Soffitta

di Miravel0024
(/viewuser.php?uid=300333)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.



Per quanto ne sapevo, la soffitta a casa della nonna era sempre stata chiusa, non c'era mai stato modo di aprirla e alla nonna non sembrava interessare.
< Comunque c'era solo vecchia robaccia, non è un grosso problema. > Diceva sempre così, eppure avevo sempre avuto la sensazione che nascondesse qualcosa, che ci fosse un motivo se quella porta fosse sigillata e nessuno avesse il permesso di provare a scassinarla, o di chiamare un fabbro.
Per anni quella stanza mi ossessionò, ogni volta che ero dalla nonna sgattaiolavo via tentando di aprirla, ma invano. Alla fine crescendo ci rinuncia, la curiosità rimase, ma smisi di tentare.
Fino ad oggi.
La nonna è morta, ha avuto un terribile incidente cadendo dalle scale. È stato orribile.
La cosa assurda è che ho scoperto, alla lettura del testamento, che mi aveva lasciato la sua casa e tutto ciò che conteneva. Non me lo sarei mai aspettato.
Il punto è che quando decisi di visitare la casa, era molto che non ci andavo, mi tornò in mente la soffitta e pensai che forse avrei potuto finalmente scoprire cosa nascondeva, eppure quando il fabbro si presentò, mi disse che non c'era niente da fare, che la porta sembrava murata dall'interno e che, per qualche assurdo motivo, non riusciva neanche a rimuovere la porta dai cardini, suppose che la porta fosse incollata al cemento. 
Con la delusione a farmi compagnia, decisi che ormai era troppo tardi per tornare a casa e che avrei ordinato una pizza e dormito qui.
Durante la notte mi svegliai per una serie di forti rumori, non riuscì a capire che cosa potesse essere, perciò decisi di fare una follia e andare a controllare. Per un motivo che non riuscivo a spiegarmi la luce era saltata. Assurdo, avrei dovuto far controllare l'impianto elettrico. 
Girai tutta la casa senza trovare nulla. Finché non tornai su per le scale ed avvertii una strana corrente gelida. Strano, era impossibile, non potevano esserci finestre aperte o altro, l'unica cosa che c'era al piano superiore era... la porta della soffitta. Ingoiai un boccone amaro e ricomincia a assalire le scale, non potevo credere di starmi comportando come uno stupido personaggio dei film horror, quella era davvero una pessima idea. 
Una volta in cima alle scale la mia torcia si spense, faticai a trattenere un urlo. La scossi per un po' e alla fine, fortunatamente, la torcia si riaccese, anche se forse sarebbe stato meglio se non lo avesse fatto.
La porta della soffitta era aperta.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3975807