Dittatura

di AutoreAnonymo
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Ti seguii nei più oscuri anfratti
Ancora non so cosa ne trassi
Afferrerei la tua mano, se solo ci fossi
E userei la mia per procedere a tentoni, se ancora la possedessi
Me l'hanno amputata, e io non li vedetti

Impossibile distinguere figura alcuna
In questa oscurità nefasta
Possono far di te ciò che desiderano- privandoti della vista
Possono portarti dove vogliono, se non hai a- disposizione alcuna pista
E faranno in modo che tu non ne abbia- nessuna

Che grave errore commisi
A fidarmi dell'umana natura
La sola cosa che scaccia dal mio cuore la paura
È la speranza dei campi Elisi
Alla fine di questa tortura

E di paura son ricolmo
Mentre vago mutilato
Di procedere a tentoni sono impossibilitato
Poiché non solo della mano destra,
ma anche della sinistra son stato privato
A causa della volontà funesta
Espressa da un depravato
Per giudicare la vita gli basta muovere un palmo

Privo della possibilità di assumere posizione
La mia vita procede in un'unica direzione
Mentre cammino sui cadaveri
Dalla schiena ornata di piccoli fori




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