Sensibilitį

di Lady Moon
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Sensibilitį.

Vedete, č semplice, voi non capite, non avete mai compreso davvero a fondo cosa significasse stare dentro questo corpo, dentro il corpo di altri con la stessa inclinazione.
Sensibilitį.
Parola chiave, titolo, nota.
Sentirsi scorrere le cose a tal punto da diventare parte di esse, o sono loro stesse a diventare parte di te, che dir si voglia; percepirne i battiti, gli odori, i suoni pure quando sono lontane anni luce.
Perire come dovessi espiare una colpa, che palesemente non hai, ma quando le cose iniziano a dimenticarti, con estrema nonchalance, č lģ che le gambe iniziano a vacillare.
Sensibilitį.
Quale condanna peggiore di questo secolo? Le persone con facilitį esordiscono un "ti voglio bene", tuttavia fidatevi quando vi dico che senza di voi non cambierebbe nulla nella loro vita.
Con facilitį, ancora, vi incoraggiano dicendo che siete i migliori, la realtį č che non hanno mai valutato nemmeno se stessi e hanno paura di farlo, specchiarsi per poi non riconoscersi. Č troppo complicato essere giudiziosi col proprio corpo. Affibbiare la colpa, ma anche i meriti agli altri, pił sintetico.
Sensibilitį.
E lo stomaco si riduce in polpetta, vorresti strapparti tutto, persino la pelle, pur di non sentire, per un attimo, uno solo, sparire... sparire... ma non puoi.
Accettare tutto questo, il tuo perenne stato di tempestosa malinconia. Questa č sensibilitį.





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