Alla ricerca di un
giudice imparziale
Bill aggrotta la fronte e, tenendo il cellulare in mano,
sbircia verso lo schermo del portatile.
In videochiamata con lui c’è Mike e onestamente non ha
neanche idea di come abbia fatto a convincerlo a fare una cosa del genere.
Patton è sempre impegnatissimo in infiniti progetti musicali – forse con la
pandemia ancora di più, nonostante sia quasi sempre costretto a lavorare a
distanza – e quella loro conversazione è tutto fuorché incentrata sul lavoro.
Il bassista ghigna divertito e sventola il cellulare davanti
alla videocamera del computer. «Allora, hai capito? Devi scaricarti quest’app,
così possiamo sfidarci!»
Mike sbuffa. «Come funziona?» domanda.
Bill comincia a gesticolare e agitarsi sulla sedia. «In
pratica è un gioco multi player per sfidarsi a srotolare la carta igienica, te
l’ho detto! Per scaricarla fai così, così… poi così…»
Mike sgrana gli occhi. «Così come? Non si capisce un cazzo,
poi lo fai troppo in fretta e non riesco a seguirti!»
«Eh, così, vedi?» replica Bill in tono ovvio, spostando
rapidamente le dita sullo schermo dello smartphone. «Sei proprio ritardato!»
«No, tu sei un pessimo insegnante! Anzi, proprio una merda a
spiegare le cose: fai così, così e così… ma che cazzo vuol dire? Ce la
fai a formulare una frase di senso compiuto?»
Bill alza gli occhi al cielo. «Parla quello che scrive i
testi di canzoni più nonsense del pianeta!»
«Questo adesso non c’entrava un cazzo. Spiegati meglio,
altrimenti chiudo la videochiamata.»
«Okay, okay, che palle! Entri nello store di Google, il…
quello, insomma, scrivi il nome dell’app e la scarichi. Poi ti iscrivi e cerchi
il mio nick, così possiamo giocare!»
Mike esegue, continuando a borbottare tra sé. «E com’è che
ti chiami?»
«bgould. Tutto minuscolo.»
«Qualcuno mi ricordi perché ti sto dando retta…»
«Perché sfidare Mike Patton a srotolare carta igienica
tramite un’app è un sogno erotico che dovevo realizzare» spiega fieramente il
bassista, un ghigno soddisfatto dipinto sulla faccia.
Il cantante gli rivolge un sorrisetto enigmatico. «Non
riuscirai mai a battermi!»
«Tu dici?»
Mike gli mostra lo schermo del proprio smartphone. «Dovrei
esserci, giusto?»
Bill osserva e annuisce con fare solenne, leccandosi le
labbra. «Sono in hype, sappilo.»
«Cazzo, però ci vuole un giudice imparziale che decreti il
vincitore assoluto!» fa notare Mike.
«Macché, questo coso fa tutto da solo…»
«Ma io non mi fido. Lo sai che sono un perfezionista
fottutamente maniaco del controllo e ligio alla giustizia» ribatte il cantante,
ostentando una serietà che fa provare all’amico una leggera inquietudine.
«Mmh… e chi cazzo vuoi assumere come giudice?» domanda Bill,
grattandosi la fronte con fare perplesso.
«Ci penso io» decreta Mike, poi armeggia con il computer e
poco dopo un nuovo partecipante si aggiunge alla conversazione su Zoom.
«No, lui è di parte!» sbraita Bill, indicando il viso
sorridente di Trevor Dunn sullo schermo.
«Quanto la fai lunga!» minimizza Mike.
«Che succede, ragazzi?» chiede il nuovo arrivato.
«Io e Patton dobbiamo sfidarci a chi srotola prima la carta
igienica, ho trovato un’app fantastica che…»
Trevor fischia. «Cazzo, l’ho vista anch’io! Già provata, è
una bomba! Volete invitarmi a partecipare?»
Mike nega con il capo. «Tecnicamente dovresti farci da
giudice» spiega.
«Scordatelo: io partecipo!» esclama Trevor, affrettandosi a
recuperare il proprio cellulare.
Bill si batte una mano sulla fronte. «Quindi come facciamo?
Io giocherei anche senza giudice, ma il tuo amico Patton sta rompendo i
coglioni!»
«Che cazzo volete? Io voglio che tutto sia in regola!»
Trevor ridacchia. «Ha senso.»
«Gould, se non ti fidi dei giudici che propongo io, cerca tu
qualcuno!» gracchia Mike.
Il bassista sospira e ci pensa su per un attimo, poi
armeggia con mouse e tastiera e contatta colui che gli sembra più adatto a
ricoprire il ruolo di giudice.
Poco dopo anche la faccia confusa di Puffy appare sulla
schermata. Il batterista, dopo aver constatato chi sono i partecipanti alla
videochiamata, corruga le sopracciglia.
«Ah, sarebbe lui il tuo asso nella manica? Potrei dire che è
di parte» commenta Mike.
«Che volete da me? Stavo per addormentarmi di fronte alla
tv…» biascica il batterista.
«Noi tre ci sfidiamo a srotolare carta igienica con un’app,
tu fai il giudice» spiega Trevor in tono concitato.
«E voi mi avete svegliato per questo?» sbotta Puffy.
Bill annuisce e ghigna ancora una volta, sempre più
entusiasta. «Certo! Sono motivi importanti, sappi che devi sentirti onorato!»
esclama.
Puffy incrocia le braccia al petto e sbadiglia loro in
faccia, senza preoccuparsi di mettere una mano di fronte alla bocca. «Che razza
di gente frequento, cazzo?»
«Oh, basta parlare! Giochiamo!» tuona Mike, agitando il
cellulare di fronte alla videocamera.
«Okay! Puffy, devi essere imparziale, okay?» Bill si prepara
a giocare a sua volta.
«Ma sapete come si usa almeno?» domanda Puffy stranito.
Bill comincia a mostrargli i movimenti da eseguire,
sproloquiando: «Sì, in pratica fai così, vedi? Poi clicchi qui, metti questo e
alla fine giri il telefono come se fosse il rotolo di carta igienica…»
«Giri il telefono?» Il batterista è sempre più confuso e
stranito. «Non ho capito.»
«Chi se ne fotte? Tanto tu non devi partecipare!» esclama
Mike.
«Bill, comunque sei un pessimo insegnante!» commenta Trevor
con una risata.
«Che importa? Tanto non deve giocare! Bene, pronti?»
Mike e Trevor annuiscono, mentre Puffy sbuffa.
«Via!» strilla il bassista, cominciando a far ruotare il
braccio destro in senso antiorario.
Mike e Trevor prendono a fare lo stesso, sotto lo sguardo
non troppo vigile del batterista dei Faith No More.
Puffy, le palpebre appesantite dal sonno di cui non ha
potuto godere, osserva distrattamente lo schermo del cellulare che tiene in
mano.
Mentre i tre cretini che l’hanno disturbato imprecano e fanno
ruotare le braccia per srotolare un immaginario rotolo di carta, i suoi occhi
si fanno sempre più appannati.
«Finito!» strilla Bill all’improvviso.
«Anch’io!» gli fa eco Trevor.
«Stronzi, io ho fatto prima!» sbraita Mike.
Tutti e tre puntano lo sguardo verso il riquadro in cui
campeggia il viso di Puffy, ma quando lo mettono a fuoco si rendono conto che
il batterista ha le palpebre abbassate ed è palesemente addormentato.
«No, cazzo, e adesso?!» chiede Mike.
«Io te l’avevo detto che era meglio basarsi sul controllo
dell’app» gli fa notare Bill piccato, notando che risulta essere il vincitore
della sfida secondo quanto riportato nel gioco sul cellulare.
«Col cazzo, io non sono d’accordo! Ho finito prima!» si
inalbera Mike. «Lui doveva controllare! Non dovevo fidarmi!» prosegue.
«Comunque ho vinto io, è palese» interviene Trevor.
«Puffy? Puffy, di’ qualcosa!» strilla Bill, mollando un
pugno sulla scrivania accanto al computer.
Il colpo fa sobbalzare il batterista, il quale apre
faticosamente gli occhi e fissa il vuoto di fronte a sé. «Qualcosa…» biascica.
«Che ore sono?»
«Devi dirci che hai visto chi ha vinto!» esclama Mike.
«Ah.» Il batterista si stropiccia gli occhi e sorride
confuso.
I tre partecipanti lo fissano in attesa, sperando che lui
abbia effettivamente seguito lo svolgimento della gara prima di scivolare nel
sonno.
A quel punto Puffy inclina la testa di lato. «Sì, ecco…
ciao, vado a dormire» conclude, per poi interrompere la connessione.
Bill, Mike e Trevor si scambiano occhiate stranite tramite
le rispettive videocamere, poi si lasciano andare a una valanga di
imprecazioni.
«E adesso?»
«E adesso, Patton, prendiamo per buono ciò che c’è scritto
sull’app: ho vinto io!» si pavoneggia Bill, mostrandogli fiero lo schermo del
cellulare.
«Non ci sto! Stai dicendo una marea di stronzate, nessuno
può battermi in uno sport come questo!» replica Mike, lanciandogli
un’occhiataccia.
«Ragazzi, che ne dite di applicare il detto tra i due
litiganti, il terzo gode?» propone Trevor con un ghigno.
«Vaffanculo!» rispondono gli altri due in coro.
«Come non detto! Allora che volete fare?»
«Diamo il via a un torneo: per ora Gould ha un punto, ma
presto recupererò!» Mike stringe più forte lo smartphone nella mano sinistra.
«Pronto?»
«Puoi scommetterci!» sibila Bill, assottigliando lo sguardo
e sentendo l’adrenalina montargli nel petto.
Trevor scoppia a ridere e, alzando le mani in segno di resa,
scuote il capo. «Con voi non si può gareggiare, faccio io il giudice!»
[Prompt 4: “Sei un pessimo insegnante!”]
Tantissimi auguri al fantasmagorico Bill *____*
Oggi ha compiuto la bellezza di 58 anni… oddio, ma vi
rendete conto? O___O
Okay, sto già delirando in queste note finali, il che è
grave, vista la mancanza di neuroni che abbiamo potuto trovare nel testo sopra!
^^”
E niente, anche stavolta – rimanendo sulla scia della
shottina per il compleanno di Shavo che ho pubblicato due giorni fa – ho da
fare dei ringraziamenti speciali.
Ringrazio Soul per la challenge, ma anche un’altra puntata
di “Avanti un altro!” in cui avevo scoperto dell’esistenza di un’applicazione
multi player in cui ci si poteva sfidare per decretare chi riuscisse per primo
a srotolare un rotolo di carta igienica/chi ne srotolasse di più in un tempo
prestabilito (ora non ricordo bene).
Comunque, chi poteva mettersi a giocare a qualcosa di tanto
demenziale e nonsense se non Bill? E chi poteva coinvolgere, se non Mike?
AHAHAHAHAHAHAH XD
E Trevor – plot twist! – anche lui si lascia coinvolgere in
certi disagi, ma del resto ricordiamoci che è un bassista ed è il migliore
amico/soulmate di Mike, quindi tutto normale (?) ^^”
E Puffy ovviamente doveva dare il suo contributo… ehm…
quale? AHAHAHAH!
Grazie a chiunque sia giunto fin qui, davvero, scrivere
quest’altra OS mi ha fatto un sacco ridere e spero che abbia avuto lo stesso
effetto anche su voi lettori :D
Alla prossima e ancora tantissimi auguri al nostro carissimo
Billy ♥
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