chapter 26
chapter 26
ricordo che sono stati scritti tempo fa, in forma di bozza di una
storia intera, che divido e posto appena riesco ma non sono modificati,
rivisti, riletti o altro.
***********************************************************
9 mesi prima
Turchia
"Ti avevo detto di no n
fare cose
avventate, ora guardaci! Sono dovuto venire con i miei dal settore
sicuro, e ora ci siamo impantanati qui..."
"Scusa Jd, ma ti avevo detto di non venire. Che risolvevo io!"
"E come! Guardali!!!"
Jd parlava tra i denti
con le mani
alzate, davanti ai soggetti che
dovevano snidare ma erano finiti invece in una trappola. Ma siccome
Gask aveva la voglia di agire a modo suo perchè si annoiava,
finendo per entrare con la sua squadra al momento sbagliato, senza
chiedere prima supporto o autorizzazioni, Jd aveva dovuto mettere una
pezza sopra bruciando le tappe pe dare supporto alla sua squadra.
Forzando la fase tre del piano dalla seconda entrata,
facendo un casino. Il problema maggiore era che si erano divisi mentre
discutevano per seguire uno della lista che dovevano prendere, appena
si erano incontrati, ed erano rimasti lontano dalle
squadre, finendo in una stanza, quella in cui stavano litigando.
"Dimmi in che modo ci siamo messi in questo casino, perchè
non
mi sono accorto neanche del fatto che ci siamo divisi dagl ialtri e..."
"Silenzio. Fate silenzio! Voglio sapere chi siete, ora o faccio saltare
tutto!"
Jd e Gask guardarono il tizio, in mezzo ad altri quattro, che teneva in
mano un dispositivo e aveva indosso delle cinture con dell'esplosivo.
"M i spieghi perchè gli arabi hanno smepre questa mania di
far esplodere cose, se stessi, grandi scoppi?"
"E' diventata parte della loro cultura, da decenni! E una missione per
Dio..."
"parlate, o fermo tutti i vostri uomini attivando questo! Chi siete.
Come avete fatto a trovarci..."
Si trovavano in una zona isolata, in una costruzione antica e
precedente abbandonata, occupata e
convertita da quartier generale per una certa fazione di dominio
religioso, che cercava di invadere i confini. Invece di far partire
l'esercito turco, il Consiglio di tutti i paesi aveva chiesto a Milan
di intervenire,in quanto diventato il gruppo d'armi di prima linea.
Essendo un membro del Consiglio, nato di constrasto con quelli che la
gente chiamava "poteri forti", stavano cercando di scavalcarli per una
gestione corretta, per tutti gli esseri umani, la Terra e gli
animali/vegetazione. Se prima era tutto legato a fattori
privati/economici/religiosi dei singoli membri, uniti in un gruppo di
avvoltoi che beccavano il mondo. Almeno, era questo che credeva il
Consiglio, i cui membri non avevano retribuzione delle loro cariche
come l'oggi in altri paesi, anzi i costituenti non
percepivano neanche una sorta di minima
indennità di presenza. E così era per gli ideali,
anche
percepire un valore pari allo stipendio di un operaio in regola era
troppo,
senza auto di rappresentanza, senza nessun guadagno a meno che no
nfossero i rispettivi settori. Ma non era un guadagno per loro, ma un
onore, un grande onore servire il loro Paese. L'unico, Paese. Tutti
uniti.
Loro servivano qualcosa
di più grande, ed era già un orgoglio essere
parte di un Consiglio... lealtà, dedizione e onore! QUello
che
ripetevano sempre.
Era stato quindi un bisogno, quello di non creare conflitti tra i
confini e isterici religiosi, creando solo casino. Meglio una cosa
pulita e in silenzio.
"Se siamo qui perchè, secondo te?" disse Gask spavaldo,
ridendogi in faccia
"Siamo qui..." disse diplomatico Jd dando un'occhiataccia a Gask"...
sapete perchè siamo
qui! State tentando di giungere oltre confine, nascondendovi qui,
state..."
"Chi vi manda! L'america? Quale stato contro Dio state..."
"ma quale Dio, se lo
sentisse Kianta
gli sparerebbe in fronte e basta così..." rise Gask,
abbassando
le mani per fare una battuta
"Abbiamo un intento conciliatorio, diligente e salomonico..."
urlò Jd per fermare Gask "...evitare l'attivazione delle
misure
turche per..."
"Parla chiaro! Non capisco che dici... O ti sbrighi o faccio saltare!
Siamo tutti pronti a immolarci per fermare voi..."
"Ok, va bene..." dise
Jd, iniziando a
spiegare, fermandosi per rumori di spari in lontananza "Ci hanno
mandato per fermare la vostra cellula che ha..."
"Allora non ci vuole altra spiegazione! Siamo felici di dare la nostra
vita per..."
"Aspetta! E' chiaro che..."
Jd però non riuscì a proseguire perchè
l'attenzione di quei cinque fu catturata alle sue spalle, mirando
altrove. Si voltò, solo per vedere entrare unaa figura che
non
immaginava. Non in quel posto. Sembrava scivolare più che
camminare, una ragazza con una maschera bianca con dei marchi scuri,
capelli lunghissimi e boccoloni, un abito in stile antico vaporoso,
color nero/blu notte con grandi decori come fiori, come dalie scure tra
i capelli. Scorreva elegantemente mentre tessuto e capelli si muovevano
nel movimento, ma Jd si accorse, abituato, che era una proiezione a
levitazione magnetica. Era una sospensione magnetica, un metodo con il
quale una barra di mezzo metro proiettava tutto intorno un soggetto,
secondo programmazione al alta
qualità/risoluzione,
sospesa su un altro oggetto la parte sottostante che si muove su
rotelle. Questo proiettore di ultima generazione era utilizzato anche
per comunicazioni tramite connessione audio/video, guardando l'immagine
renderizzata del soggetto. Questo sistema era stato adottato dal
Consiglio nel caso no nera possibile una riunione fisica, ed essendo un
prodotto dei labboratori di Milan, li utilizzava per molte cose, anche
per l'apparizione dei Crell se necessario, se non vi era l'impianto
nella zona in cui servivano. Camminava autonomamente e questa barra
scompriva all'interno della proiezione, mostrando un'immagine digitale
molto realistico, esattamente come i video proiettori della zona delle
gradinate.
Quindi era un loro prodotto, pensò Jd?
"Chi diavolo sei, chi sei!" urlò quello con il detonatore in
mano mentre la figura si avvicinava.
La figura tuttavia, si avvicinò agli uomini armati,
fronteggiandoli, si
voltò di profilo e con la testa guardò Jd e Gask.
Si,
pensò Jd, era il modello con telecamere e microfoni per
interagire e per i Crell, non quelli per le chiamate.
"Legeia...?!?" sussurrò stupitissimo Gask vedendola,
veramente sorpreso.
"Ehi, chi diavolo sei. E come sei conciata? Chi ti ha fatto entrare?
İsmail chiama gli altri, fai..."
L'uomo con il detonatore
urlò
a uno degli altri, ma qualcosa di
tondo e azzurro polvere sfrecciò verso di loro dall'entrata
e
con alcuni balzi, come una pietra sull'acqua, saltò verso la
mano
dell'uomo, provocando innumerevoli schizzi scarlatti. La mano dell'uomo
era stata tagliata a zig zag, eliminandogli di fatto il detonatore. La
figura di Legeia si voltò col viso verso di loro, restando
di
profilo, emanando bagliori bianchi come un'aura, finchè
allargando le braccia, buttando la testa indietro con i capelli che
danzavano e l'abito come al vento, tutto l'impianto elettrico
saltò, lasciando al buio, tranne la luce dalle finestre,
tutto.
L'elettricità era stata postata in quel luogo storico traite
fili attaccati alla meglio ai soffitti con lampadine a bulbo pendenti
e, pensò Jd, se non era stato fatto saltare un impianto in
remoto, forse in fisico, ma aumentando la tensione così
tanto
che le lampadine esplosero, i fili fecero scintille azzurre, fumo che
si levava da ogni punto bruciato.
Jd si era voltato attimi prima, spingendo Gask a farlo, sapendo che
sarebbe accaduto, perchè non era la prima volta che gli
capitava
e sapeva a chi piacevano questi scherzetti. Li adorva proprio, far
venire un coccolone a tutti!.
Quindi era un modello collegato via satellite ed
avevano
settato i sistemi di quel posto in loco? O qualcuno aveva manomesso
l'impianto?
Con la folgorazione del
sistema di
Legeia per creare un abbagliamneto, rese
cieci quegli uomini, e quei due ne approfittarono per eliminarli e
disattivare le bombe. Quello che deteneva il detonatore gli serviva ma
unattimo prima di prenderlo si era sparato, vanificando tutto.
"Grandioso! Cazzo...
quello era uno
della lista che aveva i codici, e si è ucciso.
Già so che
chi sappiamo ci spellerà vivi!" si
agitò Jd
disperato davanti il corpo del tizio, che prima voleva sfuggire da una
finestra e poi, vedendoli arrivare, aveva urlato i suoi moti da pazzo
sparandosi. Levò lo sguardo, fissando intorno
mentre la
figura di Legeia pareva sparire e apparire altrove e la palla rotolava
in giro "E che diavolo succede..."
"Io penso a qui, tu
controlla cosa hanno indosso come armi, che ce le portiamo. E prendi le
nostre che ci avevano requisito..."
"Si, per colpa di
qualcuno! Ho dovuto
appoggiare le armi a un muro per non farmi sparare, e solo
perchè volevano sapere chi eravamo. Speriamo non abbiano
comunicato con qualcuno per avvisare altre squadre. E quel tizioche ci
serviva... Quanto lavoro per niente. Milan ci vorrà buttare
in
una piscina con i pirana, Kianta ci sputerà in un occhio
dopo
averci stterrato fino al collo lasciando le nostre teste a
chissà che animale... E quei codici ora sono in mano a gente
più difficile da acchiappare! Questo qui, qui, adesso,
lontano
dagli altri che li sapevano, era perfetto!" si lamentò,
aspettando Gask che smontava le cinture.
Qualcosa rotolò viicno a lui, si girò e vide cosa
era in
realtà ed immaginava, che smettendo di rotolare si era mezzo
sulle zampette e lo fissava. "There
is
something awfully spooky about those big staring eyes..:"
sussurò Jd ricordando gli schizzi, quando gli aveva mostrato
un
pezzo della sua solitudine, i siti che visitava ai corsi nei tempi
morti perchè per lei una noia, gli unici siti che non
fossero
bloccati e poteva raggiungere dai pc dei corsi. Quell'animaletto
tondeggiante e molto cricetoso che le piaceva, e disegnava nei tempi
morti tra le altre cose.
Levò la vista da quegli occhi, ogni volta gli mettevano
paura e
spronò Gask a sbrigarsi, che già era accaduto un
casino.
"Sono contento che tu ne sappia qualcosa, perchè sono
già
stanco di questo caldo, di questi odori, dl fallimento, di tutto! E io
che dovevo fare
da supporto secondario..." si lamentò Jd irato, mentre Gask
staccava i pacchetti e i fili "più che altro.. dimmi
perchè..." ma si fermò, perchè la
figura con la
maschera camminò verso la porta, come uscendo. Jd la
guardò, Gask si
sollevò e mettendosi i cavi in tasca fece qualche passo come
per
parlarle ma si zittì.
Jd rimase fermo a guardare ma poi, quando
lei si voltò, spostò Gask con una spallata e si
arrabbiò.
"Tu sei qualcosa che manda Kianta, vero? Che succede, come sei qui?
Cosa..."
"Andiamo, non è il momento.." disse gask, prendendolo per un
braccio, rincorrendola.
"Gask...Ehi! Che significa..."
Lo seguì fuori, che seguiva Legeia. Il sistema di
visualizzazione scorreva per i corridoi e stanze comunicanti, con un
sistema di ruote a triangolo cingolate, nascoste dalla proiezioni, che
gli consentiva, seppur con un sistema a gravitazione rettangolare senza
angoli, di muoversi con agilità e di ocnseguenza Legeia
sembrava
correre agevolmente, con il programma che faceva muovere abiti e
vestiti in modo realistico.
Gask seguì la figura fra porte divelte, corpi a terra e
casini
per l'irruzione dei suoi uomini, vedendola voltarsi, ossiail volto
della figura,
indietro per guardare che fossero dietro. E Jd che continuava a
chiamare Gask, ma sembrava non sentirlo.
Fecero tutta la struttura a ritroso, e Gask in un momento in cui aveva
voltato un angolo l'aveva vista vicina e chiese "Dimmi dove sono gli
uomini, in che zona sono?"
Legeia si fermò, voltandosi facendo frusciare le gonne, e
con la
mano, vicino a un muro, fece come per pulire uno specchio appannato e
comparve una proiezione sull'intonacatura del gruppo, i due gruppi anzi
riuniti in uno, che sostavano vicino l'EirOl all'esterno. gli rispose lei.
"Mi spieghi che succede? Perchè ti sei fermato, io..."
urlò Jd sbattendogli contro, finchè non vide la
proiezione "Sono già fuori? Che
cosa..."
"Jd, non ora. Andiamo!" seguendo Legeia, che era ripartita, facendo
ondeggiare i capelli.
Giunsero nell'atrio aperto della struttura mezza diroccata, e
sistematqa
alla buona, non vendedo più Legeia. Doveva aver cingolato
veloce
da qualche parte all'ultimo angolo, e si pararono davanti a un gruppo
di ultimi soggetti, che intimarono loro di fermarsi con le armi
puntate, mentre prima guardavano in un'altra direzione..
"Grazie Legeia..." disse con rabbia Gask, come se fosse presente.
"Dove sono andati gli altri dei vostri. Come ci avete trovato..."
"per la vostra puzza!" disse una voce dall'alto, che sparò
ad
alcuni mentre una bomba abbagliante caduta tr aloro, li fermava
temporaneamnete.
Kianta saltà giù, colpendo in un orecchio uno
sotto, infilando la
lama a becco d'acquila del suo set di coltelli da combattimento,
atterrandolo e passandolo al successivo. Ancora abbagliati, li
infilzò uno dopo l'altro, disarmandoli e atterrandoli.
"NOn ha usato il Wing Chun, ma il Danzan Ryu Jujitsu?"
mormorò Jd sorpreso.
"oggi si" disse annoiato Gask
"Sbaglio o quella era una tua tecnica di combattimento?
ri-mormorò Jd esterrefatto ma anche dubbioso
"ANdiamo!" lo tirò via, cambiando discorso,
rivedendo Legeia verso l'uscita.
Gask seguito da Jd, correva verso l'esterno oltre le costruzioni,
mentre Kianta finiva gli ultimi.
"La lasciamo sola? Lei ono dovrebbe essere qui!"
"Lasciala divertire, sono gli unici che può sforacchiare.
Se... è meglio che usciamo subito!"
"Gask, che diavolo succede!"
"Dovrei chiederlo io!" urlò Kianta irata raggiungendoli "Che
diavolo avete combinato? Come vi è saltato in mente di far
saltare la sezione di testa del piano, per questo sfacelo!" urlando
come
un'isteria "Voi due! Come avete fatto a lasciare chissà dove
le
vostre quadre per fare gli idioti! ..."
"Lo so, colpa mia, ma era in cima alle priorità che quello
stronzo fosse preso e sgusciava ovunque... Jd mi ha seguito per
spalleggiarmi, e lo so che ci siamo persi gli altri, ma ero sicuro di
prenderlo ma... è finito in quella stanza e ha finito di
imbombarsi il torso... quelli ci tenevano sotto tiro..."
"Ma davvero!" ringhiò lei
"Non urlare, non sappiamo se ci sono altri..." le chiese Jd
"...perchè le squadre sono
tornate indietro, capeggiate dai vostri secondi?... e voi eravate
chissà dove, uscendo proprio alle spalle dell'ultimo gruppo
che
voleva inseguire i vostri uomini. Dove avete la testa! Siamo di nuovo a
questo punto, che chiamando la Sala dai Vecchi, che vi
seguivano in
digitale, scopro un altro casino!?! E siamo a cinque volte che arrivo
io a
snidare le cagate che fate!"
"La colpa non è mia! E' colpa sua che ha voluto anticipare i
tempi sfondando il lato..." indicando Gask, che si grattò la
testa
"E 'sti cazzi!"
urlò ai due
"Ho affiancato te a lui perchè sei
lo psicologo dei veterani, dei Capitani, sei insimee a Lubo e Bryden,
uno degli equilibrati. E invece siamo di nuovo a questo punto! Sono
tanti, tante le volte che mi sono dovuta scomodare per essere qui
perchè qualcosa va a quel paese e invece di sistemare, vi
inguaiate ancora di più! Ero da un posto e son osalita
subito
sull'AirOl di corsa,
portandomi del sostegno digitale per venirvi a salvare..."
"Si, l'abbiamo vista. E trovo strano che tu abbia chiesto a
lei
di intervenire..." disse Gask con un tono e un atteggiamento che
sembrava far interndere che parlava di u na cosa, che lei doveva capire
e
dare spiegazioni, senza dilungarsi eccessivamente
"Di che cosa parli io..." rispose lei adirata, in mezzo allo spiazzo.
Poi le squillò il celulare, lo prese con le labbra
contorte dalla rabbia e quando vide il messaggio alzò lo
sguardo, vide alla loro spalle Legeia, restando di sasso
"Ma che..." balbettò, facendo voltare Gask e Jd, e il primo
la
riguardò e tentò di dire qualcosa, ma un altro
messaggio
catturrò l'attenzione di Kianta che fece un verso di
disperazione. Si guardò alle spalle, fece un giro di nuovo
verso
di loro e li tirò verso fuori, urlando di corre, correre,
correre.
"Che succede"
"Ci sono altri? Dove sono?"
"Fuggite,
sciocchi!" sbraitò lei, correndo come una disperata
finchè non si fermò, facendo un verso di rabbia e
voltandosi verso est, ricordando dove fosse l'aereo.
"Ma sei venuta da quella distanza a piedi? Da sola? Ma che diavolo..."
Ma Jd si sentì la frase morire in gola a causa
dell'esplosione
che spostò una potente onda d'urto, che li spinse a terra,
coprendoli con una valanga di polvere, sabbia e detriti. Si ritrovarono
bocconi, tossendo, cercando di vederci e rialzarsi, tra i frantumi di
quella che era una vecchia costruzione turca storica. Quando Kianta
riuscì a mettersi in piedi e guardare cosa restava alle sue
spalle, cercando di pulirsi il viso con una mano, mugnando cose tra una
crisi di pianto.
"Perchè non abbiamo usato le tute con i caschi integrali?"
si
lamentò Jd, con il cappello della divisa, meno tecnologia
che
avevano scelto per l'incarico, volato chissò dove e lui
pieno di
polvere.
"Che cazzo è successo! CHE DIAVOLO ERA!
perchè
è saltato tutto in aria, avevo già previsto che
quel
gioiellino, parecchio malmesso ma recupebile, divenisse una TOrre. Era
un gioiello turco! Una meraviglia! Era già uno schifo che
quella
gentaglia l'avessero reso la loro latirina, ma non questo! PERCHE?!"
Kianta sbraitava,
seduta a
terra con le gambe di lato, a ottave sopra il normale, maledicendo
tutto quanto dopo aver visto cosa era esploso.
"Qualcuno di loro deve essersi fatto saltare in aria oppure
avevano un sistema di sicurezza per far saltare tutto così
che
nessuno toccasse niente..." disse Gask scuotendo la testa, rialzandosi
sulle mani "e io che pensavo li avesse solo quello stronzo"
"VOI! Vi dovrei spennare
come le
galline morte, con l'attack e tirare via! Esperimenti fai da te !. Vi
dovrò spellare, guardate. GUARDATE!" indicando lo
sfacelo rimasto dove cèra l'edificio antico "E' un
cataslisma,
un..:"
"Mi ero dimenticato quanto abbia... dispiacere per una eprdita
d'arte... credo che nanche un archeologo, storico o membro dei beni
culturali starebbe così male..." se ne uscì Gask,
a disagio ma ridendo per come lei era disperata dalla perdita.
"Zitto!" intimò l'amico ocn un colpo sul braccio "O
è peggio..."
"... Meno male che
i nostri uomini sono già là, dietro quei..."
continuò lui
"Allora raggiugiamoli perchè..."
"Cosa?!? Per fare cosa,
adesso? Quel
tizio è morto! Tutto quello che cèra
là dentro ci
serviva, andato!. Dovevamo prenderlo! O questi imbecilli religiosi
del..." fuori dai gangheri, gesticolando come una pazza
"Adesso calmati, sei troppo agitata o finisce male! perchè
sei
venuta se hai mandato lei...?" domandò Gask, vedendola
stordita rialzandosi, tenendola per i gomiti, fronteggiandola,
per calmarla
"Io ho mandato cosa? Ti prego dimmi..." partendo incazzata, guaradndo
poi la faccia di Gask, guardando dietro di lei
"Mi dite che cosa succede? Che state facendo?"
I due si voltarono dall'altro lato a guardare Jd incavolato, con ancora
Gask che teneva per i gomiti Kianta, uno di fronte all'altro.
"E spiegatemi cosa è quel programma che è apparso
sfarfallando e tutto quanto..."
"Mi dispiace..." apparve Legeia dietro le rocce "Ma essendo due persone
a cui tieni, ho deciso di utilizzare questo connettore e agire. L'ho
ritenuto necessario, ho agito secondo le mie implementazioni... ho
ritenuto di primaria importanza il mantenimneto vitale di queste...
capre!" disse, guardando i tre, per poi definire i due che aveva
salvato.
"Eh..." accorgendosi che Gask ancora la teneva e si staccò,
guardando Jd, poi Legeia "Che cosa ci fai qui, come ti è
venuto
in mente di apparire"
"Come ho già
detto, questi due
eraon in pericolo, dalla sala avevano già ordinato la
ritirata
perchè avevano attivato un blocco di c4 con un timer e il
tmepo
era poco, ma voi non rispondevate... ho visionato
le cam in tempo reale e nessuno sarebbe arrivato in tempo, visto che
gli uomini, dalla Sala, sono stati ripiegati all'aereo, erano rimasti
totalmente soli con dei deficienti con uno stoppino mezzo acceso. Ho
ritenuto di agire come chi sai tu mi ha progettata..:"
"A fare danni..." respirò Kianta puntando le dita sulla
radice del naso "chi ti ha vista?"
"Solo questi due babbuini. E... quelli che sono morti in
quella stanza. Volevano farsi saltare per aria e..."
"E quindi non è scoppiato quel giubbotto bombe?NOn era
quello?"
"No, il detonatore è lì" rispose Legeia, sempre
compita, allungando un braccio verso un punto.
Kianta si voltò, per notare il robottino blu che aveva
tirato
indietro la testa, come la capette di una decapottabile, di novanta
gradi,
mostrando una cavità con il detonatore e la mano, mentre una
fila
di dentoni appuntiti come uno squalo luccicava, ciò che
aveva tranciato di netto la mano e per quello che era studiato.
"meepit demolitore?" chiese Kianta sorpresa e arrabbiata "ma che
succede?"
"Non lo hai mandato tu? Che roba è?" domandò Gask
confuso
"no, non l'ho mandto io. Altrimenti non sarei così
incavolata!" mentre Legeia spiegava
"E' un robot che fu creato molto tempo fa su disegni di Lia, tra abiti
e idee abbozzate nei momenti di noia. Fu progettato un set di
robottini che aiutano oslo nei laboratori, con quella forma, o al
massimo come demolitore come spalla al posto dei cani. Questa
specie di... criceto grande quanto un procione, con le zampe paffute e
tonde e una testa che è particoare... come vedi" indicando
ancora
la bocca aperta che di profilo sembrava un pacman con i denti "There is
something awfully spooky about those big staring eyes... come diceva
lei! Questo... criceto ha occhi particolari, si arrotola per correre in
giro, ha dei versi caratteristici e... "
questa è la prima volta
che lo vedo in missione..." disse jd più a se stesso che agl
ialtri
"Questo robot non doveva uscire dalle casse presenti sull'aereo. E' una
risorsa da usare in determinati casi, perchè..."
"Kianta, l oso. Io no,
Jd, nemmeno... è stato
qualcun altro... qualcuno che ha deciso di intervenire..." guardando
Legeia, portando tutti a fissarla.
"COme ho già
spiegato, non
potevo permettere che voi moriste per un attimo di gasamento... Giusto
orso Yogi? H dovuto calcolare le probabilità, in funzione
del
timer, inoltre Kianta era già giunta e... ed era chiaro
che non sarebbe stato possibile lasciare le cos ein mano vostra o della
squadra che aveva ripiegato..."
"Cè una volta che sapete fare qualcosa di giusto?"
rimproverò Kianta i due amici guardandoli malissimo "Non
cominciate a dire che le situazioni come queste sono rare
perchè
è la quinta volta in un anno, con la mia presenza, senza
contare
il supporto in remoto..."
"Scusate il... mi
spiegate che
programma è quello? E voi due, che cosa succede?"Kianta e
Gask restarono qualche attimo interdetti, poi Kianta
si schiarì la voce.
"Eh... eh, eh,...si,
ninte di che... ma ora vediamo alla questione di..."
"Se non hai mandato tu
quel programma, come ha fatto ad essere qui ed agire in nostro favore?
E' stato un Crell?"
"Io non sono un
programma" disse
Legeia con un tono di offesa "Io sono un Crell. Io sono la custode del
passato e la guardiana di Kianta. NOn potevo permettere che tu morissi,
essendo amico di Kianta e di Lia, e ho dovuto prendere delle decisioni.
Inoltre è divertente vedere la gente scioccata e impietrita
senza fare niente, per poi..."
"...un...
crell?!?...Esistono altre AI?" rispose Jd smettendo di pulirsi
"Io sono una AI latente,
pochi conoscono la mia esistenza, inquanto creata come Ombra..."
"Ma... E... come mai lui
ti conosceva?" indicando Gask.
"Non... guardate, stanno
arrivando
alcuni dei nostri dalle montagne, ovunque sia l'aereo atterrato...
andiamo a casa per ora! Poi ne parliamo..." smorzò Gask con
una risata nervosa "SI... ne discutiamo alla
foresta delle lucciole! ora zitti e andiamo dagl altri...e non
dimenticate il Meepit!"
"La foresta...?!? Ma tu
come sai le
cose e sembri amico di Kianta e quel Crell?" mentre veniva spinto,
insieme a Kianta, che mostrava di non voler dire niente "mi spiegate
che succede?"
"eHm... ne parliamo, ok?"
"Kianta, ne parliamo ?
COmè che siete amici adesso, quando fino a ieri gliene
dicevi
tante. E spunta quel sistema manovrato da un Crell ignoto, che voi dice
conoscete, capace di disattivare a distanza dei sistemi e attivarne
altri, tra i quali un robot d'aiuto! Prima che quella squadra ci
raggiunge, mi potete dire..."
"Dopo..." rispose Kianta
tra i denti " per favore! Ascoltaci, poi ti diciamo..."
"Capisci che tutto
è strano?
E' impossibile? Quella..." non potendo continuare, perchè il
sistema pareva essersi fermato alla sua forma originale, il sistema
motorio più quello sospeso bianco e argento. Si
riattivò istanti dopo, mentre la squadra avanzava con
attenzione, mostrando l'avatar di Helias, che salutò e si
dimostrò disponibile per qualsiasi cosa. Se era necessario
ancora l'appoggio per la missione, lasciava il posto al Crell della
guerra.
"Ne parliamo poi... sta
arrivando il
tuo secondo... andiamo! Per l'esplosione stanno tornando per supporto"
disse Kianta con un'espressione eloquente, camminando verso la squadra
che era tornata a cercarli.
"Quindi... mi state
dicendo che ci sono cose segrete che non so?" continuò Jd,
facendo voltare Kianta e Gask, che le camminava un paio di passi dietro
"che non mi sono accorto di certe cose?"
"Il mondo stesso
è pieno di segreti, Jd. E sia Milan che Lia, credi che non
ne avessero? Sei davvero sicuro di voler sapere certe cose?" gli
domandò, mentre venivano raggiunti dagli altri.
Un anno e otto mesi prima
"Trovo quella proposta davvero interessante. Inoltre i russi sono dalla
mia parte, avremo gli accordi che ci servono anche per quel settore..."
"E tu come pensi di conciliare, anzi, unire sotto un Circolo unico
mondiale tutti i paesi, se molti hanno... fantasie di
supremazia e
potere, controllo...Tutta la questione della guerra fredda, spie,
sotterfugi tra paesi, non ti mette un campanello d'allarme
nella testa,
che sarà più difficile ruscirci se on fai come ti
ho
proposto, come Dio?"
Milan si fermò dal guardarsi nella specchiera dell'anta
dell'ampio armadio bianco panna e oro. In stile barocco, che faceva
venire le convulsioni a Lia ogni volta che entrava in quella o altre
camere, con quello stile. Bianco, bianco panna, color latte,
oro, ecru,
beige ect ect pieno di rilievi, decori con uno spessore sulla
testata,
color oro zecchino pieno, su fondo chiaro che le faceva chiedere come
non si rompesse
la testa ad alzarsi in malo modo. No, quella testiera del letto con
quei riilievi, troppo rilievi, dovevano essere fastidiosi per un
movimento di testa sbagliato, o era impossibile mettersi con la schiena
contro di essa. Che senso aveva, pensava, mentre lui sciorinva al
solite cose come fosse monologo?
Lui era in calze di alta qualità. COme se non vi fosse
qualcosa in qualità di gente normale, pensava ridendo lei.
Era in boxer e camicia, e stava
provando allo specchio dell'anta, affianco al completo che
voleva
mettere per confrontare stoffe e tonalità. L'amradio era un
coso
mastodontico di qualche tipo di bianco sporco o latte o
altro,
lunghissimo e alto, dalla froma arrotondata e tutta curve, slanciata e
puntuto agli
angoli. Pieno di intarsi e decori dorati che seguivano le forme, gli
angoli, con pomelli per aprire le ante di lucidi swarowski. Almeno Lia
credeva. Tutti i mobili in quella stanza erano orribili barocchi
traboccanti di sfarfallanti e sinuosi decori dorati, sempre, comprese
le pareti, che riprendevano i rettangoli in stile francese classici
delle case nobiliari, che per Lia erano solo... un pugno negli occhi.
Fosse stato solo quello, non era poi così grosso, il
problema.
Tappeti pelosissimi che sembravano gatti persiani spalmati a zampe
aperte sul pavimento. E le moquette erano il suo odio profondo
perchè lerr iteneva sporche. Vicino i lati del
letto, ogni lato, sotto
l'armadio, ovunque. Panna, bianco latte o cose del genere. Quel bianco
sporco
strano che odiava, che era metà latte avariato e
metà
beige. Aggiungendoci tutto quell'oro e fioriture varie era come un coma
glicemico, per lei.
Si aggiungevano anche i chilometri di stoffa per tende e copriletto,
non la coperta, ma una sorta bi baldacchino minimal, che presentava
molto sopra la testata una fascia in legno come tutto il resto bianco
sporco e oro, da cui partivano dei lati di stoffa per fare da cortina
per
tutto il letto, che stavano ben sistemato su sue sostegni il legno
anche
quello decoratissimo alla stessa larghezza del letto, aprendosi come un
sipario. Lei sperava fosse solo per le zanzare, ma non era tessuto da
zanzariera.
Le veniva sempre il mal di pancia in quel posto. E lui aveva tutta una
sezione con stanze comunicanti secondo i suoi gusti.
Da aggiungersi un tendaggio per le ampie finestre con balcone di
quattro strati. Quello più vicino la finestra di leggero
tessuto
come o pizzo, in base alla stagione, poi uno strato in stile tenda da
teatro che si teneva legato agli angoli come quello sul letto,
mostrando la tendina di sotto e oltre il vetro. I due più
esterni erano sistemati come tre semicerchi, uno più
scenografico e uno per coprire l'aggancio con il bastone e gli agganci.
Lia lo trovava eccessivo al massimo, sembrava un teatro maggiore con un
sipario riccaminete decorato, da strati e strati di stoffa decorativi,
ma a lui piacevano.
Mentre il letto era in legno bianco color qualcosa con profondi fregi e
rilievi in oro e bordature d'oro, con parti vuote nel disegno, con una
fastidiosa trapunta con una bordatura che partiva dall'alto fino a
terra di pieghe e una trama damascata. Cuscinimoolto fapputi
rettangolari e quadrati su susseguivano per seguire qualche disegno che
lei non comprendeva, pieni di balze anche loro che sembrava la casa di
una bambola vittoriana.
"per qualunque Dio esistente, proteggimi gli occhi. Tanta pacchianeria
in uan sola stanza... " si ripeteva quando entrava, facendo ridere
Milan.
Lui adorava le cose particolari, diceva. Amava la classe inglese ma la
ricchezza francese. Il problema era che unire le due cose significava
un gusto opinabile, chiassoso, sfarzoso che pure Maria Antonietta in
persona si sarebbe sentita a casa. E Milan la prendeva in giro
perchè aveva scelto un ambiente molto, molto più
piccolo. Se lui aveva preso tutta la lunghezza di un'ala, lei solo
quasi due
decimi. Amava più mobili in legno naturale, marrone o scuri
ma
non neri, ben lavorati, intagliati e con dei decori, ma non allucinanti
come quelli che invece l'amico amava.E niente oro. Massimo qualche
decoloro in argento. Era più da mobili
dall'ottocento in poi, ma non moderni, che in stile Luigi,
rococò, barocco che per un neofita sembrano simili ma non
era così. Come diceva Milan, ogni stile ha un periodo
predeterminato, non come esempio il vittoriano che si indica
dall'ascesa di Vittoria alla sua morte, senza indicare veramente i
diversi momenti di quella fascia di tempo. Come invece accadeva per gli
abiti intesi come momenti da tot anni a tot anni.
Così come un mobilio Luigi
quindicesimo era diverso di un quattordicesimo e via dicendo. POi
cèrano barocc, neoclassico, impero. Lia lo sapeva ma
sembravano
abbaglianti negli occhi per lei da essere simili.
NOn sembrava seccato, tornò con lo sguardo allo specchio e
si
guardò con ogni mezzo giro come gli stava, accostato al
completo
sulla gruccia messo per dritto e non inserito in mezzo agli altri, come
poggiato sopra gli altri, ma attaccato in un angolo fatto apposta. Ed
era la zona solo camicie. NOn era l'armadio che conteneva tutto quanto,
quello era in una stanza a parte, quegli abiti erano quelli , ossia quei completi, camicie, scarpe e altro
più
moderni per girare senza problemi e giudizi. E da visionare
velocemente, essendo di taglio semplice, come i colori, senza pretese
particolari.
Diceva sempre che sarebbe
stato stranino vederlo girare per le strade o negozi che non lo
conoscessero già, o vederlo scendere dall'aereo
nell'aereoporto
privato che usavano come scalo, con indosso abiti da dandy o completi
più da cerimonia con accessori in stile più
vintage, e con colori particolari.
E
continuava "Ok lo stile, ma da tempo il buon gusto è finito
dove
non posso dire per vestiti assurdi, non si considera più
l'abito
per le cerimonie, per il lavoro, per lo svago, per la scuola e via
dicendo. Ci si veste alla stessa maniera e in modi allucinanti. Io amo
lo stile e l'aspetto curato, ma mi ci vedi a recarmi da collaboratori e
altri nelle grandi città con i miei soliti abiti, come se
avessi
fatto un viaggio nel tempo? Per mia fortuna, ancora si usano giacca e
cravatta, se non più il panciotto e tutto i lresto. Non
sanno
portarli, sempre quei grigi orribili con cravatte improbabili e col
calzino bianco... un orrore! Un bell'abito fa il monaco, e non parlo di
apparenze, ma come si presenta una persona e come riesce e sa essre in
quei vestiti. Come te... tu non ti ci troveresti negli abiti da
donna,
solo perchè non ne hai indossati di belli e adatti a
te, e ti
rivedi sempre con quei... cosi che tua madre ti obbligava a mettere. E
capisco. La questione è lì, come ti senti
all'interno,
come li porti e cosa ti fanno apparire. Io sto molto bene con i miei
abiti, vero? Questi moderni semplici e impersonali mi fanno sembrano
più un becchino che un uomo in affari...Comunque tornando a
quel discorso..."
Si fissò
sull'accostamento di due camicie vicino il completo, poi fece una
faccia come di impotenza e la guardò, chiese un parere e
ricevuto, mise via quella che non adava bene.
"So di cosa parli, i segreti di stato. La madre patria. La protezione
dei confini e dei propri cittadini. Sicurezza nazionale. Se
vogliamo che l'essre umano si regolarizzi, si unifichi, si allinei per
quanto riguarda diritti e considerazione umana, civiltà e
rispetto, che tutti i paesi del mondo abbiano regole e leggi che
insegnino come dici tu il valore di ogni persona e non vi sia il
classismo... cè da lavorare parecchio..."
"Si, ma aspetta, come pensi, anzi... mettiamola così! Come
farebbe una legge a risolvere un problema culturale? menti con idee e
concezioni così radicati da non vedere una persona ma un
qualcosa da estirpare, da aggredire, , da eliminare perchè
... quando quelli contro natura sono loro,
perchè allora tutti i leoni, pinguini e altri animali dove
due
dello stesso sesso sono molto legati e si vede... sono contro natura?
Così come i vegani. anzi, nazi-vegani, che affermano che
tutti i
carnivori sono contro natura, che uccidono erbivori per mangiarsi
l'erba dei loro stomaci e altre cose assurde, e che tutti i carnivori
si possono cambiare in vegani, iniziando dai gatti. Questo non
è
contro natura, voler cambiare qualcosa che è naturale? Ora,
a
causa della religione e menti bacate, le società hanno
sempre
sotterrato, letteralmente la gente. In tutti i sensi. Quello schifo
è radicato qui" occandosi la tempia "e, seppur esempio la
Cina
è riuscita in parte, da cambiare elementi
socio-culturali e di
linguistica, tanto che il francese non è più al
top come
prima, ci sono voluti decenni. E lo sai. Hanno fatto colonie in maniera
lenta e insinuandosi, agendo non come gli imperi passati come quelli
vittoriani. Lì hanno sterminato come niente, come
i conqistadores
e chi andava in America per arricchiarsi, che potevano fare il bagno
nel sangue di tutti quei disgraziati per decenni. Tutti quanti. Ma se
quelle colonie erano prese con la forza, con gli assedi con le armi in
pugno, quelli attuali sono in maniera dolce. Vuoi agire cosi?"
Lia stava seduta sul baule ai piedi del letto, in pandant col mobilio,
con la schiena poggiata alla pediera, una bottiglia di vino frizzante
italiano vicino, poggiato su un vassoio e un bicchiere in mano, a
discutere con lui mentre provava abiti e accostamenti, doppio petto e
cravatte. L'altro
bicchiere era per il Cognac Excellence Rémy Martin con la
sua
bottiglia raggiata, uno dei tanti che lui beveva a veva voluto in quel
frangente.
"Abbiamo la riunione tra due giorni per questo motivo, valutare i
lavori attuali e come organizzarci per cosa vogliamo fare..."
"Ma tu... non hai intenzione di accorparti a quei gruppi, di
cui sai che
la gente chiama o
e cose del
genere, perchè ti darebbero solo mazzate sulle gambe. Se non
sei
tu al vertice, non avrai fatto nulla! Ci sarà solo il loro
interesse e capitale..."
"Di cosa vuoi parlare, Lia. Ho capito che stai girando intorno a una
questione..."
"Bhe, vedi.."
"Aspetta, prima dimmi se questa camicia perlata sta meglio con questo!
E devo cambiare anche le calze perchè stando seduto
non fanno pandant con la cravatta..."
Lia rise, alzando le sopracciglia e un sorriso come per dire , bevve un sorso e restò seduta, gambe
incrociate, sul
baule a dargli consigli. Si stava davvero vestendo impiegando tempo e
attenzione per quel babbuino di ministro tedeschen, così
rigido e minimalista? Meglio qualcosa di classico, stile affilato e
slanciante, sei alto ma vuoi apparire all'altezza della situazione?
"Che simpatica, innanzitutto ha parlato la persona che in poche
settimane ha sostituito con ottimi risultati l'anello preferito al dito
anulare della sinisra con le scritte in welsh, quello con il torchone
al dito medio della destra, i bracciali con simboli piatti intervallati
da catenine o i cerchi materllati in successione. Oltre l'orologio che
ti ho dato. Anche adesso che mi parli e bevi, stai sempre a guardare
quei meccanismi in movimento. NOn so bene come mai sei così
affascinata dagli orologi meccanici, i meccanismi in movimento, cosa ti
piace da ogni macchina e il suo funzionamento, ma più un
orologio. Stai lì a guardare quegli anelli, di
più quello
in welsh, e qell'orologio. E' enorme per te, ma volevi un orologio
con un meccanismo argento bello grande e visibile. Cosa ti ammalia
tanto, in una dicusssione così seria,
nell'osservare con
tanto sentimento quel sistema meccanico che si muove? Sentirlo
scattare?E prendere in giro me?"
"Non lo so, è qualcosa per me... importante. Mi piacciono,
tantissimo, come quel ciondolo antico con la labradorite centrale.
QUanto mi manca... il fatto è che per me è
naturale come
respirare averli e guardarli, sentire l'orologio che vibra sulla pelle,
il suono del suo cuore che batte con il mio, l'aiutarci a vicenda. Ed
è così rilassante per me osservare e sentire un
meccanismo d'orologio segnare il tempo. Un pò come per te...
essere te stesso con tutto in ordine, ben vestito, e tutto che... ti
diciamo... faccia apparire al meglio, che ti migliori. Che ti
esalti..." ridacchiando.
"Sull'ultima parte si, confermo! NOn mi vesto a caso. Come adesso...
quel tizio non merita l'attenzione che ci sto mettendo, ma devo
comunque passare davanti a molti al palazzo di governo, mica posso..:"
"Si, lo so. Sembra che tu ti stia vestendo con sobrietà, ma
non è così!"
"Corretto... ma sai, io sono alto nella media, ho imparato a
svettare in latri modi ma non significa che debba mettermi qualsiasi
cosa. Vuoi davvero che sempri un palo allampanato?"
"So bene come hai iniziato e hai scalato certe cose. Ma ho comunque
paura che tu ti faccia... sedurre, sai... adescare, circuire, no...
ammaliare. Ecco, ammaliare è meglio... da quei gruppi
che
sai bene, che ti promettono cose magggiche!" facendo gesti con la mano
per emulare qualcosa di magico.
"Andiamo, io ne sono appassionato ma on significa nulla.
Così
come non ho mai preteso che gli uomini diventassero credenti
dell'antica religione in cui credo. Su questo ti do ragione,e
non
ci sarà mai qui motivo di obbligo su questo punto. Ma
lasciamelo
dire, secondo te, è davvero così negativo
rifiutare come
fai tu, del tutto, quelle cose che non hanno spiegazione scientifica?
Quella gente dice che sono quel che sono anche per quello..."
"Sei serio?!? Andiamo, MA-I-LAN! Mi riesci o stai ancora contemplandoti
con quei pantaloni dal taglio perfetto, distraednoti? Io no nsno
convinta che siano quei riti strani a farli ricchi, potenti, riusciti.
Tu ci sei riuscito, ma non per quei riti. E scommetto nenache loro.
Tidevo ricordare come sono chiamati alcuni? Mh, Lo squalo, la Tigre,
La Volpe, Il Falco ect ect... hanno pestato gente, in tutti i
modi possibili e tu non valuti questo ma litanie e cose rituali..."
"E se fosse tutto vero? Se davvero quello..."
"Andiamo, tu sei capace di appassionarti a cose come quelle nel film
The Haunting in Connecticut del 2009, col bravo Kyle Gallner. Adoro
quel
film, uno dei pochi secondo me ad aver preso una storia vera e aver
aggiunto qualcosa di paranormale, scene ed lementi, che alla
fine mi paiono convincenti e...
interessanti! Non tutte le altre stronzate dopo... Voglio dire lo
sfruttar eil potere dei morti in quel
modo, le paplebre, l'usare i corpi come raffornzante per... Oh,
perdonami. Tu lo sai già..."
"Ripeto, e se fosse vero?"
"Ma credi davvero al Dio Gufo e quella gente ricca e ha fatto scalata
sui corpi degli altri ... senti. Vidi anni fa un video del deep web.
Ok? Te l'ho raccontato..."
"E l'ho visto! Quel rito dove uccidono un uomo, in lingua spagnola.
Quei tre che osservano quell'uomo con la gola tagliata morirgli
davanti, tutto davanti la cinepresa. Poi lo imballano con le mani
legate in sudario, al centro di un cerchio con elementi rituali. E
aspettavano dopo aver pronunciato una formula. Aspettano. Mentr
escorrono le immagini in color seppia. Aspettano seduti, secondo il
video, mentre indicano le ore che passano tra il morto stecchito e il
ritorno..."
"Esatto. Quel videocon quei tizi in gilet o cravatta che stanno seduti
in una stanza con quel tizio SE morto, e dopo ventisette ore questi si
buttano addosso alla parete sconvonti, perchè il tizio si
è
rialzato fumando dalla bocca, muovendosi come un cieco con le
braccia
verso di loro. Per poi ricadere in terra. Meno di un minuto dalla
resurezione e dire qualcosa, che è a terra. Trenta
ore e il corpo
è di nuovo immobile, con quei tre mezzi felici e mezzi
sconvolti. Quaranta quattro ore e lo prendono da piedi e braccia e lo
avvolgono in un lungo lenzuolo, perchè non si è
svegliato
più! E se vanno dall'inquadratura lasciando tutto
là, a
terra. Pensi sia vero? E' più vero e lo sappiamo
AL grande
Bosco del Club. Purtroppo è più vero di quel che
si
pensi, basta ricordarmi di quel Boschetto e alle statute..."
"Sei con noi da settimane e sei sconvolta per quel posto?
Senti,
parliamo di altro. Sei la prima persona nata secondo dati biometrici
donna, che è nei miei alloggi e con cui parlo di cose che di
solito tratto con i Capitani senza problemi, senza curarmi di paure di
fughe, di problemi... sei l'unica persona fidata e sicura,
perchè tu sei tu, con cui discutere di queste cose e sapere
di
pareri oltre la mia testa. E non solo. Sei l'unica donna che
può
darmi consigli, parlare da gatti ad armi, vedendomi pure cambiarmi e
che non mi guarda in un certo modo, o che tenta di fare la
gatta morta
per avere qualcosa..."
"Sui gatti proprio no, ma posso dire appunto che sono una di quelle che
non va dietro gli uomin, i e ci può stare in mezzo senza
problemi... anche come in questo caso! Per tua fortuna non mi fa ne
caldo ne freddo. Bon per te..."
"Se chiunque altro non sapesse il tuo passato fin da piccola, dfarebbe
congetture a iosa. Invece sei solo tu! Ammetto che non è da
tutti i giorni trovare una come te, se non fosse per le donne ammetto
che non mi vedresti così!" facendo un giro su se stesso con
indosso la camicia, cravatta e i pantalon, i solo drappeggiati sopra le
gambe "Ma togliamo gli scherzi. Il fatto che tu non sia come... le
altre mi rincuora molto. E parlare adesso, anche se sono in
déshabillé, e mi sto vestendo, posso pensare alle
cose e non stare attento alle volpone e cosa fanno... Non so
nei tempi passati, ma aver ormai legame
con le donne significa solo una cosa. E non perchè sono
più audaci, ma perchè il significato di amicizia
non
esiste. Sono d'accordo con te sul fatto che amicizia non significa
quello che intendono gli altri. L'amicizia tra uomo e donna per tutti
non può esistere perché i due sessi percepiscono
il loro
rapporto in modi ben diversi. Per le donne cose serie e gli uomini cose
occasionali. Tu... Tu sei della categoria che smentisce queste cose
così come grazie la Drapper e tutto il resto, come la
meditazione... trascendi le regole. L'affetto profondo ha l'ampiezza
dell'oceano si dice. Io e te siamo amici. Certo, lo so, per
carità, per te sono una sorta di pavone non troppo
pomposodéshabillé per
cosa mi piace e cosa voglio fare, ma siamo qua. Mi fido di te
così tanto che sei una dei pochi che può venire
qui,
parlarmi bevendo quel tuo vino frizzante che ti piace tanto, di
qualità ovviamente non da una manciata di euro, e mi fai
compagnia, parlando di tutto e un pò mentre mi vesto e mi
svesto. Senza il bisogno di fingere d'interessarmi a ogni cosa passa
per le loro testoline. Un amico può dirti cose che tu non
vuoi
dire a te stesso, corretto?"
"hai ragione. Milan, comè che diceva quel libro in
biblioteca?
L’amicizia è la saggezza e la consapevolezza del
Saggio.
Vi è il coraggio, la resilienza e la forza di un guerriero e
il
suo pari... La gratitudine, l’unione,
l’identificazione e
l’amore più forti di quelli di un'amante. La
comprensione,
la comunione, la nutrizione e la ricchetta propri della Madre e..."
"Si, l'ho letto anche io. Ma questo è come tutti gli scritti
una
sorta di categorizzazione. Odi i cosidetti psicominchia, gli
strizzacervelli o psichiatri, perchè non fanno che
settorializzare l'essere umano. Per carità, da Fraud ne
è
passata acqua sotto i ponti che l'isteria, la dimensione dei crani,
l'aspetto fisico e del viso per determinare il soggetto. Per nostra
fortuna non è più così, ma u certe
cose la
società è tarata. E come hai detto,
finchè le
menti non cambiano, contineranno le cose. Ecco perchè siamo
qui..."
"Si, sempre che tu riesca. Non credere che non abbia fiducia in te,
ancora mi sembra così strana questa situazione... quando mai
capita alle persone, come qualcosa di buono nella vita? Si,
certo. Mi
vieni a dire che quel tizio è riuscito, quell'altro anche...
ma
non a tutti capitano, non sempre e io rispetto a quelli non ho affatto
i loro stessi motivi per continuare. E' assurdo che si comparino storie
e persone come fossero la stessa cosa. Come per me, la mia storia, cosa
sono, non è così, non si possono confrontare con
qualcun
altro. E qui si ritorna al concetto di amicizia. Tutti a urlare che non
può esserci amicizia, affezione tra sessi diversi, e
perchè questo? Perchè la gente mi spiace dirlo
non
è capace di capire sentimenti e tipi di affezione.Si
pensa
solo che ci siano amicizie tra lo stesso sesso o amore con sesso.
Basta. Ma cè di più e sno sicura che Fraud se
fosse vivo
gli sputerebbe negli occhi uno ad uno..." facendolo ridere mentre
cambiava idea per la cravatta e ne provava un'altra "Un legame o
affezione verso un'altra persona può toccare molti tipi di
amore,ci osno così tanti tipi di amicizia, legami,
sentimenti
che etichettarli solo come questo, quello e quell'altro è
triste. Per tutti cè una persona speciale che
può
essere unica, insostituibile, impossibile da vedere lontano da se e che
da molto anche se magari non lo sa. E per finire può essere
un
fratello, genitore, nonno o parente, amico speciale sopra
tutti ,magari no nsi vorrebbe ma accade, una fidanzata o
fidanzato
ect.. Non lo decidiamo noi e a volte lo capiamo quando quella persona
se ne va per la sua vita per varie cose del destino. Non si
può
ridurre tutto al sesso come sempre e come si fa. Ma nella
realtà
accade che siamo legati in modi strani a persone senza saper dire come
e perchè, che hanno qualcosa per noi importanti e avolte che
noi
non riusciamo a spiegare. Ma senza sesso, perchè tutto deve
contenere sesso....Insomma, io direi che etichettare facilmente dei
legami sia sbagliato, senza chiarire e specificare come e
perchè. Ci sono legami che vanno oltre tutto, anche il
sesso, e
non sono a questo legati o determini cosa sono insieme e/o vicino. Una
persona speciale può essere diversa da un amico speciale, o
possono riguardare la stessa persona con un sentimento ancor
apiù profondo, ma non significa sesso, a prescindere. Ma la
gente è di coccio...!"
"Mh..."
"E poi... chi lo dice che l'amore o il concetto di famiglia siano solo
quelli che la società dice? Amore non deve per forza essere
inteso come quello che cè tra uomo e donna a cui seguono
matrimonio e figli. Amore è anche ben diverso o
oltre il sesso. Non vuol dire che non si ama se non si vuole fare
niente, se non ci si vuole sposare, se non si voglio avere figli con
l'altra perosna. Così come trovo assurdo che una come me, se
prova affetto per chiunque indipendentemnete da sesso e genere, non sia
amore. O la famiglia. Chi dice che la fmaiglia è
solo uomo, donna, figli? E' questo che mi ha rovinato la vita, vivere
in un ambiente dove religione e concezioni vecchio stampo... bah"
"Si, lo so. Se la gente non vedesse solo sesso e soldi, sai quante
rogne mi sarei risparmiato. E sai quanto avre voluto trovare
donne come te con cui fosse semplice, appassionante,
interessante, di grande compagnia un dialogo, come i nostri
dove invece
cè solo civetterie, interessi monetari e mostrarsi
interessanti
sotto altri aspetti, ossia il sesso. Insomma, io scelgo persone che
possano accompagnarmi avendo certi criteri, io pago ma per il servizio
che mi rendono. Accompagnatrici di un certo livello. Il
problema
è che non tutte sono diciamo all'altezza, e non per la
bellezza.
Il portamento, la conoscenza del bon ton, etichetta a tavola e in mezzo
a soggetti di un certo livello... che conosca le persone, un minimo di
conoscenza per sapere come atteggiarsi e comportarsi. Molte che sono
considerate d'alto livello non sono adatte. E non posso certo perderne
una che sa come non sfigurare al mio fianco facendole capire che non mi
interessa per altro, senza regali... mi spiace dirlo ma una donna di
quella professione che ti odia è come avere uno spillo
rimasto
nei pantaloni sartoriali ed è lì che ti punge...
si fa
sentire per ricordarti qualcosa e poi devi controllare tutto
l'indumento per rintracciarla..."
"Che sforzo intrattenerti con loro in luoghi di pregio per tenerle
buone..." lo sbeffeggiò "ti mancherebbe giusto un luogo
adatto
anche qui... si tratta per caso di quel Casotto nel progetto di
ampliamento a sinistra del giardino dello Chateau? Quello con nucleo
centrale e livelli..."
"Si, esatto. ma sai, ho deciso di fare anche quello che avevi proposto.
Questo è per te! Il tuo. Edificio decagono a dieci lati o
dodici
lati. Un'entrata, finestre per ogni lato, classiche e più
ampie
con il frame in stile classico. Con la cornice superiore e il tetto a
cupola. COn quei fregi esterni ed interni. Bel progettino, anche la
posizione dall'altro lato rispetto a quello che voglio fare."
"E perchè questa gentilezza. Per... tenermi buona
perchè
sia la tua cavietta peruviana? Perchè hai in un mano
qualcuno
più giostrabile di altri? Infondo, io non ho più
legami
là fuori..."
"Non osare! Non sei come quelli, semplicemente perchè tu sei
tu,
loro sono loro. Quelli cercano, accettano, per una via di scampo da
cosa li tormenta, un pò come le preghiere dei tuoi a tutti i
santi possibili o la miriade di medicine che ti hanno obbligato a
prendere. Ma tu no, lo fai per altre cose, non per disperazione. E
quando sarà il momento io sarò al tuo fianco per
il
grande Saluto, ti aiuterò in cosa desideri... anche se,
perdonami, ma Alaric avrebbe anche ragione su una cosa. Tu sei una
persona di mente aperta, libera. Cè bisogno di non
approfittare
di persone che alla fine non affatto male, da evitare qualunque amicia
e... altro? Comè che quel tizio aveva detto?< Ti
arrabbi con
me, non mi dimostri il tuo affetto e poi un altro ti
avrà?>... per quale motivo non approfitti, non avendo
blocchi
sociali qui, e non ti godi le cose? NOn credo che non ci sia qualcuno
che non valga qui. A meno che non preferisca qualcosa..."
"Oh, ti prego! SAi bene perchè preferirei fare lo scalpo
agli
uomini piuttosto di farli avvicinare. A meno che non sia io a
desiderare ciò! E se stai parlando di accompagnatori... ti
racconto una cosetta. Mentre ancora parlavo con Rò avevo
conosciuto in un corso professionale che frequentavo una collega, molto
più grande di me, che dopo aver frequentato quei mesi aveva
deciso che la sua vita con il marito stronzo era troppo orribile e
così si era lasciata. Stava in una casa da sola e siccome
era
l'unica che non mi trattava da schifo tornando a casa passavano a casa
sua, essendo di strada e all'inizio la aiutavo con il pc che si era
comprata per iniziare una nuova vita. Ebbene... diciamo che lei ha
iniziato a fare cosa le era stato tolto. Ha iniziato a chattare con
tantissimi in varie chat, ha consociuto uomini e faceva... delle chat.
Ricordo ancora nella testa le foto di certe sue parti quando aveva
chiesto di sistemare un problema... lascia perdere, non è
che
fosse un bon bon e non così... insomma era in là
con gli
anta. Comunque, io non l'ho mai giudicata perchè per il suo
caso
aveva ragione. Io stessa se non avevo gli avvoltoi e un pò
di
soldi, extra nel senso che potevo spenderli, avrei tranquillamente
pagato un tizio per fare cose che avrei voluto fare. ossia quelle che
quell'imbecille di Rò non mi ha mai dato. Il suo tempo, che
voleva passare con me, cose da fare con qualcuno, e... io sono il tipo
che pensa che, visto che la gente si ricordava di me solo quando gli
interessava, cosa voleva, ro buona solo per quello che voleva... a
questo punto perchè non dare qualcosa come del denaro per
avere
qualcosa che nella prima categoria, non avevo? Perchè
accettare
che la gente sia falsamente gentile con me, sapendo che si ricordano
che esisto solo se avevano bisogno gratis del mio di tempo.
Perchè quindi ncon decidere io di dare qualcosa in cambio
del
tempo di qualcuno? Perchè faccia un briciolo per me?
Fingevano
gli altri ma non avevo nulla, quindi a questo punto preferisco questo.
Ma senza sesso, dopo Rò è solo schifo..."
"Sei quindi decisa a non volere nessuno? Tu che sei di mente aperta,
quella persona che è capace di accettare che ci sia qualcuno
che
di alla persona speciale quello che non puoi o non ti senti di dare,
perchè ritieni che è da bestie togliere all'altro
qualcosa, seppur non vuoi fare..."
"La questione è solo che per Rò ho capito che i
compromessi sono importanti se davvero voluti e accettati. All'inizio
mi chiedevo come dovessi comportarmi... era giusto nel caso accettare
di fare cosa voleva perchè sia lui che la società
dice
che l'affetto vuole i compromessi? Voleva, chiedeva, pretendeva,
premeva e io non riuscivo più. Si era lasciato diceva, che
era
mezzo libero però. A me non interssava. Non volevo
affato
una relazione tipo fidanzamento e il peggio, no. Io volevo solo
qualcuno che mi volesse bene perchè io ero io, che voleva
stare
al mio fianco perchè sentiva dentro che lo voleva, che fosse
contento di cosa sono, di chi sono, e tutto ciò che mi rende
questo... ho passato la vita da sola, anche dopo che ho mandato al
diavolo Rò e quei due, anche se non mi credono, ho
continuato a
restare sola fra quelle mura. Giorno, dopo giorno, anche un altro
giorno... Lui voleva da me qualcosa che non mi veniva, che... non
sentivo e volevo. E diceva, ripeteva, urlava pure, che io non gli
volevo bene. Non dimostravo il mio affetto. Non rendevo palese cosa
dovevo essere e fare secondo lui. Potevo passare del tmepo con lui,
uscendo solo mezz'ora e sai perchè?"
"Si, so perchè... perchè ti aspettava in macchina
pensando di avere certe cose. Invece di uscire finalmente con qualcuno
al tuo fianco, ti portava in zone isolate e buie, quando cercava di
fare il polipo e tu non volevi, si incazzava, dicsutevate e ti
riportava a casa. Ritrovandoti con i tuoi che ti guardavano chiedendo
perchè così presto, chi ti aveva accompagnato e
con una
serata di contentezza almeno, andata a quel paese. E quei baci che tu
descrivi come un lupo con le fauci aperte che tenta di leccarti la
faccia. Non riesco a pensare..."
"Per favore. Mi fa schifo e rabbia ripensare alle volte che mi
oblbigava e mi baciava con la forza. Non mi piaceva e come con i miei,
lui non sentiva. Non ascoltava. Sono più che sicura che
ancora
oggi, dopo quel giorno che l'ho mandato la diavolo, creda che io fossi
pazza, scema, stronza o qualsiasi cosa. NOn faceva altro che dirmi che
mi desiderava, che mi voleva, che voleva stare con me ma solo di
nascosto, solo ogni tanto quando era sicuro, diceva, che nessuno lo
vedesse, che io fossi discreta e in silenzio. Niente telefonate, niente
questo, ninete quello. E io sola e senza trattata di merda.
Bell'affetto! Che amore. Che affezione! Quando aveva bisogno io
cèro. Una volta gli ho dato pezzi non usati dei miei pc
perchè doveva fare delle cose, si è imbestialito
come una
iena affermando che non funzionavano, mi ha trattato di merda. Di merda
davvero! E io iniziavo a capire sempre di più. Una volta era
venuto ai miei corsi, e quando gli stringevo il braccio mi urlava
incazzato che non dovevo abbracciarlo o altro perchè la
gente
vedeva. Un'altra volta ha tentato in un corso di farmi fare cose, si
è pure sacicato i pantaloni in un bagno non usato e quando
una
di un altro corso è uscita e lo ha visto svignarsela, mi ha
beccata là dentro, incazzata morta con lui ma sono sicura
che mi
hanno giudicata come quella che non sono. Quella volta in casa sua
è stata la prima delle due che mi hanno distrutta. E poi
continuava a tenermi ferma per costringermi a baciarlo, a dimostrare...
dimostrare! Ecco perchè non ho mai giudicato chi preferiva
pagare qualcuno per il suo tempo, sapendo che non avrebbe preteso o
voluto cose senza considerare te. Io volevo qualcosa di diverso.
Diverso dalle altre. Diverso da cosa voleva lui. E trovo triste che tu
le cambi come niente ma se per te va bene..."
"Si, ne abbiamo già parlato. Cosa ha fatto è
stato uno
schifo e so bene che tu non sei bloccata o altro. Che tu sei uno di
quelli che se non provi non agisci. Per una cosa del genere, intendo.
E' che sei la prima persona che non vuole una relazione e che
non
ha problemi ad avere una persona al fianco se maschio che ne abbia una
e non accetti di staccarsi da te come compromesso..."
"Io non credo non esista l'amicizia tra uomo e donna. Io e te siamo la
prova. Io e Jd. Io e Lubo, io e quei tre che vuoi affibbiarmi... a
parte le volte che voglio tirargli il collo, siamo... amici. mettiamola
in questo modo. Ma sono sicura, non sento, non ho la
necessità
di avere qualcuno che sia come le tue amichette. Queste cose si
capiscono, no? Da quello che tutti dicono si, quindi io non lo sneto,
non mi interessa e tutti possono stare dove stanno. Oltre il fatto che
io un tempo, prima, se avessi trovato una persona speciale, sarei stata
ben felice anche se cèra sesso, anche se... mi sarebbe stato
bene che avesse avuto un'altra, se gli dava cosa a me non andava o non
volevo, purchè la conoscessi. Non avevo alcuna intenzione di
pretendere promesse o simili, come si fa da secoli. Perchè
all'inizio è facile fare promesse pensando cosa sta
all'incrocio
dei miei pali e le cagate da fidanzatini. ma io non sono
così,
se non lo sento io non ho alcuna intenzione di finire come le pancine
ferme a stella, chiudendo gli occhi forte forte aspettando che finisca
o accettandolo come u ndovere. DOVERE! Io non voglio doveri,
compromessi e simili. Ne io li voglio fare e ne li pretendo. E io no
nvoglio dare o fare volendo in cambio lo stesso. NOn sono il tipo che
vuole obblighi o costrizioni. per me portano solo a cosa sappiamo da
là fuori. Quindi non voglio nessuno, non voglio nessuno, non
credo che incontrerò una persona speciale per me e sono io a
capire e decidere se avere amichetti... "
"Capisco... sono però contento che tu non abbia rimorsi o
altro
e tutto ciò che ti è stato fatto, e hai
sopportato, non
sia considerato da te come un accumulo di pentimenti ed errori. Ma ti
hanno formata e ti hanno fatto capire..."
"Si. Così come non posso pretendere che l'altra persona sia
costretta a rinunce e perdite per me, visto che so bene come questo
mondo faccia schifo, ci manca anche che io crei limitazioni, come
facciano con me. Nessun errore, nessun pentimento, perchè mi
ha
fatto solo capire che in una certa misura i miei avevano ragione e
questo mi fa incazzare, ma mi fa schifo questo mondo che ha permesso
che cosa dicevano avessero fondamenta, ossia che non eistessero persone
giuste e come me... Se sei ciò che affermi, allora sei una
goccia nel mare e ne sono felice... certo che la gente che
cè
qui non è proprio un bijou ma... spero che si possano
migliorare
le cose! Da piccoli errori possono nascere grandi cose..."
Esatto!... è da errori e casualità di gesti
sbagliati che
sono nate le cose migliori! Concordo. Secondo te è stato
d'insegnamento cosa ti è capitato e lo comprendo, l'odio e
il
rancore che ti accompagnano li comprendo appieno, anche questi. Ma
sarebbe triste, ora che ti ho convinta a restare anche per il mio aiuto
per il Saluto oltre che l'Accordo, non approfittare di tante cose. Ecco
perchè io, non Alaric, lui è scemo, ti spingo ad
approfittarne e..."
"Oh, ma certo. Aspetta, tu mi stai dicendo che sto aiutandoti nel
casino che hai lasciato lievitare qui e, avendo a che fare con quei bei
soggetti potrei anche pensare, perchè non mi interessa, di
usarli come giocattoli? In quel senso? Quella gente? A parte gli orsi
che sono, sarei comunque una tua collaboratrice e ti sembra corretto
per me e loro?"
"E allora... chiedi a Madame di presentarti il suo feuille de choix
per... dare le gratificazioni che voglio darti per i tuoi contributi in
persone che ti diano... il tempo e la compagnia per giocare ai
videogames, fare le cose, avere qualcuno vicino a cui tu vuoi dare
qualcosa. nche s esoldi, ma va bene. Io faccio così! E
questo
perchè non cè donna che mi interessi, sopratutto
ora che
sto ancora lavorando per arrivare almeno ai primi punti.
però
resta sempre la mia domanda... se non è un grosso sforzo per
te,
che non ti causi dolore come lo è l'intimità con
qualcuno, fai qualcosa. Entro quanto ti senti, ma vai..."
"Per favore, basta!" agitando il bicchiere per poi bere un sorso "Mi
sembra di risentire Rò con le sue menate. E sei una donna. E
ce
l'hai, quindi usala. Sei femmina e non mi permetti di dimostrarti il
mio affetto... dalla. DAlla. DALLA!" urlò incazzata,
sbattendo
il bicchiere sul vassoio che per fortuna non si incrinò.
"Calmati, non era questo. Certo, ti ho detto che potresti pensarci e...
fare quello che lui ti diceva. on era la stessa persona che sbraitava
perchè non volevi fare nulla e fargli nulla, quando
pretendeva
che almeno facessi cose a lui, che era orribile, diceva, pensare che tu
potessi avere qualcuno. Farlo anche solo la prima volta con un uomo che
non fosse lui. Mettiamo il caso che trovi uno della feuille che ti
aggrada parecchio, che ti senti tranquilla e te stessa come fu per lui,
l'unico. perchè non..."
"per favore, non ne voglio sapere. Non credo proprio che sia
così! E mi riferisco al fatto di fare cosa fai alle tue
amichette! Mi è bastato cosa aveva cercato di fare, cosa la
disperazione di tutti che mi urlavano che non ero questo e quello mi ha
portata! Sono contenta solo del fatto che quella volta non è
successo nulla, come per le altre volte me ne sarei fatta una ragione e
avrei accettato anche quello tra le cose che mi hanno fatta comprendere
tutto. Mi viene l'ansia, tremo al solo ricordare quelle situazioni o
pensare a stare con un uomo in quel senso. QUello... mi è
bastato per tutta la mia esistenza, finchè e quanto
sarà!
Non..."
"Si, lo so dei tuoi attacchi nervosi e di ansia, quando ne abbiamo
parlato ho compreso ma sei anche la stessa persona che lavorando
all'addedstramneto di base ha cercato di superare certe paure e ansie
dovute alla tua vita e gli altri. Certo, i tuoi blocchi erano mentali
per cosa ti è capitato e ti sei solo sbloccata e ora stai
meglio, ma non sono tutte e capisco. Però pensaci a quello
che
ti ho detto, consigliato, perchè è un vero
peccato.
Sopratutto per una come te! Libera, mente aperta, senza pregiudizi e
considerazioni come gli altri. Ecco perchè voglio che tu sia
il
Comandante e Padrona della Casa..."
"Aspetta! Vuoi davvero continuare con questa idea? ok che ti aiuto, ma
non sono una di voi. Sto seguendo l'addestramneto ma... non sono una di
voi e non posso esserlo perchè per loro, quegli orsi, io non
sono dei loro. Anche s etu mi dessi quella carica, che ricordavo
andasse ad Alaric, cosa ti fa credere che loro mi..."
"Primo! Io sono il leader qui. Io decido. Io impartisc ordini. Io
nomino e amministro. Alaric... a lui no ndarei neanche il mio bucato!
Sai come mai si trova qui? Perchè seppur sembri pavido e
stupido, ha invece fegato. Ma non darei una carina del genere...
preferisco una come te. Hai dimostrato di saper gestire e sistemare
molte cose e..."
"ma ci sono Lubo, o Jd! O i vecchi come li chiamate?"
"I vecchi... si è vero, ma sai perchè sono le
teste del
gruppo di consiglio della Sala delle Pianificazioni, no? E non tra i
capitani? Hanno una mente troppo chiusa. Tra un bivio non guardano o
studiano l'altro lato, ma solo quello che credono sia quello e basta.
Sono... rigidi, tirati..." facendo dei gesti con ip ugni chiusi per
chiarire il concetto, con mezza giacca penzoloni pechè non
messa
"e Jd e gli altri dei Capitani... hanno quel ruolo perchè mi
fido di loro, ma ho bisogno di qualcuno come te. Che non considera il
denaro, il potere, l'arrivismo, tutte le cose che gli altri volgiono.
Un ruolo, qualunque sia, dai capitani in su non è solo
prestigio
e potere. Ci vuole responsabilità, comprensione e... come
doveva
essere per la repubblica del tuo paese, era un onore e un sacro compito
quello di servire e gestire quel che stava nascendo e il popolo del
paese. Essere un servitore di tutti seppur con una carica alta, tanto
che all'epoca non avevano nenahce retribuzione. Ecco perchè
non
amo la distrubuzione del poteree non divido certi ruoli. Ho messo nelle
mie sole mani tre posizioni perchè no nvoglio che mi si
facciano
le cose alle spalle, contro quello che ho costruito e voglio fare, e
non mi di pugnali alla schiena. Non posso seguire i gradi dell'esercito
lasciando parecchio potere nelle mani di troppe persone. NOn ho dato ai
Vecchi, ossia i soldati che erano in pensione ma non volevano vivere
come civili o stare o avere una famiglia, nulla perchè mi
spiace
dirlo... saranno anche competenti e cervelli chiave per i piani e le
procedure, ma non mi sento in fiducia! Alaric mi è
fedele,
crede in me e ci crede in tutto ciò che vedi e sai,
è
dalla mia parte ma non è affatto adatto per una posizione
del
genere. La sola fiducia e fedeltà non bastano. Ho
più
fiducia in Jd che a loro ma... ho bisogno di qualcuno come te, che
reputa una posizione come un incarico..."
"Si, lo avevi già detto! Non so, non mi piace molto. Non
voglio
che mi vedano un'arrivista, un'esterna che ha nelle sue mani le
giornate di tutti e... una cosa è incazzarsi per la scarsa
igiene, regole e tutto ma... Non credo che io sia adatti, capace anzi.
Ricordi cosa mi dicevano? Ero sempre..."
"lasciali perdere, quelli! Si è visto che mente brillante e
deduzioni superlative nell'averti giudicata. Ho controllato tutti
quelli che ti hanno fatto male, sai? No, no non fare quella faccia. Mi
sono divertito. E non è che fossero chissà che
geni o
bambini indaco da fare due pesi e due misure... loro sarebbero stati
capaci di fare cosa hai fatto?"
"Bah, non mi interessa. Voglio cancellare ogni cosa. bruciarli come i
miei ricordi, buttare..."
"...quando qualcuno decide di buttare i ricordi nell'immondizia
è
perchè si è spezzato qualcosa, perchè
ha rotto
definitivamente con quello che amava. QUali cose vuoi eliminare del
tutto? Non mi dirai che vuoi bruciare anche Rò o..."
"Tutto! Quel poco che amavo è andato via, rotto, spezzato,
buttato! Vuoi che ti aiuti? Dammi carta bianca e la
possibilità
di fare come voglio..."
"Concesso! Però ora mi dai una mano con i capelli? Non
voglio
sfruttare le tue qualifiche di parrucchiera, ma quella carta ha dato
isuoi frutti. Mi piace come sai prenderti cura della mia testa e mi
sembra che no ti schifi come accadeva con gli altri...E comunque sono
felice che quel letto ti piaccia, visto ti butti all'indietro su di
esso. Lo fai solo perchè sai che lì io non sono
con le mie accompagnatrici, giusto? Ma brava..."
"Si, lo faccio proprio per questo. Perdonami ma ammetto di essere
felice che qui, in questo letto, non ci hai portato nessuna" alzandosi
e prendendo un libro dalla parte inferiore del comodino, buttandosi
sulla trapunta "E' che... qui è solo un posto di sosta per
te.
Il giorno però che deciderai di... passare del tempo con
qualcuna qui, nel posto che tu consideri casa tua, anche s enon ci
vieni con nessuna... fammela conoscere! No, anzi, voglio fare colazione
con lei perchè se mai porterai qualcuna qua sarà
per due
situaizoni. Una, eri così di corsa o hai fatto qualche festa
o
altro qui, senza poter andare via, oppure due, starai qui con lei
perchè merita! E allora si, che voglio conoscerla!" ridendo,
poggiandosi coi gomiti per guardarlo "Sono curiosa davvero di vedere
questa donna! Posso dire che non immagino per ninete te con una donna
in una relazione, diciamo fissa... Che cosa abbia questa donna
dall'aspetto alla personalità, la bravura, tutto..."
"E tu? Che genere di uomo ti piace?"
"Lo hai visto... così come ricorderai quelle battutine
quando ho
ricomprato quelle cose in edicola. Quell'illustrazione anni fa
è
stato... non so descriverlo, ma la prima figura maschile che mi
piacesse come aspetto. Ed era al primo superiore, in quell'edicola dove
andavo come rifugio la mattina e quando uscivo presto. Ed era
là. Ma come descrivere cosa ho provato quando l'ho avuto fra
le
mani ed è rimasto fino ad oggi?..."
"Colpo di fulmine?... questo o questo?" chiednedole quale fazzoletto da
taschino abbinare
"Spiritoso... comunque quello lavanda!... resta il fatto che non so per
quale motivo, ma è stato quello che mi ha portata a
prenderlo e
guardarlo, sempre. E poi cèra Raiden, non so nenahce
perchè di questo ma..."
"Il biondino, giusto? Ripetimi perchè..:"
"perchè... l'ho visto la prima volta in una rivista per pc,
una
delle rare volte che riuscivo a comrparne una e cèra...
cèra metal gear solid 2 e poi girando pagina, bam!
Cèra
questa immagine di Raiden messo di fornte con la pisola in alto,
all'altezza della testa ma non è la faccia che mi fece dire
qualcosa del tipo ma la tuta. Non so
spiegarlo
ma era la tuta, il corpo,non so dirtelo ma quel'immagine, quell'unica
immagine mi ha portato a tenerla vicino a quell'illustrazione. Non so
perchè, non mi viene di spiegarlo meglio ma..."
"Questa è la prima volta che ti sento parlare di un tuo...
interesse per un soggetto maschile. Un buon passo avanti, nel senso che
con me finora hai incontrato parecchi uomini ma non ti ho mai vista
con... quel luccichio con quel soggetto. Ma chi lo sa, magari tra
Madame, il nostro lavoro, prima di andare potresti anche approfittarne!
Io a che pago... posso lasciar andare quel ben di dio che mi fa fare
bella figura senza prenderci anche io? Certo, migliorano il mio status
ma... come te, anche io sono di mente aperta e posso dire di no?"
"Ah ma certo, non potresti!"
"Andiamo, tu non sei come noi. Pure io non dico di no a belle donne.
Come da fanciullo, così adesso! Tu sei una di quelle che, a
meno
che ci sia qualcosa che ti colpisca o non provi qualcosa, non
cè
nessuno per te. Per la tua testa e il tuo cuore. Non so se tu sia
demisessuale o asessuale, ma io penso che... bhe, lo sai!
Perchè
lasciar eil meglio agli altri?"
"Meglio?! Mah, se lo dici tu... A me non è sembrato tanto
ma,
divertiti. Chi ti dice nulla? Ma ricordati che su certe cose, vale il
gusto personale?"
"Se quell'imbecille ha peggiorato le cose, non vuol dire che lui
può adesso, dopo che lo hai mandato a quel paese, vivere e
farlo
con altre e tu no! Certo, capisco che tu non sei capace di fare lo
stesso delle altre, ma ti direi... inizia a vedere se cè
qualche
accompagnatore interessante, poi si vedrà!"
"Milan, io non sono gli uomini che tu tratti ea cui rifili queste cose
per attirarli a se! Piuttosto, non ti sembra esagerato avere rapporti
di collaborazione con Madame e cosa... fa? Tu dovresti constrastare
queste cose!"
"Alt! Io constrato lo sfruttamento in ogni sua parte, ma Madame
è una delle ultime, o poche, che non accetta gente che fa
quel
mestiere per soldi, per tirare avanti. Se non è una loro
decisione, non è cosa piace a loro, non assume!"
"Che vuoi dire! Quali categorie lei assume?"
"Ehm... persone a cui piace parecchio farlo? Insomma..."
"Milan! Ti prego, non dirmi...." rigandosi sulla schierna sul
copriletto chiaro, depressa
"Ninfomani, soggetti in cura per sindromi sessuali... diciamo che lei
asume persone sia che hanno dei, come dire, no! Sono particolarmente
portati per dare servizi per loro gusto. Persone che sono mandate in
cliniche per curare patologie che le portano a... volerne sempre,
ancora. Capisci, no? Quelle persone che se vengono diciamo scoperte,
sono etichettate e allontanate solo per questo. Donne o uomiin, non
importa. Come per te, la prima cosa che la gente fa è
volerli
mandare in cura. Madame invece li assume perchè sfoghino e
diano
servizi..."
"F quello che io ti avevo proposto quindi per la Raccolta.."
"Corretto! Rendono di più e meglio. Lei non costringe, se
decidono di finire, finisce il contratto. Per questo collaboro con lei,
perchè è una donna seria ed è una
delle poche o
forse l'unica che non sfrutta. Perchè lei sa cosa significa
essere certe cose e sostiene gli altri, guadagnandoci. Non come la tua
proposta perchè a te non viene nulla, ma...Senti, fammi un
favore. Sistemami i capelli, non mi va di andare dal mio barbiere per
questa cosuccia. Voglio andare direttamente. Ho notato che quando mi
accontenti, fai un buon lavoro. Quel corso che ti hanno fatto fare non
è andato sprecato"
"Vero, ammetto che sei la prima testa che acconcio con piacere...
passare da esperto e tecnico informatico di vari livelli e settori a
parrucchiera per non sentirli... dai sistemati sulla poltrona..."
"Agli ordini. Non vedo l'ora di vedere questi due progetti ultimati,
gli uomini li vedo davvero motivati. Da quando abbiamo attivato tutti i
cambiamenti qui è diverso. Più vivo, accogliente,
la
gente non si droga, fuma roba particolare, si sbronza ma fa e partecipa
alle cose con interesse. E sono contento! Quanto torno, adesso, vedo
gente più felice, sempre sorridente, sempre che si chiama
per
andare a fare questo o quello e mi sorprende. Prima era come un
formicaio ma solo... Mh... comunque, ho già pensato a quale
mobilio mettere..."
"ti prego giurami almeno che no nfarai del casotto la tua porcilaia...
fammi questo favore" mettendosi con lui davanti lo specchio grande,
facendolo mettere sulla poltroncina e prendendo dal mobiletto
l'occorrente "sono contenta che tu abbia i tuoi... passatempi, ma non
vorrei che usassi quel posto solo per..."
"Nah, a parte che al centro di questo edificio ci sarà una
zona
tondengiante con i posti come un teatro greco, ma al chiuso... al
centro ci saranno esibizioni e tutto quanto, non come il Teatro ma per
ricevimenti, feste e simili, va più che bene! Possiamo anche
accogliere gli alleati delle altre religioni..."
"Le religioni..." rallentando dal fargli la piega "ti prego, dimmi che
non farai cose che..."
"Andiamo, io sono un membro onorario della Cconfraternita del Prosecco
e spumante dop e altri titoli. Ricordi? I Cavalieri investiti che
giurano con una solenne cerimonia in stile antico.Nel 1945 è
stata fondata quella del prosecco, molto prima quella dello spumante
del tuo paese per proteggere, mentere le uve originali e non moderne,
non cancellare quel che è il prodotto dalle sue
origini...una
confraternita per proteggerlo e valorizzarlo. E siccome io acquisto
prodotti di ottima qualità e ovunque tu vai i liquori e
spumanti
o champagne sono sempre presenti, perchè non far parte di
quel
circolo? Anche qui in francia io faccio parte di gruppi del genere,
come in russia per la vodka e altri..:"
"E dimmi, state con le tonachine nelle vostre riunioni a bollicine..."
"Non ridere, sai bene perchè mi hai visto vestito, che
abbiamo
abiti e mantelle apposite. Ho solo una sezione dell'armadio grande..:"
"la stanza... non un armadio, la stanza-armadio" rise lei mentre gli
faceva le sezioni per la coda
"La stanza... comunque, ho una sezione solo per gli abiti delle
confraternite! Hai visto quelli russi? Resta il fatto che mi ci sento
bene! E giusto per dirti, ho intenzione di farti un regalo per la tua
prima festa tra noi della nostra religione..."
"Oh, ti prego. Non mi sento negli abiti da donna, te l'ho detto! E
anche il fatto che avete abiti particolari..."
"no" rispose lui fermandola, mentre la vedeva nello specchio
mentre gli sistemava la coda bassa "io parlavo del tuo,
abito" osservandola mentre si efermava per guardarlo nel riflesso "Si,
proprio quello e non fare quella faccia. Ho preso i tuoi schizzi, i
tuoi disegni quando ti annoiavi o eri contrariata alle riunoni con
tutti. Hai presente quello in tile sirena con quelle
particolarità e il corpicapo..."
"Ma perchè! Io lì dentro sarò la
barzelletta. Non
ho mai messo un abito da anni e non so come muovermici dentro. Ma cosa
ti salta in mente, anche per il denaro... io..."
"Ascolta. COme ti ho detto io non ho nessuno qui, e mi spiace dirlo, a
ciui dare la carica che comprenda anche la parte finanziaria. E non ti
sto dando tutto per amminstrarlo, ho persone che possono farlo ma vglio
che quel denaro, tutto in tutti i conti, siano in mano a una firma e
una testa che sappia come gestirlo. Ora, tu seic l'unica qui di cui mi
fido e so per certo che... non è interessata ai sodli. NOn
sei
il tipo, così come la scalata ect... Se tu fossi stata come
gli
altri, per comprarti quello che volevi e non hai mai avuto, avresti
fatto ogni cosa, come quelle ragazze e ragazzine che si vendono. ma tu
sei tu, saresti capace di eliminarti se finita per strada, che finire
nel peggio e in mano allo schifo. Se fossero tutti come te avrei
più bracci destri...Perchè diciamocelo..."
mentre lei gli sistemava dei ciuffi davanti "mi fai i cuffi, davvero?"
"Ammettilo, ti donano. QUante non si terrano nei vestiti... farai
furore dove stai andando... così giochi meglio, no?"
""Smettila di scherzare. Ti piace punzecchiarmi sulle mie amiche, che
pago eh, ma restiamo amici..:"
"Amici di letto, mettiamoci i punti giusti..."
"Quello che sia, ma la mia amicizia è anche con altre donne.
E
non parlo di amanti, non voglio grane con le mogli e fidanzate di
altri, ma questo no nsignifica che non debba trattarle con il rispetto
dovuto. Sono un Signore, un gentiluomo, buona educazione e... Dai, lo
sai! Rendere omaggio alle Signore e farle sentire delle regine non
significa che sia un Casanova. Come ho detto non ho intenzione di avere
problemi di quel tipo, ma sai meglio di me asnche io credo
nell'amicizia tra uomo e donna. Loro sono mie amiche. NOn amichette,
ok, ma amiche. Scambio di favori, considerazioni, il solito. Invitarle
alle feste o festeggiare i loro compleanni o altro a mie spese. Questo
paga. E tramite loro arrivano i mariti, fidanzati, padri, fratelli e
tutti i legami, ci sono sicure possibilità di arrivare
ovunque
voglia giungere. Lo hai già visto, è
così che sono
arrivato.Dove vedi. Piccoli passi, persone giuste, corrette azioni. Si,
qui ho fatto un casino abbandonando le cose a lroo stesse e me ne sono
accorto solo in quella settimana che ti abbiamo conosciuta, ma ora lo
vedi. Tutto si sistemerà. E riporteremo le cose giuste. la
bellezza dell'essere umano..."
"La bellezza salverà il mondo, certo. Mi chiedo se questo
mondo, sia degno della bellezza."
"Il mondo è un contenitore infinito di cose per cui
incuriosirsi
e meravigliarsi. Il mondo è un posto bellissimo. Certo per
una
come te è difficile non avendo scopi o motivi, ma tu che ami
la
grandiosità umana negli orologi, la meccanica, la
capacità di comprendere la bellezza della natura... Non so
se
davvero la reincarnazione esiste o meno ma... io voglio vivere tutto.
Come dici tu, bruciare totalmente anche se significa attimi invece che
decenni, ma di non aver rimpianti di alcun genere, nel momento di
scomparire fisicamente da questa esistenza. Se esiste la reincazione...
allora spero di vivere intensamente ogni vita che mi è
possibile
avere rinascendo, ma tu, se hai sfizi, vai e brucia come una
supernova!"
"la sua la storia di quel tipo che sente di non appartenere a nessuna
delle
categorie sociali con cui si relaziona? Che sente la sua
estraneità
totale dal genere umano.... la sua stessa esistenza si riduce ad una
consapevole, tragica farsa. Un perdente che si dichiara da subito
portatore di una maschera, e crede di poter vivere ai
margini della normalità che non riesce ad accettare
né a
rifiutare. E in questo, dove la vedi la bellezza? O pensi anche tu nel
tuo bel discorso che sia come molti là fuori, che sfuggono
alla
normalità che distrugge e trafigge con sesso, droghe,
sballanti,
tutto i ltrovabile per scappare da quella realtà. O come
faccio
io, con la visualizzazione... "
"Bimba...Non posso salvarti io dal tuo mondo. Posso aiutarti, ma un po'
di volontà devi averla anche tu. E sai per cosa serve questa
volontà? A sistemare le cose, quei fantasmi, che ti logorano
e..."
"Si, lo so. A volte passerà che sei spinto in una battaglia
non
per tua
scelta. Una battaglia che non può essere vinta, non importa
quanto duramente combatti. Alcuni scelgono di ritirarsi o arrendersi
sapendo che la vittoria non
può essere raggiunta e sono i deboli.Io no nsono di quelo
stampo, io non mi arrendo, io ho deciso di fare qualcosa che mi fa
più felice che continuare a sbattere le corna su un muro per
non
uccidere qualcuno. Ho scelto un'altra strada, combattere.Ma non in un
modo normale. Combattere in due modi, e in entrambi è la mia
fine. Arrivarci... È giunto il momento di smettere
di farmi
seguire dai miei fantasmi, non posso togliere tutto, ma ora im hai
fatto capire che quasi quasi..."
′′ Le cose accadono per qualcosa. promettimi
però
che non sia cosa penso perchè... ok, lo so. Sei un
soggetto invecchiato dalla tristezza, divorato dalla rabbia,
devastato dalla
pazzia, sbriciolato dalla perdita, svuotato da certi soggetti, indurito
da... devastato
da... rovinato da... violato, corrotto fin nel cuore...
Sei debole, inutile, senza scopo e ti vedi così!
"Quindi?"
"Accetta chi sei. Accetta le cose che ti rendono diversa, i tuoi
difetti, i tuoi punti di forza, le tue preferenze, le tue esperienze, i
tuoi punti di vista, i tuoi sentimenti. Se tu attui un gioco per
vendicarti anche un briciolo su quella gente, cosa ti
porterà?"
"tranquillo, amico mio" gli disse, abbracciandolo da fdietro poggiando
una guancia contro quella di lui "sarà... solo due grammi di
vendetta perchè io no nabbia rimpianti il momento in cui mi
aiuterai e sarai al io fianco. E ti ringrazierò, ma con un
sorriso a cinquantaquattro denti!" facendolo ridere
"Cosa vuoi
fare...Ricordati che le persone deboli si vendicano. Le persone forti
perdonano. Le persone intelligenti ignorano..."
"milan..." dandogli un
bacio sulla
guancia "io no nvoglio vendicarmi facendogli del male. Io voglio solo
togiere loro qualcosa, come fecero a me. Fare in modo che non ottengano
più del necessario... ti fidi di me?"
"Certo, mi fido.
Altrimenti non saresti qui, non ti darei il secondo posto e..."
"QUindi...
perchè a te interessa che io resti qui?"
“Perchè
lo ritengo
necessario. per tutti e tutto. Come ti dissi nella Sala con gli altri,
quello che ha fatto quell'uomo per te, va ricambiato...”
“Ma no nsono
stata io a
dirglielo, ne a volerlo. Ha agito da stupido. Il suo tremare e
l'incertezza, invece di fare l'unica cosa che avevo chiesto non mi
porta ad aessergli debitore. Per questo mondo io devo essere debitrice
a tutti, tutti, eppure nessuno che lo è nei miei riguardi,
oltre
che non vedo perchè devo ricambiare cose che non ho chiesto
io.
Perchè sono figlia o nipote, e hanno fatto cose
perchè io
fossi la loro ocntinuazione, ma non mi porta ad essere riconoscente a
forza come credono debba essere. NOn lo trovo giusto. Inoltre da quello
che ho capito anche a te, come agli altri, interessa la mia
continuazione, per fatti tuoi. Per l'Accordo io sono accettata qui per
uno scambio, non vedo cosa ci sia di riconoscenza verso lui, te o
altri. E' come con Zay e Ric. Hanno affermato che la mia storia, quel
mondo in cui scappavo mutando i l dolore in altro, fosse una bella
storia. Bella, capisci? Solo bella, come fosse un racconto che
interessa tanto per, che non abbia un significato! Non che è
una
storia di una miserabile in tanti sensi, di disperazione e tormento,
che è sfociata in una fuga là, in un mondo che
esiste
solo nella mia testa, che inserisce varie cose che mi sarebbe piaciuto
riavere in questa vita. Invece nulla...”
“Avranno
capito male..:”
"Di tutto ciò
che scrivo,
capiscono male? Che definiscono la fuga di una pazzia, di tormento, in
una bella storia? A volte mi chiedo se non sono stata stupida a credere
alle loro parole. Alle vite precedenti, a una me che torna e ritorna, e
tutto un ciclo a Oroborous che mi si abbatte sempre addosso.Sempre
pressioni e nulla di bello. E a qualcuno che vorrei accanto, al mio
fianco, al di là di amore e sesso come lo vedono tutti, che
trascende queste cose... e questa sorta di mancanza che provo, che
nessuno e neanhce loro, hanno lenito. E tu, anche tu, che credi a
queste cose...Io non comprendo me, e dovrei comprendere voi, come testa
e interessi?
“Io mi sono
fatto dal niente. E
lo sai. E se ti spingo un pò, non è per
obbligarti,
tranne alcune cosucce... Ma è perchè non
fidandoti
più di nulal e nessuno a volte sei rigida. Cosa potevi fare
tu,
senza tutte le paure e disperazione? Mille vie e altrettante soluzioni,
che magari inglobano anche quello che loro hanno detto. Questo mondo
è così profondo ocme un pozzo, per tutto
ciò che
contiene che forse... possiamo cercare delle risposte. non tutte, ma
possiamo provarci. Ecco perchè credo nelle religioni come
libri
da consultare. Tu non credi nelle religioni ma al massimo alla natura
esistente, e capisco che non vuoi assolutamnete credere in un Dio e una
Dea, che personificano il potere della natura in questo pianeta. Ma
cosa succede se... esiste davvero la reincazione e ritorni in altra
forma?”
“Altra forma?
IO non mi vedo in
nessun'altra forma se non nella mia.E intendo viso, mani, dalle
ginocchia in giù, secondo me le mie parti migliori. Io sono
io,
così come quel ritratto della casa del topo. Non avrei mai
cambiato, seppur con le tecniche chirurgiche, alcun che. Mi vanno
benissimo come sono il viso, le mani dal ginocchio ai piedi. Io mi vedo
così sempr e comunque, ma non perchè è
cosa lo
specchio mi rimanda, ma perchè io mi identifico con queste
sembianze come se... fossero le mie fin nel profondo. L'unica cosa che
vorrei, veramente, è togliere cosa tutti i medicinali mi
hanno
messo addosso di schifo. Vorrei tornare a quello che ero veramente e
non mi sentivo... così! Così da schifo, vorrei
tornare a
essere leggera e serena. ALmeno in quello. E tu mi parli di
reincarnazione in altre forme! Io aborro quest acosa! Non voglio
sentire di ritornare, peggio in zone del mondo schifose dove mi posson
vendere al primo che mi sposa, come messico o India o simili, dove ti
guardano nuda e ti giudicano per darti al primo che è un
buon
partito o pagano per te. E a cui appartieni. O Ai piesi arabi o peggio
africani, dove cè l'infibulazione. E ancora non voglio
reincarnami, tornare ne altro. Voglio sparire perchè ogni
giorno
mi accordo che questo mondo non cambierà mai davvero e pe
quanti
secoli passeranno, la religione e lo schifo perdureranno.
Così
come glorificano i testi biblici o di baffetto tedesco, seppur la gente
e peggio le donne, stavano così male che preferivano
crepare che viverci, così torneranno sempre. Come
le zone
dell'iraq e iran. Che negli anni settanta erano come noi come livello,
alcuni dicono acnhe meglio,ma la religione spazzò via tutto.
Se
il mondo sarà così e una eprsona come me
passerà
l'inferno, e non cambierà nulla perchèl a gente
ti
giudica negativamente perchè ti chiama egoista, o segue
religioni di morte e non di luce, che se lo tengano questo mondo. Anzi
mi divertirei di più fare il fantasma e osservare e far
venire
il cagotto, io mi sento meglio ad osservare e vedere le cose come
vanno. IN questa vita mi hanno buttato addosso così tanta
merda
che le paura per tante cose mi schiacciano così tanto, che
non
me ne freg niente di lottare per le cose. Non più! E non ho
decido perchè debole o incapace, perchè le mie
lotte non
hanno portato a nulla cntrno religione, società e menti
bacate!
E per una come me, che non ha scopi ne altro, questo mondo non offre
neanche il minimo per continuare a respirare, come piace ai buonisti. E
vuoi ancora parlare di nuova vita in reincarnazione? Te la vedi tu, non
io...”
“Permettimi
almeno il tempo per
L'accordo, quando vorrai andare, ti aiuterò. Anche se...
magari
cè un altro modo per avere cosa vuoi tu, cambiando le cose
con
le tue forze...”
“Continui a
fare il buonista?”
“No, continuo
a fare colu che
ti allunga la mano, per davvero, e ti propone un altro modo per
raggiungere i tuoi scopi. Parla con David di quella tua idea, magari
questa volta davvero cè qualcuno che ti porterà
quei
cambiamenti che volevi. Per quella mancanza che provi... quella non
è possibile colmarla se non la senti tu scomparsa o altro. E
il
fatto che tu non abbiaincontrato mai una perosna speciale, che stesse
al tuo fianco... io non posso fare niente, amen. Se cè, buon
per
te, altrimenti porta la tua rabbia, dai corpo ai tuoi incubi accettando
il mio aiuto, sulle persone che meritano quella valanga! Diventa la mia
spada, pistola, elemento di cambiamento. Domani vedrai David e mi
dirai. Ovviamente prima dobbiamo fare richiami, controlli, vaccini,
anche per capire se oltre quello che ti abbiamo dato, cè
altro
in nostro possesso che possa aiutarti”
“vaccini... e
chissà,
magari saranno loro a fare il lavoro per me, se faccio quello un
pò rischioso... quelle cose poche cose che desideravo e
odiavo
quella gentaglia perchè le faceva e io no... avrei voluto
tanto
quelle poche cose e so che le rimpiangerò a vita. Il male
che mi
ha fatto vederli tra la gente, ridere e divertirsi, a cena o pranzo tra
gl ialtri con cui davvero si voleva desinare, sentirsi in qualcosa,
avere memorie e ricordi felici... e mometni da usare come conforto...
niente, e ho paura che pure la speranza sia scemata... Se fossi andata
via trovando voi prima, molto prima... invece di vivere solo in un
mondo creato da me, restando con il corpo in un inferno mentre nessuno
vedeva e capiva...”
"ora hai tutte le armi
che ti
servono... combatti!" le disse guardandola dal riflesso, mentre lei
finiva i capelli, senza guardarlo ma voltandosi solo a quell'ultima
frase "Sii la guardiana e l'angelo custode di te stessa. Il resto, cosa
lascerai, lo siritroverà qui per molto, molto tempo. E
forse,
anche nel mondo là fuori. Il tuo vero lascito, la tua reale
eredità, che è ben lungi dai figli...."
"A sentire te sembra
facile!"
"Adesso, lo
è" sorridendole, per poi alzarsi annuncinado che era pronto
ad andare in America.
"E da quando sei tu che decisi le regole, caro Alaric..."
"da quando sono qui da più tempo di te, non so, da quando
sono della classe dei Capitani e mi merito considerazione!"
"Alaric, tu sei lo stesso che è entrato qui
perchè Milan
quel giorno era andato ad ammaliare un altro tizio, Olarte tra l'altro,
con ottimi dati, e tu sei riuscito a seguirlo e spiare la
conversazione. E visto che quello aveva rinunciato, appena uscito hai
marcato Milan affermando che sapevi tutto, perchè avevi
sentito,
e volevi far parte della cosa. NOn so come tu sia riuscito a non farti
ammazzare, ma lui nonostante tutto ha elogiato la tua faccia tosta e
non essendo malaccio ti ha preso. Ma nonostnate tutto non vali quanto
quelli che hai sotto il tuo comando. Parla poco, perchè sei
l'ultimo che può dirmi cose..."
"Come ti permetti. Non mi faccio trattare così da una
frigida
acida come te che si è davvero imbucata con l'inganno in
mezzo a
noi. E Milan ti ha ascoltato per devastare questo posto. Stavamo
così bene, vivevamo così pacificamente ma no!
Doveva
arrivare questa sanguisuga e sballare ogni cosa. Regole, divieti,
obblighi, pulizia di 'sto cavolo! Io non voglio stare alle tue regole!"
"ALARIC!" urlarono gl
ialtri
"E' così orribile rispettare delle giuste norme di igiene e
pulizia? Era meglio che cèra lo schifo, veramente? Ti
sentizi a
tuo agio nell' immondizia?" disse Lia, calma.
"Fosse solo per passare lo sterilizzatore al vapore, pulizia ogni tot
di ore, Ausiliari per la toilette e bagno, o come si chiamano in
inglese ,quei tizi che stanno sempre
nel
bagno come imbecilli in attesa che a qualcuno serva qualcosa, cambare
rotoli, asciugamani, saponi vari... ma dove siamo? Hai suddiviso
cariche e compiti come fossimo..."
"in una caserma. Sotto le armi. NOn so fai tu..."
"Tu..." disse sbattendo le palme sul tavolo della Sala "fai la morale a
me, che ogni minuto hai tutti i tick e manie assurde, perchè
la gente ti
ha fatto lo schifo... e allora noi che dovremmo fare?"
"Non so, Alaric. Forse Jd per scappare da un amore stronzo è
finito sotto le armi, tu per la tua famiglia ossessionata con ogni
generazione sotto le armi, Lubo perchè avevano bisogno di
soldi
ed era la prima cosa che gli è parsa sicura dopo aver fatto
di
tutto. Bryden per la leva da volontario di due anni così,
per
non fare niente... ogni persona qui, e lo so, è finito a
fare il
militare in varie categorie per un motivo. per carità lo
capisco, ma io non sono come voi e al vostro livello, non è
vero? Per voi sono solo un porcellino d'india..." con un tono acido e
incazzatissimo.
"BASYA" urlò Jd stufo, finendo per capire l'errore e
correggersi
"Cavolo, non... volevo dire basta! Lo so ho detto la cosa che stavo
leggendo, ma..."
"Aspetta, la guerra o l'olio?" disse Lia ridendo, mentre lui
cercava si risistemarsi sulla sedia per continuare a leggere dal pad
cosa stava studiando "Andiamo, da quando ho presentato quei progetti
per i saponi artigianali con certi ingredienti e sia i posti strategigi
comprando luoghi di interesse d'arte abbandonati, siete in
fibrillazione perchè siete stati sugli allori da secoli.
Esagerati. Ma voi non dovreste essere addestrati per stare sotto
stress? Oh, capisco. Forse gli ultimi anni non è
così
perchè siete rimasti qui ad autogestirvi..."
"E smettila. Lo vedi
questo
preventivo?" sbraitò Alaric sbandierando dei fogli davanti
a lei, seppur stavano divisi dal tavolo "sono i costi di tutto
ciò che devi far comrpare a quel povero di Milan... una
macchina
a
taglio a getto d'acqua non industriale capace di talgiare ogni cosa.
Mobilio da ingresso per ogni stanza per mettere scarpe e abiti,
cambiandoli, e l'obbligo di non mischiare lo sporco di fuori con le
stanze... Siamo militari? ALlora spiegami perchè devono
avere
indumenti per stare nelle camerate o stanze e altri per fuori! Se
cè un'emergenza che fanno? Perdono tempo a vestirsi?"
"Innanzitutto essendo
professionisti,
dovrebbero essere capaci o di cambiarsi abito in pochi attimi o
valutare come agire... o no nsarebbero il livello che sappiamo... non
credi? Inoltre... ricordo bene la prima votla qui in mezzo a voi. Cosa
avevano alcuni appena tornati da missioni o incarichi, che avevano...
animaletti tra i peli, e sappiamo quali! Non avevo mai visto, nella mia
vita là fuori, qualcuno con quegli sgorbi schifosi tra i
capelli. E non voglio sapere in quali altri peli. Per non
parlare
dei problemi ai pieid per la piscina di allenamento o per le docce!
Quello che cèra che si, era curato, ma volevano il tempo di
sparire. E ora... guarda! Gente più pulita. Ninete
bestioline.
Niente sporcizia. Niente funghi o altro schifo. E da quando
cè
l'accordo con Madame, nessuno compeso te, va più da
signorine
ignote, che vi capitavano in giro o nei locali, che portavano solo
problemi. Te lo ricordi quel gruppetto che in licenza se ne
è
andatoa divertirsi nella capitale e sono tornati con la sifilide?
Curabile, ma l'avevano presa! E usando docce, luoghi con altri,
cèra il rischio che molte cose venissero... sparse. Adesso
facciamo noi i saponi, eco-compatibili. Sicuri senza chimica. Con
opportune modifiche adesso, gli scarichi delle docce finiscono, grazie
proprio a quei saponi, in delle cisterne che usiamo per l'irrigazione.
Con gli accordi di Milan abbiamo quasi accesso a una centrale
geotermica, dei pannelli solari e e meccanismi per acquisire corrente
elettrica dall'acqua senza danneggiare l'ambiente. Questo ci permette
di avere corrente elettrica privata, esclusiva, e se l'accordo va a
buon fine, la centrale sarà nostra, pagando le spese per un
nuovo progetto di quell'azienda. NOn solo, una zona sul mare
è
nostra, privata, questo ci ha permesso di avere una spiaggia piccola
nostra e un luogo dove posizionare un dissalatore nostro, che ci
permette di avere acqua a disposizione per tutto, che in parte viene
reindirizzata, usata, per la Fattoria. Ovviamente agli animali non
diamo quella, ma arriva dal dissalatore. E sopratutto water con stampe
per fare centro... cè bisogno di mtterli?" allargando le
braccia schifata e sdegnata "
Per impattare meno, i bagni
sono stati mofidicati ocn un water con un lavandino sopra lo stesso,
con due funzioni. Uno, lavarsi le mani dopo aver... fatto cosa
biosognava fare, con attivazione a cellula, così non si
tocca
nulla con le mani sporche. Si, ha il rubinetto, quindi doppio uso, ma
meglio usare le cellule per l'erogazione automatica. E cosa resta del
lavandino viene usato per lo scarico. Perfetto. i sistemi delle docce
hanno di nuovo doppio uso, principale con il sistema elettrico con card
e un tempo giusto di uso dell'acqua, saponi fatti da noi, di serie o
comprati da loro con le fragranze ed elementi che gli interessano.
Così cè un sistema di domanda e offerta con soldi
che
rientrano, costano pochissimo, ma si aiutano gli uomini retribuendoli.
E questo è solo l'inizio. Le stalle aiutano, come gli
animali
della fattoria, alla fertilizzazione. Tutti gli erbivori mangiano una
certa altezza dell'erba, permettendoci di lasciarli liberi in zone da
ripulire e fertillizare con diversi... bisogni in base all'animale.
Così ocme le galline. Ci aiutano a togliere insetti molesti
e
fertilizzano. Per i capi, ove non possiamo produrre, acquistiamo in
equo e solidale noi stessi. Per la lana, come formaggi e carne, abbiamo
la Fattoria. Animali liberi, senza gabbie o obbligo di
cstalla,
in zone libere a rotazione e con servizi di...massaggio,
cura.
Inutile dirti che molti si son oaffezionati agli animali da giocare con
loro con le palle, a rincorrersi... quegli animali sono felici. E
vengono abbattuti senza dolore, anche se mi dispiace, ma solo proteine
vegetali non bastano. E lo sappiamo. Addestriamo in modi corretti senza
picchiare o ridurre alla fame, far del male come fanno altri. Non lo
permetterei. E sto parlando di poca cosa, rispetto a cosa abbiamo
fatto! Perfino la nostra lana di lama, alpaca, pecora, capra, cane...
quello di cane ha pro rispetto la classica perchè ulito,
tiene
più caldo, i cani che abbiamo salvato a pelo lungo, anche
troppo, ci permettono di avere una base per gl iabiti e mi sembra che i
primi maglioni siano ottimi. Jd stesso li adora..." mentre questo
faceva si con la testa.
"QUindi Alaric, abbiamo
queste cose più tutte le altre. Pulizia e sistemaizone,
è così difficile? E
ancora, cambio di ruolo d'uso delle sezioni dello
Chateau per altre destinazioni, relegando camerate e camere personali
nelle due esterne, quella centrale per altre cose. E guarda qui le cose
che servono..."
"Per non parlare di come
hai gestito
alcune scaramucce interne... impossibile non ricordare le due che si
scornavano, o melgio una bullizzava con le amiche una nuova, e tu che
hau detto , uscendo
velocemente
il pugnale ad artiglio e indicavi l'altra con problemi di acne
"perchè non
ci siano più diversità e quidi voi teste bacate
la
smettiate? perchè non ci metto molto a renderti un PIcasso,
così non cè chi è più bella
e più
brutta. per me siete tutte professioniste e persone, ma se volete che
la bellezza abbia la meglio, risolvo subito...> mostrando i
pugnali.
Alaric, quello che sto dicendo con questo esempio è che qui
le
cose stanno cambiando, non solo nell'organizzazione, ma anche tra noi.
Adesso mi sembra... diverso, l'atmosfera e l'unione pare davvero
diversa e sono contento di come Milan ha accettato alcune modifiche.
Per non parlare della mensa, il cibo biologico non trattato e usiamo
solo isnetti positivi che mangiano i negativi insieme a oche e galline,
o i pesci nel riso... non vedo perchè sei così
negativo.
A me piace. A te Lubo? A te Bryden? E voi che siete i secondi? E voi i
Vecchi?"
"io sono un Vecchio,
come ci
chiamate. NOn sarei qui ora, in mezzo a voi, se non mi andasse bene.
Finalmente cè più marzialità e..."
"Certo. Voi siete per i
militari
freddi e rigidi, che si perdono tutto dalla vita per le regole... siamo
una comune o no? Milan voleva dei militari che vivessero in un
ambiente..."
"Una comune non
significa perdere le
cose che ci distinguono, la comunitò, l'amicizia, l'unione,
un
ambiente creato da noi... come una famiglia. MOlti sono felici di stare
qui. Ma come ho sempre detto nei consigli in questa Sala, si stava
perdendo quello che seecondo me ì l'anima dell'essere
militari.
Ed ecco perchè ho accettato di collaborare con quella
ragazza.
Ha dimostrato di credere più in certe cose di tutti voi che
ci
avete vissuto. Per lei le regole, il modo di ocmportarsi, essere, il
sapere come vivere e sapere che leggi e regole hanno un motivo di
esistere e migliora il gruppo... essere militari non è solo
stare zitti e obbedire. Milan stesso ammira il sistema militare
spartano, romano, greco... ma vuole partire a cambiare il mondo
cambiando fino a un certo punto noi e questo posto. Questo
è...
l'ombelico del Cambiamento. Se tra noi, che lavoravamo gomito a
gomito..."
"Se non si inizia da
noi, mostrando
che seppur con regole e comportamenti militari, è possibile
una
società umana e corretta, non cè storia. E'
questo che
dici?" chiese Lubo, guardando il Vecchio che era diventato amico di Lia
da quelle uova e aveva chiesto di essere a capo della Fattoria.
"Esatto. Noi come
militari dovremmo
avere valori... tutti noi siamo qui perchè abbiamo
virtù,
meriti, bravure, doti, talenti, abilità,
capacità,
esperienze, competenze, preparazioni, pregio, funzioni! Inoltre
ascoltando lei ho capito che cosa necessita questo posto, ma intenso
come unione di persone che vivono e lavorano insieme è...
onestà, moralità, integrità,
incorruttibilità, morigeratezza, qualità, pregio,
dote,
merito, purezza, facoltà, potenza, potere,
volontà... im
sembra che in tutti i nostri discorsi sia la lista di cosa lei
intendesse dire. E lo diceva anche Milan. Semplicemente lui ha tentato
di iniziarlo ma non è riuscito per il suo lavoro sociale
là fuori, e nessuno di voi ha voluto prender eil testimone.
Un'estranea, certo per il suo carattere, ha dovuto prendere in mano le
cose e prendervi tutti a pedate nel culo, letteralmente,
perchè
comprenderste che... voi cercava la pace, monenti di calma, di vita
come la intendevate voi ad aspettare bevendo, fumando, drogandovi,
andando a donne, cercando quel qualcosa che vi mancava,
perchè
qui le cose erano troppo..."
"Ma per favore. Sei
vecchio,
Vecchio!... le stai dando ragione, ma io trovo che qui ci siano solo
più regole, leggi, comportamenti. Perchè no nci
si alzava
più ad un orario ha avuto l'idea di mettere alcuni con dei
bastoni a farti venire un infarto la mattina, quando ha visto che la
trombetta del cazzo non funzionava... regole per mangiare. Regole al
mattino. Prima della colazione usare quel cazzodi muro per riscarldare
i muscoli e fare il primo movimento. preparare il corpo alla giornata.
E i bagni freddi e caldi. Le stronzate della pulizia. Tutto..."
"Quindi vorresti tornare
al vuoto di
prima?" Chiese il Vecchio, l'unico dei militari anziani che parlava,
che ascoltavano "Io stavo nel mio angolino, la mia tenda, con il mio
orticello, i miei animali... quelli sono cosa ho ottenuto come
pagamento e me li sono portati. Ma da quando lei e Milan hanno
acquistato quel posto per fare quella Fattoria... ho deciso che foss
eil mio posto. La vita che volevo fare, anche se sarei tornato come ora
per le riunioni per le mie conoscenze e capacità di tattica.
E
mi piace come vivo. E qui è come una città in
miniatura.
Vi siete accorti che tutti i progetti di impegno che hanno fatto, danno
quello che mancava agli uomini per non sfuggire dalla realtà
con
quella robaccia? Hanno motivi, una luce negli occhi diversa, sono vivi,
sono appassionati a qualcosa e hanno obiettivi. E prima? Quel prima che
ti piace tanto, Alaric, cosa ti dava, veramente?"
"Ascolta, è
chiaro che la
vostra... autogestione" si intromise Lia "non ha portato a
nulla e Milan se ne è accorto, anche a causa del basso
numero
del vostro... corpo militare! Adesso siete di più, Non
cercate
più per i migliori punteggi che altri corpi militari
stilano, ma
cercate qualcosa di più. Quel qualcosa che rende ogni
professionista quel che è... Qui non cè il
migliore, non
ci sono statistiche ne altro. I risultati li vogliamo, nelle missioni e
o in ogni cosa che vi verrà assegnato, ma l'ansia e cosa
danneggiava per essere al top come altrove, non cè. E le
differenze omogeneano i gruppi. Sia di lavoro che di
comunità.
NOn..."
"Ma stai zitta! Tu..."
"Ragazzi!..." disse
Milan entrando
"sempre a discutere. Oggi non dobbiamo parlare di queste cose, ma del
Cambiamento e le società là fuori! E' ora di
capire come
agire..." aprendo la riunione per i passi da fare.
Lia
si
trovava nella stanza con quella gentaglia, con Zay e Ric. Si erano
decisi ad accoglierli nel loro magnifico villaggio? Accettati un paio
de marron glassè, pensò, visto che erano sempre
trattati
con le pinze, e pure quella gente si era permessa di prendere Lia e
parlarle per sapere cosa voleva fare rispetto a quei due.
"Ritengo
che sia stato solo per quei due, e non certo per un vostro vivo
interesse, pertanto il mio essere qui non ha alcun senso, e penso che
lo capiate anche voi. A che pro? Io sono solo l'amica, l'arbitro per
trattare con lei quando avrei voluto mettervi una bolba sotto le sedie
e farvi volare come fanno gli idioti nei giardini contro gli scaraggi!
QUindi, con permesso, io me ne torno nella fogna da cui mi avete presa
perchè, tra i due mali, preferisco il vecchio" guardandoli
col
mento alzato e gli occhi abbassati su quelle facce, dietro quel lungo
tavolo.
Quei
tacchini stavano vestiti da snob dietro quel tavolo, mentre lei era da
sola di fronte, e tanta gente enlla stanza a guardare, tutto intorno.
“Che
senso ha, vorrei sapere, il mio essere qui se poi continuate a fare i
migliori, quando siete schifo come là fuori. Se fosse stato
il
contrario, se lo schifo fosse stato là fuori e avreste
dimostrato davvero differenze sostanziali, allora sarei stata contente
per quei due. Ma se esistete davvero e siete questo..:" detto con molti
disgusto "allora per me potete crogiolarvi in questa latrina. Non
è molto diversa dall'altra...”
Avendo
un
mentello nero come quello che le piaceva, che nascondeva il suo volerli
strangolare uno per uno e mozzicarli sul collo, tenne a freno le
mani, raccolte a formare un triangolo.
Mentre
quelli ribattevano, erano entrate delle persone e Lia fece un gesto con
la testa stizzito e si voltò per avviarsi alla sua destra,
poichè la porta era là, finchè non si
fermò. La gente che era entrata pareva dover dire o fare
qualcosa, ma lei restò di sasso vedendo uno di essi. CHiuse
gli
occhi in uno strano modo e dopo aver fatto un respirò li
riaprì. vedendo che anche Lui lo aveva fatto. Lo
fissò
così gelidamente che il silenzio era più rumoroso
di
mille parole.
Poi
gli
disse qualcosa, che solo lui capì, in una lingua e fece
dietrofront verso una porta-finestra che dava un giardino. Prima
che
potesse dire qualcosa, lei agì di testa sua e senza dar
conto a
nessuno, mentre Lui la seguiva per aver compreso il "vieni con me".
La seguì, metnre la gente restava incerta a guardare.
Alcuni passi otlre, verso quel giaridnetto, lei restò a
dargli la schiena mentre Lui no nsapeva che dire.
DOpo
che
lei restò ferma qualche minuto, si voltò verso di
Lui con
un atteggiamento di negatività. Due erano stati mandati a
riprenderla, ma lei era ferma a discutere in qualche lingua con lui,
che rispondeva. Parevano conoscersi, seppur lui non era con quelli che
l'avevano presa. Quando uno dei due le chiese in inglese di tornare
dentro, perchè aveva mancato di rispetto agli ospiti, lei
disse
tr ai denti qualche altra cosa a Lui e prese l'arma al fianco di uno
dei due, puntandogliela contro.
Era una spada corta, pareva come quelle militari più per
cerimonia che altro, che loro tenevano per le loro consuetudini.
Lia continuò a parlare tenendola alzata verso di lui,
finchè non cercò di colpirlo con la stessa, come
se
sapesse usarla. Fece varie mosse, mentre Lui schivava solo e cercava di
parlare. Anche Lui aveva le armi ma non le sfoderava, ma urlava
qualcosa in qualche lingua strana.
Di
colpo
lei si fermò, come se avesse udito qualcosa che la fece
imbestialire di più e prese l'arma, e dopo averlo guardato
con
disgusto vero, la buttò a terra in un certo modo, come se
avesse
un significato il come, e tornò dentro a passo come
militare,
con il mento in alto, lasciandolo dove era.
Appena tornò dentro e fece qualche passo oltre la soglia,
Lui tentò ancora di parlarle.
Dopo
aver
squadrato con altrettanto schifo la gente dietro il tavolo che parlava
offesa per averli lasciati come allocchi, fece un mezzo giro verso di
Lui, sputò a terra e dopo averlo guardato negli occhi, disse
qualcosa con un odio viscerale e si incamminò altezzosa, col
mento in alto, guardando davanti, avviandosi verso l'uscita.
Alcuni
si
misero davanti come a fermarla, lei fece un bel respiro alzando il
petto e disse come una minaccia "intralciami ancora i lcammino e ti
apro la pancia, ti strappo le budella e ti ci strozzo. E poi lo faccio
al tuo amico qui" parlando del'altro al suo fianco, fissando in un
certo modo il tizio che aveva affrontato.
Lia
si svegliò di colpo agitata. La sveglia suonava e si era
accorta
che era di nuovo un altro sogno, un sogno slegato dagli altri. Se negli
altri cèrano Milan e gli altri ma mischiati a persone del
suo
passato, qui cèrano solo i due che conoscevano, quelli che
loro
volevano incontrare e sempre qualcuno che lei sembrava conoscere.
"Ancora. Ancora faccio sogni come a casa dove tutto ha sempre quella
fine! Devo ancora sognare persone che voglio cancellare!"
urlò
stringendo i pugni, per poi alzarsi per prepararsi.
|