I tre Geni
.Epilogo.
«Vogliamo la
Pietra Filosofale!»
«Voglio
diventare invincibile!»
«Voglio
i monsoni!»
L'uomo
guardò esterrefatto il gruppo davanti a sé,
massaggiandosi stancamente le tempie.
«Riza,
la prossima volta, almeno assicurati che non siano dei pazzi del
genere, ti prego», mormorò debolmente alla donna
accanto a sé.
«Mi
spiace, signore, ma veramente non potevo immaginare...»
«Allora,
questa Pietra? Non abbiamo tutto il giorno!»,
ululò Ed, sollevando il mugolio di assenso di Winry.
Roy li
fissò per qualche istante, perplesso.
«Ma
veramente... Io non so neanche cosa sia, questa benedetta Pietra
Filosofale», rispose, con un tono talmente onesto
che avrebbe convinto chiunque. Ma i tre Geni non erano
chiunque.
«Al,
vieni con me un attimo, per favore», disse Ed al fratello,
trascinandolo da parte e cominciando a parlottare sottovoce.
«Allora,
la situazione è questa: abbiamo un idiota e una mercenaria
che non vanno d'accordo tra loro, Winry che vuole assolutamente farli
sposare ed un Drago che non è un Drago»,
sussurrò nervosamente Ed a suo fratello minore.
«Fratellone,
sai che è la nostra unica possibilità: dobbiamo
cercare di prendere la Pietra Filosofale!»
«Lo
so, Al, lo so...»
I due si
voltarono a guardare Ling e Lan Fan che stavano litigando, Winry che li
guardava con uno strano sguardo d'intesa negli occhi e quel... Quella
sottospecie di piromane impazzito che si faceva chiamare "Il Drago",
che altri non era che un venditore ambulante, di nome Roy, che aveva
l'unico potere di riuscire ad appiccare il fuoco con un unico schiocco
di dita, e una fama di cialtrone che arrivava in ogni angolo della
Cina. Lo osservarono discutere amabilmente con la donna che lo
accompagnava (una specie di guardia del corpo, forse?), che sembrava
prestargli ben poca attenzione; ma i due fratelli si erano accorti del
guizzo partecipe dei suoi occhi ad ogni movimento dell'uomo.
«Che
si fa? Quell'uomo ha la Pietra Filosofale, e di questo ne siamo certi,
altrimenti nostro Padre non ci avrebbe inviato qui; ma non ce la vuole
consegnare a nessun costo, dicendo che non ne sa nulla, che non esiste
e volendoci appioppare quella stupida Squama. Winry non se ne preoccupa
minimamente e quei due non sono altro che una palla al
piede», berciò contrariato Ed, pensando che, come
al solito, sarebbe toccato a lui sistemare tutta la situazione.
«Fratellone...
Ma se facessimo semplicemente finta di credergli e, mentre tu
contratti, mandassimo Winry a frugare dentro al carro?»,
chiese Al all'improvviso.
«Al...
Caspita, quando vuoi sei veramente un genio, nulla da dire! Solo che
dubito seriamente che tenga lì dentro una cosa
così preziosa...»
«Provare
non costa nulla».
«Hai
ragione, e se continuasse a fare il finto tonto... Be', mi
costringerebbe ad usare le maniere forti», decise Ed.
«Drago,
abbiamo un patto da proporti!»
L'uomo
sogghignò, malefico.
«Dimmi
tutto».
«Prendiamo
la Squama. Dopotutto sei sincero, e la Pietra Filosofale non esiste...
Tanto vale prendere un suo surrogato per l'immortalità, dico
bene?»
«Benissimo,
Genio... Benissimo!»
Roy
sghignazzò, al settimo cielo, mentre la compagna roteava gli
occhi. Ecco altri tre clienti fregati. Come se una comune Squama di
Drago pitturata d'Oro donasse sul serio la vita eterna!
«Avanti,
signori, fate la vostra offerta!», recitò, come un
perfetto banditore di aste.
«Dobbiamo
parlarne con nostra sorella... Facciamo subito!»
«Ahahah!
Li abbiamo fregati tutti!», disse Ed, felice come un bambino
davanti ai regali del suo compleanno. Avevano soddisfatto i desideri
dei due ragazzi cinesi che li avevano accompagnati, accettato la Squama
di Finto Oro e dato al Drago una pietra in grado di trasmutare il
metallo in oro. Sul momento aveva funzionato, ma l'uomo non sapeva che
quello non era che una semplice brutta copia della Pietra Filosofale,
che dopo essere stata utilizzata quattro o cinque volte si rendeva
perfettamente inservibile.
«Ma
fratellone, così non è come se avessi
mentito?»
Ed lo
guardò con aria di sfida.
«E
perché mai? Lo sai benissimo che la Pietra Filosofale non
esiste, no?»
Mentre diceva
questo, si sfilò dal collo un ciondolo color rubino e
cominciò a giocherellarci, passando il lungo laccio di cuoio
intorno al dito e facendolo girare vorticosamente. Winry sorrise astuta
e glielo rubò, cominciando a correre davanti ai due compagni.
«Winry!
Torna subito qui!»
Urlò
Ed irato, iniziando a correrle dietro.
«E
perché mai, Ed? Dopotutto, questa non è la
Pietra Filosofale, giusto?»
E per le verdi
valli di Xuan Pu risuonarono a lungo le risate cristalline dei tre geni.
.The
End.
Note
finali:
mi dispiace aver aggiornato così tardi, ma questa storia la
odio XDDD Quindi sì, ho temporeggiato fino all'ultimo. E'
arrivata prima, quindi un ringraziamento alle tre giudici, ma
soprattutto ai recensori: sushiprecotto_chan, Syra44, Rinalamisteriosa,
elyxyz, Shatzy.
Kissoni! ^^
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