Titolo: burn
‘em down.
Fandom: Twilight
Personaggi: la madre
del clan di
Denali, il bambino immortale, Tanya, Kate, Irina, i Volturi.
Rating: pg-13.
Conteggio Parole: 566
secondo
Word.
Riassunto: Irina la osserva quasi con odio,
perché è stata tenuta all’oscuro
di tutto insieme alle sue sorelle, ma nel suo sguardo appare qualcosa
simile al
dolore, perché Irina sa.
Sa, come lo sanno anche Tanya e
Kate,
cosa sta per succedere alla madre e a quel bambino, e non
può non provare
dolore per quella donna.
Note autrice: fiction partecipante al contest Denali’s sisters indetto da Shnusschen sul forum di EFP e
classificatasi seconda con il punteggio di 42/50.
- pre!Twilight, il
nome della madre di Tanya e delle sue sorelle purtroppo non si sa.
- non betata,
scusate eventuali errori.
- commenti e
critiche come sempre graditi.
Disclaimer: Twilight e i suoi personaggi
non appartengono a me, bensì a Stephenie Meyer.
BURN
‘EM DOWN
La loro madre, la donna che le ha create e le ha amate, è
lì, di fronte a loro e tiene fra le sue braccia quella creatura proibita. Irina la osserva quasi
con odio, perché è stata
tenuta all’oscuro di tutto insieme alle sue sorelle, ma nel
suo sguardo appare
qualcosa simile al dolore, perché Irina sa.
Sa, come lo sanno
anche Tanya e Kate, cosa sta per succedere alla madre e a quel bambino,
e non
può non provare dolore per quella donna.
Il tocco delle mani di Aro sulla loro pelle è gelido, ma
quasi arde, bruciandole.
- Siete innocenti.- dice loro in un sussurro, sembrando
quasi deluso.
Si allontana da loro, facendo un cenno alle guardie, che
circondano le tre sorelle.
- Non verrete punite.- annuncia loro, avvicinandosi
lentamente verso la donna di fronte a loro. - Ma che questo servi da
lezione
per tutti.-
Con un altro cenno fa avvicinare un’altra guardia, rimasta
fino a quel momento nascosta dietro ad alcuni alberi. La loro madre
trema,
stringendo più forte a sé la sua creatura, senza
riuscire a fissare le figlie.
- Bruciateli.- ordina Aro, atono.
Le fiamme divampano all’improvviso, come se a scatenarle
fosse stata la voce del capo dei Volturi. Kate abbassa lo sguardo,
senza
riuscire a sopportare la vista della madre, le cui grida si diffondono
in un
attimo nella radura.
Tanya cerca di farsi spazio in avanti, ma le prese salde
delle guardie la bloccano, e tutto quello che riesce a fare
è mormorare un debole
no, prima di essere buttata a terra, in ginocchio. Aro si limite ad
osservare,
con una strana espressione sul viso.
Negli occhi di Irina viene riflesse le fiamme, che le danno
un’aria demoniaca. Non sta guardando la madre, il suo sguardo
è bloccato sulla
piccola creatura tra le sue braccia, il cui grido acuto si unisce
insieme a
quello della donna, diventando insopportabile. Un ringhio le esce dalla
gola, e
tutta la rabbia per il tradimento della madre dirompe.
Mentre le fiamme cominciano a spegnersi poco a poco, insieme
alle grida delle due figure ormai quasi indefinite
all’interno di esse, gli
unici rumori all’interno della radura sono i singhiozzi di
Tanya, ancora tenuta
saldamente a terra dalle due guardie.
Quando il fuoco si spegne del tutto, dopo quelli che
sembrano minuti interminabili, le guardie si allontanano dalle sorelle,
posizionandosi dietro ad Aro. Il vecchio vampiro lancia loro
un’ultima
occhiata, prima di allontanarsi in silenzio con il suo seguito.
Nel punto in cui fino a poco prima si trovavano le due
figure, non rimane altro che un cerchio nero quasi perfetto.
Nessuna delle tre si muove o osa parlare. L’ultimo gesto
della loro creatrice - della loro madre
- era forse stato quello di proteggerle, ma come potevano mai
perdonarla, ora
che l’avevano persa? Aveva creato qualcosa di proibito,
sapendo di andare incontro a quella sorte.
Tanya sente Irina e Kate allontanarsi con passi lenti,
uscendo dalla foresta, ma lei non riesce a muoversi, non riesce a far
altro che
guardare quella macchia nera come la pece di fronte a lei. Non
può piangere,
non può perché non è umana, ma il
dolore che sente è troppo vero,
troppo forte da sopportare.
Dal cielo grigio cominciano a scendere grosse gocce di
pioggia, come se fossero le lacrime che lei non potrà mai
avere, come se il
cielo piangesse per sua madre al posto suo.
FIN
Note finali.
L’ho scritta tempo fa, forse a metà luglio(non
ricordo
nemmeno xD), ma quello che penso di questa fiction non cambia: non mi
convince.
E’ da un po’ che cerco di tornare a scrivere su
Twilight, senza molto successo
ad essere sincera. Comunque grazie per essere arrivati fin qui e, se
volete
farmi sapere cosa ne pensate, non esitate a cliccare sul link inserisci una recensione.
A presto,
Sara.
Giudizio:
2° Classificata: Sariel
Grammatica e sintassi: 8/10
Lessico e stile: 8/10
Originalità: 9/10
Ic: 9/10
Gradimento personale: 8/10
Totale: 42/50
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