cambiare, o si fa come Dio.
Ma non si fermavano solo a questo,s enza chiedere a questa o
quell'alltra divinità, qualsiasi favori o altro. Loro
agivano come in vede della Madre o del Padre.
Loro non avevano giorni o obblighi di digiuno, carni o
pesci o altro da non mangiare ne simili. Quelli ovviamente che
seguivano la religione dello Chateau. Ma di loro volontà
mettevano da parte il cibo dei loro pasti, proprio i pasti, per darli
agli animali quello stesso giorno abbandonati o nei canili. Nessuno da
loro usavano crocchette o cibo pronto per cani, quindi i cani che
sfamavano si godevano lo stesso tipo di cibo di quelli che avevano
loro e gl iumani, che allevavano e addestravano, ninete
disparità.
Se non sostenevano con i loro soldi gl iaiuti, non consumavano parte o
tutto un pasto eogni volta che volevano farlo, dar da mangiare o
consegnare a chi lo faceva per aiutare
chi non aveva. Ovviamente vicino, come alcuni canili, gattili, centri
di salvataggio fauna selvatica raggiungibili
velocemente per portarli. o per gli umani i rifugi e centri fatti
apposta da loro. Altre volte che fosse per la Raccolta o meno,
aiutavano gli abbandonati di loro iniziativa dando il necessario ai
gruppi che lo facevano perchè recandosi nelle
città in quei luoghi tristi e pieni di disperazione, chi non
accettava la Mano potesse avere sempre qualcosa.
Ma comeper ogni cosa cèra la seconda faccia della medaglia.
Ciò che no nsi poteva cancellare dal cuore umano affiorava e
Kianta ne ebbe una dimostrazione in quei momenti, quando andava
là fuori e vedeva cosa cèra.
La seconda volta che si fermò a guardare, mentre Jd
chiamava, questa
volta la zona opposta, Jd capì che cèra
qualcosa che non andava,
sopratutto perchè iniziarono ad avvertirti rumori come
richiami
di animali. Kianta sorridevamentre illustrava i piani settimanali,
finchè dopo dieci minuti domandò se tutto fosse
apposto,
se vi fosse domande o altro.
Risuonò però qualcosa nel buio del boschetto,
seppur
tutta la zona camminabile fosse illuminata, poco la zona verde ma
questo non significava che fosse senza controllo.
Kianta fece una smorfia di disappunto e urlò qualcosa che Jd
non
capì, voltandosi anche, come tutti, verso la zona che stava
osservando. Quando Jd riportò lo sguardo su di lei, assunse
un'espressione sconvolta e iniziò a metter mano alle armi,
che
avevano tutti in dotazione, ma lei, dopo essersi voltataa guardarlo e
aver capito, alzò la mano.
Nessuno si era accorto della figura che si era avvicinata quatta quatta
alle sue spalle ed erano pronti a sparare, ma lei tenne alzata la mano
all'altezza della sua testa e si voltò appena per
rimproverare
la figura di fare gli scherzoni. Sotto lo sguardo allibito in primis di
Jd e poi gli altri, con Gask che era arrivato alle spalle dell'amico
per agire, lei gli si rivolse gentile, chiednedo ocme stava e la figura
rispose.
"Oh, nostra amata. Era da tanto che non ci vedevamo..." disse in un
accento strano che stava all'aparenza dietro di lei
poco
più basso, per poi alzarsi in piedi una volta scoperto,
mostrando invece gambe secche e lunghe e un'altezza. Indossava
quelli che sembravano una tuta nera economica, capello di lana ben
calzato e una bandana sulla bocca. TUtto in nero, con dei guanti pure
neri. Le stava dietro la schiena e chinandosi molto la
strinse a sè, strfinando la guancia sulla fronte di lei
"Quanto
tempo, quel cattivo del tuo capo non ci permette più di
vederci.
Ci mancavi..."
"Ma... siete voi!" esclamò Jd, riconoscendo la figura
"sapevo che
non potevate più..." ricevendo un'occhiata dall'uomo. O
meglio
giovane. Si capiva dagli occhi e la mancanza di rughe che fosse sotto i
quaranta o cinquanta, in base a come si portasse l'età.
"Tu credi a quello che lui ti dice? non ci ha voluti più,
peccato per lui..." rispose a Jd.
"Parli di Milan? Cosè,una minaccia?" disse Gask parecchio
irrequeto da quel soggetto così secco e strano, da sembrare
uno
degli insetti che alle Lezioni mostravano come stecchi degli alberi,
per riconoscerli nei boschi
intorno.
"Slank, come sei arrivato qui. Avete davvero fatto cosa vi avevo
chiesto?" chiese lei al soggetto.
"Certo, nostra amata..." le risposte il tipo "come da tua richiesta...
quello che tu chiedi noi facciamo..."
"Confermo" disse una voce dalla parte che prima guardavano e comparve
un soggetto così grosso, massiccio, quadrato per davvero che
sembrava come schiaciato da qualche pressain tutti i lati. A confronto
Lubo sembrava un lottatore di Sumo seppur non lo fosse, quello era come
disegnato con le righe. pareva di
vedere quei soggetti nelle palestre di pugilato pesi massimi che fanno
paura solo per la forma.
"Oh, Habyhorn... quanto tempo" disse Kianta sorridendogli calorosamente
e andandogli incontro, abbracciandolo. Almeno, era quello che voleva
fare, ma a Jd e Gask parve un pò comica perchè,
seppur
non alto come lo stecco di prima, superava il metro e ottanta almeno,
se non di più, dalla faccia proprio quadrata come il corpo,
con quella mascella n pò scesa e proprio
dritta. Lei
era bassa, gli arrivava se per Gask al petto, con questo questo tizio
che era un poco
più alto di lui, quando la abbracciò
smebrò come
se lei fosse una bambina con un adulto.
"Sembri star bene anche tu, spero che vi troverete bene qui..." gli
disse allargando le braccia a indacare tutto.
"grazie..." avvicinandosi entrambi al centro più illuminato,
mentre il primo si toglieva la bandana e il cappello.
Gask osservò i due. Sembravano tipi a cui era capitato
qualcosa
di brutto, uno con la faccia come devastata da una specie di acne
bulbosa, lo stecco, che butterava tutto, unito alla magrezza assurda
che aveva e l'altezza strana. Mentre quel grosso quadrato umano aveva
il viso come una scottatura di qualche tipo gli avesse spellato e
chiazzato tutto di verde e giallo, con visibili part di pelle chiara
sollevata.
Kianta pareva contenta di vederli, li salutava abbracciandoli o
toccandoli e Gask trovò la cosa strana perchè
qualcosa
come di paura a quella vista lo faceva se non arretrare, stare attento.
Ma lei non pareva curarsene e fissò Jd che
ricambiò lo
sguardo e gli disse solo di aspettare.
"Possiamo cenare con te?" chiese lo stecco a Kianta agitato, si muoveva
come una cavalletta in preda all'ansia, molleggiando gli arti come se
volesse fare un balzo.
"Con piacere, ho già fatto preparare tutto, vorrei
prima però sapere..."
"Ma brava, nenache ti degni di chiedere di me. Sei sempre
così... bah" disse irato un osggetto che apparì
da dietro
la gradinata dove stavano i Capitani, allarmando Gask che si
voltò con la mano sulle armi, ma i lsoggetto
continuò "E'
assurdo che dobbiamo fare noi il lavoro dei tuoi uomini. A cosa ti
lieti, delle loro bravure, sli paghi a fare, se dobbiamo poi sbatterci
noi? E quel tuo
amato capo, che preferisce quei inetti a noi. Vergogna, vergnoso..."
Kianta sorrise "Le porgo le mie sentite scuse, illuminantissimo,
straordinario, inimitabile Tenger. Me ne dispiace e mi prostro dinnanzi
a voi, perchè possiate perdonate questa umile stupida,
dall'aver
scomodato le vostre graziose abilità per i miei capricci..."
facendo una riverenza profonda all'uomo.
Gask rimase perplesso, perchè aveva capito che lei non si
chinava mai davanti a nessuno ne si faceva mettere i piedi in testa se
Milan non le chiedesse di farlo, ma sembrava davvero che li stimasse
gli sorrideva sempre, cosa che feceva di rado e solo a Jd e Lubo. Gask
rimase interdetto, con le mani sulle armisenza sapere che
fare, vide che il nuovo si trattava di un uomo
così basso e dagli arti
strani, storti quasi come quei pony che scoprì che Kianta
odiava, perchè le facevano pena perchè non
potevano
camminare e
provavano dolore, da essere assurdo. Camminava, anzi proseguiva passo
dopo passo come se facesse de saltellida un lato all'altro, seppur con
testa alta, petto in fuori e comportamento regale.
"Vedi fare poco la spiritosa e fammi portare qualcosa da bere,
è
stato un delirio giungere fin qui per quella selva oscura che tenete
come bosco! E alzati, smettila con questi piegamneti che neanche la
mattina per riscaldamento, quelli piacciono a quel dandy del tuo
amico... portatemi qualcosa da bere e una sedia! Possibile che qui
siate tutti così preistorici da stare su cose di legno o
dure?"
"Dovè
Aegeon?" chiese lei pronunciandolo come Egheon, facendo voltare Gask. E
jd rise.
"No, amico, non chiamava te. Si chiama scritto in un modo ma si
pronuncia quasi come Egeo come te, ma non siete lo stesso... all'inizio
lo avevamo scambiato per te. E invece..." rise, dopo aver alzato le
spalle per dire
"Ok, ma questi chi sono?" domandò alla fine, facendo voltare
tutti verso di se-
"Cè qualcosa che non va? Hai da dire qualcosa? Se devi fare
un
appunto su cosa ti passa per il cervello per quello che vedi..."
"Tenger, OOOHHH!" fece Kianta all'uomo minuto con un segno con la
mano aperta di calmarsi "respira, prendi fiato, non ti riaffannare per
una capra... Ci penso io!"
L'uomo si zittì e la guardò mentre lei parlava a
tutti.
"Dunque, come avete visto abbiamo questi ospiti qui, che non sono solo
ospiti ma anche nostri collaboratori. Sono collaboratori di vecchia
data,
che ora sono di nuovo con noi. Mi auguro che non vi siano problemi di
alcun tipo, che li..."
"Cioè fammi capire, tu chiedi per favore di integrarci tra
loro e non come un ordine?"
"Si, Tenger. Gli ordini non insegnano e aiutano in alcun modo. Io
chiedo che, anche con le Lezioni, usino il cervello e la metne aperta
per ovviare alle cavolate che instillano da piccoli. Per questo io
chiedo, non ordino, di essere persone, non bestie, andare oltre le
stronzate dell'altra società e vedere... voi. Semplicemente.
Molti di loro che sia da piccoli, adolescenti, adulti, per l'idiozia
degli altri,sanno cosa significa ma gli altri... sanno che qui esiste
qualcosa che là fuori non cè e non si tollera
però, tutto ciò che riguarda comportamenti lesivi
e offensivi.
Perchè sanno cosa significa se accade..." disse alzando la
voce
guardando tutti "Fatto questo, voglio vedere domani i risultati di
questa mia speranza, ossia di vedere le persone capaci di pensare e
cmprendere gli altri da sè, ora andiamo a cena. Vi ho fatto
preparare qualcosa, di sicuro, di vostro gradimento..."
"Ti prego, dimmi non quella schifezza francese che no nsa di niente!
Che orrore, per questo odio venire qui in questo paese... altrimenti
torno in Germania che mangio bene! E non mi date quei formaggi francesi
che sembrano buonissimi e poi ti fanno scoreggiare peggio di un
elefante con le noccioline avariate!"
"NOn ti crucciare, ho già provveduto..." disse Kianta
ridendo mentre intorno a loro altri rispondevano.
"Ma sono buoni. E poi così facciamo a gara coi cavalli... si
vede che tu non c i stai vicino..."
"Per così poco! Vedesse la stanza con gl ialtri tre, con i
letti a castello che sembra una fumeria d'oppio a momenti..."
"Così possiamo fare la base coi tanburi per le feste!"
Kianta si guardò intorno poco felice, non delle battute ma
perchè confermavano che al solito, rispetto nulla.
Una delle
regole del buon vivere comune riguardava proprio quelle cose, uscendo o
considerando gli altri prima di fare i botti di capodanno.
Evidentemnete continuano a considerarla una cosa che fa ridere,
pensò.
"Rivedete per favore le regole di buona condivisione ed educazione.
Ragazzi, ricordate che molte volte, e anche per il tipo di intestini,
può sfociare in fastidio, per gli altri. Voi mettereste mai
il
naso vicino al didietro di una capra, cane, mucca appena gli esce per
ridere di cosa ha fatto? Mi metto al vostro livello di discorso e
linguaggio, è divertente secondo voi, e salutare per molte
cose,
fare queste cagate, perchè questo sono, in camera con gli
altri
se siete in camerata o in ambienti tra altri? Lo vedreste Milan fare
una cosa del genereper familiarizzare con gli altri? No. E
perchè no? Perchè seppur naturale, è
comunque
qualcosa che può dare fastidio. E se parlate dei cavalli e i
loro scoppi, allora sapete cosa significa quando gli parte e voi siete
a terra, vicino. Rispetto, signori. E' un pò come per le
donne e
il loro Per fortuna di tutte
e anche di quelle qui presenti tra
voi,
essendo la sezione femminile in questa parte del discorso, ci sono le
nostre regole e vietano tassativamente di usare le docce senza
protezione. Ora, molti di voi uomini che hanno relazioni sia qui che
all'esterno, con donne in famiglia, sanno la questione ma voglio
chiarirla per farvi comprendere come le buone regole e l bona
educaizone permettono a tutti di vivere gli stessi spazi, lasciando
comunque una certa libertà. Come sapete le donne hanno
questa
croce, questo incubo e per questo nei secoli e secoli si è
cercato un modo per ovviare all oschifo di tessuti e stracci
prima, e
assorbenti vari dopo, da lavare o gettare. Oltre inquinando anche
dovendolo nascondere. Nel millenovecentotrenta circa nacque la prima
coppetta mestruale. Una rivoluzone, le donne finalmente anche grazie ai
nuovi prodotti chirurgici potevano essere libere anche quei giorni...
eh no! Perchè con l'arrivo delle industrie pesanti, e per
pesanti intendo quelle grandi anche internazionali dove fanno di tutto
per vendere e guadagnare a discapito di ogni cosa, vedete le famose
bevande zuccherate che hanno distrutto posti e prosciugato d'acqua
altri, hanno
deciso che la coppetta fosse un ostacolo enorme ai loro introiti. Ed
ecco che on hanno più avuto notizia, informazioni ne altro
tutte
le donne che potevano avere quella scelta. Se non lo sapete fino agli
anni duemila nessuna conosceva questa cosetta che invece è
davvero una manna dal cielo. Vennero infatti le prime picole imprese
che tramite silicone o plastiche medicali, hanno iniziato a
promuovere
questi prodotti. Fu una persona, tempo fa, a decidere che era ora che
gli dessero gisutizia e a volerla introdurre a tutte le donne qui e
fuori. A fare in modo che in ogni scuola possibile e raggiungibile, vi
fosse oltre l'educazione civica anche sessuale, anche la copetta.
Non vi sto a dire le lamentele dei genitori e questa perosna che
andò dai se a questi incontri ovunque fossero, mostrando
dati
statistiche e foto di gente vera che senza quegli insegnamenti
importanti che a quanto pare loro, nonostante sapessero figliare, non
erano in grado ne da piccola e da adolescenti..." parlò
facendo
una specie di torndo guardando tutti.
"Riuscì a convincere questi che
invece
meritavano solo mazzate a mai finire, che senza l'educazione civica
alcuni loro pargoli erano ancora vessati e bullizzati, con prove alla
mano mentre loro ebeti non sapevano nulla, e che senza educazione
sessuale, grazie a questi genitori così perbenisti e
religiosi
del cavolo, l'aumento di malattie trasmissibili, gravidanze e altro
erano in aumento... e non importava se loro erano sicuri di avere in
casa
una MAdre teresa di Calcutta o un padre Pio e poi non era vero. loro
vedevano i figli come santi, ma gli si doveva togleir i lprosicutto
dagli occhi. A quanto io e Milan
vediamo dai resoconti mensili, così come i maschi sono
animali
inferociti, le donne non sono sante. Da un lato meno male, o
torneremmo
a quando cìra la pressione morale. Ma... informare, far
vedere
cosa accade, mostrare veramente le conseguenze delle azioni senza
conoscenza precedente evitava molte cose. E siccome ai genitori e
famiglie in general einteressa più cosa pensano gli altri e
le
apparenze, alla fine hanno ceduto. Anche perchè chiaramente
come
guide di vita non era proprio capaci di insegnare nulla! vedi regole di
igiene! Io vorrei sapere come fa una donna che figlia a non capire e
non aver voluto studiare il suo corpo e capire che un pò
d'acqua da una doccia o il bidet ti frena il ciclo e ti capitano cose
assurde, portando le figlie a crdere queste cose! E dovrebbero essere
guide di vita! Ma pulizia zero..:" si lamentò adirata.
"E così
mise in quelle lezioni anche l'utilizzo oltre la lista di opzioni, di
possibilità per quei giorni, la coppetta. Ora, se
cè una cosa che diceva quella persona è la
seguente.
.
E ancora diceva chechi non conosce se stesso e il proprio corpo, al di
fuori degli altri, non sa chi è. E discuteva con le donne
che
consideravano l'assorbente ed era meglio stare senza per
lavarsi,
affermando che era schifosa la coppetta, quando veramente è
peggio quella cosa che comprano e devono cambiare sempre. Durano meno
della coppetta, puzzano come fogne e se ti lavi, sopratutto in posto
come la zona
docce, devi stare senza ed ecco uno dei motivi per cui, ricollegandoci
a questa cosa che vi fa divertire dei botti, è qualcosa che
lede
gli altri. Per quanto ti lavi, nella doccia restano sul piatto germi e
batteri del sangue, anche se è obbligatorio qui le ciabatte
personali in silicone che si lavano sempre, ci si mette comuqnue di
sopra e poi restano sulla suola. Noi sterilizziamo ogni tot di orecon
il vapore e i prodotti giusti, ma questo non vuol dire niente. E' poco
igienico, devi stare là
a cambiare tutto ogni tot ore quando con la coppetta fai dalle sei alle
dodici... sporchi meno in giro, hai due scarichi dove gettare il
liquido senza fare casino come prima, nessuno vede niente,
paghi una
volta sola questa cosina, non inquini con la plastica, non butti roba
nei cestini,... e danneggi
meno gli altri nei luoghi dei bagni, senza odori ne altro. E le donne
hanno capito, non cè una che usa più assorbienti
ne
tamponi classici anche perchè non rischiosi, niente SST che
hanno
portato alcune donne a riachiare la vita o hanno perso arti...
perchè è divertente affumicare gli altri, diciamo
così, dando fastidio mettendola come una cosa divertente o
in questo caso non usare la coppetta per menti bacate sporcando in
giro... ma
come per mucche, cani, qualsiasi animale è... gas o germi.
E'
così divertente? Tenger si lametnava che fosse fastidioso
anche
per se stessi, ok le battute ma... forse una Lezione per rinfrescare le
regole non sarebbe male" facendo alzare gemiti di paura, fastidio,
altro.
"Choose a good heart, not a good face" fece Babyhorn e Tenger
acconsentì, dicendo la sua,
" Vai oltre l'apparenza per nutrirti di sostanza" disse agitando
le braccine "Siete tutti un casino qui. Sarebbe questa la Comune che
tanto vanta
quella persona? Il posto unico al mondo dove tutti conoscono rispetto,
amicizia, senso comune, unione e bla bla bla? Se questi qui sono ottime
persone come te, allora sono anche miei amici" disse l'ometto indicando
prima Kianta con l'indice e poi se stesso col pollice "ma sappi che se
mi si giudica solo per cosa vedono, non mi starò zitto!"
"Stai tranquillo. Qui siamo persone, non bestie come là
fuori..."
"Sono contento. E' per questo che io no nci vivo là..."
"possiamo andare a giocare nel tuo salottino? Ho portato un sacco di
giochi..." disse il secco agitandosi, sentendo Kianta calmarlo dicendo
forse, se faceva il bravo. Poi ci pensò e lei si
voltò verso
Babyhorn.
"Ma lui dove si trova? perchè non è con voi?"
"tranquilla" le disse l'omone "ha solo avuto dei piccoli problemi con
dei lupi, gli hanno sgraffignato lo zaino. Dovevi vederlo mentre li
inseguiva..." rise ma quando la vide sgranare gli occhi, si
zittì.
"Fammi capire, ha avuto a che fare... con i lupi? Dove? Quali lupi?"
"NOn farti problemi, hai raccontato tanto degli animali che lui
è rimasto indietro per barattare del cibo per i lsuo
zaino..."
"Ma..."
"non farebbe male agli animali, sa che lo linceresti se non peggio..."
le disse ma venne interrotto.
"Proprio così! Mi hanno fatto penare parecchio. Per fortuna
hanno sbavato un pò fuori ma sta bene..." disse un uomo che
apparve dagl ialberi in fondo, tenendo a distanza uno zaino da
escursione carico di roba e pesante "si sono fregati un sacco del mio
cibo migliore, temevo anche che mi addestassero il culo, l'ho temuto,
ma per fortuna per voi erano pacifici... si sono però
bituati troppo all'umano e agli oggetti, ho mtemuto di doverti chiedere
di andar tu a prenderlo... Uno di loro mi guardava come se fossi un
pollo..." ridendo
"Dubito che lo avrebbero fatto e saresti piaciuto. Loro vogliono
sapore, tu sei... duro!" ghignò Kianta all'uomo, che
arrivava
vicino a loro, alto una testa buona più di lei, scuro di
pelle,
dal viso affusolato e naso sottile e capelli alla militare, una sorta
di giacca di
tessuto rigido come preformato con la zip, senza maniche e pantaloni
molto larghi chiusi da degli stivali bassi, con guanti da motociclista
"fai così tanti pesi che se ti azzannano gli rompi i denti,
povere bestioline, non le spaventare..." vedendolo ridere dopo aver
fatto una faccia stupita.
"Dovrebbero metterlo nella Georgia Guidestones, quella quasi stella di
sopravvivenza che avete riportato qui. Siate coccolosi coi lupi, sono
cucciolotti..." scherzò
"Let these be guidestones to an Age of Reason... Lascia che queste
pietre guida conducano a un’Era della Ragione" disse Gask,
indicando che ne era a conoscenza dalle Lezioni e da una copia presente
in una sezione tra il verde.
"Esatto, a causa vostra qui di balla davvero coi lupi... va scritto!
Comè che riportano? Che Lei voleva considerare?" chiese
Aegeon
parlando con Kianta alludendo a una persona che quei quattro
avevano
conosciuto, ma prima che lei potesse dire qualcosa Gask si intromise di
nuovo.
"Uno. Mantenete l’umanità sotto i cinquecento
milioni, in
equilibrio perpetuo con la natura.. Due. Controllate e guidate la
riproduzione in modo saggio, migliorando
l’efficienza, garantendo salute e la diversità
della
specie.Tre. Unite l’umanità con una nuova lingua
vivanon
dimenticando le vecchie, mai,unendo però i popoli ocn una
basica.Quattro. Dominate passione, fede, tradizione, e tutte le cose
con ragione sobria e temperata.Cinque. Proteggete tutte le persone e le
nazioni con leggi eque e corti giuste, imparziali.Sei. Lasciate il
governo interno alle nazioni, internamente ma controllato da uno
generale per tutti gi uomini del mondo, e le dispute internazionali da
quella corte mondiale per un giudizio equo e giusto.Sette. Evitate
leggi futili,poco importanti e funzionari inutili.Indicate
ogni
cavillo e ogni virgola che possa invalidarle o aggirarle Otto.
Mantenete, bilanciati i diritti personali in equilibrio con
doveri sociali, istruite e insegnate, sempre ad essere Umani. Nove.
Apprezzate la verità, la bellezza, l’amore,
cercando
armonia con l’infinito senza prevaricarlo o
sottometetrlo.Dieci.
Non siate un cancro sulla Terra, lasciate spazio alla natura, siate in
simbiosi con la natura. Che essa sia il vostro Dio... questa
costruzione o posizionata in luogo geomagnetico e con linee che non
capito indicata come il centro spritituale o cose simili. Alto quasi
sei metri ha lastre equidistanti disposte
verticalmente a forma di X, ai cui vertici si appoggia una lastra
rettangolare di copertura, sorretta da un pilastro centrale. IN quello
centrale come in altri ci sono delle cose strane, ad
altezza uomo di quella centrale vi è collocato un foro in
direzione della Stella
Polare, mentre più in basso si apre una fessura allineata
con i
solstizi e gli equinozi solari. Sulla pietra sommitale uno spiraglio
consente il passaggio di un raggio di luce, nel corso di tutto
l’anno, a indicare il giorno dell’anno di non so
cosa..."
"Esatto. Sei bravo...Ma non sono questi a rendere il monumento speciae.
Oltre le dieci regole o consigli
incise a scalpellino e riempite di oro credo in vaie lingue, vi sono
uno strumento astronomico, ma non solo. La struttura serve da bussola,
calendario e orologio. L'originale deve resistere agli eventi
più catastrofici e diventare una guida per gli eventuali
sopravvissuti della razza umana...avrebbero dovuto indicare la via per
costruire un mondo
nuovo, una civiltà che non finisse per autodistruggersi ma
fosse
a misura del vero Essere umano. E sepolto alle basi delle regole su
come trattare animali e regole della sopravvivenza vere e proprie per
qualunque cosa. Quella persona la volle qui
perchè fosse consultata ogni volta che si pensasse che gli
sforzi fatti per il Cambiamento avessero dellec repe, per riavere forza
e fiducia ripetendo quei comandamenti come sicurezza di salvare il
pianeta, l'umanità vera e un mondo nuovo. Non è
l'unico,
ogni statua che eisste qui ha delle effigi con elementi simili. Figure
drappeggiate o con abiti particolari e con pose predefinite che
riportano concetti ed elementi molto importanti. Il Cammino della
consapevolezza, così fu ideato da Milan e quella persona,
per
leggere, riflettere, osservare le opere e seguire un percorso di
apertura mentale e spirituale. Molti scambierebbero i giardini o le
zone verdi divisi da questi monumetni come costruzione paesaggistica,
ma basta osservare, leggere e proseguire per capire che è
come
un corso multisensoriale. Le piante e i loro odori, i rumori, e via
dicendo. Una Comunità di stampo militare che è
molto di
più. Vi invidio per avere questo posto, visto che Milan se
lo
tiene caro..."
"Si adesso lo tiene caro, prima..." fece Kianta interrompendo l'ospite
"Come mai ti interessa quel monumento?"
"L'abbiamo portata noi a vederlo, ricordi? Molti cimiteri e siti
storici,anche abbandonati i ha visitati con noi tra un insegnamento
el'altro. Voleva fare come i cinesi. Ricreare parti
de mondo a casina
loro, sia come parchi a tema con miniature delle
città o luoghi
famosi, sia come zone a grandezza naturale vivibili. Foto e studio sul
campo su un'idea sua visto le suespecializzazioni in arte e beni
culturali. Tanto che si sfotteva da sola affermando che si er spaccata
la schiena finalmente per qualcosa che poteva sfruttare. Il muro di
riscadamento mattuatino è cosa sua, come tutto il resto.
Anzi mi
sorprese come Milan accettasse di mettere tutte quelle cose, che per
altri erano accozzagie di vecchiume e cose stupide da vecchi, ma come
sempre non faceva mai cose a caso e studiava con architetti, ingegneri,
psichiatri ogni cosa, cos come gli architettu paesaggisti. Capisco
perchè Milan volesse fare i lgradasso mostrando tutto
quanto, ma
farlo vedere a cani e porci significava solo svilire il significato,
mostrare solo la bellezza togliendo tutto il resto. E' come un museo
senza guide o informazioni per capire cosa si staguardando, lasciando
le persone a se stesse, da sole."
"Questo per dire?"
"Che osserviamo da un pò, e abbiamo notato come qui non ci
sono
attriti, musi lunghi, conflitti..." disse Tenger, fissandola negli
occhi.
"ma... perchè, da quanto siete qui?"
"EH, sapessi! Avevi chiesto di analizzare e dimostrarti eventuali falle
e buchi senza tecnologia. Eccoci... abbiamo visto gente amicissima,
unita, bravi ma poco efficienti nelle ronde e controlli
perchè
impegnati a parlare e scherzare insieme..." fece l'uomo minuto bevendo.
Kianta fece una maschera di rabbia e fissò tutti i presenti
cercandoli in viso uno a uno per poi dire "Per fortuna ho chiesto a
quattro persone capaci di verificare le nostre difese senza tecnologia.
Che devo fare adesso, visto che si sono presentati belli tranquilli
, fino alla scalinata dove vi piace vedere roba zozza? Vi devo
strappare
a morsi le dita dei piedi a monito? Vi devo buttare in qualche buco
lasicandovi lì dentro una settimana? Eh?" alzando la voce
"Quanto devo incavolarmi perchè voi la smettiate di vedere
questo posto una Comune di persone normali, e non militari come siete?
Che cè, state tornando a prima dei cambiamenti, dove
facevate
cosa volevate basta che per gli incarichi andava bene? Che pareva
l'anarchiae poi tutti amici con Milan. Vogliamo tornare a prima? Volete
pasciarvi nel fancazzismo, sbattendovene dei vostri doveri, tanto per
il
Leader è una Comune dove tutti si vogliono bene, coniglietti
e
prati verdi?Voi siete militari, specialisti, da parte mia non esiste
l'abbandonarsi senza stare in guardia comunque, facendo queste figure
orrende con ospiti che si sono intrufolati tranquillamente sotto i
vostri nasi!"
"Il vostro caro Milan non doveva fare qualcosa tipo civiltà
greca, spartana, non ricordo...? per mia mezza fortuna non sono
capitato
membro del vostro gruppo, il fatto che ci odi un pò mi
tranquillizza, anche se ammetto che qui l'atmosfera è
davvero
buona."
"Ehi, tu stai parlando male del nostro Leader, cosa ti fa pensare che
sei ben accetto?" lo affrontò Alaric, scontroso.
"Alaric, non ci provare. Non metterti a fare lo stronzo con persone che
rispetto a te sanno lavorare, hanno un motivo per dire certe e sono
ospiti... mi auguro che tu non farai la spia a Milan per un parere
personale. Ne faccio io stessa, ma sai che odio le spie. Dobbiamo
litigare per forza io e te? Vuoi offendere gli ospiti?" disse lei
all'amico
"loro non sono ospiti, Milan aveva un motivo per cui non li voleva
qui..."
"Già e se non sbaglio io in una certa percentuale la
condivido... eppure sono qui. Loro hanno avuto il permesso di Milan per
effettuare questo controllo e avete fatto pena! E la colpa non la do
solo a loro" indicando gli uomini "anche ai Capitani perchè
ogni
settimana io urlo che voglioche non si adagino sugli allori, le
festicciole serali, compleanno, e quell'altro, risate e beveroni...
dovete per forza farmi apparire come stronza nello spremervi per farvi
ricordare che avete anche doveri e impegni per il vostro mestiere? Lo
capite che siamo comunque un'organizzazione militare e non una Comune
di hippie? Devo per forza fare casino e levarvi tutto? Volete deluderci
così tanto da riportare una corte marziale totale come negli
altri posti?"
Si voltà sempre verso le due gradinate a turno
"Se è questo che volete, fregarvene di quello che
è giusto che dovete fare pretendendo di tutto, lasciandovi
passare la gente sotto il naso ma lemnetandovi pure, dopo esser stati
militari là fuori, che rompo le balle perchè
pretendo che
siate efficienti e vi meritiate tutto ciò che avete oltre lo
stipendio, io me ne vado ad accogliere i miei ospiti e vi lascio nel
vostro brodo!... ma se volete
continuare con questa roba, benissimo. Io me ne vado, lascio tutto in
malora, elimino tutte le attività e gli scopi che sono stati
istituiti compresi bagni, barbieri, i contratti con Madame e la
finiamo.Poi vi vedrò fumare come disperati le vostre
sigarettine o le strisciette bianche per scacciare la rogna che vi era
sparita! Non ho alcuna intenzione di esser epresa in giro da nessuno di
voi, tutti, perchè volete mantenere cosa qui avete e fuori
no, e ciondolare annoiati o svogliati, ritornando a
prima. Se volete il pugno duro che vi tiene a posto a pedate nelle
balle , potete tornare dai Special Air Service Sas, Navy Seal,
Shayetet 13,Alpha Group, Gign, Col Moschin, Joint Task Force 2, Delta
Force, Einsatz Commando Cobra, Special Services Group, Sayeret Matkal,
Grupo operaciones especiales Maderal Oleaga, settecentosettesimo
Commando
dell’esercito sudcoreano, tigri bianche, Indian Black cats
commandos... e questi solo alcuni. Se addestrarvi e allenarvi
settimanalmente per il grosso e giornalmente, per mantenervi
meglio de
gisuto è troppo per voi, allora tornatevene da
dove siete venuti
senza ciò che umanamente vi offre la Comune di Milan. E vi
avviso..." mentre stava per andarsene ma si voltò si scatto
verso le gradinate "se scopro ancora che no nfate il vostro dovere, il
più del giusto, non dimostrare di essere meglio che al
top, anche
visto che non usiamo le qualificazione a punteggi come gl ialtri e
continuate a fare i fancazzisti prima che vi mandi a quel paese come
gruppo generale, sbatto fuori senza chiedere a Milan quelli
che si
fanno fregare proprio davanti e vi butto per strada. Perchè
se
Milan ha permesso a ognuno di voi di far parte di varie elite riunite
in
una sola organizzazione con degli scopi, ideali di uguaglianza e
nobiltà dei membri, per qualcosa di più
grande di
ciò che cè fuori... allora significa che voi
siete come
la feccia che sta rovinando l'umanità tutta e dovete
sballare. E
pii mando a fanculo, lo dico direttamente, tutti quanti che vi
autoregolate da soli come prima. Voglio vedere poi voi e il Leader come
fate. non siete bravi neanche in un'organizzazione decente, se no
nquella base delle bestie che seguono il più forte.... se vi
va
bene così spedisco nello schifo là fuori chi ha
solo il
"me stesso" come valore e vi ritrovate con tutto smantellato e disdetto
e a girarvi i pollici. Poi vi farete le cannette per scacciare la merd
che vi rinasce dentro e riderò... perchè mi sono
rotta
gli zebedei a vedere imbecilli che si comportano da imbecilli
nonostnate ciò che hanno, le opportunità e tutto,
mentre
lo schifò là fuori dilaga... quindi state in
campana che vi osservo, perchè da domani le cose cambiano e
loro, queste persone che
il
vostro caro Capitano Alaric ha offeso, saranno i nuovi istruttori e
Guardiani. E riderò quando piangerete per esservi fregati di
tante cose pretedentendo...Ragazzi, andiamo. Mi hanno già
rovinato abbastanza la serata. Come si fa...hanno avuto rispetto, tante
cose e l osapete... non veedre entare quattro
soggetti visibili a chilometri di distanza..."
"grazie bimba, ora so che sono come un camion della coca cola ella
pubblicità, la notte!" disse Tenger mettendosi in
piedi e
camminandole vicino
"non era un'offesa, ma se non vedon ovoi che siete... particolari,
immagina con gente normale. O siete voi troppo per loro o non mi
spiego!"
" Non siamo tutti uguali, avranno bisogno di lavorare molto..."
Kianta sbuffò, andandosene e fregandosene dei discorsi che
si
levavano alle sue spalle, anche chiamandola, lasciandoli nel loro
brodo, mentre i quattro la seguivano per la cena tutti insieme.
"Ma quelli chi sono?" domandò Gask a Jd
"Vieni, devo controllare chi cè di ronda adesso in tutti i
perimetri e capire come sono entrati, perchè domani
accadrà il disastro...e ti parlerò di loro,
perchè
se è vero, saranno con noi da ora in poi. E poi domani ci
sarà la festa e verranno i ballerini di varie discipline,
tra cui l'Ats tribal fusion e
tribal style e... chi viene, quelle wildcards
Ats e quelle del ghotic? E il ballerino famoso Luy Romero del Campinho
2012, e ci saranno altri ospiti proprio per lui... Comunque ci
sarà ancora più casino perchè
verrà di nuovo anche quella in blu dell'altra volta ti
ricordi?"
"Ah quella che danzava in quel modo facendo da testa ai gruppi... e
cosa cè di terribile?"
"Che ci sono anche quei quattro e Milan non cè...ci sono
persone che lei conosce di quelle discipline per questi artisti e... e
ci ismao fatti fregare dai migliori che Milan odia... un casino!"
Un anno e nove mesi prima
"E' questo che combinate quando vi girate i pollici?" disse Lia col
broncio
"Sempre così! Ci rilassiamo, noi..."
"Non fate un ciufolo qui, bugiardo! A parte girare come topi
in
quel campetto per le esercitazioni, non fate nulla, vi ho visto oggi!"
"Sei arrivata ieri e già sai?"
"Vi ho visto! Se non vi guardate i muscoli, no dite cavolate e bevete
come spugne, non fate nulla di interessante. E a quanto ho visto,
quello che ho detto ieri è servito a poco!"
"Sei sicura..." rispose lui con un tono che sembrava dire
più .
Si erano avventurati al lato est delloChateau, dove cèrano
le
cucine verso est per affrontare la foresta di quel lato. Jd aveva detto
che cèra un posto che non aveva ancora visitato. Erano alla
fine
del pomeriggio, dopo la visita a David.
"Non so cosa sia accaduto con David ma Milan è al settimo
cielo
e ti ha già confermato la stanza, e ci ha
letteralmente
obbligati
ad essere tuoi istruttori per insegnarti tutto! Vuole che registriamo
letteralmente ogni seduta e risultati, da mandare a David, non so
perchè, ma così ha detto. E inoltre..."
proseguì
mentre camminavano in un sentierino di acciottolato a segni geometrici
che aveva visto tempi migliori, per ebacce e terra che a volte che
quasi coprivano i ciottoli "Ha ordinati, letteralmente, che tu non
uscissi mai da qui..."
"bene..." disse lei ironicamente
"...intendisamoci, il motivo è lecito. Tu, di base sei...
morta!
Per cancellar molti collegamenti col tuo passato dovremmo innanzitutto
togliere quella cicratrice dalla fronte! Quella linea di due
centimentri pare che non si noti, ma è più bianca
di te!
Alaric ti chiama la mozzarella di bufala..."
"Che onore! E' bona la mozzarella di bufala! Fosse stato il
caffè mi sarei offesa!"
"Sai che se la dici davanti a persone di etnia più oscura si
possono offendere? Sopratutto se non sanno che tu odi il
caffè, anche come odore e ti vogliono far nera..." ridendo
di gusto alle
battute, parlando in italiano "Comunque, quella e le altre vanno
eliminate..."
"Anche quella alla gamba sinistra?"
"Se intendi il taglio poco sotto il ginocchio si... non si sa mai che
qualcuno lo sappia e poi , come hai fatto anche a farti quei segni
sulle
ginocchia?"
"Non credo che quelle piccole le conoscano, quella sotto il ginocchio
me la fece mio padre con una pedata all'indietro col tacco. NOn volevo
uscire mai con loro anche da piccola, erano solo fonte di vergogna per
me per cosa dicevano e facevano e ho sbottato, così lui
incazzato ha colpito a caso con la scarpa all'indietro, che
salivo dietro
di lui , e mi ha colpito là. Avevo ancora quei pantaloni
tipo
da
completo sai, quindi osttili invece dei jeans, e il tacco non
so come
mi fece quel taglio. Mentre le ginocchia per andare in bicicletta. Per
me er aun modo per stare lontano da casa ma non è che le
strade
fossero così ben messe. Così capitava che cadessi
sulle
ginocchia. Ricordo ancora il fatto dei cerotti per le ginocchia, quando
la dottoressa mi spiegò che erano come gli assorbenti,
appena
erano visibilmente pieni di sangue andavano cambiati. E io che odiavo
già quello schifo dell'essere donne odiai più e
più tutto quello. Com mia madre che urlava perchè
mi
riducevo come me non doleva, perchè le
altre
appaiono sempre magnificiche, diceva. E poi smisi di uscire con la bici
perchè avevo iniziato a odiare l'aver a che fare con la
gente,
altri del vicinato della mia età o di poco più
grandi e
piccoli che volevano provarla, fare, dire, altre persone... poi vidi
che passavano alcuni miei compagni da là quando uscivano e
basta... non sono uscita più. Già non
cèra nulla di
interessante, poi mi diedi al pc. Le cicatrici quindi sono per la
maggior parte fino a max tredici anni. Quelle alle mani per il tagliare
la creta artificiale Degas per i lavori quando potevo. Non credevo
però che andassero eliminate, voglio dire..."
"Almeno quella sulla fronte, ma il problema non è solo
quello!
E' che il tuo viso non è comune o passa inosservato. Ecco il
problema. Tu non hai fattezze basiche o che si amalgamano a quelle
delle
altre. Sai meglio di me chelà fuori sia per abbigliamento,
trucco e parrucco le donne a volte si somigliano molto, a
meno che come
te non usino un trucco non invasivo. Milan te lo ha detto che odia il
troppo trucco? Sopratutto le donne che appena si lavano la faccia
sembrano un'altra persona. Una volta se ne è uscito dicendo
che
gli sembrava di scegleire un Dottor Jekyll per trovarsi poi, se la
tiene anche la notte permetendole di usare uno degli appartamemti, un
inquetante Mister Hyde" provcandole uno scatto di risa "Ah, sai chi
siano, meglio così! A volte con alcune bisogna spiegare ogni
virgola, come dice sempre lui. Comunque tu non ti amalgami alle persone
e non per quello che
stai pensando,ma la faccia. Non parlavo di quello che ti diceva
prima la gente , ma dal fatto che non hai un viso appunto che si
mischia
agli altri. Ci sono casi di perosne che vengono scambiate per altre
perchè hanno molte caratteristiche comuni, anche per abiti e
capelli. Ma non tu. Sei facilmente
ricordabile..:"
"Capito"
"NOn so qui come ti troverai ma... se hai deciso così, di
accontentare Milan, spero che tu non abbia rimorsi per ambientarti in
un luogo militare..."
"Non è che prima stessi meglio... Non mi piaceva stare in
famiglia. Per lavarmi dovevo fare i salti
mortali. Ho inventaot la tecnica delle tre spugne per
essere ben pulita sopratutto d'inverno, che da gelo, ma ci mettevo
mezz'ora o più! Come sia fattibile secondo il
tuo cervello che una persona con i miei problemi e malattia farmi
lavare in quel modo, sopratutto per le idiozie in cui
credevano!...hanno speso soldi in medicinali che mi hanno solo rovinata
nel fisico,
lì andava bene perchè speravano che come con le
preghiere, bastava questo e tutto si risolveva in uno step. Vedere,
ancora di più ascoltarmi, e capire che il problema er
apiù grosso e cèra altro da fare no! Mi buttavano
addosso
pure acqua benedetta o santa che tenevano in casa e facevano ogni anno
perchè mi aiutasse! Questo andava bene, vedere che una
eprsona
soffriva, mettere elettrodomestici che aiutavano, lavarsi in modo
decente, esser epersone corrette no... quindi quali problemi ti fai?"
Si ritrovarono in una radura dove il gruppo dei veterani stava seduto
su un cerchio di pietre e cemento, con al centro un braciere. Era
scavato di unpò, il fuoco quindi era stato acceso in questa
buca
contro il venticello, consopra delle griglie con vari pentolami a
cuocere.
"Ma..."
"Ti piace? Questo posto viene usato di solito d'estate o come ora i
primi d'autunno. Ma essendo più vicino alla foresta e poi al
laghetto delle lucciole, peferiamo che non facciano casini fin qui
dentro se non per motivi di religione o festa."
Lubo, Alaric e gli altri stavano là a riscaldarsi e
discutere.
Quando il secondo la vide e sbuffò, lamentandosi dell sua
presenza, Lia ghingò e si atteggiò da regina
salutando tutti tranne lui.
"Che caruccio che sei, ti preoccupi molto degli ospiti che sono
spaesati e non a loro agio, in una strana Comune
che pretedende di
essere militare..."
"Tu, non a tuo agio? Ma se ieri ti sei coalizzata con tutti i
dinosauri
che stavano con noi come specialisti ed esperti solo per le
pianificazioni,
pretendendo che si riportino le cose alla maniera corretta!"
"Avevo fame, ho visto che questi tizi avevano roba fresca di giornata,
vi ho aggiunto lo schifo che ho notato che non è da
militari...Ho fatto una scelta.
ho pensato che fossero i primi, proprio loro, a un ritorno a una forma
rigida e seria militare, visto che i giovani che facevano stronzate..."
"Hai barattato le cose che ci andavano bene per del cibo..."
Lia fissò Alaric, mentre Jd le diceva di sedersi su tronchi
che erano stati scavati a panca con schiea a L. lei si
sistemò,
squadrò di nuovo Alaric e rispose.
"Io non ho barattato nulla, almeno non quello che dici. Io ho chiesto
in primis se volevano scambiare i loro prodotti freschi per una cena
decente come ospiti, che magari non mangiavano da secoli altro che
carne abbrustolita. Inoltre trovo assurda l'idea della Comune a meno
che non sia gestita in un cert o modo ed ecco perchè ho
approfittato di loro per girarmeli come volevo. Dovreste
ringraziarmi....Visto lo schifo in busta
che mangiate alcuni di voi..."
"Siamo militari, siamo abituati" disse Jd, posando lo zaino che aveva
portato per utto il tragitto, uscendo roba
"Ma questa non è una comune? Voglio dire, di solito di
queste
congreghe, per ora le chiamo così, ci sono settori di lavoro
in
cui la gente può entrare e fa il suo dovere, dividendo tutto
il
ricavato, compreso il risultato del cucinare. Di solito non si mangia
ognuno in casetta sua, ma in tavolate lunghe dopo che la gente ha
sgobbato per preparare per tutti. Perchè voi non lo fate?
Avete
quelle cucine in acciaio intonse che solo quella... usa per cucinare a
Milan. Chissà perchè poi..."
"Non so molto di lei, so solo che è una di quelle fedeli
segretarie che non esistono da tempo, e di cui puoi fidarti
ad occhi
chiusi. E cucina per lui da quando nessuno voleva cucinare per
centinaia di persone e chi si cimentava era... lascia stare. Trovare
uno bravo che cucini tra militari pensi sia facile? E così
si
è deciso per le razioni, che non sono male..." vedendno
però guardato male.
"Ma scusate, lui ha cercato la gente migliore là
fuori
prendendovi e portandovi qui, che ci vuole a trovare un cuoco bravo?"
"Vuoi sapere la verità?" fece Alaric di colpo "e te la dico
io.
Ci sono due punti per cui lui non ha voluto più una cucina
funzionante e noi dobbiamo mangiare quella roba o qualche cosa dal
barbeque dei ragazzi, quando lo fanno. Primo. A tutti quell
ia cui ha
chiesto, cuochi più o meno decenti, si è sentito
dire che
no, lavorare in un'organizzazione con le nostre regole significava non
vedere più nessuno, non sentirsi libero e stare in
soggezione per
qualunque cosa, perchè alcuni hanno detto proprio
che è
solo un rischio lavorare per dei militari per giunta segreti, di cui no
nsi sapeva nulla. Secondo. Doveva esserci una buona ragione per cui
mettere uno chef o cuoco capo e poi tanti al suo servizio, senza temere
qualche avvelenamento o che fossero di chissà che gruppo in
incognito. QUindi quale era la scelta migliore? Mangiare roba
già confezionata che si vede se è manomessa..."
"Tranne lui" fece lei, amaramente
"Devi anche capirlo, non molti da questi cento anni ad ora hanno
più molti valori come un tempo. Vuole gente di cui fidarsi
ma
non è ormai facile. Tutti felici di andare dove il denaro li
porta..."
"mh..." fece lei ascoltando Jd "allora ne troverò uno e poi
tutti i nanetti tipo biancaneve come i fedeli assistenti al
seguito, per
le pulizie... Milan ha detto che per la Raccolta è
d'accordo,
quindi..."
"Cosè che vuoi fare? Dove lo trovi un cuoco bravo e fidato
di questi tempi? Cosa sai che combina?"
"Vuoi davvero dirmi che dei militari hanno paura di un mischia
di ingredienti di uno, senza pensare di osservarlo tramite spie
travestite da
sguatteri e telecamere? Che tristezza e voi sareste dei
professionisti..."
"Siaom militari, non spie al ristorante, che credi..."
"Ragazzi, io ieri sono andata dal Vecchio come lo chiamate, gli ho
chiesto i frutti dei suoi animali e orticelloper qualcosa di
decente, visto che
erano freschi che neanche al supermercato e gli ho detto chiamaramente
... lui invece mi ha detto parlaimo ora di
questa cosa e dopo ti rispondo per l'invito. Così mi sono
seduta
e gli ho esposto cosa pensavo di questo campo rom che nenache le
baraccopoli dei poveri disgraziati in fuga... avete roba strausata e
non riparata, messa male, che ha visto giorni migliori nella guerra
quindici-diciotto. Quando ha sentito me che come lui e altri volevo
sfruttare l'Accordo con Milan per sistemare un pò 'sto
bordello,
hanno deciso di accettare"
"Tu sei malata. Eravamo tanto contenti che non stavamo più
in un
rigido protocollo militare dove eri un oggetto, un burattino..."
"pensi davvero che sia solo questo? Credi che Milan voglia accantonare
la sua idea di Comune a stampo militare, solo
perchè io vedo
gente rammollita che si bea al sole? Quello non cambierà, ma
tutticollaboratori anziani che avete qui sono dalla mia parte per
rivedere questo molto più organizzato, con la testa sulle
spalle, e cè di più! QUi voi non siete per un
ideale, un sogno, una desiderio, uno scopo che si unicsa davvero al
Cambiamento. Siete persi quanto me e non ve ne accorgete, strisciate
come me ogni giorno aspettando la pagae quei pochi passatempi che vi
date. non vi fate un pò pena da soli? Inveec in quei vecchi,
vecchi per modo di dire, avere più di trent'anni non vuol
dire essere vecchi. Cè quel tizio con la barbetta di
cinquatacinque che è più visto e acuto di me...
comunque tutti loro hanno più lucee forza,
volontà e desiderio negli occhi di tutti voi che avete usato
l'accettazione di ogni cosa pur di andare avanti. Andiamo ditemi uno,
solo una cosa o un desiderio che volete realizzare seguendo l'ambizione
di Milan. Fatemi vedere che anche i vostro occhi brillano nonostnate
tutto!"
"Tu sei fuori, te lo ridico.. Ma poi chi sei, chi ti vuole, cosa ci fai
qui?" sbottò Alaric dando una pedata alla terra che un
pò
volò sul fuoco facendolo crepitare
"Io sono... niente. Io sono nulla. Eppure a quanto pare per Milan e
David io sono un'ottimo elemento per quei test. E dico, e ripeto, se
NON fosse stato per quei test io stessa sarei stata nulla anche per
voi. Per qui. Ecco la verità! Eppure qualcosa mi ha detto
rigirati le cose atuo vantaggio...Dicono cheposso fare
qualcosa invece di andarmene subito e basta. Hanno messo di mezzo di
nuovo come nella Sala con voi quel tizio che è morto, come
se
fosse colpa mia e gli debba qualcosa. Al solito senso di colpa a go-go.
Ma non è stato quello a farmi decidere di restare..."
"E allora cosa. Ti ha promesso gioielli? A proposito cosa porti
addosso? Un altro diamante che vale pi di tutti questo?
Perchè
ti da diamanti?
"ma ti calmi?" urlò lei vedendo ALaric come stafatto, fuori
di
testa "E' solo un gioiello con una labradorite bianca! Non vale nulla
secondo quelli come te, che amano i brillocchi!...
le aveva Milan tra le sue cose, quelle che no valevano niente
perchè giustamente ti danno tremila cose come pagamento ma
tu
vedi dei magnifici moostone e dopo che te li hanno valutati, li butti
in uan cassetta di sicurezza perchè non meritano... Lo
strozzerei!"
"Non credo di aver capito..."
"Jd, ma tu non lo sai?"
"Si, so alcune cose, ma ovviamente non tutto.Quindi quello era in una
cassetta di sicurezza?" guardando quel grosso ciondolo che sembrava
antico con una pietra tonda quando l'unghia del suo pollice che mandva
bagliori azzurri su fondo color latte.
"Si, quelli che valgono poco a suo dire, o li fa smontare per ricavare
come in questo caso cose più piccole come doni, oppure li
tiene
conservati per chissà cosa... un vero peccato, a quanto pare
questo era il centrale di una collana pettorale stile egizio per farti
capire, e or è solo questo. Siccome ho dovuto lasciare
tutto,
tutto nella borsa, non avevo più nulla. Avevo pensato di
togliermi i giorielli così nel caso se qualche idiota
finalmetne
mi aiutava, non potesse derubarli, nascondendoli in un punto che poi la
polizia avrebbe trovato..."
"E dentro la borsa vi erano i documenti e tutto ciò che
avevi indosso..."
"Io non esco mai, quando lo faccio e solo per andare dai dottori,
usando la borsa. Se qualcuno mi conoscesse davvero saprebbe che io NON
sono una persona che gira con le borse ma, se capitava che per impegni
loro mi dovevano lasciare a casa velocemente dopo, sapendo che
mancavano
massimo un ora, vermanete sempre e solo un'ora, io riuscivo appena se
ne andavano e mi facevo due passi per gli unici negozi vicinissimo
girato l'angolo. Supermercato, un cinese e un negozio di casalinghi.
POco più in là una gioielleria. Io la borsa la
tenevo
sempre e solo per quei momenti veramnete sporadici. E ci mettevo dentro
quelle quatto cose che potevo prendere a 1 uero, se mettevo da aprte
dai soldi
dei nonni, perchè al solito non mi davano mai nulla e se
chiedevo soldi, anche alla mia età, dovevo specificare per
cosa
e sempre più spesso mio padre mi accompagnava dove dovevo
andare, scendeva e stava dietro di me finchè non finivo di
comprare. Siccome non mi conoscevano mai, a aprte gli antidolorifici e
una bottiglietta d'acqua, l'igienizzante e un cappello, non
cèra
dentro nulla. Sai, era brutto tenerla proprio vuota a far
venire loro
dei dubbi. Ma ieri ho deciso di togleirmi il mio orologio scheletrato,
i miei braccialetti, i miei anelli e orecchini e cosa tengo sempre
nelle tasche, per metterli al sicuro. Alla fine mica, con la tuta del
vosttro amico, potevo uscire con la borsa a tracolla. Mi avreste
sgamato..."
"Ehi, avevi detto che era successo tutto di fretta, che avevi agito
d'impulso..." fece Alaric sorpreso
"Vero, me ne sono accorta appena dovevo mettere il casco. Ho guardato
la borsa e ho capito che dovevo fare due scelte, continuare cosa
l'istinto mi aveva fatto fare e finire la cosa, oppure tornare al prima
e alla disperazione, tenendomi gli oggetti a cui tenevo che indossavo
sempre e trnando in quel posto che chiamavano casa. Alla fine mi sono
messa il casco..." disse lei gardando il fuoco e Jd disse.
"Milan ieri disse che non hai fatto altro che seguire cosa sei, che il
tuo vero io è venuto fuori facendo stramazzare a terra
quell'idiota imbracciando la sua arma per sterminare quella gente. E
poi dopo aver incontrato noi è stata tutta in salita. Seppur
non
avevi motivi, tu danzavi con la morte per raggiungerla, ma poi te ne
sei
allotnanata alimentata da qualcosa, quella cosa che ti ha detto no,
rialzati e agisci. Quel qualcosa che non ti ha permesso di farla finita
tante volte..."
"Non ho mai fatto le cose come gli altri, provando e provando, per il
semplice fatto che so bene per la mia sfiga che qualcosa sarebbe
successo, che avrebbero capito fermandomi in qualche modo...non per la
mia disperazione e
il mio vuoto cosmico per cosa non erano riusciti a fare come guide di
vita, ma perchè io fossi malata e quel gesto era come per
tanta
gente che per un momento no, fanno quella cosa. prima volevo
andarmene
senza soffrire, con davvero qualcuno che mi volesse bene al fianc, o
che
mi salutavae si assicurava che io morissi veramente. Che mi
accompagnava sulla Soglia, sapendo che era questo che volevo. Dopo quei
due ho deciso che no, ero sola e sola restavo, ne a nessuno importava
della mia felicità prchè ne prima e ne dopo,
cè
mai stato qualcuno che facesse qualcosa perchè sapeva che
sarei
stata felice con quel gesto, quella cosa... volevano sempre tutti che
iocontinuassi, sempre buonisti del cavolo, eppure in questi due giorni
ho visto solo che con tutto ciò che Milan ha fatto e mi ha
dato
a disposizione "toccandosi il ciondolo e pensando allas tanza, al
cavallo, alle cose bellissime che cèrano in quel posto "non
provassi nulla di... felice credo! Stupita, stupefatta da cosa non
vedevo di bello da tanto tempo e lo avevo invece d'innanzi, ma anche
avendoli in mano come quegli
orologi, o quel cavallo, o quelle stanze come piacevano a me di legni
itnagliati, rilievi sui soffitti e mobili di quel tipo, solo
per due
esempi... in verità dopo quel quacosa che provavo per veedre
tanta
bellezza... non restava nulla. Ancora e ancora non riuscivano e non
riescono a farmi desiderare di restare. Se cè davvero quel
qualcosa che dici tu che mi fa continuare ad andare avanti,
è
olo un briciolo di autoconservazione per non soffrire. Come i
tentativi. NOn mi fanno bruciare di vita. E inizio a credere che io sia
corrotta così tanto che l'unica soluzione è
andarmene. Perchè se non so che fortuna mi ha
portato qui, allo stesso modo com sa mi piace proprio in mio pugno,
sono l punto di prima. E.. allora cè poco da fare. Ho
desiderato tanto farla finita ma in modo che sembrasse un incidente o
qualcosa fatto dal di fuori. Per allontanrmi dalla paura di esere
fermata, scoperta... La paura di qualunue cosa potesse rovinare tutto e
io
costretta a stare in mano ai medici. A giudizi senza neanche conoscermi
e capire. Ancora adesso, dopo le promesse fatte prima a Milan e David
non sono sicura, ma secondo il vostro Leader io posso
aiutare prima di andarmene come voglio, in molte cose. Anche
far
soffrire come mai in vita loro la feccia che serpeggia in questo mondo.
Mi ha detto che quei macchinari possono dar corpo, come quella prova
inaspettata, ai miei incubi e che lui può renderli reali
contro
lo schifo. E inoltre..."
"Cosa ti ha detto" domandò Jd, osservando la carne che
ancora
friggeva quasi nella padella sul fuoco, mentre tutti la stavano solo ad
ascoltare
"Mi ha detto che seppur non voglio pensarci, ho un debito per il vostro
amico. Che la sua fine era stata un colpo improvviso abitudinario di
proteggere e fare il suo lavoro, che il suo tremare mentre mi guardava
ma on riusciva a sparare, ha fatto si che io arrivassi fin qui per fare
la differenza. Quella che lui non poteva fare. Che seppur non posso
essere una militare perchè ci vorrebbero anni
perchè sia pronta come voi, posso rendere qualcosa e non
vano il mio continuare per lui, quello che è mnorto per un
atto di eroimo, e per chi ha subito devastando chi la lo schifo.
Vendicandomi su questi tizi. Quei macchinari di
David, le stoddarde, la Draper potevano farmi raggiungere l'obiettivo
che gli Dei non hanno fatto..."
"che gli dei non hanno fatto?" ripetè Jd riflettendo.
"Milan nella discussione di oggi ha detto che io avevo chiesto a ogni
Dio conosciuto, così nel caso uno giusto e vero lo beccavo,
di
fare lo scambio, di dare il mio corpo e la mia vita a qualcuno che
meritasse di ritornare o che la potesse vivere come non aveva vissuto
la sua, prima. Che non fosse sprecata ma anzi valorizzata
perchè
non era per me. Semplicemente. Ma se nessun Dio ha fatto nulla, allora
perchè non sfruttare le macchine di David per questo? Una
vita
per una vita. E' questo che pensavo metnre lui parlava. IN
verità lui diceva altro, ma allafine mi sono
accorta che
l'idea la potevo rigirare come volevo io. E quindi, perchè
non
fare una sorta di partenogenesi come quegli squali negli acquari che
figliavano
senza compagni? Ma in un modo tutto... umano!"
"Non capisco che vuoi dire. Tu stessa hai detto che non sei tipo ne
intendi fare figli, giusto?"
"Non nella versione classica sessuata. Ma ricordi cosa ti dissi mentre
aspettavamo i tuoi amici in quella stanza? Che per me i figli non sono
quelli che generi tu dai gameti, ma quelli a cui dai un pezzo di te, il
tuo vero te, perchè continui in loro. Figliando nel modo
classico si usa i metodo sessuale, ma così non sei TU, ma
una
continuaizone genetica di gente che nessuno ricorda o conosce, a meno
che tu non abbia un albero genealogico e fonti per ricordarli. Tu sei
qui" toccando la testa "ma quando fai figli questo si perde
perchè come epr il mio caso, non tuti i figli
vengono com te e
come fossero Mini Me in tutti gli aspetti. Gente come me potrebbe
ritrovarsi figli di merda mentre gente di merda gfa figli che si
lasciano educare nei modi sbagliati. E' un terno al lotto... Un figlio
deve essere cresciuto in un certo modo o viene una merda umana. Sei
diverso, un'anima
diversa. Esattamente come i cloni. Condividi la genetica ma non
ciò che sei veramente. Ma con gl istudi di David..:"
"Camla, ti sto seguendo sempre meno. Ci sono con il fatto dei figli
facendo sesso, che però i figli poi non sono identici a te
come
testa perchè come sepsso accade sei diverso in molte cose
dai
membri della tua famiglia, e questo crea conflitti. E ok...
il fatto
della partenogenesi so cosè e come avviene, ma non capisco
cosa
collega il lavoro di David..."
"Tu sai dei test di David per ridare la mente alle persone che l'hanno
perduta, no? Ai vostri ex commilitorni in giro per il mondo e i loro
problemi..." disse a Jd seria, mentre gl ialtri ascoltavano solo
"Certo. I danni neurologici molte volte non sono perdita di materiale
cerebrale , ma comunque non vi sono più..."
"le sinapsi o collegamenti, quei filamenti che sono anche il ponte
per collegare le aree del cervell oe richiamare ricordi, memorie,
infomrazioni.. detta in maniera spicciola. Se David usa questa
tecnologia per resettare i cervelli e ripristinare una versiona di
poche decine di megabyte, che è il peso in dati di un
cervello
umano, perchè non usarla per scambiare una vita con una
vita?"
"EH?"
"Vuoi girare a tuo favore il volertene andare, non sprecare cosa ha
fatto il nostro amico per te, sacrificando te per una vita nuova. Uno
scambio senza perdite materiali..." disse Lubo come se avesse capito.
"SI!" urlò lei indicandolo con l'indice "Io voglio
andarmene. ma
non significa ho pensato oggi, vedendo il lavoro di David, farlo
fisicamente perchè significa dar retta agli imbecilli che
pensano che basta che respiri, non importa in che condizioni mentali e
fisiche sei, per loro la vita è sacra anche se sei un
vegetale,
un demente che non capisce nulla o altro. Puoi essere in una gabbia
medica per qualunque patologia e non poter parlare o se puoi, non
faranno nulla per te. Basta che respiri. Se io me ne vado come voglio,
questo corpo non respirerà più, ma se sfrutto
David
tramite l'Accordo come ho fatto ieri e confermato oggi, ho pensato
mentre guardavo il suo lavoro, che posso dare una nuova vita a qualcuno
che
verrà dopo di me, senza smettere di far respirare questo
corpo,
dando letteralmente possibilità a un'altra persona che
nascerà dopo di fatto, facendo quello che nessun Dio ha
fatto
perchè non esistono! Una nuova vita, una mente da zero,
senza dar retta ai buonisti. E' chiaro. lampante. Così
semplice e
sarei anche nel giuso!"
"Mi fa paura come quel matto coi ricci del film frankenstein
junior... cosa devo sentire" sbottò Alaric quasi schifato.
"Ma come, non sei contento? Io me ne andrò. Ma
farò una cosa buona...."
"E perchè restare per aiutare Milan nei test senza fare
tutto
'sto casino è troppo? O sei troppo sopra tutti per non..."
"Alaric" lo apostro Jd er poi parlare a Lia "E' davvero questo quello
che vuoi?"
Lia rimase a rifletter un pò, mentre i ragazzi spadellavano
il
cibo,che stavano cucinando, mettendo poi le caraffe di
caffè turco sopra la grata
"Si..." disse alla fine assorta "andarmene semplicemente
perchè
questi ricordi così dolorosi non mi lasciano pace, non ho
stimoli dal crearmi scopi o motivi per vivere, e questo per
me è
male. Chiunque nella propria vita si crea, cerca, raggiunge o
li
vede da lontano scopi, motivazioni, i perchè loro continuano
e
perseverano. Se fosse stato tempo fa, prima, se quel giorno di ieri
fosse accaduto prima, allora sarebbe stato diverso. Non provo
più nulla e ne sento nulla di positivo in nessuna maniera,
neanche ora che Milan per accontentarmi e farmi rispettare l'accordo,
perchè l'ho capito che è per questo, mi ha dato e
promesso ciò che mi paice e vorrei. Sono contenta di questi
orologi "guardando l'orologio scheletrato argentato al polso "e questi
oggetti in labradorite bianca spacciata per moonstone. Ma in
realtà è labradorite bianca e punto. Io che ho
studiato
pietre e minerali, li ho raccolti come potevo ma ne volevo
di pregio, so riconoscerli. CHi li vende o li tratta o è
ignorante come ho scoperto, oppure lo sa e vende a prezzo
maggiorato la
labradorite con riflessi blu come pietra di luna, senza preoccuparsi
dell'ignoranza della gente. perchè per far eun
esmepio, io quando
ho visto quest apietra come la ladradrite normale in quei
gioielli, l'ho riconosciuta subito. Ce ne vuole scambiare l'adularia
detta anche pietra di luna per la labradorite, ma la gente è
scema. Ecco cosa porta l'ignoranza. E vorrei che l'ignoranza non
esistesse più, che la conoscenza, lo studio non sia cosa
è diventato per le nuove generazioni....Sol oche Milan mi ha
dato questo e
altri gioielli con le mie pietre preferite come fluorite, labradorite
grigia, fire e bianca, occhio di tigre blu e altre anche
perchè qualcuno
non si sta zitto!" guardando male Jd.
"guarda che non è colpa mia, voelva un riassunto veloce sia
prima che uscissi, che quando stavi camminando per andartene
e siccome
è lui, non ci ho pensato! Capisco che anche per il
diamante..."
"Tu lo capisci che lui adesso, per la sua fissa della magia e simili,
vuole farmi provare le pietre e altre cose, per capire se davvero ci
riesco? Anche il passaggio di energia e la guarigione... stai un
pò zitto! Io ti avevo raccontato quelle cose
perchè
già mi vedevo poco dopo andata, muerta, adios ect ect. E
invece
adesso mi trovo a sentire Milan che è appassionato di cose
magiche e spritiuali, che vuole cambiare il mondo per
renderlo non solo
eguale ma equo. Che sono due cose diverse..."
"A me sembra la stessa cosa..." disse Alaric mettendosi in mano un
piatto con la cena
"uguaglianza significa dare alle persone le stesse cose, ma
questo non
tratta le differenze e condizioni di quelle eprsone, mentre
applicare l'equità permette a tutti di ricevere la
stessa cosa
pareggiando ma valutando le diffrerenze e appianandole. quello che io
ancora non capisco è ocme lui voglia fare un'unione dei
paesi in
unico solo, tenenrli ossia con gestione locale ma con un nucleo
centrale del Consiglio, cancellando tutte le leggi di prima mettendone
nuove perchè tutti abbiano stessi diritti, doveri,
possibilità...non calcolando tutte le variabili e la natural
umana..."
"Che vuoi dire..."
"Che cè molto dietro una costruzione di una
società che
forse non avete idea veramente e ne avevamo parlat alla Sala, ma forse
se domandi, ho la vaga imprssone che non hai capito che è
molto
diverso da ciò a cui siete abituati..."
"Parliamone un altro giorno, ti prego. Non vogli osapere Milan cosa
vorrà fare..."
"E perchè" domando a Jd che faceva questi discorsi "non ti
riguarda come sarà il mondo che vuoi cambiare?"
"Lo hai detto tu ieri nella Sala. le persone come chi mi ha spinto ad
esser eun militare e molte altre, come cambieranno, dentro? Cambiare i
cuori non è possibile, facile se si vuole fare come una
legge.
Perchè la gente deve capire, non seguire perchè
si dice
che non si fa. E' chiave portare il cuore della gente a vedere e capire
invece che pressarli perchè seguano. Così come
è
corretto che loro capiscano sulla loro pelle e su quelle di chi amano
cosa significa fare quello che credano giusto e invece è
sbagliato..."
"Si, detto ieri. Sono sicura che sia corretto così. Non
diveranno delle vittime come temevi. E' dalle esperienza di prima pelle
che si comprendono le cose. Quante
volte si è sentito quella persona o quell'altr dire che
capivano
davvero come si sentivano gli altri per cose che capitavano a loro o su
chi erano della famiglia, e iniziavano a creare associazioni di aiuto e
simili, SOLO perchè avevano provato su di se il significato.
mentre prima e a volte dopo, ricadono comunque sugli errori senza
crescere davvero, facevano tre voltre quello che capitava a loro. In
questo caso è tremendo, orribile, mentre per gli altri
è
giusto così..."
"parliamone con Milan domani alla Sala, ok? non mi va di discuterne
adesso. Invece vorrei sapere da tese cè qualcosa che
rimpiangi
di quel che hai lasciato alle spalle.."
Lia guardò Jd, riflettendo.
"Sinceramente solo i rimpianti di cosa mi sarebbe piaicuto mangiare,
visitare, vivere e non ho potuto. lasciare in quella casa le poche cose
a cui tenevo come gli orologi, pietre e minerali, la mia piccola
collezione di action figure e la sezione underwater... come per me, io
come essere vivente, non capirebbero il significato che avevano per me.
Ma che devo fare. O restavo là a sciogliermi piano piano
fino
alla pazzia oppure seguivo l'istinto. Il posto dove vivevo era
arretrato e bigotto molte volte da far paura. Quella gente mi ha
giudicata in un modo vergognoso senza consocermi, e mi ha
fatto
male sapere che una perosna che conosco, brava come i suoi genitori,
fosse diventato amico della feccia che andava al liceo con me. QUando
mio padre voleva parlare online con il padre per un saluto per le feste
ricordo che per caso vidi sul suo social le foto del figlio con quella
marmaglia e rimasi male per come erano abbracciati, felici, si
divertivano... e sono sicura
che è stato influenzato dalle merde con le loro facce di
bronzo.
Quella feccia era ben vista più di me, eppure non ero niente
di
ciò che valutavano. Sono diventata così come sono
ora
dopo e di sicuro passerei per feccia io ma quanto vorrei vederli
soffrire e presi dalla disperazione!"
"La cosa buona è che li hai allontanati, capisco che faa
male
vederli che vivono rispetto a te ma... come loro, come tutti gli altri,
il uto pensiero di far comprendere le cose nel modo in cui lo hai
esposto... è sicuro? Non avrà ripercussioni sulla
metne
delle persone?"
"Lubo, guardami e dmmi se era giusto, corretto che io subissi tutto
quanto oslo perchè non ero inquadrata nello stereotipo che
volevano. Non sarei qui se la mia vita fosse stata diversa. Ho cambiato
tante volte, ho cercato di suerare ogni ostacolo e fatto cosa volevano
e... perchè io mi sono dovuta rompere così e
quella
feccia come altra feccia può fare, deve continuare senza
subire
su di se e chi gli sta intorno lo stesso schifo? E' ora che le cose
siamo spalmate su tutti. QUindi no, per me è giusto
così,
finalmente. O tutti o nessuno. Inoltre si, sono rimasta sola ma alla
fine l'ho deciso io. Rò mi aveva fatto tanto male che non lo ha mai
capito, ha sempre preteso e ho ceduto due volte anche perchè
non
ce la facevo più a sentire la gente che e lui che non ero...
come le altre. NOn dico che non dovevo affrontare quelle volte, ma ora
so che rompere un braccio o due o direttamente strappargli una palla
è il modo migliore per vendicare certe cose, o nel caso di
cosa
abbiamo discusso ieri, di far provare a loro e a chi amano lo stesso
che applicano sugli altri. Tanto sono gli altri... questa diea della
famiglia che pensa a se stessa, dell'individualismo, del beneficio solo
per il mio gregge minchione di sangue deve finite! Forse è
vero
che la violenza non si ferma con la violenza ma è anche vero
che
le guerre, tutte, anche quelle recenti, sono state fermate con un bel
colpo di spugna facendogli il culo a tarallo a baffetto tedesco, ai re
stronzi e tutto il resto. Certo, in alcuni casi è andato a
schifo, ma quella è colpa della amsmada di capre e caproni
che
non sanno cosa significa regolarsi. Ma non sarà
così.
Subiranno e proveranno, riceveranno aiuto ma verranno portati faccia a
faccia con chi ha ricevuto lo stesso male e si insegnerà
cosa
significa fare sugli altri tanto non è su se stessi. E' ora
che
i privilegi vengano meno e vi sia l'umana empatia e vicinanza. E i
cuori si possono cambiare, se sono troppo aridi si usa il
lubrificante..."
"..."
"Sono felice di sser rimasta sola, alla fine comunque...Quello che Zay
e Ric non hanno capito, mai, neanche un attimo, è
che loro si sono fatti la loro vita, si sono costruiti cose, hanno
avanzato nella loro vita. io sono rimasta idem, tale equale a
come ero quando parlavo con loro. Ne un passo avanti, ma tre indietro.
Per causa mia? No, perchè non mi permettevano nulla. Fu
anzii
strano che accettassero di mandarmi in Irlanda, fu un evento strano. Ma
poi, dopo che io mandai a quel paese tutti e tutte nulla per me
cambiò. Ci ho provato. Solo io e chi, se esiste, mi ha
guardato
sanno quanto ho cercato di lavorare per andarmene, finalmente. Ma
nulla. La musica mi ha tolto salute e tutto. Tutti i corsi e
specializzazioni fatte non valgono più perchè
ormai con
lo smartphone il pc è superato. Mi ha detto proprio
così
una impiegata dell'ufficio di collocamento che, dopo averle detto della
mia malattia e che non potevo usare lo smartphone, così come
non
posso usare bene le posate per i dolori e lo hai visto appena finisce
l'effetto, mi ha guardata seria alla fine del colloquio e mi ha chiesto
il numero di telefono e voleva altri documetni. Mandameli su quella app
di scambio dati veloce. E io le dissi, ma guardi che le ho detto che
non posso usare quel cell, non ho quella app. Mi guardò,
rise e
mi chiese come se la prendessi in giro se davvero non avessi la app. So
io come mi sono sentita, come im trattò quella stronza, una
che
per lavoro doveva aituarmi e capire i miei problemi... sai, quando Ric
e Zay mi hanno detto che non era possibile che io fossi come l'ultima
volta, che loro avevano fatto cose e io non le sapevo, non hai pensato
che forse io no navevo seguito ne guardato nulla dei loro profili e
cose loro, che non sapessi nulla, ma solo la mia disperazione e schifo?
Quanto mi hanno fatto male e non lo hanno capito. Come tutte le cose
dette, che non hanno compreso ma hanno rimproverato e basta. E come i
miei non hanno capito dove hanno sbagliato mentre tutti pretendono che
io capisco i miei errori nei loro confronti... varrà anche
il
contrario dirai, no..."
"..."
"Mi hanno sempre giudicata "strana" o "diversa", ma la sai una cosa? Mi
è sempre piaciuto da morire: non sopporterei essere vista
come
il resto del mondo... ora è tempo che sia il mondo ad essere
visto e trattato come merita. Ad inziiare dalla feccia, e se con David
posso rendere reale e dar corpo ai miei incubi e quello che gli altri
hanno creato dentro me, lo aiuterò a sistemare le cose
finchè mi piacerà! Io non ho più nulla
da perdere,
saranno gli altri a perdere tutto. Diciamo che aiuteremo il Karma ad
agire..."
"Non è troppo?" domandò Jd preoccupato.
"Cèra una frase che nasceva in me nella mia rabbia e odio,
nella
visualizzazione. Anzi, un discorso, lo ricordo sempre vagamente ma solo
alcuni pezzi ritornano quando sono adirata. ...< ti
renderò
più e più di quello che hai fatto agli altri, io
sarò l'ultima cosa che vedrai e se sopravvierai, ricorderai
scopito nella tua anima. Perchè la tua anima dopo
sarà
dannata come è la mia, e non avrò pace
finchè tu e
tutti gl ialtri come te non mi odierete da bruciare dentro,
così
come io brucio di rabbia e disperazone..." non ricordo il resto ma...
questo è sempre quello che ritorna, ritorna. Zay diceva che
era
qualcosa legato a reincarnazioni e Milan a causa di qualcuno di nome
jd, ne è rimasto entusiasta. E quindi vuole capire. Resta il
fatto che se ho qui con voi la possibilità di materializzare
per
fare del bene tutto ciò di oscuro che provo, allora eccomi.
Cè un testo che dice
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