IN SPAGNA, A BARCELLONA.
Holly resistette a casa solo due giorni, poi salutò la madre
e i suoi compagni e si recò nuovamente in aeroporto; aveva
un obiettivo importante: rivedere la donna che amava, ma senza farsi
scoprire per non turbarla e distrarla dagli studi. Tenne in mano il
biglietto con il suo indirizzo e si diresse all’albergo che
aveva prenotato e che non si trovava molto lontano
dall’appartamento di Patty. L’albergo era un tre
stelle ed era abbastanza carino. Subito posò i suoi bagagli,
indossò un cappellino e degli occhiali da sole e
iniziò a correre per le vie del parco. Rinunciò a
portare in giro il suo adorato pallone, perché se lei avesse
visto un ragazzo col pallone ai piedi lo avrebbe sicuramente
riconosciuto. E così ogni mattina si alzava alle
6:00 per iniziare i suoi allenamenti.
Nel frattempo erano passati cinque giorni dal suo arrivo e durante una
corsa al parco vide una figura a lui familiare… era Patty
che faceva stretching su un albero. Indossava un pantalone nero
aderente e un top che le lasciava scoperto l’ombelico e
mostrava il suo seno generoso.
Lui si fermò come un maniaco nascondendosi dietro a un
albero per osservarla senza essere visto: “Come è
diventata bella!!! E come si capisce che adesso è una donna:
si mostra sicura negli atteggiamenti… è
stupenda…”.
Holly però si rese conto da solo che quello che stava
facendo non andava bene, dagli sguardi poco carini di molti passanti
che lo fissavano… pensò: “E' meglio che
mi sposto prima di essere arrestato”.
Il giorno prima dell’esame la chiamò utilizzando
un cellulare con una sim acquistata in Giappone.
TUN TUN…. TUN TUN… “Pronto, Patricia
Gatsby”
“Ciao Patty, come stai?”
“Oh Holly… bene grazie, sono ancora presa dagli
studi, ma domani finalmente affronterò gli esami!”.
“A che ora Patricia?”
“Il primo è alle 10, il secondo è alle
13. Speriamo vadano bene entrambi… io però non ho
rimpianti, ce l’ho messa davvero
tutta!”, disse con un sorriso.
“Sono sicuro che non hai nulla di cui preoccuparti! Allora ci
risentiamo tra qualche giorno per sapere quando è meglio
fare i biglietti”
“Mmmm… Holly scusa se te lo chiedo, ma
perché vuoi venire in Spagna? Dopotutto, dopo pochi giorni
dovrai affrontare un nuovo volo per la Francia. Non è meglio
che tu ti riposi in Giappone e poi affronti un solo viaggio
direttamente per la Francia?”
“Forse… comunque ormai ho voglia di visitare la
Spagna e se tutto andrà come spero, ne sarà valsa
la pena…”
“A cosa ti riferisci?”, chiese l'ex manager
incuriosita.
“No no nulla, scusa, è una cosa che…
insomma… vorrei vedere la Spagna, non
c’è un motivo reale… (che stupido, non
posso certo dichiararmi telefonicamente…)
“Ok…”, rispose una Patty non troppo
convinta.
“Allora in bocca al lupo per i tuoi esami di
domani!”
“Crepi, grazie Holly”.
Patty riagganciò “è proprio
strano… non si fa sentire per più di un anno e
ora si ricorda addirittura quando farò gli esami e ha voluto
sapere l’ora per chiamarmi…sicuramente
vorrà accertarsi che sia andato tutto bene per poter
partire. Ormai è così sicuro di voler venire.
AAAAHHHHH, che sto facendo… devo
muovermi…”
Il giorno dopo Holly si alzò di buon ora, indossò
un completo elegante (Patty non l’aveva mai visto vestito
così se non in rare occasioni), si diresse dalla fioraia e
comprò un bel mazzo di rose rosse.
“Andrò ad assistere ai suoi esami e al termine mi
presenterò con le rose… chissà se
conosce il linguaggio dei fiori…”.
Alle 10:00 la ragazza iniziò il suo primo esame in lingua
tedesca: riuscì senza fatica a ricevere il trenta e lode sul
suo libretto universitario.
Holly l’aveva sentita discutere in modo scorrevole e perfetto
davanti al docente di tedesco e alla fine aveva ricevuto addirittura i
complimenti.
Lui si sentiva super orgoglioso della sua Patty e continuava a pensare:
“Come ho fatto a non avvicinarmi prima a lei: è
così bella, intelligente… come è
possibile essere così completi!”.
Al termine dell’esame Patty si sentì sollevata, si
girò verso la plenaria e notò un uomo, pareva
più un ragazzo giovane, con un bel vestito e delle rose
rosse.
Lo guardò e pensò: “deve essere venuto
a fare una bella sorpresa a qualche ragazza dopo
l’esame…che cosa romantica!!!”.
Si rigirò subito, notando di essere stata vista fissarlo, si
imbarazzò, uscì fuori dall’aula e si
recò davanti la porta dove avrebbe dovuto sostenere l'esame
successivo.
Holly rimase immobile: “Mi avrà riconosciuto???!!!
Non credo, altrimenti si sarebbe avvicinata…ora devo fare
attenzione… se mi vedrà ancora al prossimo esame
capirà tutto”.
Alle 13:30 con un po’ di ritardo, iniziò il suo
secondo esame. Stavolta era su letteratura araba. Era difficile, ma lei
credeva di essere abbastanza pronta.
Il docente però, non si lasciò impressionare,
rispose a quasi tutto, ma a lui non bastò:
“Signorina, posso vedere il suo libretto?”
“Certo” e glielo porse.
“E’ iscritta da soli dieci mesi e ha dato
così tanti esami??? Beh, si vede che lei è
davvero studiosa, anche perché sono tutti con la media del
trenta… dunque, signorina, le dico semplicemente, io non
sono soddisfatto del suo lavoro… posso darle al massimo 20.
Accetta?”
Patty si sentì morire, accettare significava laurearsi non
con il massimo e pertanto molte porte lavorative, quelle a cui aspirava
lei, le sarebbero state precluse. Non sapeva che fare, ma quando il
prof parlò intravide un barlume di speranza :
“Vedo che lei è incerta sul da farsi…
voglio però offrirle un' alternativa. Ho visto che solo
stamani ha superato l'esame di tedesco con il massimo, è
possibile che lei non sia riuscita a concentrarsi bene su entrambe le
discipline. Le darò un’ opportunità che
dò solo ai migliori. Tra cinque giorni farò fare
questo esame ad altri ragazzi. Vuole provare a ripeterlo? Sono sicuro
che qualche giorni in più le permetterà di
stupirmi…”.
La ragazza non sapeva che fare… voleva rivedere Holly, ma se
avesse dovuto sostenere di nuovo l’esame avrebbe dovuto
chiedergli di non venire più. Non sarebbe stata capace di
studiare seriamente sapendolo vicino, ma lui quando aveva dovuto
scegliere tra lei e il calcio non aveva avuto dubbi, ora anche lei
doveva fare come lui se voleva diventare qualcuno nella
vita…
“Allora signorina? Mi dica cosa vuole fare?”,
incalzò il docente.
“Sì, la ringrazio per
l’occasione che mi offre. Tra cinque giorni
ripeterò l’esame e sono sicura che
andrà meglio!”.
“Bene l’aspetto. Signorina Gaatsby, non mi
deluda!”.
"Non lo farò!".
Detto questo Patty si alzò, guardò ancora verso
la plenaria e vide un po’ di ragazzi che la guardavano
stranita…
"Sicuramente pensano che sono una pazza se rinuncio al voto e
preferisco ripetere l’esame, ma loro non conoscono i miei
obiettivi”.
Holly aveva sentito tutto, ma stavolta si era nascosto bene.
La fece uscire dall’aula, capì che non poteva
ancora andare da lei, non era il momento. Stavolta toccava a lui avere
pazienza… uscì dopo un bel po’
dall’Università e nel primo cestino
buttò il mazzo di rose. Non era ancora il momento per
dichiararsi…
Aspettò un paio d’ore per chiamarla, doveva
lasciarla tranquilla di concentrarsi bene per ripetere
l’esame. TUN TUN…TUN TUN…
"Patricia Gatsby. Chi parla?”
“Ciao Patty sono Holly”. Lei restò in
silenzio per qualche secondo..
Holly non le diede modo di parlare: “Patty devo dirti una
cosa che a me dispiace molto… non potrò venire in
Spagna nei prossimi giorni, sono molto preso dagli
allenamenti… il mister non mi lascia partire (fece una
risata sforzata)… dice che non è ancora
soddisfatto… “.
A quelle parole Patty si sentì sollevata e rispose:
“Ok Holly, non preoccuparti, anche per me sarebbe stata dura
farti da Cicerone a Barcellona; sai oggi ho dato i due
esami… uno è andato bene, mentre
l’altro dovrò ripeterlo tra cinque giorni per
migliorare la valutazione”.
Oliver decise di recitare una parte ben costruita: “Ah bene,
sono proprio contento che questo imprevisto non ti abbia fatto
arrabbiare, mi sento meno in colpa! Però ci vedremo in
Francia”.
“Lo spero tanto, ora devo impegnarmi per prendere un
voto più alto e poi vi raggiungerò. Non vedo
l’ora di veder..vedervi!!!”.
“Anche io non vedo l’ora di vederti!!! Ho tante
cose da dirti. Allora ci vediamo settimana prossima in Francia,
ok?”
“Ok, a presto Holly!”. E chiuse il
telefono. Patty era stranita sempre più dalle parole di
Holly… le aveva detto che non vedeva l’ora di
vederla… che strano, non aveva mai usato queste parole con
lei… “AAAHHHH CHE STO PENSANDO, ORA DEVO
CONCENTRARMI. LO STUDIO PER PRIMA COSA!!!”.
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