Tanto tempo fa, in un paesino immerso nel bosco, un giovane cacciatore uscì in cerca di selvaggina.

Il cacciatore era piuttosto bravo, trovata la preda non se la faceva scappare, era infallibile e tutti gli abitanti del paesino ne erano orgogliosi, ma quel giorno si dovette confrontare con una lepre dalle zampette molto veloci.

L'uomo si appostò tra la vegetazione in attesa di una preda facile, non dovette aspettare molto, che da dietro una roccia comparve una lepre dal pelo grigio chiaro con delle grosse orecchie.

Impugnato il fucile, mirò alla bestiola, ma non ebbe tempo di sparare che la lepre fuggì.

Vi avevo detto che era testardo, no? Infatti si mise a rincorrerla quando, all'improvviso, da un sentiero vicino comparve una seconda lepre.

Convito di poterle catturare entrambe, lasciò la strada battuta per inseguirle attraverso gli alberi, cercando di controllare in che direzione stessero fuggendo.

 

Tanto era preso a fare attenzione al percorso delle bestiole, che si scordò di guardare dove stesse andando, girò la testa per farlo e si scontrò contro un albero.

A quel punto le lepri si fermarono e beffarde si avvicinarono al cacciatore che era rimasto a terra confuso.

"Vedi amico mio? Quando vuoi troppo" iniziò una delle due

"non ottieni proprio nulla" concluse l'altra.

Il cacciatore fu costretto a tornare a casa a mani vuote e ad accontentarsi di un'insalata.

 

ANGOLO DELL' AUTORE

Buonsalve gente, qui è Pok che scrive.

Anche questo racconto deriva dai miei ricordi d'infanzia nel mio paese d'origine, come sempre se la trovate da altre parti fatemelo sapere perché io non l'ho trovata.

So che è simile al cane e l'osso o il cane e il pezzo di carne, ma esattamente come questa non l'ho mai vista quindi spero vi abbia fatto divertire almeno un po'.