Primavera sentimentale

di Mary CM 93
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Un mattino vorrei svegliare l'alba, silenziosamente. Garbatamente.
Indossare un vestito a fiori.
Che profumi di primavera.
Che attiri a sé api e desideri.
Una veste leggera, che mi scivoli addosso dei suoi colori.
Vorrei spogliarmi del sonno e delle notti in tempesta.
Concedere al tepore di entrare, piano.
Delicato sulle ombre della mattina.
Sciogliere i pensieri con le dita e subito arrotolarli con l'indice, come a formare boccoli, che cingano dolcemente le spalle.
Come la rosa e i suoi boccioli.
Vorrei sapere di te, delle tue pagine, dei tuoi suoni.
Dei tuoi prestigi con le parole.
Del tuo incanto intessuto di dubbi e silenzi.
Per quella finestra socchiusa con uno spiraglio di luce, appena.
Per quell'intimità colma di vergogna,
Che la piega del lenzuolo fresco non basta a coprire.
Del candore con cui si ride, insieme.
Una eco fragilissima si stende come panni al sole.
Nell'attesa di essere raccolta.




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