Baratro

di Fiore di Giada
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Paralizzato. Paralizzato.
Paralizzato.

Crudele, questa semplice parola risuona nella mia mente.
Una sensazione di gelida disperazione si diffonde nel mio cuore.
Non riesco a credere alle parole del professor Izumi e dei suoi collaboratori medici.
Eppure, devo accettare la verità.
Resterò immobilizzato in un letto per tutta la vita.
Dipenderò da altri per qualsiasi mia necessità.
Il mio sogno di diventare astronauta è infranto.
Che senso ha questa esistenza? Non voglio vivere così.
Sono condannato ad una vita inutile e senza scopo.
Col dolore, esplode la rabbia verso il professore e i medici. Perché mi avete salvato?
Mi avete condannato ad una agonia insensata.
Io non sono più nulla, senza il mio sogno.
Avreste dovuto lasciarmi morire e non condannarmi a questa pena.
Maledizione… La mia vita è finita! Andate via! Non voglio vedere nessuno! – grido. Non sopporterei i vostri sguardi tristi.
Che cosa me ne faccio della vostra compassione?
Non mi darà la possibilità di tornare a camminare.
Si allontanano e mi lasciano solo.
Presto, il silenzio scende nella camera.
E io, finalmente solo, piango tutte le mie lacrime.








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