Tra quaderni, insetti e aghi narcotizzanti
Colibrì.
Conan ha sempre avuto paura degli insetti, gli suscitano un forte ribrezzo, ma leggere quella parola sulla copertina di un quaderno di terza elementare gli infonde manie suicide. Per colpa di quei dannati Uomini in Nero deve stare con bambinetti che hanno meno della metà dei suoi anni e hanno smesso da poco di fare la pipì nel pannolino.
Conan apre il quaderno riluttante, finisce i compiti in men che non si dica – è troppo intelligente per quegli assegni, o forse sono loro troppo stupidi – e torna in soggiorno per vedere la tv, quando vede un colibrì svolazzare per la stanza.
«Siete una persecuzione!» dice, addormentandolo con un ago. |