Angels - The way of evil

di L_White_S
(/viewuser.php?uid=1128106)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


EPILOGO
 
 
 
 
 
DUE MESI DOPO…
 
 
 
 
 “Matricola 1348334, grazie del caloroso aiuto che mi avete offerto nel Sahara. Non ricordo perché tra i membri del casato ci sia tanto astio nei miei confronti, ma spero che presto la memoria torni e possa portarmi a capire. In Africa l’unico che si è degnato a prestarmi soccorso, a modo suo, è stato Mike, ed ho intenzione di lasciargli il trono, perché credo sia lui il più qualificato. Spero vi presentiate alla cerimonia d’incoronamento, altrimenti verrò a cercarvi uno a uno.
   Cordiali saluti.
   Ice Cy Lee.”
 
   « Forza Ice stasera si va in discoteca! Che stai facendo ancora al computer! », si rivolse visibilmente contrariato Mike al sovrano.
   « Ecco, ecco », in fretta e furia Lee inviò la mail e spense il monitor prima e la corrente dalla ciabatta poi.
   « Ma che stai facendo? Ti ho immesso la stringa, ti ho aperto la pagina per inviare il messaggio, potevi benissimo chiamarmi anche per spengere il pc! »,
   Imbarazzato, Ice si sentì un idiota, con la tecnologia non ci sapeva proprio fare.
   « Bè ormai è andata. L’ho spedito no? ».
   « Sì, mi è sembrato di vedere “invio riuscito” prima che togliessi la corrente a tutto. Andiamo ».
   Armeggiando con il mouse e la tastiera, il sovrano mise tutto in ordine e corse all’attaccapanni; prese il cappotto e infilò le chiavi di casa in tasca.
   Afferrò il cellulare, anch’esso impossibile da usare per lui, e lo lasciò cadere lentamente nella tasca interna del pesante soprabito.  
   Era davvero fredda l’aria ad Amsterdam e la notte quando usciva aveva l’impressione di trovarsi nel bel mezzo dell’antartico.
   Ma non gli importava, poteva uscire solo al calare del sole purtroppo.
   E quella cosa non gli andava giù…
   Salirono sulla sfavillante SLS e lasciarono il parcheggio sotterraneo rombando con il potente motore Mercedes, passarono per le vie del centro, musica a palla e urlando come pazzi, quasi fossero ragazzini adolescenti, non vergognandosi minimamente di apparire dei veri e propri IDIOTI.
   Erano vestiti da signori ma non lo sarebbero stati, non quella sera.
   Venti minuti dopo si bloccarono davanti all’entrata della discoteca parcheggiando lì, in mezzo a tutti; la fila di persone che voleva entrare si bloccò improvvisamente per ammirarli.
   Mike lanciò le chiavi a un buttafuori che subito li accolse a braccia aperte, ansioso di fare un giro con la belva per portarla al parcheggio.
   Ice invece era scocciato.
   « Al ritorno la guido io ».
   « Ma se non sai usare nemmeno l’iPhone che ti ho regalato! Ed è già il secondo se non sbaglio »
   Il giovane councillor gli diede uno spintone ed entrarono.
   L’Escape non era il locale preferito di Ice ma quella prima volta che vi entrò rimase folgorato.
   La fila fuori era lunga un centinaio di metri ma all’interno duemila persone si scontravano una contro l’altra mentre la musica assordante andava a ritmo delle luci psichedeliche.
   Mike gli aveva promesso un divertimento assoluto e da quello che vedeva sarebbe andata proprio così.
   Poi aveva scoperto che ogni notte il locale cambiava arredamento quindi… era favoloso!
   Lui era abituato al Sinners, che diviso su tre piani aveva la disco al più basso, piena di specchi che lo facevano impazzire e il Moulin Rouge al più alto, una vera chicca.
   Comunque quella sera sarebbe stata per l’immenso Escape.
   « Vado a prendere da bere, ci vediamo dopo! », urlò il vampiro.
   Ice aveva invece bisogno di riposarsi un attimo, il frastuono era molto più assordante del solito e cazzarola, non vi era un posto a sedere!
   Qualche minuto passato a boccheggiare e subito si gettò nella mischia, tutti con le braccia alzate in direzione della console dove addirittura tre dj stavano armeggiando per spingere i clienti al limite del divertimento.
   Quando una folata di vento investì solamente il giovane, bloccandolo, tutti gli altri continuarono a saltellare sulle note di David Guetta accompagnato dal fenomenale Akon in Sexy Beach.
   Era la canzone preferita di Ice.
   A pochi metri da lui, tra la folla immensa, ballava una ragazza, diversa da tutte le altre.
   Bellissima.
   Alta, snella, il suo miniabito nero con una maxishirt s’intonava perfettamente agli splendidi capelli lucenti e scuri come le tenebre: le labbra rosee erano due cuori sul viso tondo e morbido mentre gli occhi, abbassati, mostravano lo scurissimo ombretto applicato poco prima.
   La gonna risaltava le gambe da modella e quando si mosse mettendo in mostra la schiena, completamente scoperta, la folla parve infiltrarsi volontariamente tra i due mostrando solo un pezzo di quella che doveva essere la creatura più bella dell’intero universo.
   Sexy Beach risuonava nelle orecchie di Ice con un ritmo spaventosamente perfetto.
   Il ragazzo era caduto in trans e quell’esperienza non era lontanamente equiparabile a quella del Sahara, a quando aveva visto Angy nel laboratorio.
   La bella della discoteca era indescrivibile.
   Certo, ancora pensava ad Angeline, morta per lui, ma forse doveva andare avanti.
   Sui 3\4 il viso lievemente piegato della bellissima ragazza sembrò fermo proprio per farsi ammirare finché non scomparve tra la folla.
   Il moro restò con lo sguardo perso nel vuoto.
   La nottata era finita e Ice non faceva altro che rivedere quella splendida creatura mentre si faceva guardare.
   Non riusciva a togliersela dalla mente.
   Durante la strada del ritorno aveva ritirato la richiesta di guidare la lussuosa Mercedes; non voleva far svanire quella visione cazzarando per strada con il suo amico. Per questo rimase muto tutto il tempo.
   Ovviamente finché Mike non gli domandò cosa avesse fatto.
   « Tutto bene? Sembra ti sia cascato il mondo addosso, dai la prossima volta andiamo alla tua discoteca preferita va bene? ».
   « Non è questo…».
   Allargando la bocca, il vampiro si trattenne da una fragorosa risata prima di sparare a zero un’altra delle sue battute; fortunatamente fu anticipato.
   « Ho visto una ragazza. Bellissima. E tra quel baccano nessuno sembrava curarsene ».
   « Ti ricordi che canzone c’era sotto? », chiese stranamente Mike.
   « Sexy Beach, perché? ».
   « Aaaah, allora si spiega tutto! ».
   « Cosa vorresti insinuare? ».
   « Oh, niente maestà, niente! » rise il ragazzo.
   Sparando al volo la medesima canzone, cercando di cavare fuori qualche altro indizio dal sovrano, la SLS rombò tra le strade di Amsterdam.
   Ice guardava correre fuori il finestrino il quartiere a luci rosse.  
   Quella visione lo aveva scombussolato.
   « Non l’ho raggiunta, ed è sparita tra la folla, ho intravisto solo una parte della schiena e portava un tatuaggio lungo fin dentro la gonna, partiva dalla spalla mi pare ».
   « Ah ottimo indizio!  », disse Mike voltandosi a guardare il suo amico con il capo chino intento a pensare profondamente…
   Conosceva quello sguardo. Sapeva cosa significasse.
   Sarebbero sorti solo problemi. Il casato non avrebbe approvato l’unione con un’umana.
   « La troverò ».
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 

 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ice tornerà prossimamente in:
 Angels, The balance of shares,
con l’intenzione di scavare ancor più a fondo nel suo passato e trovare ad ogni costo la bella della discoteca…




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3979473