Vegeta-Sej
*
Capitolo 13 – Fuori uno
*
Re
Vegeta varcò la soglia del laboratorio.
Non
era più preoccupato visto i buoni risultati ottenuti con gli ultimi esperimenti.
Il
sangue puro terrestre era quello più adatto a loro, mentre quello dei quattro
mezzo sangue dava ancora qualche problema, ma Saiyla che controllava tutta la
sperimentazione non aveva accennato al sovrano quali fossero gli effetti
collaterali.
Al
momento nella vasca di rianimazione c’erano quattro appartenenti al popolo
saiyan che aspettavano di terminare la rigenerazione.
Ancora
dieci minuti e avrebbero finito la terapia.
“Stiamo
andando nella giusta direzione, sire” Biascicò melliflua Saiyla, molto attenta
ad ogni infusione che veniva fatta.
“Dobbiamo
radunare i guerrieri più forti e andare sulla Terra.” Re Vegeta osservava i tre
figli dei saiyan e le tre terresti immersi nella vasca di contenimento, ognuno
nella sua capsula.
“Lo
faccio subito, sire” S’inchinò pronta a ubbidire all’ordine.
“Però…”
Si
fermò prima di uscire attendendo ulteriori istruzioni “Dobbiamo allontanare mio
figlio e il figlio di Bardack. Non credo approverebbero il nostro piano e
sarebbe molto pericoloso se lo venissero a sapere”.
“Se
è così perché non li ha eliminati subito? Sono solo d’intralcio! E ora è
diventato difficile tenere a bada anche la sua schiava. Fa sempre più domande e
pretende di entrare qui. Sarebbe un disastro se lo facesse, spettegolerebbe
tutto a suo figlio.”
“Anche
se si verificasse questa possibilità, sono in due, noi siamo un centinaio”
Saiyla
non ne era poi così convinta…
*
Interrogò la
sfera magica quella notte.
Da tempo sentiva
che c’era qualcosa che non andava, come se il suo piano dovesse fallire da un
momento all’altro.
Eppure era stata
attenta, aveva fatto tutto quello che le era stato suggerito sia dagli astri
che da quei namecciani.
Aveva riportato
in vita il popolo saiyan solo per dare a loro il giusto posto nell’universo, un
posto privilegiato che gli era stato tolto molto tempo fa da Freezer.
Credeva che, se
si fossero sottomessi al suo volere, prima o poi qualcuno sarebbe diventato il
Super Saiyan leggendario, mettendo fine al suo regno di terrore e umiliazione.
Lo aveva visto.
Aveva visto la
morte di quell’alieno per mano di un saiyan.
E così era
accaduto.
Peccato che
successe parecchi anni dopo, ma questo lei non avrebbe potuto prevedere.
Lei vede solo le
cose accadere, non il quando.
Sistemò sul
calderone che ribolliva la sfera magica, e con un bastone raggrinzito, iniziò a
girare, a girare e girare quella palla, fino a quando la nuvola di fumo che si
era formata al suo interno non iniziò a delinearsi e rendere più nitide quelle
immagini.
Vide solo pochi
frame.
Ma questi
bastarono per farla sospirare e chiudere gli occhi.
“Non di nuovo!”
*
“Che sia il caso di attuare il piano B?”
Re Vegeta sospirò “Lo stavo per pensare anch’io…avere
tra i nostri un guerriero di quel calibro non sarebbe una cattiva idea e la
situazione qui sta degenerando, prima che sia troppo tardi è meglio premunirsi”
Passeggiò avanti e indietro con le mani incrociate dietro la schiena mentre
pensava e ripensava sul da farsi.
“Non sarà difficile trovare una scusante per
portarlo qui” Continuò la megera.
Il sovrano non ne era convinto, o meglio il
piano avrebbe funzionato se non ci fossero stati suo figlio e sua moglie tra i
piedi a irrompere con le loro inutili domande.
Che cos’era la cosa che desiderava più di
tutte?
“Eureka…” Sussurrò a mezze labbra dipingendo
sul suo volto un ghigno sadico.
*
Vegeta,
Nappa e Radish stavano passeggiando lungo un sentiero di ciottoli al di fuori
del castello.
Il
principe era in prima linea e i suoi sottoposti al seguito.
“La
volete smettere di farmi da balia!” Grugnì Vegeta fulminandoli con lo sguardo.
Era
pur sempre il sovrano di quel pianeta e aveva ogni diritto di stare da solo
ogni tanto e non avere sempre delle sentinelle che controllassero ogni suo
passo.
“Sai
com’è…non abbiamo niente di meglio da fare” Fece spallucce Radish.
“Bene!
Allora trovatelo!” Vegeta spiccò il volo, ma i suoi tirapiedi non avevano
intenzione di mollarlo, per ordine del Re non dovevano perderlo di vista per
nessun motivo, erano persino arrivati al punto di sedersi a turno in camera sua
assicurandosi che dormisse.
Il
principe dei saiyan era stufo.
Era
stufo di quella situazione.
Era
stufo non poter vedere Bulma, Trunks e Mai.
Era
stufo perché gli avevano comunicato che sua moglie aspettava un altro figlio e
non poteva nemmeno parlarle e capire come stava, si sentiva in colpa perché
l’aveva costretta a ore e ore di lavoro mentre avrebbe dovuto riposare.
Era
stufo di non potersi confrontare con Kakaroth.
Ed
era stufo di avere sempre due piattole attaccate al culo.
Si
fermò di colpo, senza nessun preavviso per i due saiyan che lo stavano
inseguendo.
Colpì
dritto al volto con il dorso del pugno prima Nappa a destra e poi Radish a
sinistra, facendoli precipitare a terra.
“Idioti!”
Farfugliò vedendoli sparire tra la fitta vegetazione della foresta.
Ma
quando riprese il volo, Nappa e Radish erano ancora lì, dietro di lui.
“A
chi hai dato degli idioti?” Domandò Nappa che gli si parò davanti.
“Ti
ho già eliminato una volta, non avrò problemi a farlo di nuovo”
“Questa
volta non accadrà, caro il mio principino” Disse sicuro di se e delle sue
capacità.
“Tsk!
Questa è bella! Sei una nullità Nappa, e resterai sempre una nullità”
“Lo
credi davvero?” Senza pensarci, il saiyan pelato aumentò la sua aura a
dismisura, sprigionando una forza immensa.
Il
principe non si impressionò più di tanto, Nappa aveva aumentato notevolmente la
sua forza fisica doveva ammetterlo, ma nonostante questo, Vegeta era sicuro
delle sue possibilità.
Doveva
sbarazzarsi di quei due in fretta, poi sarebbe arrivato il turno di tutti gli
altri.
Sarebbe
andato contro il suo stesso popolo se necessario.
Doveva
vedere sua moglie e mettere fine a quella buffonata.
Perché
era quello.
Si
sentiva tradito dal suo stesso padre e ancora una volta per colpa di Sayla.
Questa
volta si sarebbe assicurato di farla fuori lui stesso, ma prima doveva pensare
a Nappa.
“Senti,
io non ho tempo da perdere con voi due è chiaro. Ora vado a riprendere i
terrestri e ce ne andremo da qui. E voi mi lascerete andare.”
Nappa
lo guardò di traverso alzando un sopracciglio, non lo avrebbe lasciato andare
per nulla al mondo, forse in passato gli sarebbe risultato difficile
disobbedire a un suo preciso ordine, ma ora rispondeva solo ad un sovrano: il
Re.
Il
pelato sapeva benissimo quale trattamento gli sarebbe stato riservato se Vegeta
fosse riuscito nel suo intento, non avrebbe più ricevuto le tante preziosi
infusioni che lo tenevano in vita.
Sarebbe
morto di nuovo, e questa volta solo per un difetto
di resurrezione.
Non
poteva permetterlo.
“Non
ti lascerò andare, Vegeta”
Il
principe si voltò nella sua direzione contrariato “Osi sfidare un tuo
superiore?” Tuonò guardandolo di traverso.
“Non
sto sfidando il Re” Sottolineò quell’ultima parola infierendo sul suo orgoglio
e fu in quel frangente che Nappa venne colpito da un gancio destro di Vegeta e
scaraventato di nuovo a terra.
“Come
osi parlarmi in questo modo inutile feccia” Lo raggiunse a gran velocità senza
dargli modo di alzarsi.
Vegeta
continuò a colpirgli il volto con una serie di pugni finchè anche Nappa non
reagì calciandolo e sposandolo.
Il
pelato ansimava e si pulì un rivolo di sangue che gli fuoriuscì dalla bocca, il
volto era tumefatto e un occhio violaceo gli si stava chiudendo.
“Però…sei
migliorato di parecchio” Lo schernì riprendendo fiato.
“Questo
è niente, ricordati che ti posso far fuori solo usando un dito”
Nappa
tirò un labbro con grande sicurezza “Lo vedremo.” E in una frazione di secondo
gli occhi divennero verdi acqua raggiungendo lo stadio di super saiyan.
“Dilettante”
Esclamò Vegeta per niente impaurito da quella forza “…mio figlio raggiunse
quello stadio a sette anni e senza allenamento speciale.”
Senza
annunciarsi il neo super saiyan si scaraventò contro il suo principe con grande
furia, lo voleva fare fuori ad ogni costo, il Re sarebbe stato fiero di lui e
lo avrebbe promosso ad un grado superiore anche se non era quello che gli aveva
ordinato, ma gli sarebbe bastato dire che Vegeta era diventato incontrollabile.
Il
corpo di Vegeta volò oltre la foresta e sembrava essere senza vita, ma non
appena il suo nemico si avvicinò quanto bastava, il principe di tutti i saiyan sfoggiò
uno dei suoi ghigni sadici migliori e colpì mortalmente con un ki-blast Nappa.
“Idiota!”
Berciò Vegeta quando la nuvola di fumo nero svanì, lasciando di quel pelato
solo il ricordo.
Radish
applaudì.
“Se
non la smetti sarai tu il prossimo!”
Il
capellone aprì le braccia in segno di resa “Volevo solo complimentarmi con il
mio principe per il magnifico spettacolo, nemmeno negli inferi non ho assistito
ad un incontro così emozionante”.
“Non
abbiamo tempo da perdere con queste stupidaggini. Tuo padre non ci metterà
molto a scoprire che cosa ho fatto e avvertire il mio.”
“Tutto
come ai vecchi tempi, eh Vegeta? Tu ricordi come ci divertivamo da ragazzini
a…”
Vegeta
lo schiaffeggiò un paio di volte “Portami dagli altri imbecille, brinderemo ai
vecchi tempi più tardi!”
Le
porte blindate e scorrevoli si spalancarono di colpo e il rumore prodotto dalla
corsa affannosa dei dottori fece voltare Re Vegeta in quella direzione, che in
quel momento stava controllando con gli specialisti i risultati degli ultimi
esperimenti.
“Eccellente”
Aveva appena detto complimentandosi prima di essere interrotto.
Guardò oltre a quello più basso giusto per vedere a
chi era toccato sta volta.
Spalancò
gli occhi quando si accorse che quello sopra la barella era il capitano
Bardack, e non aveva di certo una bella cera.
La
sua faccia tendeva al giallognolo e le iridi nere erano spalancate, sembrava
che in lui non scorresse più la vita, ma il monitor dei suoi valori vitali
segnava ben altro.
Era
vivo, ma non per molto.
“Presto,
una fiala di adrenalina, dobbiamo stabilizzarlo prima del trattamento” Ordinò
all’infermiera che subito gli passò una siringa.
Il
medico volse lo sguardo allo schermo quando il bip iniziava a calare e il
battito cardiaco riprendeva la sua normale funzionalità.
“Che
è successo?” Chiese il sovrano tenendosi a debita distanza, ma controllando con
occhio vigile e attento che tutti i protocolli stabiliti venissero rispettati,
non poteva perdere Bardack.
“Quella
nuova e quello uguale a lui cercavano di stabilizzarlo, ma hanno fatto più
danni che altro” Spiegò quello dalla forma di pterodattilo mentre armeggiava
siringhe e flebo.
“Non
doveva sentirsi male, non così presto. Ha avuto la sua dose solo una settimana
fa…e gli ultimi test parlano di almeno due settimane in ottima salute.”
“C-che
cosa significa?”
Goku
era entrato nella stanza con grande sorpresa di tutti i presenti.
**
Continua
*
Angolo dell’Autrice: Buon sabato a tutti gente! E come al solito vi
lascio con quel velo di mistero.
In questo
capitolo scopriamo una piccola alleanza tra Vegeta e Radish, spero apprezzerete…ma
ora che cosa avranno in serbo il Re Vegeta e Saiyla? E questo piano B di cui
parlano?
Come sempre vi
aspetto nel prossimo capitolo il prossimo fine settimana: Con le spalle al muro.
E come di
consueto ringrazio tutti quelli che leggono e commentano, ma anche chi leggendo
silenziosamente aggiunge la storia tra le PREFERITE, SEGUITE E RICORDATE.
Baci, Erika