Titolo: Automatic.
Fandom: RPF
Personaggi: Jared Leto
& Shannon Leto, nominato Tomo Milicevic.
Pairing: Shomo ovviamente u_ù
Rating: PG 13
Timeline: La notte degli EMA (ma
sinceramente non ricordo la data precisa XD)
Prompt: Un sogno fatto in vacanza.
Note: E' proprio il caso di dirlo, solo Beautiful
Lies
Avvertenze: si fa riferimento ad una
relazione omosessuale.
Dedica: a Giada.
Shannon
strinse l'asciugamano striminzito intorno alla vita, prima di buttarsi
a peso morto sul letto di un'albergo di cui non rivordava neanche il
nome, e mettersi a fissare il soffitto. Avrebbe dovuto essere in un
locale qualsiasi a prendersi la miglior sbronza della sua vita, avrebbe
dovuto essere felice quella sera, "A Beautiful Lie" aveva vinto il
premio "Rock Out" e sicuramente Jared se la stava spassando con una
biondina random. Ma. Il suo 'ma' aveva capelli neri e baffi, suonava la
chitarra nel suo gruppo. Tomo. Qualcosa era cambiato. Qualcosa che era
palpabile nell'aria quando si ritrovavano da soli, seduti sul diano a
giocare ai videogiochi. A Shannon non piaceva quello che non riusciva a
spiegare. Il fruscio eccitante di una gonna contro i suoi pantaloni
poteva essere riassunto con poche parole, ma uno sguardo di Tomo era
indescivibile: profondo e intenso erano troppo poco per descriverlo.
Quindi Shannon aveva tutte le ragioni del mondo per voler restare
chiuso in camera, in completa solitudine a schiarirsi le idee. Si
alzò
per infilarsi i vestiti e qualcuno bussò alla porta. Decise
di ignorare
completamente i colpi alla porta che si facevano più
frequenti.
"Shan,
sono io" disse una voce fin troppo conosciuta. Soppesò
l'idea di
fingere di dormire. Poi si avvicino alla porta e l'aprì
lasciando
entrare suo fratello. Jared reggeva con una mano un vassoio con due
bicchieri di vetro e con l'altra stava raccogliendo da terra una
bottiglia di champagne.
"Visto che non avevi voglia di festeggiare alla grande ho pensato ad un
festino privato" sorrise sedendosi a terra.
"Almeno tu ti saresti dovuto divertire stasera" rispose Shannon
sedendosi accanto al fratello.
"Solidarietà
fraterna" borbottò incominciando a versare il liquido
ambrato nei due
bicchieri "e poi ti conosco" aggiunse enigmatico.
Jared alzò il bicchiere mentre Shannon prendeva il suo.
"Ai 30 seconds to Mars"
"A noi"
"A te e Tomo"
Shannon tossì e abbassò lo sguardo vuotando il
bicchiere d'un fiato.
"Ho detto qualcosa che non va?" sospirò Jared sfirando la
mano di Shannon con la punta delle dita.
"No, è che è strano parlarne come se fosse
normale"
"E' normale, Shan" gli spiegò l'altro
come se non sapesse che due più due fa quattro.
Il
fratello lo guardò vago, mentre Jared continuava "magari per
te è
strano, ma i comuni mortali a volte hanno paura dei cambiamenti. Hai
solo il terrore che l'amicizia che hai costruito con Tomo sia
distrutta. Ma fidati - aggiunse mentre poggiava la testa sulla sua
spalla - andrà tutto bene"
Shannon mugolò un 'grazie' talmente a
bassa voce che Jared potè tranquillamente far finta di non
averlo
sentito, poi affondò il viso nell'incavo del collo
dell'altro mentre
Shannon gli carezzava i capelli.
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