Le oscure avventure di Tyler Ames

di daphne 92
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-Dobbiamo trovarla- disse Lila alzandosi goffamente dopo aver ripreso i sensi, dirigendosi con passo instabile verso la porta di casa.
-No, io devo trovarla, tu stai qui- disse Tyler mettendosi di fronte a Lila.
-è mia figlia, è stata colpa mia se l'hanno presa, io devo trovarla- disse Lila cercando di spingere via Tyler.
-Tu sei debole, Lottie sta assorbendo le tue energie tramite il latte, mi se svenuta tra le braccia Lila, cosa pensi di fare là fuori?- disse Tyler immobilizzando Lila.
-Ma è mia figlia- disse Lila singhiozzando tra le braccia di Tyler.
-è nostra figlia e ti prometto che tornerà da noi sana e salva- disse Tyler mettendo due dita sotto il mento di Lila per far incrociare i loro sguardi e poi dargli un bacio a fior di labbra.
-Ok.- disse Lila, ma Tyler seppe subito che non si era affatto arresa, nonostante ciò si smaterializzò in un turbine di fuoco di fronte a lei.
-Ho bisogno del vostro aiuto- disse Tyler materializzandosi nel salotto della casa del fuoco, dove si trovavano tutti i membri della congrega.
-Per cosa?- chiese Derek che aveva in braccio Rachel.
-Hanno rapito nostra figlia- disse Lila materializzandosi alle sue spalle.
-Tu non ascolti mai vero?- sibilò Tyler arrabbiato ma anche divertito, Lila era come una cascata, non poteva essere dominata.
-Mai- disse Lila e poi si scatenò il caos.
-Come vostra figlia?- disse Mason sotto choc fissando Lila, cercando di capire come avesse potuto partorire una bambina ed essere sempre così bella.
-Hai fatto una figlia con quell'essere?- disse Victoria furiosa.
-Come si chiama?- chiese Rachel sorridendo dolcemente, era la più tranquilla e buona della congrega, cercando di mettere sempre tutti a loro agio.
-Quando è stata rapita?- chiese Derek calmo come sempre, la mente razionale della situazione.
-Lila, amore della mia vita, non ti hanno insegnato a dare questo genere di notizie con un pò di tatto? Credo che tu abbia reso Mas più stupido di quello che già era!- disse Tyler ridendo, mentre osservava Mason osservare Lila come un pesce fuor d acqua.
-Mi piace essere diretta, comunque Mason credevo che tu fossi a conoscenza di come nascono i bambini! E Victoria, tesoro, io sarò anche un essere dotato di ali e brillantini, ma almeno non faccio la santarellina per poi andare con il primo che mi capita!- disse Lila con un sorriso provocatorio.
-Per rispondere alle vostre ultime domande, la bambina si chiama Charlotte, noi la chiamiamo Lottie, è stata rapita da dei membri della casa del vento mentre io ero a scuola e Lila era con lei- disse Tyler stringendo la mano di Lila che era al suo fianco.
-Io avrei saputo proteggere mia figlia- disse Victoria provocando Lila.
-Prova a proteggere qualcuno dopo un parto di dodici ore in cui la maggior parte delle tue energie se ne sono andate e dopo un allattamento che richiede lo stesso numero di energie, non saresti capace di proteggere neanche te stessa- disse Tyler flashando gli occhi rossi a Victoria, mettendo in chiaro che insultare Lila era fuori questione.
-Quello che mi chiedo è perchè i membri della casa del vento, che sono sottomessi al vostro volere, in particolare al tuo Derek, hanno rapito mia figlia, toglimi questa curiosità Derek- disse Lila minacciosa con gli occhi blu.
-Qualcuno al di sopra di me può tranquillamente aver dato l'ordine- disse Derek calmo.
-C'è qualcuno al di sopra di te? Di noi?- disse confuso Tyler.
-Forse è arrivato il momento di spiegare tutto a Tyler- disse seria Lila.
-Non puoi restare qui, politica della confraternita- disse Melanie a Lila.
-Lo so, ho rispetto per le tradizioni, me ne stavo andando, parlategli anche della casa del vento, dopo vieni a casa e ti parlerò della casa dell'acqua e di quella della terra- disse Lila cercando di sorridere nonostante la situazione orribile.
-Stai attenta- disse Tyler per poi attirarla a sè per un breve bacio ed osservarla sparire in un vortice d acqua.
-Bello show- disse Mason sarcastico.
-Io non faccio show, è la realtà, la mia realtà- disse Tyler che adesso senza Lila nelle vicinanze poteva perdere la pazienza.
-Così noi dovremmo credere che hai veramente una figlia con Campasgualdrina?- disse Victoria incrociando le braccia.
-Scegli bene le parole da usare Victoria- disse minaccioso Tyler, non avrebbe permesso altri insulti alla madre di sua figlia.
-Basta così, andiamo nella cripta, sarà più sicuro parlare laggiù- sibilò Derek, zittendo tutti.
-Adesso voglio sapere tutto, sono stufo di sembrare scemo, voglio la verità- disse Tyler deciso dopo essersi sistemato nella cripta con gli altri.
-Ti abbiamo detto come funzionano le congreghe, ogni continente ha un capo che fa parte di una congrega suprema, la congrega suprema è l'unica più potente della nostra, è formata da vampiri secolari, che non hanno rispetto nè per la vita nè per la morte, al di sopra di tutto e tutti, il capo di quella congrega è chiamato il principe degl'inferi- disse Derek.
-Chi è adesso il principe degl'inferi?- chiese Tyler teso, sicuramente quell'uomo sapeva dove era Lottie.
-Non lo sappiamo, l'ultimo principe conosciuto era..- disse Melanie non sapendo come comunicare la notizia.
-Era tuo padre, l'ultimo principe degl'inferi conosciuto era Alexander Dragov- disse Victoria con riverenza.
-Bene paparino era potente, questo non gli ha impedito di lasciarmi davanti ad uno stupido ospedale nella notte più fredda dell'anno- disse Tyler con rancore.
-Alexander è stato per noi una grande guida e un grande capo, ha portato la congrega ad un potere ed un prestigio mai raggiunti in precedenza- disse Derek con ossequio.
-Ma è stato uno schifo di padre, quindi passiamo oltre, parlatemi della casa del vento, come si uccidono?- chiese Tyler in tono pratico.
-I membri della casa del vento sono fate dell'aria- disse Melanie, come se ciò spiegasse tutto.
-Fate dell'aria? Che significa? Credevo che le uniche fate fossero quelle della casa dell'acqua- disse Tyler confuso.
-Non solo la tua Lila ha le ali- disse Victoria sprezzante.
-Le fate dell'aria sono molto meno potenti di quelle dell'acqua, è per questo che si odiano e sono nostre alleate, loro possono controllare i venti, niente a che vedere con il poter creare tsunami!- disse Mason sorridendo inebetito pensando a Lila.
-Perchè dovrebbero voler rapire mia figlia?- chiese Tyler nervoso.
-Lila è una delle più potenti fate dell'acqua, tu sei l'erede al trono di Atlantide, tuo padre si è rifiutato di sposare una di loro, puoi scegliere il motivo che più ti aggrada, tutti sarebbero piuttosto validi no?- disse Derek con tono asciutto.
-Vado a casa- disse Tyler, confuso da tutte le informazione che aveva appena ricevuto.
-Quando Lila ti dirà quello che deve dirti non farti condizionare, pensa con la tua testa- disse serio Derek.
-Non è Lila a condizionarmi, non lo ha mai fatto- disse secco Tyler prima di smaterializzarsi.
-Ehi- disse Tyler materializzandosi accanto a Lila nella nursery di Lottie.
-Ciao, ero qui per..volevo credere che fosse un incubo, tornare a casa e trovarla nella sua culla con il suo ciuccio- disse Lila lasciando andare qualche lacrima.
-Presto sarà presto qui con noi, ma adesso ho bisogno che tu mi parli della casa della terra e della casa dell'acqua- disse dolcemente Tyler.
-Ok, la casa dell'acqua è una copertura, non è vero che ognuna di noi controlla un oceano, l'acqua è acqua Ty, ogni fluido risponde ai nostri comandi, noi non siamo una confraternita, siamo un popolo, possiamo vivere sott'acqua e in superficie, non ci cambia molto anche se il mare sarà sempre casa nostra, siamo più potenti nel mare. Le migliori fate vengono allenate da bambine e vengono mandate nelle scuole o nelle città in cui la congrega è presente per ucciderne i membri, noi siamo le cacciatrici, le migliori vengono scelte per fare da guardia alla regina..o al re, il migliore o la migliore viene scelta come sposa o sposo del re o della regina, si diventa re o regina per discendenza, tu sei l'ultimo componente, o meglio Lottie è l'ultima componente della casata reale regnante- disse Lila felice di poter finalmente dire tutto a Ty.
-C'è di più, tuo padre non ha ucciso tua madre, il consiglio reale ha ucciso tua madre come punizione per essersi innamorata di tuo padre, succede questo alle fate che s'innamorano dei vampiri, vengono giustiziate- disse Lila fissando il pavimento.
-Mi avete lasciato credere che mio padre avesse ucciso la mamma- disse Tyler ferito, il suo odio per suo padre derivava in parte da questo.
-Non potevo dirtelo o..- disse Lila con gli occhi ludici.
-O Alissa ti avrebbe affogata, doveva allontanarmi dalla casa del fuoco. Ucciderò chiunque poserà un dito su di te, ci siamo capiti? Nessuno ti toccherà, mai- disse Tyler serio, guardando negli occhi la ragazza, era una promessa che aveva intenzione di mantenere.
-Come farai?- chiese Lila timorosa.
-è l'ora di scoprire le carte, non sono così indifeso come volevo sembrare- disse Tyler baciando Lila.
-Spiegami- disse Lila agitata, non capire le cose la rendeva nervosa.
-Quando ho scoperto i miei poteri ho iniziato a sentire delle voci nella mia testa, qualcuno che sussurrava, un uomo e una donna, mi hanno insegnato come controllarli, come svilupparli, credo che quelle voci appartenessero ai miei genitori, sono sparite quando sono arrivato al collegio- disse Tyler serio, sperando che Lila non lo prendesse per pazzo.
-Mostrami cosa sai fare ragazzo prodigio- disse Lila entusiasta.
-Ti mostro la cosa più figa- disse Tyler sorridendo soddisfatto.
-Si- disse Lila sedendosi entusiasta come una bambina che assisteva ad uno show di magia.
-Ignis- disse Tyler facendo apparire una sfera di fuoco.
-Non sono così impressionabile- disse Lila un pò delusa.
-Fulgur- disse Tyler e delle scariche di energia elettrica circondarono la sfera di fuoco.
-Ok, questo è impressionante, come fai a controllare l'energia elettrica?- disse Lila stupefatta.
-Shh bambina, ancora non ho finito- disse Tyler ghignando.
-Aqua- disse Tyler e una patina d'acqua circondo la sfera elettrica e di fuoco.
-Mi avevi detto che non sapevi controllare l'acqua- disse sbalordita Lila.
-Posso controllare qualsiasi cosa- disse Tyler ghignando orgoglioso.
-Perchè il latino?- chiese Lila studiando la sfera affascinata.
-La voce di uomo sostiene che la magia può essere controllata meglio tramite la parola- disse Tyler scrollando le spalle.
-Ty, tuo padre era noto per controllare i suoi poteri tramite il latino- disse Lila dolcemente.
-Non posso pensare a loro adesso, devo concentrarmi su Lottie. Ho bisogno che tu mi dica dov'è la base della casa dell'aria- disse Tyler a Lila, deciso a salvare la figlia il prima possibile.
-In Francia a Nizza, perchè me lo chiedi?- disse Lila confusa.
-Andiamo lì- disse Tyler prendendo la mano di Lila e smaterializzando entrambi.
-Oh si certo, andiamo lì- sbraitò Lila che non si era accorta che erano già nella base delle fate dell'aria.
Ogni cosa che li circondava o era bianca o trasparente, sembrava tutto così etereo, regnava un silenzio assoluto, i soffitti erano altissimi e al posto di un normale soffitto vi era una vetrata enorme che mostrava il cielo azzurro.
-Nessuno parla qui?- sussurrò Tyler scioccato, il silenzio era assordante ed opprimente, il sibilio del vento come urla.
-Le fate dell'aria comunicano tramite i venti- spiegò Lila sottovoce guardandosi intorno allarmata, Tyler entrando così aveva fatto una pazzia e aveva sicuramente allertato tutte le fate dell aria.
-E i vampiri come comunicano allora?- chiese Tyler curioso mentre percorrevano un lungo corridoio con pavimenti in marmo e colonne bianche.
-Non comunicano, uccidono- disse Lila alzando gli occhi al cielo.
-Lo prendo come un complimento- disse Tyler ghignando.
Arrivarono in una sala dalla forma esagonale, al centro della quale fluttuava un trono di cristallo, vi era seduto un uomo con una tunica bianca.
-Lo vedi quel trono di cristallo lassù? è dove siete il capo del consiglio- bisbigliò Lila.
-Come cavolo ci arriviamo noi lassù?- chiese Tyler confuso.
-Potevi almeno avvertirmi prima di venire qui che come fata fai schifo- disse Lila fulminandolo con lo sguardo.
-Non credo di esserlo, di avere le ali intendo, non le ho mai viste- disse Tyler confuso.
-Certo che lo sei, sei un principe del mare, è ovvio che tu lo sia! Solo non le hai mai usate- disse Lila esasperata
-Non potevo esattamente esercitarmi a svolazzare- disse Tyler alzando gli occhi al cielo.
-è il momento di usarle- disse Lila annoiata.
-Non so neanche come tirarle fuori, i maschi hanno le ali?- disse confuso Tyler.
-Tutte le fate hanno le ali, sia maschi che femmine- disse Lila con la sua aria da maestrina.
-Puoi non chiamarmi fata?- sbuffò Tyler.
-Come vuoi essere chiamato? Fato? Fatino?- disse Lila ridendo quando vide l'espressioni disgustate di Tyler.
-Ok pensa intensamente all'acqua adesso- disse Lila seria, era il momento di trasformarsi.
-Perchè?- chiese Tyler confuso.
-Perchè è l'unico modo per far uscire le tue ali- disse Lila alzando gli occhi al cielo per l ennesima volta.
-Ok- disse Tyler chiudendo gli occhi e quando gli riaprì Lila notò che erano di un blu intenso.
-Bravo ci sei quasi, continua così- disse Lila accarezzandogli i capelli.
-Fa male- disse Tyler a denti stretti.
-La prima volta fa un pò male, ma sei bravissimo Ty- disse Lila incoraggiandolo.
-Allora come sono?- chiese Tyler voltandosi, sentiva di avere le ali ma non riusciva a vederle, sembrava un cane che si rincorreva la coda.
Le ali di Tyler erano di un nero intenso, non erano compatte, ne glitterate, erano nere e sembravano mutare in continuazione, i contorni non erano definiti, iniziavano da poco sotto le spalle fino al fondoschiena, si muovevano lente e sinuose.
-Sono..Ty sono spettacolari- disse Lila senza fiato, non aveva mai visto un paio di ali simili, erano così adatte a Tyler, un misto tra la sua natura infernale e quella del mare.
-Fammi vedere le tue adesso- disse Tyler entusiasta.
-Le mie cosa Tyler?- disse Lila maliziosa.
-Le tue ali- disse Tyler sbuffando.
-Che delusione, e io che speravo che tu volessi vedere altro- disse Lila ridendo ed facendo uscire le sue ali.
-Allora che ne pensi?- chiese Lila facendo una piroetta.
Le ali di Lila era di un blu scuro, quasi trasparenti e glitterate, sembravano emanare della polvere argentata ogni volta che sbattevano, erano di poco più corte di quelle di Tyler e avevano una forma più morbida e delicata.
-Riflettono la tua personalità Lila, sono meravigliose- disse Tyler baciando Lila.
-Bene, adesso siamo pronti per volare lassù- disse Lila sorridendo.
-Qualunque cosa accada non ti spaventare per me ok? Io starò bene!- disse Tyler serio a Lila, aveva un piano che sapeva non sarebbe piaciuto alla ragazza.
-Se hanno Lottie prendila e scappa ci siamo capiti?- disse Tyler serio prendendo il polso di Lila.
-Non ti lascio qui- disse Lila scuotendo la testa.
-Prendi Lottie e scappa- disse Tyler autoritario per poi iniziare a volare verso il trono di cristallo che era sospeso in aria a pochi metri dal soffitto.
-Ciao nipote- disse l'uomo seduto sul trono di cristallo, aveva i gapelli grigi, un accenno di barba bianca e un sorriso sinistro.




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