La leggenda di Sir Endrell Morgerstern

di Ridley Jones Stark
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Alexa si sciolse delicatamente dall'abbraccio e guardò la figlia negli occhi
 
-Vitani dove hai sentito quel nome?-
 
la ragazzina esitò, da un lato era tentata dirle quello che le era capitato, ma dall'altro temeva la sua reazione, una persona razionale ed equilibrata come Alexa Morgerstern non avrebbe mai creduto alla storiella dei mostri e della strega Ridley, probabilmente avrebbe pensato che la figlia fosse diventata pazza o che stesse avendo una crisi isterica curabile con qualche calmante,
 
-L'ho letto su un baule in soffitta- mentì in fine asciugandosi frettolosamente gli occhi
 
-E ti ha sconvolta così tanto leggere quel nome?-
 
-S-si...-
 
-Perché bambina?-
 
-Io non lo so... ero lì tra le cose della nonna e di Rildey... e ho trovato diversi bauli con il nome di quel tipo scritto sopra... e non ho potuto fare a meno di chiedermi perché non fosse venuto al funerale della nonna e di Rid... ho bisogno di sapere mamma...-
 
Alexa sospirò, le era chiaro che la figlia stesse nascondendo qualcosa, ma percependo la sua angoscia decise di non indagare oltre
 
-Va bene Vì ti darò delle spiegazioni, ma sappi che non è esattamente una bella storia- disse avviandosi verso le scale
 
-È una di quegli argomenti che è meglio affrontare davanti ad una cioccolata calda?- chiese Vitani sorridendo appena
 
Alexa la imitò
 
-Vista la situazione direi proprio di si-
 
così le due scesero lentamente le scale completamente avvolte dal silenzio della casa.
In salone Emily era seduta sul divano e continuava a piangere istericamente raccontando alla madre del terrificante sconosciuto che si era intrufolato in casa, intanto James era seduto su una poltrona accanto a Scott che coccolava distrattamente Marielle mentre ascoltava preoccupato il racconto della nipote,
 
-Hai detto che l'intruso era in camera di Vitani?- chiese mentre Emily riprendeva fiato
 
la ragazzina annuì
 
-Era orribile... aveva una maschera nera... diglielo Tani!- strepitò
 
la giovane guardò la cugina senza sapere cosa dire, ormai non riusciva più a capire cosa fosse reale e cosa non lo fosse, le sembrava di impazzire! Ridley aveva definito quel mostro "Ombra", ma Emily sembrava convinta che si trattasse di un uomo con una maschera, la ragazzina non sapeva più cosa pensare
 
-Vì non mi avevi detto che era entrato uno sconosciuto in camera tua- disse Alexa interrompendo i pensieri della giovane -ti ha ferita?! Ha preso qualcosa? Perché non me lo hai detto subito?!-
 
-Io... non lo so mamma... non mi ha ferita... e non ha preso nulla...- rispose Vitani sentendosi sommersa dalle domande
 
la madre si rilassò appena
 
-Dovremmo chiamare la polizia- disse ai fratelli -potrebbe essere pericoloso-
 
Jennifer annuì
 
-Li chiamo immediatamente-
 
-Sarebbe inutile- mormorò Vì
 
-Cosa?- le chiese Emily linciandola con lo sguardo
 
-Be’… un ladro non torna mai due volte nello stesso posto giusto?- sussurrò Tani incerta, in quel momento quell’affermazione le sembrava l’unica cosa sensata da dire, anche perché la sua mente si rifiutava di credere che quello che aveva visto nella sua stanza e successivamente in soffitta fosse reale,
 
-Ma dobbiamo allertare la comunità!- strepitò istericamente la cugina scoppiando in lacrime
 
-Va bene Emi…- esordì Jennifer facendo alzare la figlia -ora ti porto in camera tua così puoi riposarti e tranquillizzarti mentre tuo zio Scott chiamerà la polizia…-
 
la ragazzina annuì piano e seguì la madre sulle scale.
Dopo poco anche Scott e James salirono diretti nelle loro stanze per metabolizzare ciò che era accaduto quella sera, mentre la vecchia gatta Marielle li seguiva attentamente con lo sguardo rimanendo seduta sulla poltrona di Helena; così Vitani e Alexa rimasero sole nel grande salone, il pesante silenzio era interrotto solo dal ticchettare delle lancette che scandivano il lento scorrere del tempo,
 
-Perché non mi hai detto subito del ladro?- chiese in fine Alexa
 
-Non lo so mamma…- rispose sinceramente
 
la donna sospirò
 
-Va bene Tani… allora mi hai chiesto chi è Lucas Morgerstern… è il figlio di William, il fratello di tua nonna… ma non lo conosco molto bene, dato che mia madre non parlava con suo fratello da quattro anni quando sono nata io. So che è un avvocato e che vive a Dublino, ma se vuoi sapere della sua vita privata dovresti chiedere a tua zia Violet, lei e Lucas avevano riallacciato i rapporti da qualche anno quando Ridley è venuta a mancare…-
 
Vitani guardò la madre cercando di assorbire tutte quelle informazioni, Lucas Morgerstern era suo zio, non parlava con nessuno della famiglia da anni se non con Violet e con Ridley… inoltre se la visione che aveva avuto era veritiera Lucas aveva anche causato involontariamente la morte di Ridley,
 
-E cosa contengono quelle scatole in soffitta?- chiese cercando di dare un ordine a tutte le domande che le affollavano la mente
 
-Non lo so, forse vecchi vestiti, giochi da bambini, infondo anche lui ha vissuto qui quando era piccolo-
 
Vitani sospirò
 
-È solo questo?-
 
Alexa annuì
 
-Che altro dovrebbe esserci?- chiese guardando la figlia
-Non lo so… perché nonna e suo fratello hanno litigato?-
 
-Lei non ne parlava mai, credo fosse per qualcosa che aveva fatto William… comunque ora non ha più importanza… qualsiasi problema avessero ora non lo possono più risolvere-
 
-Si hai ragione…-
 
-È meglio se vai in camera a riposarti, è stata una giornata pesante per te…-
 
Vitani annuì
 
-Buona notte mamma…- disse per poi dirigersi verso le scale.
 
La ragazzina aveva appena iniziato a salire i primi scalini quando senti nuovamente sua madre parlare
 
-Cosa dovrei fare secondo te Marielle?- disse Alexa preoccupata,
 
-Non lo so Alexa, forse dovresti parlarne con i tuoi fratelli- a rispondere fu una voce acuta e gracchiante, che Vì non aveva mai sentito, possibile che fosse la voce del gatto?!
 
No, non era possibile, i gatti non parlano! Forse stava di nuovo avendo le allucinazioni... ma non aveva senso... non aveva mai avuto problemi simili... magari stava sviluppando una specie di sindrome post traumatica da stress... doveva assolutamente informarsi... comunque stava sicuramente accadendo qualcosa di strano, anche se Vitani non sapeva ancora di cosa si trattasse... l'unica cosa di cui era sicura era che lo avrebbe scoperto presto! Sia che si trattasse di un'imminente malattia mentale sia che si trattasse di qualcos'altro.
Forte di questa nuova convinzione la ragazzina ripresa a salire le scale, ma a metà della prima rampa vide qualcosa che la paralizzò: sul gradino davanti a lei vi era un giovane uomo con i capelli biondo sabbia e grandi occhi blu come zaffiri, vestito con abiti di altri tempo
 
-Non è possibile...- mormorò la ragazzina indietreggiando,
 
il ragazzo che era intento ad osservare una foto di Ridley, si voltò e mosse qualche passo verso di lei, come se volesse chiederle qualcosa, ma prima che potesse parlare sparì in una folata di vento... Vitani fissò il punto in cui il ragazzo era sparito, ecco un'altra cosa inspiegabile... l'ennesima della giornata.
 
-Vì che fai qui ferma in mezzo alle scale?- le chiese suo zio Scott riscuotendola dai suoi pensieri
 
-Non lo so...- rispose Vitani ricominciando a salire le scale mentre mille domande le si affollavano nella mente.
 




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